Roma, 18 febbraio 2024 – Gli Stati Uniti minacciano di bloccare ancora una volta la bozza di risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un "immediato cessate il fuoco umanitario" a Gaza, su cui l'Algeria ha chiesto di votare il prossimo martedì dopo settimane di colloqui.
Intanto Israele prosegue le operazioni militari a Khan Younis e nell’ospedale Nasser. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui sono stati condotti “raid mirati su infrastrutture terroristiche”, “uccisi terroristi e localizzate larghe quantità di armi nell'area”.
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"L'ospedale Nasser di Gaza non è più funzionante, dopo un assedio durato una settimana e per i raid in corso" di Israele. Lo riferisce su X il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, aggiungendo che "sia ieri che l'altro ieri non è stato permesso al nostro team di entrare in ospedale per valutare le condizioni dei pazienti e le necessità mediche più urgenti, nonostante avesse raggiunto il complesso per consegnare carburante insieme ai partner". Il numero uno dell'Oms precisa che "ci sono ancora circa 200 pazienti. Almeno 20 necessitano di essere trasferiti urgentemente in altri ospedali per ricevere assistenza".
Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha accusato Israele di "genocidio" dei palestinesi nella Striscia di Gaza, facendo un parallelo con lo sterminio degli ebrei perpetrato dal regime nazista. "Quel che accade nella Striscia di Gaza non e' una guerra, e' un genocidio" ha affermato Lula. "Quel che accade nella Striscia di Gaza col popolo palestinese è già successo quando Hitler decise di eliminare gli ebrei" ha precisato il presidente brasiliano.
Il Governo israeliano ha approvato all'unanimità una dichiarazione con cui "rifiuta categoricamente diktat internazionali circa un accordo permanente con i palestinesi". Lo riporta il Times of Israel dopo la notizia della presentazione da parte del premier Benjamin Netanyahu di una risoluzione in tal senso. "Un accordo, se raggiunto, arriverà solo con negoziati diretti tra le parti, senza precondizioni", recita il testo approvato con cui Israele assicura che "continuerà a opporsi al riconoscimento unilaterale di uno stato palestinese", considerato - dopo l'attacco del 7 ottobre - "un premio enorme, senza precedenti per il terrore".
Le autorità sanitarie di Gaza affermano che l'ospedale Nasser è fuori servizio. Almeno 120 persone sarebbero rinchiuse nella struttura senza cibo né acqua e i bambini rischiano di morire, scrive The Guardian. Anche il capo dell'Oms, Tedros Ghebreyesus, scrive su X che l'ospedale non è più operativo dopo una settimana di occupazione da parte dei soldati israeliani. L'esercito israeliano afferma da parte sua che le forze speciali sono ancora in azione dentro e intorno all'ospedale.
Almeno 35 combattenti palestinesi sono stati uccisi nella citta' di Khan Younis, nel sud di Gaza, e altri dieci nel centro della Striscia. Lo ha annunciato l'esercito israeliano in un comunicato secondo cui l'Idf è intervenuto con il fuoco dei carri armati e attacchi aerei in un'area in cui poi sono stati trovati armi, esplosivi e proiettili per lanciarazzi. La nota aggiunge che "circa" 15 sospetti militanti palestinesi, "di cui sei usciti da infrastrutture terroristiche" sono stati uccisi. Inoltre, l'esercito ha aggiunto che continua ad operare nell'ospedale Naser di Khan Yunes dove ha trovato altre armi, senza fornire ulteriori dettagli.
L'esercito israeliano continua ad operare nella parte occidentale di Khan Yunis, da dove si arriva a Rafah, e all'interno dell'ospedale Nasser della città. Ma prosegue anche le attività nel centro della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui sono stati condotti "raid mirati su infrastrutture terroristiche, uccisi terroristi e localizzate larghe quantità di armi nell'area".
"Gli Stati Uniti non sostengono l'azione su questo progetto di risoluzione. Se dovesse essere messa ai voti così come è redatta, non sarà adottata". È quanto si legge in una dichiarazione dell'ambasciatrice Usa alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, in merito alla proposta di risoluzione algerina sulla situazione in Medio Oriente.