Roma, 28 ottobre 2024 – Potrebbe essere il momento della svolta: nella giornata in cui è prevista la ripresa dei negoziati a Doha per il cessate il fuoco a Gaza, un funzionario di Hamas ha fatto sapere che il gruppo palestinese è aperto a un accordo di tregua con Israele. “La condizione è che Benjamin Netanyahu rimanga impegnato su quanto già concordato”, ha sottolineato Husam Badran. Anche l’Egitto è pronto a chiedere due giorni di tregua e uno scambio limitato di ostaggi, così da garantire un “cessate il fuoco completo”.
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Ma nel frattempo, le operazioni nella Striscia continuano. Almeno 11 palestinesi sono rimasti uccisi in un raid israeliano sul campo profughi di Shati, nel nord della regione. Inoltre, nel corso della mattinata, l’Idf ha condotto diverse incursioni a Gaza: una, nell’ospedale Kamal Adwan di Jabalya, ha portato alla cattura di 100 miliziani di Hamas. Alcuni di loro, stando a Tel Aviv, avrebbero partecipato “al massacro del 7 ottobre”.
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Anche sul fronte libanese continuano gli attacchi aerei incrociati: in mattinata, le forze israeliane hanno colpito il centro di Tiro, causando almeno 5 morti e 10 feriti. Ieri più di 90 missili sono stati lanciati da Hezbollah sul nord di Israele.
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La guerra a Gaza "deve finire". Lo ha detto Joe Biden al seggio in Delaware dopo aver votato.
Il capo del Mossad, David Barnea, è tornato da Doha, dove ha incontrato il capo della Cia, Bill Burns, e il premier del Qatar, Mohammed bin Abdul Rahman bin al Thani, nell'ambito dei colloqui sugli ostaggi. Lo ha annunciato l'ufficio del premier Benyamin Netanyahu, citato da Ynet confermando che durante l'incontro le parti hanno discusso un nuovo schema che combina le proposte precedenti e tiene conto anche delle questioni chiave e dei recenti sviluppi nella regione. L'ufficio del premier ha inoltre riferito che nei prossimi giorni proseguiranno i colloqui tra i mediatori e con Hamas per esaminare la fattibilità dei negoziati e il tentativo di arrivare ad un'intesa
Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha proposto una tregua di due giorni nella Striscia di Gaza per liberare gli ostaggi detenuti nel territorio palestinese. Una proposta che Hamas sarebbe pronta ad accettare secondo fonti interne citate da media sauditi. Nello specifico al-Sisi, il cui Paese è uno dei mediatori tra Hamas e Israele, ha proposto "una tregua di due giorni durante la quale quattro ostaggi saranno scambiati con i prigionieri" detenuti da Israele. Una condizione preliminare per l'avvio di negoziati "entro dieci giorni" in vista di un "cessate il fuoco completo e l'ingresso di aiuti umanitari" nel territorio palestinese assediato.
Israele sta lavorando per raggiungere un accordo per liberare "alcuni" ostaggi in cambio di diversi giorni di cessate il fuoco a Gaza. Lo ha affermato il premier Benjamin Netanyahu, secondo quanto riportato da Haaretz. Sul tavolo dei colloqui, che sono ripresi ieri a Doha, ci sarebbe una proposta egiziana che prevede la liberazione di quattro ostaggi in cambio di due giorni di tregua a Gaza e la scarcerazione di detenuti palestinesi.
L'Iran sta cercando di fabbricare degli "stock" di bombe nucleari per distruggere Israele. È l'avvertimento lanciato dal premier israeliano Benyamin Netanyahu nel suo intervento all'apertura della sessione della Knesset. Il premier israeliano ha sottolineato che lo Stato ebraico ha attaccato le "fabbriche di morte industriali" della Repubblica islamica, danneggiandole. "Abbiamo danneggiato gravemente i sistemi di difesa dell'Iran e la sua capacita' di produrre missili che sono puntati contro di noi. Non erano non piccoli laboratori di esplosivi come in Giudea e Samaria (la Cisgiordania, ndr) o nella Striscia di Gaza quelli che abbiamo attaccato, erano 'fabbriche di morte' industriali. Le abbiamo colpite con danni reali".
L'esercito israeliano ha annunciato di aver arrestato "circa 100 terroristi" di Hamas all'interno dell'ospedale Kamal Adwan di Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza. Alcuni di loro, stando al post condiviso dall'Idf su Telegram, avrebbero "preso parte al massacro del 7 ottobre". Nel nosocomio e nell'area circostante sono state trovate "armi, fondi per il terrorismo e documenti di intelligence".
Il governo iracheno ha inviato una nota di protesta al segretario generale delle Nazioni Unite per lamentare una violazione del suo spazio aereo da parte di Israele. "L'Iraq ha inviato una nota ufficiale - si legge in un comunicato stampa - condannando la flagrante violazione commessa dall'entità sionista riguardo allo spazio aereo e alla sovranità dell'Iraq, nonché l'uso dello spazio aereo iracheno per effettuare un attacco contro la Repubblica islamica dell'Iran il 26 ottobre". Nella stessa nota viene sottolineato che Baghdad vieta l'uso sia del proprio spazio aereo che del proprio territorio per attaccare altri Stati, soprattutto vicini, con i quali intrattiene rapporti di amicizia e di reciproco interesse.
Questa mattina l'Idf ha attaccato il centro di Tiro, nel sud del Libano. Secondo il locale ministero della Salute, i morti sono stati almeno 5 e i feriti sono almeno 10. "Si sta lavorando per rimuovere le macerie", fa sapere in una nota.
L'esercito israeliano ha reso noto che sta conducendo una serie di incursioni mirate nella Striscia di Gaza, con l'obiettivo di colpire "i terroristi di Hamas". "Le forze continuano i loro sforzi per evacuare i civili in aree sicure, nonostante gli sforzi di Hamas per impedire ai civili di farlo", ha aggiunto l'Idf.
"L'Iran non esiterà a esercitare il suo diritto intrinseco e legittimo di difendere la propria sovranità nazionale e integrità territoriale, sulla base del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite". Così il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi in una conversazione telefonica con l'omologo inglese David Lammy.
Dopo le 7 ora locale (le 6 in Italia), l'Idf ha annunciato di aver intercettato un drone proveniente dal Libano e diretto sulla Galilea occidentale. Nella giornata di ieri, ben 90 missili sono stati lanciati da Hezbollah sul territorio del nord di Israele: uno dei razzi ha ferito tre persone a Tamra, mentre un attacco con droni ha causato due feriti in Galilea. Il ministero della Salute libanese ha riportato che nelle ultime 24 ore, 21 persone sono morte negli attacchi israeliani condotti su diverse regioni del Paese.
Husam Badran, alto funzionario di Hamas, ha fatto sapere che il suo gruppo è disposto ad accettare una tregua con Israele: "Le nostre richieste sono chiare e note e si può raggiungere un accordo, a patto che Netanyahu resti fedele a quanto concordato". La dichiarazione non arriva a caso: oggi è prevista la ripresa dei negoziati in tal senso a Doha. L'Egitto intende proporre una tregua di due giorni, il rilascio limitato di alcuni ostaggi israeliani ancora a Gaza e le basi per un cessate il fuoco duraturo.