Roma, 3 aprile 2024 - "Un grave errore", l'esercito israeliano ha ammesso che l'attacco al convoglio della ong Wck, in cui sono morti sette operatori umanitari, "non sarebbe dovuto accadere". Dopo il premier Benyamin Nethanyahu, anche il capo di Stato Maggiore israeliano, il generale Herzi Halevi, è apparso in video per scusarsi: "È stato un errore che ha fatto seguito a un'errata identificazione di notte, durante una guerra, in condizioni molto complesse". La morte dei sette operatori di Gb, Polonia, Australia, Canada e Stati Uniti, è stato condannato a livello internazionale, duro anche il commento del presidente Joe Biden: "Sono indignato e addolorato per la morte di sette operatori umanitari della World Central Kitchen, tra cui un americano, avvenuta ieri a Gaza. Fornivano cibo ai civili affamati nel mezzo di una guerra. Erano coraggiosi e altruisti. La loro morte è una tragedia", il numero uno della Casa Bianca ha condannato Tel Aviv senza mezzi termini: "Israele non ha fatto abbastanza per proteggere gli operatori umanitari che cercano di fornire ai civili l'aiuto di cui hanno disperatamente bisogno e non ha fatto abbastanza neppure per proteggere i civili".
E minacce di ritorsione contro Israele continuano ad arrivare dall'Iran dopo il raid a Damasco in cui sono morti una dozzina di persone, tra cui alti membri delle Guardie Rivoluzionarie. Il presidente Ebrahim Raisi, come la Guida suprema dell'Iran Ali Khamenei, ha condannato il bombardamento in una telefonata con l'omologo siriano Bashar al-Assad: "Il regime israeliano e i suoi sostenitori saranno sicuramente puniti per il vergognoso attacco del regime alla sede consolare iraniana a Damasco e anche per i crimini che hanno commesso nella Striscia di Gaza".
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Israele è in massima allerta per una potenziale risposta iraniana all'attacco che ha ucciso a Damasco il più alto ufficiale dei Pasdaran in Siria. Lo riporta l'emittente Channel 12, sottolineando che un'eventuale rappresaglia proveniente dal territorio iraniano - anziché da uno dei suoi alleati regionali - richiederebbe una risposta dell'esercito più significativa. A questo proposito le Idf hanno annunciato di aver rafforzato le loro difese aeree.
Il partito Likud del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha respinto la proposta del ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz di indire elezioni a settembre, affermando che l'attuale governo rimarrà in carica "fino a quando non saranno raggiunti tutti gli obiettivi della guerra". "In questo momento fatidico per lo Stato di
Israele e nel mezzo di una guerra, Benny Gantz deve smettere di dedicarsi alla politica meschina solo perché il suo partito si sta disintegrando - ha detto il Likud, citato dal Times of Israel - le elezioni anticipate porteranno inevitabilmente alla paralisi (della guerra) e alla divisione (della società), oltre a danneggiare (l`obiettivo dell`Idf di invadere) Rafah e a infliggere un colpo fatale alle possibilità di un accordo sugli ostaggi".
Un "cessate il fuoco permanente, il ritiro globale e completo del nemico dalla Striscia di Gaza, il ritorno di tutti gli sfollati alle loro case, la rimozione del blocco". Queste le condizioni ribadite dal leader di Hamas Ismail Haniyeh, nel nuovo round di negoziati al Cairo, per l'accordo con Israele che porti al rilascio degli ostaggi e alla tregua a Gaza. Hanyeh ha parlato alla tv in occasione della 'Giornata per Gerusalemmè.
La risposta fornita dal primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu sul raid che ha ucciso sette operatori umanitari della World Central Kitchen a Gaza è stata finora "insufficiente e inaccettabile": lo ha detto il premier spagnolo, Pedro Sanchez, in conferenza stampa da Doha, dove ha incontrato il primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani. «Stiamo attendendo spiegazioni molto più dettagliate del perché di questo bombardamento», ha aggiunto.
"Quello che vediamo ora a Gaza è una catastrofe umanitaria", ha dichiarato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg condannando l'uccisione degli operatori umanitari in un raid israeliano.
Varsavia ha convocato l'ambasciatore israeliano dopo l'uccisione di 7 operatori di World Central Kitche (Wck) ieri a Gaza, tra i quali un cittadino polacco. Lo rende noto il ministero. Stamattina il primo ministro polacco, Donald Tusk, ha dichiarato che l'attacco e la reazione di Israele all'attacco stanno mettendo «alla prova» la solidarietà con questo Paese.
Le autorità della Striscia di Gaza, in mano ad Hamas, hanno confermato la consegna dei corpi degli operatori umanitari stranieri uccisi due giorni fa in un raid israeliano. Le salme sono state trasportate attraverso il valico di Rafah. Lo riferisce l'ufficio stampa governativo nella Striscia di Gaza. "Poco fa, le squadre governative della Striscia di Gaza hanno finito di consegnare i corpi dei 6 stranieri uccisi dall'esercito israeliano. Il ministero della Salute, l'Autorità per i valichi di frontiera e le squadre governative hanno supervisionato la consegna dei corpi ai rappresentanti dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari", si legge in una nota. Sono stati inoltre completati gli accordi per trasportare questi corpi fuori dalla Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah. "Esprimiamo la nostra condanna per questo crimine atroce, che rientra nel quadro del crimine di genocidio perpetrato dall'occupazione. Riteniamo l'amministrazione americana, la comunità internazionale e l'occupazione israeliana pienamente responsabili di questo crimine", conclude la nota.
Saranno trasferiti fuori da Gaza oggi i corpi di 6 dei 7 operatori umanitari uccisi in un attacco israeliano. Marwan Al-Hams, direttore dell'ospedale 'Abu Youssef Al-Najjar' citato da Times of Israel ha fatto sapere che l'uscita dei corpi avverrà tramite il valico di Rafah con l'Egitto. La settima vittima, l'autista palestinese, è stato già sepolto a Gaza.
L'ambasciatrice a Mosca, Simona Halperin, in una conferenza stampa ha affermato che Israele è "sempre pronto" a uno scontro militare diretto con l'Iran.
I media libanesi denunciano una serie di attacchi israeliani con bombe incendiarie al fosforo nel sud del Libano, nelle località a ridosso della linea blu di demarcazione tra i due paesi. I proiettili al fosforo sono vietati nelle aree popolate da civili dal diritto internazionale. Colpiti due villaggi libanesi di Aita Shaab e Ramiye.
Hezbollah, alleato dell'Iran, ha rivendicato due attacchi contro postazioni dell'esercito israeliano lungo la linea blu di demarcazione tra i due paesi. Il Partito di Dio in due comunicati afferma di aver preso di mira la caserma Biranit e quella di Daher nel settore occidentale della linea blu.
Pesante minaccie contro Tel Aviv da parte del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell'Iran: attacchi mortali contro Israele saranno ''effettuati presto. Il fronte della resistenza farà il suo dovere'', è riportato da Ynet News.
"Chiediamo anche noi a Israele di fare chiarezza: rispetto del diritto umanitario e tutela civili sono prioritari", ha scritto su X Antonio Tajani. Il ministro degli Esteri italiano ieri sera ha espresso "cordoglio alle famiglie degli operatori di World Central Kitchen che hanno perso la vita a Gaza".
Nuovo appello del Papa per la pace in Medio Oriente: "Torno a rinnovare la mia ferma richiesta per un immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Esprimo il mio profondo rammarico per i volontari uccisi mentre erano impegnati nella distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza. Prego per loro e le loro famiglie, rinnovo l'appello a che sia permesso a quella popolazione civile stremata e sofferente l'accesso agli aiuti umanitari e che siano subito rilassati gli ostaggi".
Sirene d'allarme in Alta Galilea: 6 missili sono stati lanciati da Hezbollah contro posizioni israeliane di fronte alla città di Aita al-Shaab, nel sud del Libano.
Ronen Bar, capo dello Shin Bet- citato ha affermato che le proteste di ieri sera davanti alla residenza del premier Benyamin Netanyahu a Gerusalemme possono "portare a situazioni pericolose". Ieri la polizia è intervenuta con forza quando manifestanti hanno forzato i blocchi nei pressi della residenza di Netanyahu, alcuni sono stati arrestati.
Il Pentagono non ha ricevuto alcun preavviso da Israele sul raid condotto contro alti dirigenti militari iraniani in Siria. L'amministrazione Biden ha preso le distanze dall'incidente mentre Teheran ha promesso di reagire.
E' stata aperta un'indagine per sospetto attacco terroristico dopo che stamane vicino a Kokhav Ya'ir, un auto ha investito quattro poliziotti. Il conducente ha tentato di pugnalare il personale di sicurezza al Checkpoint 109 ed è stato neutralizzato. Grave uno degli agenti di polizia.