Giovedì 9 Gennaio 2025
REDAZIONE ESTERI

Libano, tregua tra Israele ed Hezbollah. Migliaia in viaggio per tornare verso sud, ma Netanyahu: “Residenti non possono tornare vicino al confine”

Iran e Russia hanno giudicato “positivamente” l’accordo. Meloni: “Tregua è punto di partenza e non di arrivo”. Onu: "Unifil pronta a sostenere l'applicazione". Secondo i media locali, si continua a sparare

Roma, 27 novembre 2024 – È scattata la tregua in Libano, alle 3 di questa mattina (ora italiana) è entrato in vigore il cessate il fuoco tra Israele ed Hezbollah. Una svolta annunciata ieri da Netanyahu, dopo il via libera degli Usa e a un anno dall’inizio dei bombardamenti che hanno ucciso migliaia di persone. Strade in festa a Beirut, Guterres: "Unifil pronta a sostenere l'applicazione dell'accordo". 

Russia e Iran hanno accolto “positivamente” la notizia del raggiungimento dell’accordo. Teheran, nella sua dichiarazione, ha chiesto alla comunità internazionale di adottare misure per far cessare gli attacchi contro il popolo palestinese a Gaza

Il primo ministro israeliano e il ministro della Difesa Israel Katz hanno dato istruzioni all'Idf di non consentire alla popolazione di entrare nell'area dei villaggi vicino al confine nel sud del Libano, in conformità con la prima fase di attuazione del piano di cessate il fuoco.

Da Gaza, Hamas ha fatto sapere di essere “pronto per un accordo di cessate il fuoco e per lo scambio di prigionieri. Abbiamo informato i mediatori in Egitto, Qatar e Turchia”. L'accordo prevede un periodo di transizione di 60 giorni durante i quali l'Idf ritirerà le sue forze dal Libano meridionale. L'Iran ha accolto con favore la "fine dell'aggressione israeliana".

Ultime notizie in diretta

epaselect LEBANON ISRAEL CONFLICT
Tregua del conflitto in Libano
16:31
Soldati israeliani sparano contro due reporter nel sud del Libano

I soldati israeliani hanno sparato contro due giornalisti nella città di Khiam, nel Libano meridionale, secondo quanto riportato dall'Agenzia di stampa nazionale libanese. I due sono stati trasportati in ospedale per curare le ferite riportate.

L'episodio, nel quale sono stati feriti un reporter dell'Associated Press e un altro della Sputnik, è stato condannato dal capo del Sindacato dei redattori della stampa libanese, Joseph al-Qassifi, secondo cui il fatto costituisce la prima violazione del cessate il fuoco appena concordato.

15:17
Netanyahu ​​​​​​: "Residenti non possono ancora tornare nel sud del Libano"

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno dato istruzioni all'Idf di non consentire alla popolazione di entrare nell'area dei villaggi vicino al confine nel sud del Libano, in conformità con la prima fase di attuazione del piano di cessate il fuoco.

"L'Idf ha arrestato quattro agenti di Hezbollah, tra cui un comandante locale, che erano entrati nell'area vietata, e continuerà ad agire duramente contro qualsiasi violazione" dell'accordo, afferma una nota dell'ufficio del premier.

Le file di macchine che hanno intasato le strade, nonostante il monito dell'esercito di Israele, per tornare verso il sud del Libano (Dire)
Le file di macchine che hanno intasato le strade, nonostante il monito dell'esercito di Israele, per tornare verso il sud del Libano (Dire)
15:00
Mosca: "Positivo l'accordo tra Israele e Hezbollah"

Anche la Russia giudica "positivamente" l'accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. "Vediamo positivamente ogni accordo, potenziale o concluso, che possa fermare la spirale di violenza, fermare lo spargimento di sangue in Libano e prevenire un'ulteriore espansione delle ostilità, ma (tali accordi) devono essere effettivi", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, citata dall'agenzia Ria Novosti. 

14:07
Iran accoglie tregua in Libano "con favore"

L'Iran accoglie "con favore" l'accordo di cessate in fuoco in Libano e chiede alla comunità internazionale di adottare misure per far cessare gli attacchi contro il popolo palestinese a Gaza.

"Il Ministero degli Affari Esteri accoglie con favore l'annuncio di un cessate il fuoco tra l'entità israeliana e il Libano ed esprime la speranza che questo accordo ponga fine alla violenza, alla distruzione e alla sofferenza del popolo libanese", si legge sul profilo di X del Ministero iraniano.

13:19
Meloni: "Tregua è punto di partenza, non di arrivo"

"Un punto di partenza e non di arrivo". Così la premier Giorgia Meloni definisce l'annuncio del cessato in fuoco in Libano. "Dobbiamo cogliere questa opportunità, lavorare alla stabilizzazione del confine per permettere a tutti di tornare a casa in sicurezza", ha detto Meloni. È necessario "rafforzare la capacità di Unifil e delle forze armate libanesi" e "sono orgogliosa che l'Italia abbia un ruolo in questa sfida" ha detto la presidente del Consiglio, intervenendo alla X edizione dei Med Dialogues.

11:19
Tregua, Tajani: "Bella notizia, ora lavoriamo per Gaza"

È ''una bella notizia'' l'accordo per il cessate il fuoco in Libano, ''un successo anche italiano'' per ''il contributo per la pace dato dall'Italia con la presidenza del G7''. E ''come abbiamo lavorato per il cessate il fuoco in Libano, così continueremo a farlo per la Striscia di Gaza''. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani incontrando i giornalisti a margine ai Med Dialogues organizzati dalla Faresina e dall'Ipsi e in corso a Roma. ''Credo che il cessate fuoco in Libano possa contribuire ad avviare un percorso per arrivare in tempi non lunghi a un cessate il fuoco anche a Gaza'', ha aggiunto Tajani. ''Noi stiamo lavorando per la pace, per una pace giusta'' e nel frattempo ''continuiamo a inviare materiale per sostenere la popolazione civile, siamo a fianco del popolo palestinese e a favore di una soluzione a due stati''.

09:58
Tregua in Libano, inviato tv: "Si continua a combattere"

Ali Shuayb, inviato della tv al Manar degli Hezbollah, è entrato poco fa nella cittadina libanese di Khiam, per circa un mese al centro di intensi combattimenti tra l'esercito israeliano e la resistenza del partito armato libanese. "I carri armati delle forze di occupazione (israeliane) sono presenti alla periferia orientale e meridionale della città", afferma Shuayb in un video dal centro distrutto di Khiam, che sorge su una collina strategica nel distretto orientale di Marjayoun. "Abbiamo visto poco fa dei combattenti della resistenza (Hezbollah) rimanere in città, anche se feriti", ha aggiunto. "Il cessate il fuoco è in vigore ma tutti rimangono ai loro posti", ha detto in riferimento al fatto che per ora né l'esercito israeliano si è ritirato né Hezbollah si è dispiegato a nord del fiume Litani.

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08:36
Gaza City, raid nella scuola al-Tabin: 8 morti

È di otto persone uccise il bilancio dell'attacco israeliano alla scuola al-Tabin di Gaza City. Lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa, citando fonti mediche locali. L'edificio, che fungeva da rifugio per gli sfollati, era stato precedentemente bombardato da caccia israeliani. Nel frattempo, sempre Wafa riporta che l'Idf ha bombardato un'abitazione nel quartiere Shujaya della città di Gaza, ferendo almeno quattro persone.

PALESTINIAN-ISRAEL-CONFLICT
Palestinesi dopo un raid nella Striscia di Gaza
07:50
Racconto da Beirut: "File di macchine intasano le strade"

La "gioia" e le file di macchine che "intasano" le strade, nonostante il monito dell'esercito di Israele e il fatto che quello al sud sia un ritorno verso il nulla, "città e villaggi sono stati distrutti". Racconta così Beirut dopo la notizia del cessate il fuoco Saad Kiwan, giornalista e commentatore libanese. La sua testimonianza è condivisa con l'agenzia Dire al telefono. Kiwan è stato caporedattore del quotidiano Al-Safir e ora guida NowLebanon, testata nazionale in lingua inglese. "Beirut si è svegliata stamattina con la speranza di riprendersi la sua libertà e il desiderio di rivivere la propria abituale quotidianità di città aperta e plurale, nonostante il cessate il fuoco di fatto non sia ancora entrato in vigore" riferisce il giornalista. "File di macchine hanno intasato le strade per riportare decine di migliaia di profughi verso il sud malgrado l'avvertimento del portavoce dell'esercito israeliano di non tornare adesso e di aspettare un suo segnale; proprio da lui che da mesi 'guidava' gli spostamenti delle persone indicando con messaggi via Facebook i palazzi che sarebbero stati bombardati e rasi al suolo". Kiwan torna alla giornata di ieri: "La gioia del ritorno era palpabile già dal pomeriggio, appena si era sparsa la voce di un possibile accordo di cessate il fuoco".

La nuova fiammata del conflitto in Medio Oriente ha però lasciato ferite e macerie. "C'è chi ha cominciato a mettere a posto quei pochi vestiti e quelle poche cose che possiede in attesa del ritorno verso il nulla", riferisce il cronista, "perché gran parte delle città e villaggi sono stati distrutti". Kiwan sottolinea: "La voglia di tornare, anche se solo fisicamente, per riassaporare l'aria del villaggio, animava parecchi nelle piazze e nelle strade di Beirut ed era al centro delle testimonianze di coloro che venivano intervistati dalle tv locali". Il giornalista continua: "La parola 'voglio tornare' viene gridata oggi anche dai ragazzini che gironzolano attorno ai loro genitori cercando qualche giocattolo che non hanno". A Beirut stamane non si sentono esplosioni. "Regna la calma", dice il giornalista, "perché ieri hanno proseguito fino a tardi ma nella notte ha piovuto". Secondo Kiwan, la pioggia è stata un messaggio, "come per dire che anche la natura vorrebbe festeggiare il cessate il fuoco".

07:41
Due attacchi israeliani alla periferia di Beirut

 

Meno di un'ora prima dell'entrata in vigore dell'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah, alle 4 locali, alcuni attacchi hanno preso di mira la periferia sud di Beirut, secondo le immagini trasmesse da Afp-Tv. Almeno due attacchi sono stati visibili alla periferia della capitale libanese, poco dopo le richieste di evacuazione di un'area nel centro di Beirut e di un'altra nella periferia sud da parte dell'esercito israeliano.
 

07:15
Usa: "Colpito in Siria deposito armi di milizia filo-iraniana"

Colpito in Siria un deposito di armi di "una milizia schierata con l'Iran" in risposta a un attacco del 25 novembre contro forze Usa nel Paese arabo. A confermare l'operazione, avvenuta ieri, è stato nelle ultime ore il Comando centrale Usa, il Centcom, riferendo di un intervento per "ridurre" la capacità delle milizie sostenute dall'Iran di "pianificare e lanciare attacchi in futuro" contro le forze Usa e della coalizione nella regione per operazioni anti-Is. "Non tollereremo attacchi contro il nostro personale e dei partner della coalizione - afferma in una dichiarazione diffusa via X il comandante Michael Erik Kurilla - Siamo impegnati ad adottare tutte le misure necessarie per garantirne la protezione".

07:06
Guterres (Onu): "Unifil pronta a sostenere l'applicazione dell'accordo"

Dal Palazzo di vetro delle Nazioni Unite, il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha diramato una nota nella quale auspica "che questo accordo metta fine alla violenza, alla distruzione e alla sofferenza delle popolazioni dei due paesi". In quest'ottica, Guterres ha invitato le parti a "rispettare pienamente e attuare rapidamente tutti gli impegni assunti nel quadro dell'accordo", assicurando che la forza di pace delle Nazioni Unite in Libano (Unifil) è pronta a "sostenere" la sua applicazione.

Poco fa è inoltre arrivata anche la reazione dell'Iran, principale sovventore di Hezbollah. Teheran "accoglie con favore la notizia della fine dell'aggressione del regime sionista contro il Libano" e "sostiene fermamente il governo, la nazione e la resistenza libanese", ha dichiarato in un comunicato stampa il portavoce della diplomazia iraniana, Esmaïl Baghaï. Immediatamente dopo la diffusione della notizia del cessate il fuoco, numerosi veicoli si sono messi in viaggio verso il sud del paese. Su di essi, migliaia di sfollati hanno infatti deciso di tornare nelle aree dalle quali erano sfollati per sfuggire alle operazioni militari israeliane. Scene di festa si sono viste nelle strade tanto di Beirut che dei piccoli centri abitati. In ogni caso, l'esercito israeliano ha ammonito i civili di non avvicinarsi alle sue posizioni. "Con l'entrata in vigore dell'accordo di cessate il fuoco e sulla base delle sue disposizioni, l'Idf resta dispiegato nelle sue posizioni all'interno del Libano meridionale", ha dichiarato in un messaggio il portavoce dell'esercito Avichay Adraee.

 

06:41
Gaza City, Idf: "Ucciso terrorista di alto livello"

L'Aeronautica militare israeliana ha "colpito con precisione" la notte scorsa "un terrorista di alto livello dell'unità di cecchini della Brigata Gaza City di Hamas": lo rende noto l'Esercito (Idf) su Telegram. L'uomo, identificato in Mumin Al-Jabari, si legge in un comunicato, "operava in una stanza all'interno di una struttura che in precedenza fungeva da scuola Al-Tabaeen". "Al-Jabari dirigeva ed eseguiva attacchi terroristici contro le truppe dell'Idf nella Striscia di Gaza ed aveva una grande quantità di armi nella stanza in cui operava - prosegue la nota -. Ad agosto, l'Idf ha colpito la struttura, utilizzata come rifugio attivo, ed ha eliminato oltre 30 terroristi di Hamas e della Jihad islamica".

LEBANON-ISRAEL-PALESTINIAN-CONFLICT
Raid israeliani a Gaza
06:34
"Hamas è pronto per il cessate il fuoco a Gaza"

Anche Hamas è "pronto" per un cessate il fuoco a Gaza. Lo ha detto un alto funzionario del movimento islamista che ha accolto con favore la tregua raggiunta in Libano tra l'alleato Hezbollah e Israele. "L'annuncio del cessate il fuoco in Libano è una vittoria e un grande successo per la resistenza", ha detto all'Afp un membro dell'ufficio politico, "Hamas è pronto per un accordo di cessate il fuoco e un accordo serio per lo scambio di prigionieri". Non solo. "L'annuncio del cessate il fuoco in Libano è una vittoria e un successo importante per la resistenza". Lo ha detto all'agenzia Afp un esponente di Hamas, componente dell'ufficio politico del gruppo. "Abbiamo informato i mediatori in Egitto, Qatar e Turchia", ha affermato.

 

06:25
Idf esorta i civili a non tornare nel sud del Libano: appello inascoltato

 

L'Idf, tramite Avichay Adraee, portavoce in lingua araba, ha esortato i civili libanesi a non tornare ancora nei villaggi nel Libano meridionale dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah questa notte alle 4. L'appello è rimasto largamente inascoltato nonostante anche l'esercito libanese si sia unito a Israele nell'avvertire i residenti del sud del Paese di ritardare il ritorno a casa fino al ritiro delle forze israeliane, previsto nelle prossime settimane.

06:13
Libano, cessate il fuoco per 60 giorni: cosa prevede l'accordo

Un accordo di cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti tra Israele e Hezbollah è entrato in vigore alle 4 del mattino ora locale, ponendo fine a quasi 14 mesi di combattimenti. L'accordo, che non è stato pubblicato prima della sua entrata in vigore prevede, secondo quanto riferito, un periodo di transizione di 60 giorni durante i quali l'Idf ritirerà le sue forze dal Libano meridionale; l'esercito libanese schiererà circa 5.000 soldati a sud del fiume Litani, comprese 33 postazioni lungo il confine con Israele; le forze di Hezbollah lasceranno il Libano meridionale e le sue infrastrutture militari saranno smantellate. Secondo quanto riferito, gli Stati Uniti stanno inoltre fornendo una lettera di accompagnamento in cui specificano i diritti di Israele di rispondere alle violazioni del cessate il fuoco da parte di Hezbollah.

06:02
"L'Iran accoglie con favore la notizia della fine dell'aggressione"

L'Iran ha accolto con favore la "fine dell'aggressione israeliana" in Libano, dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Il portavoce della diplomazia iraniana, Esmaïl Baghaï, ha dichiarato: "L'Iran accoglie con favore la notizia della fine dell'aggressione del regime sionista contro il Libano e sostiene fermamente il governo, la nazione e la resistenza libanese".

05:45
Difesa Siria: "Sei morti in attacchi di Israele pre-tregua"

Secondo il ministero della Difesa siriano, sei persone sono state uccise negli attacchi israeliani ai valichi di frontiera con il Libano, poche ore prima che entrasse in vigore il cessate il fuoco con Hezbollah. "Il nemico israeliano ha lanciato un'aggressione aerea, prendendo di mira i valichi di frontiera tra Siria e Libano", accusa il ministero: "sono rimaste uccise sei persone, due soldati e quattro civili, e ne sono rimaste ferite altre 12, tra cui bambini, donne e operatori della Mezzaluna Rossa araba siriana".

05:30
Oggi è scattata la tregua in Libano

Alle ore 3 italiane (le 4 in Libano) è entrato in vigore il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Dopo più di un anno di combattimenti la tregua dovrebbe porre fine a una guerra che ha ucciso migliaia di persone e ha costretto decine di migliaia di residenti in Israele e centinaia di migliaia in Libano a fuggire dalle loro case. Dopo l'entrata in vigore della tregua, l'Esercito israeliano ha avvertito i residenti del Libano meridionale di non avvicinarsi alle posizioni delle forze di difesa israeliane. "Con l'entrata in vigore dell'accordo di cessate il fuoco e in base alle sue disposizioni è vietato dirigersi verso i villaggi che l'Idf ha ordinato di evacuare o verso le forze dell'Idf nella zona", ha sottolineato il portavoce dell'Esercito Avichay Adraee in un post su "X".