Lunedì 13 Gennaio 2025
REDAZIONE ESTERI

Fonti: “Hamas ha accettato l’accordo sulla tregua”. “Israele rilascerà 250 palestinesi per 5 soldatesse”. Cosa prevede la bozza finale

In Qatar “l'ultimo round” dei negoziati per definire i dettagli sulla fine della guerra nella Striscia. L’ultra-destra minaccia dimissioni dal governo. Tel Aviv: “Israele non consegnerà il corpo di Sinwar" in cambio degli ostaggi. Blinken sta per presentare il piano per la ricostruzione e la governance della Striscia

Roma, 14 gennaio 2024 – Hamas ha accettato la bozza di accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio di decine di ostaggi: lo affermano due funzionari israeliani coinvolti nei colloqui, citati dall'Associated Press e ripresi dai media israeliani. 

Secondo la bozza dell'accordo in fase di negoziazione tra Israele e Hamas, di cui Associated Press ha ottenuto una copia, Israele rilascerà 50 detenuti palestinesi per la liberazione di ognuna delle 5 soldatesse in ostaggio a Gaza. 

Oggi Blinken presenterà un piano per ricostruire e governare la Striscia nella fase post-bellica: coinvolgimento di Paesi arabi e la comunità internazionale. Tel Aviv: "Israele non consegnerà il corpo di Sinwar come parte dell'accordo". Intanto si continua a sparare: oggi altri 24 morti tra Gaza City e Khan Younis.

Ultime notizie in diretta

PALESTINIAN-ISRAEL-CONFLICT
Bombardamenti nella Striscia di Gaza

16:17
Blinken: Anp dovrà gestire Gaza con Onu nel dopoguerra

Israele deve accettare un percorso verso lo stato palestinese "legato ad un calendario e basato su condizioni": lo ha detto il segretario di stato Antony Blinken parlando all'Atlantic Council a Washington del futuro del Medio oriente. Secondo Blinken l'Autorità Nazionale Palestinese dovrebbe gestire Gaza nel dopoguerra insieme alle Nazioni Unite e ai partner stranieri.

Antony Blinken
Antony Blinken
15:41
Accordo ostaggi: rilasciate prima donne anziane e malate

L'accordo sugli ostaggi tra Israele e Hamas inizierà con il rilascio di tre donne ostaggi civili in mano al gruppo palestinese il primo giorno della prima fase di 42 giorni. Ogni settimana successiva inizierà con il rilascio di un altro gruppo di ostaggi, riferisce la Tv "Channel 12" senza citare alcuna fonte. I rilasci inizieranno con le donne che sono ostaggi civili insieme ai bambini di Bibas Ariel e Kfir. Hamas ha affermato all'inizio della guerra che loro e la loro madre Shiri sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano. L'IDF ha affermato che stava indagando sulla questione e da allora ha affermato di non avere informazioni di intelligence che confermino che non sono più vivi. Il prossimo gruppo ad essere rilasciato nella prima fase sarà quello delle donne soldato, seguito dagli anziani e poi da coloro che sono considerati estremamente malati, con 33 ostaggi rilasciati in totale. Si ritiene che la maggior parte di coloro che sono destinati al rilascio siano vivi.

15:33
Jihad palestinese: "A Doha questa sera per ultimi dettagli"

La Jihad islamica palestinese ha diffuso un comunicato secondo cui una delegazione di alto livello dell'organizzazione terroristica arriverà questa sera a Doha per discutere gli ultimi dettagli dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza.

11:36
Fonti Hamas: rilasciati mille palestinesi nella fase iniziale

Fonti vicine a Hamas hanno riferito che l'accordo di tregua a Gaza includerebbe il rilascio di circa "1.000 prigionieri palestinesi" detenuti in Israele nella fase iniziale dell'intesa. 

11:23
"Israele rilascerà 250 palestinesi per 5 soldatesse"

Secondo la bozza dell'accordo in fase di negoziazione tra Israele e Hamas, di cui Associated Press ha ottenuto una copia, Israele rilascerà 50 detenuti palestinesi per la liberazione di ognuna delle 5 soldatesse in ostaggio a Gaza. 

11:11
Hamas ha accettato la bozza di accordo per un cessate il fuoco

Hamas ha accettato la bozza di accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio di decine di ostaggi: lo affermano due funzionari israeliani coinvolti nei colloqui, citati dall'Associated Press e ripresi dai media israeliani. 

09:29
Non si fermano i bombardamenti: oggi 24 morti nella Striscia

La svolta nei negoziati c’è, ma a Gaza si continua a sparare. Almeno 24 persone sono rimaste uccise negli attacchi israeliani messi a segno oggi in diverse zone della Striscia di Gaza. Lo riporta al Jazeera citando fonti sanitarie. Otto persone sono state uccise a Deir el-Balah, nella zona centrale dell'enclave palestinese, mentre altre 12 hanno perso la vita nell'area di Khan Younis, nel sud, e altre quattro a Gaza City, nel nord.

09:26
Gaza, Save the Children: 15 bambini al giorno con disabilità per armi esplosive

In attesa dell’accordo sulla fine della guerra, nella Striscia inizia la conta delle vittime. L'uso di armi esplosive a Gaza nel 2024 ha condannato una media di 475 bambini ogni mese, pari a 15 bambini al  giorno, a disabilità potenzialmente permanenti, tra cui gravi lesioni  agli arti e problemi all'udito. Lo afferma ‘Save the Children’. La cifra stimata, spiega l'organizzazione in un comunicato, proviene  dall'analisi di Save the Children di un rapporto del Gaza Protection  Cluster, un gruppo di organizzazioni umanitarie tra cui la stessa ‘Save the Children’, che mostra come nei primi 11 mesi del 2024, almeno 5.230 bambini hanno subito lesioni che richiederebbero un significativo supporto riabilitativo.

Purtroppo, denuncia la nota, tale riabilitazione è inaccessibile a causa degli attacchi contro ospedali e operatori sanitari da parte delle forze israeliane e delle restrizioni all'ingresso di forniture mediche necessarie, con il rischio di un'alta probabilità di disabilità. I dati sono probabilmente sottostimati e potrebbero non includere tutti i minori che per le lesioni causate dal conflitto hanno problemi di vista o di udito. Inoltre, non comprendono i bambini che soffrono di danni psicologici potenzialmente permanenti a causa di incidenti traumatici a cui hanno assistito o che hanno vissuto durante la guerra.

09:15
Gerusalemme, abitazioni colpite da un missile lanciato dallo Yemen: 11 feriti

Diverse abitazioni nella zona di Gerusalemme sono state danneggiate dai detriti di un missile lanciato dallo Yemen. Nella comunità di Mevo Beitar, una parte del missile ha colpito il tetto di un'abitazione privata. I servizi di emergenza di Magen David Adom hanno riferito che 11 persone hanno avuto bisogno di cure mediche dopo l'attacco missilistico, dopo essere rimaste mentre cercavano riparo nei rifugi. Ieri, le sirene sono state attivate in Cisgiordania e nel nord di Israele a causa di un missile lanciato dallo Yemen. L'esercito israeliano ha poi dichiarato che è stato intercettato prima di entrare in territorio israeliano.

09:10
Ben-Gvir: "Abbiamo impedito più volte l'accordo. Ora è la resa di Hamas"

Il ministro israeliano per la Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir ha ammesso oggi in un post su X che il suo partito ha impedito in numerose occasioni la conclusione di un accordo sugli ostaggi tra Israele e Hamas. “Nell'ultimo anno, attraverso il nostro potere politico, siamo riusciti a impedire che questo accordo andasse avanti, più e più volte”, ha osservato, aggiungendo: da allora “elementi aggiuntivi” si sono uniti al governo “e ora sostengono l'accordo, e non abbiamo più l'equilibrio di potere”. Secondo Ben-Givir, “l'accordo emergente è una resa ad Hamas". Il ministro ha per questo invitato il suo collega "ministro Bezalel Smotrich, a unirsi (a lui) e collaborare nell'opposizione alla resa ad Hamas”.

08:55
Biden: "La proposta finalmente sta prendendo forma"

Un cessate il fuoco e un accordo per il rilascio degli ostaggi tra Hamas e Israele sono "sul punto" di essere raggiunti. Lo ha annunciato in un discorso al Dipartimento di Stato il presidente Usa uscente Joe Biden, mentre proseguono i negoziati in Medio Oriente. "Per quanto riguarda la guerra tra Israele e Hamas, stiamo per raggiungere una proposta che ho esposto in dettaglio mesi fa e che finalmente sta prendendo forma. Ho imparato, in molti anni di amministrazione pubblica, a non arrendermi mai, mai, mai, mai".

08:46
Israele, ultra-destra si mobilita per fermare l'accordo. Ben Gvir: "Se passa, ci dimetteremo dal governo"

I partiti di ultra-destra del governo israeliano si mobilitano per fermare l'accordo sul cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi. Secondo quanto riporta la stampa israeliana, il capo di Otzma Yehudit - il ministro della Sicurezza Nazionale, Itamar Ben Gvir - ha invitato il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich. a unire le forze per impedire un accordo di "resa"

"Otzma Yehudit da solo non ha la capacità di impedire l'accordo. Propongo di andare insieme dal primo ministro e informarlo che se approva l'accordo ci dimetteremo dal governo", dichiara Ben Gvir. I due partiti di estrema destra si sono presentati insieme alle ultime elezioni, ma operano in modo indipendente. Ben Gvir e Smotrich sono stati anche in disaccordo nelle ultime settimane sui finanziamenti per la polizia nel bilancio. 

"Vorrei sottolineare che, anche se fossimo all'opposizione, non faremmo cadere il primo ministro, ma questa cooperazione è il nostro unico modo per impedire l'accordo di resa e garantire che la morte di centinaia di soldati non sia stata vana", afferma Ben Gvir. Ieri Smotrich aveva respinto l'intesa con Hamas e aveva detto che "l'accordo è una catastrofe per la sicurezza dello Stato di Israele".

08:30
Israele ai connazionali: "L'Iran tenta rapimenti all'estero"

Israele ha lanciato un monito ai suoi cittadini, invitandoli a prestare la massima attenzione ai "crescenti tentativi dell'Iran di attirarli all'estero per far loro del male o rapirli". Il Consiglio per la sicurezza nazionale (Nsc), scrive il Times of Israel, afferma che le forze iraniane stanno prendendo di mira gli israeliani online e stanno cercando di convincerli a partecipare a incontri all'estero durante i quali verranno aggrediti. Di recente, un uomo d'affari israeliano è stato contattato su Telegram da qualcuno che si spacciava per un dipendente della versione persiana del notiziario Al Arabiya e cercava di organizzare un incontro a Dubai per condurre un'intervista. Dopo essersi insospettito, l'uomo d'affari ha avvisato l'Nsc, che ha scoperto che il contatto aveva infettato il suo cellulare con un malware per hackerare il suo telefono. L'Nsc mette in guardia gli israeliani dal condividere informazioni con contatti sconosciuti online e dal rivelare dati personali o piani di viaggio con potenziali partner commerciali o accademici senza verificarne l'identita'. Gli israeliani sono invitati a essere vigili e a contattare il ministero degli Esteri o l'Nsc in caso di attività sospette, conclude il Times of Israel.

Netanyahu, 'riferito a Biden del mandato ai negoziatori a Doha'
Netanyahu mette in guardia gli israeliani su tentativi di rapimento da parte dell'Iran
08:22
Al via in Qatar l'ultimo round dei colloqui per definire i dettagli dell'accordo

Al via in Qatar un "ultimo round" di colloqui per una tregua tra Israele e Hamas a Gaza, per porre fine a più di 15 mesi di guerra nel territorio palestinese. Lo dichiara alla AFP una fonte vicina alle trattative. "Oggi si dovrebbe tenere a Doha un ultimo round di colloqui", tra i responsabili delle agenzie di intelligence israeliane, i mediatori americani e il primo ministro del Qatar da una parte, e i mediatori e il movimento islamista palestinese dall'altra. Hamas invece, ha detto la fonte per "definire gli ultimi dettagli dell'accordo".

QATAR-SYRIA-POLITICS-DIPLOMACY
Megoziati a Doha, in Qatar
08:19
Gaza, Malan (FdI): "L'ambizione era di sterminare la presenza ebraica"

"Speriamo che la trattativa vada a buon fine. Di certo la presa degli ostaggi, fin dall'inizio, dimostrava quale era la finalità di quell'attacco. E cioè l'ambizione era, come è stato detto esplicitamente da Hamas, di sterminare, di eliminare completamente la presenza ebraica nell'area. I maggiori nemici della popolazione di Gaza è proprio l'organizzazione di Hamas". Lo ha detto Lucio Malan, capogruppo al Senato di Fratelli d'Italia, ad Agorà su Rai Tre.

08:07
Israele, 33 ostaggi liberi nella prima fase accordo con Hamas

Funzionari diplomatici israeliani hanno riferito che Israele si trova nelle "fasi avanzate dei negoziati" con Hamas per un accordo di cessate il fuoco che vedrebbe il gruppo palestinese rilasciare - nella prima fase - 33 degli ostaggi che detiene a Gaza dal 7 ottobre 2023. In un briefing con la stampa ieri sera, i funzionari hanno affermato che ci sono stati progressi nei colloqui a Doha, coordinati dai Paesi mediatori Qatar ed Egitto e dalle amministrazioni statunitensi uscenti ed entranti, ma hanno sottolineato che "l'accordo non e' finalizzato". Secondo i funzionari israeliani, i progressi nei negoziati sono stati il risultato della caduta dell'Asse guidato dall'Iran in Medio Oriente, con il crollo del regime di Assad in Siria e la “sconfitta” di Hezbollah in Libano, che ha portato a una maggiore pressione su Hamas.  

Le stesse fonti, riporta il Times of Israel, hanno anche affermato che le pressioni e le minacce del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump hanno contribuito a portare Hamas al tavolo delle trattative e hanno sottolineato che Israele sta lavorando con entrambe le squadre - con l'inviato di Biden Brett McGurk e il funzionario di Trump Steve Witkoff - e che le amministrazioni Usa si stanno anche coordinando tra loro.

Secondo quanto riferito, la prima fase del potenziale accordo vedrebbe Hamas rilasciare 33 ostaggi "umanitari", bambini, donne, soldatesse, anziani e malati. Israele ritiene che la maggior parte dei 33 ostaggi siano vivi; hanno inoltre fatto notare che Gerusalemme non ha ancora ricevuto alcuna conferma del loro status. Se la prima fase verrà portata a termine, il 16esimo giorno dall'entrata in vigore dell'accordo, Israele avvierà i negoziati per una seconda fase per liberare i prigionieri rimasti (soldati maschi e uomini in età militare) e i corpi degli ostaggi uccisi. Israele ritiene che 94 dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre siano ancora a Gaza, compresi i corpi di almeno 34 persone la cui morte è stata confermata dall'esercito israeliano.

In base all'accordo di cessate il fuoco completo, Israele si ritirerà dalla maggior parte delle aree della Striscia di Gaza e rilascerà un gran numero dei "prigionieri di sicurezza" palestinesi, tra cui terroristi che hanno compiuto attacchi mortali. Secondo alcune fonti non confermate, circa 150-200 detenuti classificati come "assassini" verrebbero liberati ma non sarebbe loro consentito di tornare in Cisgiordania; andrebbero invece a Gaza e forse in Egitto, Turchia e Qatar. Nessuno di coloro che hanno preso parte all'assalto di Hamas del 7 ottobre sarà invece liberato, hanno affermato i funzionari israeliani.

Media, 'svolta a Doha, attesa risposta Muhammad Sinwar'
Una svolta nei colloqui in Qatar potrebbe portare alla liberazione degli ostaggi e una tregua a Gaza

 

08:01
L'accordo potrebbe essere annunciato oggi

L'accordo sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaze e il rilascio degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas potrebbe essere annunciato oggi se non ci saranno sorprese dell'ultimo minuto. Lo hanno detto al Jerusalem Post fonti a conoscenza della questione, precisando che in giornata sono previsti in Qatar incontri per finalizzare l'intesa.

07:12
Houthi: "Attaccato il Ministero della Difesa israeliano a Tel Aviv"

Gli Houthi dello Yemen hanno dichiarato di aver attaccato l'edificio del ministero della Difesa israeliano a Tel Aviv. “Le forze missilistiche delle Forze armate yemenite hanno condotto un'operazione militare mirata utilizzando il missile balistico ipersonico Palestine-2, l'obiettivo dell'operazione era il ministero della Difesa del nemico israeliano a Jaffa occupata (come gli Houthi chiamano Tel Aviv, ndr)”, ha affermato il portavoce del movimento, Yahya Saree su X.

Secondo Saree, "il missile ha raggiunto il suo obiettivo e i sistemi di difesa missilistica non sono riusciti a intercettarlo". A sua volta, il Times of Israel ha riferito che la polizia israeliana ha trovato frammenti di un razzo Houthi e di missili intercettori lanciati dalle difese aeree israeliane nell'area di Gerusalemme. La polizia ha avvertito i residenti di non toccare i frammenti. Non si sono registrate vittime.

Il lancio è avvenuto subito dopo un attacco in cui un proiettile sparato dallo Yemen è stato intercettato "prima di entrare in territorio israeliano", secondo l'esercito. I ribelli Houthi affermano inoltre di avere lanciato quattro droni contro Israele ed hanno ribadito il loro impegnano a continuare le loro operazioni fino "alla fine dell'aggressione contro i palestinesi".

07:07
Cosa prevede la bozza finale dell'accordo

I termini di un accordo tra Israele e Hamas per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi sono in fase di definizione, ha detto alla Bbc un funzionario palestinese a conoscenza dei negoziati. Hamas dovrebbe rilasciare tre ostaggi il primo giorno dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza, dopodiché Israele inizierà a ritirare le sue forze dalle aree popolate della Striscia di Gaza, ha spiegato la fonte.

Secondo il funzionario, Hamas rilascerà altri quattro ostaggi una settimana dopo e Israele consentirà ai palestinesi sfollati di tornare a piedi nella Striscia settentrionale. Automobili, carri trainati da animali e camion potranno attraversare un passaggio adiacente a Salah al-Din Road, monitorato da una macchina a raggi X gestita da un team di sicurezza tecnica qatariota-egiziano.

L'accordo, secondo quanto riferito, includerebbe disposizioni per le forze israeliane di rimanere nel corridoio di Filadelfia e mantenere una zona cuscinetto di 800 metri lungo i confini orientali e settentrionali durante la prima fase, che durerà 42 giorni. Israele avrebbe anche accettato di rilasciare 1.000 prigionieri palestinesi, tra cui circa 190 che hanno scontato condanne di 15 anni o più anni. In cambio, Hamas rilascerà 34 ostaggi. I negoziati per la seconda e la terza fase dell'accordo inizieranno il 16esimo giorno di cessate il fuoco nell'enclave.

 

Il funzionario ha spiegato alla Bbc che si prevede che 1.000 prigionieri palestinesi saranno rilasciati dalle prigioni israeliane durante la prima fase in cambio dei 34 ostaggi rilasciati dal movimento palestinese.

07:03
Tel Aviv: "Israele non consegnerà il corpo di Sinwar come parte dell'accordo"

Israele non consegnerà il corpo del leader di Hamas Yahya Sinwar come parte di un accordo di scambio di ostaggi e prigionieri. Lo ha dichiarato una fonte governativa dello Stato ebraico. Il media arabo Al Arabiya/Al Hadath ha riferito che Hamas ha chiesto che il corpo di Sinwar fosse consegnato durante la prima fase dell'accordo. Circostanza smentita dalla fonte di Tel Aviv: "Israele non consegnerà il corpo del terrorista Sinwar ad Hamas come parte dell'accordo”.

06:36
Accordo di pace, Trump: "Siamo molto vicini a farcela"

“Siamo molto vicini a farcela. Devono farlo. Se non lo fanno, ci saranno un sacco di guai là fuori, un sacco di guai come non hanno mai visto prima. Ce la faranno”. Così il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha commentato a Newsmax l'imminente accordo di cessate il fuoco e per il rilascio degli ostaggi a Gaza tra Hamas e Israele. "Ho capito che c'è stata una stretta di mano e che stanno completando il tutto. Forse entro la fine della settimana", ha aggiunto Trump in attesa del suo insediamento previsto il 20 gennaio. 

06:25
Accordo, la bozza finale consegnata a Israele e Hamas

I mediatori hanno consegnato a Israele e Hamas la bozza finale di un accordo per porre fine alla guerra a Gaza. Lo ha affermato alla Reuters un funzionario informato sui negoziati, dopo una “svolta” a mezzanotte nei colloqui a cui hanno partecipato gli inviati del Presidente uscente degli Stati Uniti, Joe Biden, e del Presidente eletto, Donald Trump. Biden ha affermato che l'accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi da lui sostenuto era "sul punto" di concretizzarsi e Hamas ha affermato di essere intenzionata a raggiungere un accordo.
 

06:15
Oggi Blinken presenta il piano per la governance post-Hamas   

Il segretario di Stato americano Antony Blinken esporrà oggi un piano per ricostruire e governare Gaza dopo la fine della guerra tra Israele e Hamas, hanno detto ad Axios tre funzionari statunitensi. Il piano per la struttura di governance post-Hamas a Gaza è considerato cruciale per gli sforzi volti a implementare la seconda fase dell'accordo in via di definizione tra il movimento palestinese e Israele, che è progettato per portare a un cessate il fuoco permanente e alla fine della guerra.

Blinken, secondo quanto riferisce Axios, ha già presentato il suo piano per la sicurezza, l'amministrazione e la ricostruzione di Gaza dopo l'accordo di cessate il fuoco a diversi alleati degli Stati Uniti. “Siamo pronti a consegnarlo all'amministrazione Trump in modo che possa lavorarci e portarlo avanti quando si presenterà l'opportunità”, ha detto in una conferenza stampa a Parigi la scorsa settimana.

Il piano di Blinken, spiega Axios, si basa sulla creazione di un meccanismo di governo che includerà il coinvolgimento della comunità internazionale e dei paesi arabi che potrebbero anche inviare truppe a Gaza per stabilizzare la situazione della sicurezza e fornire aiuti umanitari.

Il piano prevederebbe anche la riforma dell'Autorità Nazionale Palestinese, che dovrebbe fare parte di qualsiasi futuro governo nella Striscia. Il governo israeliano vuole che i paesi arabi siano coinvolti in una Gaza post-bellica, ma finora ha rifiutato di accettare qualsiasi piano del giorno dopo che includa il coinvolgimento dell'Anp. Blinken, riporta ancora Axios, ribadirà anche i principi da lui esposti a Tokyo all'inizio della guerra, che si oppongono a qualsiasi occupazione israeliana permanente di Gaza, alla riduzione del suo territorio o al trasferimento forzato dei palestinesi da Gaza.