Lunedì 21 Ottobre 2024

Raid israeliano sulle banche di H ezbollah. Cessate il fuoco in Libano, Israele invia proposta agli Usa

Colpite dall’Idf le filiali di Beirut e nella zona meridionale del Paese. La riposta libanese: 25 razzi contro la Galilea. Netanyahu chiede alla casa Bianca di operare nello spazio aereo libanese ed effettuare “esercitazioni attive” contro l’organizzazione terroristica. Oggi l’inviato speciale di Biden sarà in Libano per discutere le condizioni sulla tregua. Dopo l’attacco l'ultimo attacco a Unifil, Tel Aviv studia un piano contro l’Iran

Roma, 21 ottobre 2024 - Attacchi notturni su Beirut e nella parte sud del Libano, l’Idf ha colpito le filiali di una banca senza licenza accusata di finanziare Hezbollah. Secondo l'esercito israeliano, i soldi servirebbero ad acquistare armi e pagare gli stipendi agli agenti dell'ala militare dell’organizzazione. Il Libano ha risposto con il lancio di 25 razzi verso la Galilea.

Israele ha inviato un documento alla Casa Bianca con le proprie condizioni per il cessate il fuoco in Libano. Netanyahu vuole libertà di manovra nello spazio aereo libanese e chiede di effettuare “esercitazioni attive contro Hezbollah nella zona sud del Paese. Oggi l’inviato speciale di Biden sarà in Libano per discutere le condizioni sulla tregua, mentre Tajani sarà in Israele e Palestina. 

Ultime notizie: la diretta di oggi  

LEBANON-ISRAEL-PALESTINIAN-CONFLICT
Fuoco e fiamme dopo i raid notturni dell'Idf in Libano
08:36
Israele: consegnata agli Usa proposta per la fine della guerra in Libano

 
Israele ha consegnato agli Usa un documento per una soluzione diplomatica per la fine della guerra con Hezbollah: lo riporta Axios, citando funzionari statunitensi e israeliani. 
Israele ha chiesto che all'Idf sia consentito di impegnarsi in una "forza attiva" per assicurarsi che Hezbollah non si riarmi e non ricostruisca la sua infrastruttura militare vicino al confine e ha inoltre chiesto che la sua aeronautica militare abbia libertà di operare nello spazio aereo libanese. Un funzionario Usa ha dichiarato ad Axios che è altamente improbabile che il Libano e la comunità internazionale accettino le condizioni poste da Israele. 

07:00
Accordo sugli ostaggi, i mediatori proposero a Sinwar di lasciare Gaza

Secondo rivelazioni del Wall Street Journal rilanciate da Times of Israel, i mediatori per la liberazione degli ostaggi israeliani proposero a Sinwar di lasciare Gaza, consentendo all'Egitto di mediare per conto del gruppo terroristico Hamas. “Non sono sotto assedio, sono su suolo palestinese”, avrebbe detto ai mediatori arabi il leader di Hamas, Yahya Sinwar, ucciso dalle truppe dell'Idf la scorsa settimana, in risposta alla proposta presentata subito dopo l'inizio della guerra scatenata dal massacro del 7 ottobre, da lui orchestrato.

Secondo il rapporto, mentre la guerra andava avanti, Sinwar accettò che probabilmente sarebbe stato ucciso e, secondo i mediatori, suggerì al gruppo terroristico di scegliere un consiglio direttivo per governare e gestire la transizione dopo la sua morte. I rapporti diffusi dal Wsj affermano inoltre che sotto un precedente governo del primo ministro Benjamin Netanyahu, furono fatti dei tentativi di uccidere Sinwar e il suo capo militare Mohammed Deif, ma i funzionari israeliani ritenevano che i leader terroristici fossero stati scoraggiati. Il documento afferma infine che il vicepremier (e predecessore) di Netanyahu, Naftali Bennett, propose di assassinare Sinwar in almeno due occasioni prima che il suo governo cadesse.

06:37
Cessate il fuoco in Libano, Israele avanza le sue condizioni agli Usa

Israele ha condiviso le sue richieste di cessate il fuoco in Libano con gli Stati Uniti, trasmettendo un elenco di condizioni che desidera vengano soddisfatte prima di concederlo. Lo riporta il sito di notizie Axios sulla base delle informazioni fornite da due funzionari israeliani e due statunitensi.

Nel dettaglio, Israele vuole la libertà per la sua aeronautica di operare nello spazio aereo del Libano e chiede che all'esercito israeliano sia consentito di effettuare “esercitazioni attive” nel Libano meridionale contro Hezbollah. Entrambe le richieste contravvengono a una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che autorizza l'esercito libanese e le forze di peacekeeping delle Nazioni Unite a far rispettare un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. 

Un funzionario statunitense ha detto ad Axios che né il Libano e né la comunità internazionale accetterebbero probabilmente condizioni che “indebolirebbero drasticamente la sovranità del Libano”. La stessa fonte ha affermato che il documento è stato inviato alla Casa Bianca la scorsa settimana, in vista della visita programmata in Libano dell'inviato statunitense Amos Hochstein per oggi.

06:25
Libano, lanciati 25 razzi verso la Galilea

Circa 25 razzi sono stati lanciati dal Libano verso la Galilea. Lo riferisce l'Idf, precisando che alcuni dei razzi sono stati intercettati dalle difese aeree e altri sono caduti  nella zona. Non ci sono segnalazioni di feriti. L'attacco ha fatto suonare le sirene a Ma'alot-Tarshiha, Sakhnin, Karmiel e in diverse altre città.

06:15
Idf, attacchi notturni su Beirut e nel Libano meridionale. Nel mirino, la banca di Hezbollah

Le Forze di difesa israeliane hanno dichiarato che attacchi notturni su Beirut e sul Libano meridionale hanno colpito decine di siti collegati a un'organizzazione che finanzia il gruppo terroristico Hezbollah, al-Qard al-Hassan Association. Secondo quanto riferito dal Times of Israel, sono state prese di mira le filiali di una banca senza licenza, considerata una delle principali fonti di denaro del gruppo.

L'esercito israeliano afferma che Hezbollah detiene centinaia di milioni di dollari nelle filiali dell'associazione, compresi fondi direttamente associati ad attività terroristiche del braccio militare del gruppo. I fondi vengono utilizzati per l'acquisto di armi e per il pagamento e la distribuzione degli stipendi agli agenti dell'ala militare di Hezbollah. L'Idf assicura di aver adottato misure estese per evitare danni ai civili, emettendo molteplici avvertimenti per l'evacuazione. In conclusione ha sottolineato gli attacchi facevano parte di “sforzi in corso per danneggiare le attività terroristiche di Hezbollah, interrompere le attività militari di Hezbollah e rendere difficile per Hezbollah ripristinare le sue capacità militari”.
 

LEBANON ISRAEL CONFLICT
Le macerie dopo i bombardamenti nel Libano meridionale
06:00
Dopo l'attacco a Unifil, Israele studia un'operazione contro l'Iran 

Giornata di intensi combattimenti sui due fronti della guerra in Medio Oriente: a Gaza, dove le bombe israeliane hanno ucciso almeno 73 persone in un solo attacco, e in Libano, dove oltre a Beirut continuano gli attacchi incrociate sulle zone di confine. Nel Nord di Gaza, secondo le Nazioni Unite, quello che i civili stanno vivendo è un "incubo" che peggiora sempre più. Le immagini giunte nella nottata erano terrificanti e mostravano edifici in fiamme. In seguito però il portavoce militare israeliano ha accusato Hamas di aver "gonfiato" il numero delle vittime.

Nel frattempo, l’Unifil afferma che l’esercito israeliano ha "deliberatamente" demolito una "torre di osservazione" a Marwahin. Si tratterebbe dell’ennesimo attacco di Tel Aviv alla missione dei caschi blu in Libano, il tutto all’indomani dell’esplosione di un drone degli Hezbollah a ridosso della residenza privata di Benjamin Netanyahu a Cesarea (in quel momento vuota).

Ieri il premier israeliano ha convocato una riunione del gabinetto di sicurezza per tornare ad esaminare i tempi e le modalità di un’operazione contro l’Iran, in risposta all’attacco missilistico di Teheran di tre settimane fa. Sul tavolo anche le operazioni in Libano contro gli Hezbollah, una nuova offensiva a Gaza (dove fonti locali denunciano una strage di civili) ed anche la ripresa di negoziati per la liberazione degli ostaggi israeliani a Gaza, dopo l’uccisione del leader di Hamas Yahia Sinwar. Ma anche dopo la sua eliminazione, Netanyahu ha chiarito che non intende fermare la macchina bellica israeliana. Nel Libano sud, ha aggiornato il ministro della difesa Yoav Gallant, "stiamo distruggendo gli Hezbollah, i tunnel, i magazzini di armi, le infrastrutture offensive. Il nostro obiettivo è di ripulire completamente la zona".

Ma la realtà quotidiana degli israeliani, specialmente nella zona nord, resta assillante. Gli abitanti di Haifa hanno dovuto correre ripetutamente nei rifugi e nelle stanze protette, mentre dal Libano piovevano i razzi: oltre 200, al termine della giornata. Situazione analoga a Tiberiade e Safed, dove la città è stata minacciata da estesi incendi. Ma il nemico numero uno di Israele si chiama Sayyad 107: è un drone esplosivo di tecnologia iraniana – capace di colpire fino a 100 chilometri di distanza, volando a bassa quota e a velocità ridotta – con cui in una settimana gli Hezbollah hanno colpito con precisione una base di reclute (quattro morti, 70 feriti) e poi domenica la residenza di Netanyahu causando "gravi danni materiali", secondo una fonte di sicurezza. Israele riesce ad intercettare quel genere di droni solo 8 volte su 10. Ieri l’Iran ha negato di aver avuto alcun ruolo nell’attacco alla residenza di Netanyahu.

Intanto il Middle East Spectator ha pubblicato, sulla base di informazioni attribuite al Pentagono, dettagli sui possibili piani offensivi di Israele. Si parla di un’esercitazione condotta dalla aviazione israeliana e anche dalla possibile utilizzazione di missili balistici ‘Golden Horizon’ e di missili ‘Rocks’. I media locali ritengono che l’attacco sia "questione di giorni" e ricordano che il presidente Joe Biden ha imposto ad Israele severe limitazioni riguardo gli obiettivi. Nel frattempo la guerra è tornata ad infuriare anche nel nord della Striscia di Gaza, dove l’esercito – per ragioni operative – cerca di forzare 300mila abitanti a spostarsi nell’estremo sud. Finora solo 5.000 hanno obbedito. Oggi il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sarà in missione in Israele e Palestina.