Roma, 27 marzo 2024 – Sette morti in un attacco aereo israeliano avvenuto nella notte nel sud del Libano, che risponde con il lancio di 30 razzi. Secondo l’Idf, sarebbero stati uccisi dei terroristi del gruppo libanese Jamaa al-Islamiya. Pioggia di bombe sulla Striscia e scontri armati sono scoppiati nelle ultime in Cisgiordania: 5 morti a Jenin. Oggi le famiglie degli ostaggi incontreranno Netanyahu: "Vogliamo risposte".
Intanto, in un clima di gelo tra Usa e Israele, il governo Biden non è ancora giunto alla conclusione se Israele abbia violato le leggi internazionali di guerra. "Questi processi per valutare la loro conformità al diritto internazionale umanitario sono in corso e non hanno raggiunto una conclusione definitiva", ha affermato il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Matthew Miller. La scorsa settimana Israele ha presentato assicurazioni scritte affermando che l'uso delle armi fornite dagli Stati Uniti non viene utilizzato per violare le leggi umanitarie a Gaza.
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Nell'incontro a Beirut con il primo ministro libanese Najib Miqati, la premier Giorgia Meloni "ha innanzitutto ribadito la volontà dell'Italia di continuare a contribuire alla sicurezza e alla stabilità del Libano, in particolare in questo momento storico. Il bilaterale ha rappresentato, infatti, l'occasione per portare una concreta vicinanza italiana e un messaggio chiaro sulla necessità di evitare ogni rischio di escalation lungo il confine con Israele". Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi.
L'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha concordato di riprogrammare l'incontro della sua delegazione con gli Usa su Rafah: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, aggiungendo che gli Usa stanno lavorando per definire la data.
Sei persone sono state uccise e diverse altre sono rimaste ferite in un raid israeliano nel sud del Libano, non lontano dalla base militare di Naqura, sede del quartiere generale di Unifil, di cui fanno parte un migliaio di soldatesse e soldati italiani. Lo riferiscono fonti mediche citate da media libanesi secondo cui il raid israeliano ha colpito un caffè nella cittadina di Naqura, sulla costa mediterranea, a ridosso della linea del fronte tra Hezbollah e Israele. Domani nella zona è attesa la premier Giorgia Meloni, nella base militare italiana di Shamaa.
Hamas ha pubblicato un appello di Mohammed Deif, il comandante delle Brigate Qassam, in cui fa appello alle masse arabe e palestinesi a "cominciare una marcia per la Palestina". "Cominciate adesso, non domani verso la Palestina - si dice nella registrazione diffusa su Telegram - e non lasciate che restrizioni, confini o regolamenti vi privino dell'onore di partecipare alla liberazione della Moschea di Al-Aqsa" a Gerusalemme.
"Le relazioni di sicurezza fra Israele e gli Stati Uniti sono forti e lo resteranno": lo ha scritto su X il ministro della difesa Yoav Gallant al termine di una visita a Washington in cui ha incontrato il segretario alla Difesa Lloyd Austin e altri dirigenti. "In quegli incontri - ha proseguito - ho sottolineato che gli occhi del mondo sono puntati su di noi e che i risultati della guerra condizioneranno il nostro futuro di sicurezza nei decenni a venire. Per questa ragione non possiamo fare compromessi sull'esito della guerra e non abbiamo il diritto morale di fermarci prima di aver ripreso gli ostaggi ed abbattuto Hamas".
Le Forze della difesa israeliana hanno spiegato di aver scoperto una ''notevole rete di tunnel'' sotto Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. In particolare, l'Idf ha spiegato di aver individuato tre ingressi di tunnel grazie agli interrogatori condotti agli agenti di Hamas catturati.
L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che 11 civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti in un attacco aereo israeliano contro la casa della famiglia Dhair nella città di Rafah, nella Striscia di Gaza. Un aereo da caccia israeliano, secondo Wafa, ha preso di mira anche una casa appartenente alla famiglia al-Hamayda a Rafah, provocando diversi feriti tra i suoi residenti.
Il mancato invio della delegazione israeliana negli Usa, soprattutto dopo la posizione americana sul voto dell'Onu riguardo il cessate il fuoco a Gaza, è legato alla volontà "di mandare un messaggio ad Hamas". Lo ha detto - secondo i media - il premier Benyamin Netanyahu in un incontro con il senatore repubblicano della Florida Rick Scott. Netanyahu ha anche spiegato che giudica "sbagliata" la decisione Usa di non porre il veto in Consiglio di sicurezza. Una scelta - ha aggiunto - che "ha incoraggiato Hamas ad assumere un posizione più dura facendo affidamento sulla pressione internazionale per impedire a Israele di liberare gli ostaggi e distruggere l'organizzazione".
È necessario che "l'Occidente eserciti maggiori pressioni su Israele affinché rispetti la risoluzione delle Nazioni Unite sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza". Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha definito Israele "il figlio viziato e senza legge dell'Occidente". Erdogan ha quindi sottolineato che "la Turchia accoglie con favore la risoluzione Onu sul cessate il fuoco e ritiene che verrà applicata". Nel frattempo, ha aggiunto citato dall'agenzia di stampa Anadolu, "la Turchia farà tutto quanto nelle sue possibilità per aiutare i 'fratelli di Gaza' e fare in modo che i palestinesi raggiungano la pace e la tranquillità il prima possibile".
I media yemeniti, affiliati al gruppo Ansar Allah dei ribelli Houthi, hanno affermato che aerei americani e britannici hanno lanciato un raid nell'area di Al-Qatinat a Saada, nel nord dello Yemen. La televisione Al-Masirah, affiliata agli Houthi, ha riferito oggi che aerei americani e britannici hanno lanciato un raid nel distretto di Baqim nel governatorato di Saada. Il canale ha riferito che l'attacco americano-britannico ha preso di mira la zona di Qatainat a Baqim, senza fornire altri dettagli. Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno diretto attacchi aerei sui siti Houthi con l'obiettivo di interrompere e indebolire la capacità del gruppo di mettere in pericolo la libertà di navigazione e minacciare il commercio globale.
Il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha avuto un incontro con il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, a Teheran, dove si trova in visita con una delegazione da ieri e ha avuto colloqui con la Guida suprema, Ali Khamenei, e il ministro degli Esteri, Hossein Amirabdollahian. "La Repubblica islamica dell'Iran non esiterà a sostenere la causa palestinese ed è fiera del suo sostegno per la causa della Palestina", ha affermato Raisi durante l'incontro, come riporta Irna, aggiungendo che "il popolo del mondo odia il regime sionista criminale e gli Stati Uniti, in quanto suoi principali sostenitori, e ama con tutto il suo cuore il popolo oppresso di Gaza".
Israele si sta preparando per l'operazione di terra Rafah, che avverrà dopo l'Eid al-Fitr, la festa di tre giorni che segue il Ramadan e termina intorno alla metà di aprile, o al più tardi all'inizio di maggio, secondo fonti egiziane, che avrebbero appreso la notizia da funzionari dell'Idf, citate dal quotidiano pro-Hezbollah Al-Akhbar. L'operazione di terra all'interno dell'ultimo bastione di Hamas nella Striscia di Gaza durerebbe dalle quattro alle otto settimane, dicono le fonti, e sarebbe accompagnata dall'evacuazione della popolazione civile rifugiata a Rafah, che ammonta a circa 1,5 milioni di persone, verso la centro della Striscia lungo percorsi specifici e in orari specifici, annunciati in anticipo ai civili in ciascuna zona di Rafah.
Le famiglie degli ostaggi nelle mani di Hamas nella Striscia di Gaza incontreranno oggi il primo ministro Benjamin Netanyahu. I familiari dei militari avevano chiesto di incontrare il primo ministro a dicembre, ma l'ufficio del premier ha affermato di avere ricevuto la richiesta circa due mesi dopo. Yehuda Cohen, padre del soldato rapito Nimrod Cohen, ha detto che le famiglie intendono chiedere spiegazioni a Netanyahu su come verranno rilasciati i loro figli "oltre alle parole sul 'faremo di tutto' per distruggere Hamas". Cohen ha aggiunto che preferirebbe che la moglie del primo ministro non partecipasse alla conversazione, dicendo che "non ci interessano gli abbracci e le strette di mano, interessano le risposte"
La Mezzaluna Rossa Palestinese ha annunciato che l'ospedale Prcs al-Amal di Khan Younis, circondato da giorni dalle forze israeliane, è stato "messo fuori uso". Lo riporta il Guardian.
L'ospedale "ha smesso completamente di funzionare dopo che le forze di occupazione hanno costretto il personale dell'ospedale e i feriti a evacuare l'edificio e ne hanno chiuso gli ingressi con barriere di terra".
Hamas ha chiesto ai Paesi donatori di interrompere i lanci aerei dopo che 12 persone sono annegate nel tentativo di recuperare gli aiuti alimentari paracadutati dal mare al largo della costa mediterranea di Gaza. Hamas e l'Euro-Med Human Rights Monitor, con sede in Svizzera, hanno dichiarato che altre sei persone sono rimaste uccise durante gli scontri per ottenere gli aiuti. "La gente sta morendo solo per avere una scatoletta di tonno", ha detto all'Afp Mohamad al-Sabaawi, residente a Gaza.
Hamas ha anche chiesto a Israele di consentire l'ingresso di più camion di aiuti nel territorio, che le Nazioni Unite hanno avvertito essere sull'orlo di una "carestia provocata dall'uomo"
dopo quasi sei mesi di combattimenti.
Una raffica di almeno 30 razzi è stata lanciata dal Libano contro la città settentrionale israeliana di Kiryat Shmona. Lo rende noto l'Idf. I filmati che circolano online mostrano che il sistema di difesa aerea Iron Dome ha abbattuto alcuni razzi. La polizia dice che gli agenti stanno gestendo diversi siti di impatti di razzi nella città, dove sono stati causati danni alla proprietà. Le sirene hanno risuonato questa mattina non solo nella città settentrionale di Kiryat Shmona ma anche in diverse aree circostanti. La regione di confine del Libano ha visto un aumento della violenza negli ultimi giorni. Il servizio di soccorso di Magen David Adom afferma che non ci sono notizie iniziali di feriti nell'attacco.
Le forze di difesa israeliane hanno annunciato l'uccisione nel corso di un attacco notturno nel sud del Libano di un esponente chiave del gruppo terroristico Jamaa al-Islamiya che aveva promosso in passato complotti terroristici contro il territorio israeliano. “L'attacco – hanno ancora reso noto le forze israeliane citate dal Times of Israel – ha distrutto un edificio nella città di Habbariyeh, a circa cinque chilometri dal confine con Israele”. L'uomo è stato ucciso "insieme ad altri terroristi che erano nell'edificio".
Scontri armati si sono verificati nelle ultime ore a Jenin, nella Cisgiordania, in seguito alla morte di un giovane palestinese di 19 anni. Lo sostiene al Jazeera. Il giovane sarebbe morto per ferite da arma da fuoco inflitte dalle forze israeliane. Altri quattro giovani palestinesi sarebbero stati colpiti e feriti nella città di Qabatiya, a sud di Jenin.
Un'organizzazione militante libanese strettamente legata al gruppo palestinese Hamas ha detto che sette persone sono state uccise in un attacco notturno nel sud del Libano. Parlando all'Afp in condizione di anonimato, in quanto non autorizzato a parlare con i media, un funzionario di Jamaa Islamiya ha detto che "sette soccorritori" sono stati uccisi in un attacco ad un centro di emergenza a Habariyeh, vicino al confine israeliano.
L'esercito israeliano ha bombardato la zona di Nabatieh, nel sud del Libano, uccidendo almeno sette persone. Lo riferisce l'agenzia di stampa Reuters, citando due fonti.