Martedì 10 Settembre 2024

Raid aereo su Khan Yunis, 40 morti e 60 feriti: “Un massacro”. Israele: “Colpito centro di comando di Hamas”

Missili sul campo profughi Al-Mawasi: “Famiglie scomparse sotto la sabbia, in buche profonde”. Un volontario: “Crateri profondi sette metri, seppellite più di 20 tende".  I soccorritori cercano i 15 dispersi. Il movimento palestinese nega la presenza di guerriglieri. L’Egitto ha detto si al rientro di Abu Mazen a Gaza

Roma, 10 settembre 2024 – Raid aereo a Khan Younis, bombardato nella notte una tendopoli di sfollati nell’area umanitaria Al-Mawasi. Il bilancio (provvisorio) reso noto da fonti mediche è di almeno 40 morti e 60 feriti. Secondo l’Idf, è stato “colpito un centro di comando di Hamas dove operavano importanti terroristi, prese misure per mitigare rischi sui civili”.

Sono 15 i palestinesi dispersi, alcuni video mostrano civili che scavavano nella sabbia con le mani per salvare le persone inghiottite nelle buche create dai missili. I soccorritori: "Intere famiglie scomparse sotto la sabbia". Un volontario: “Crateri profondi sette metri, seppellite più di 20 tende". 

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Raid israeliano su una tendopoli a Khan Yunis, decine di morti
Bombardata un accampamento di profughi a Khan Yunis
06:59
Egitto, si al ritorno di Abu Mazen a Gaza: "Passerà dal valico di Rafah"

L'Egitto ha accettato di consentire al presidente dell'Autorità Palestinese (Anp) Mahmoud Abbas (Abu Mazen) di entrare nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah a condizione che Israele approvi la visita: lo riporta il Jerusalem Post, che cita l'emittente tv Kan. Il 15 agosto Abu Mazen aveva annunciato la sua intenzione di andare a Gaza insieme a membri dell'Anp. Qualche giorno dopo il ministro palestinese Hussein Al-Sheikh aveva inviato una lettera al capo del consiglio di sicurezza nazionale israeliano, Tsachi Hanegbi, per concordare la visita. Sarà il primo ministro Benjamin Netanyahu a decidere se autorizzarla.

05:23
Khan Yunis, i video: abitanti si arrampicano sulla sabbia per salvare le vittime

Il bilancio attuale del raid a Khan Younis si riferisce alle persone già trovate e trasferite in ospedale, mentre i funzionari della protezione civile hanno segnalato che potrebbero esserci altri civili dispersi sotto le macerie. Un portavoce dell'unità di difesa civile di Hamas, citato dall'agenzia di stampa Shehab, sostiene che intere famiglie “sono state inghiottite da montagne di sabbia sollevatesi durante l'attacco”.

I video diffusi in rete dopo l'attacco mostrano gli abitanti di Gaza che si arrampicano disperatamente sui cumuli di sabbia nell'oscurità, nel tentativo di raggiungere i morti e i feriti. Hamas ha inoltre negato il fatto che uomini armati fossero presenti nel sito preso di mira dagli attacchi israeliani. In una dichiarazione, il gruppo ha anche respinto le accuse di aver sfruttato aree civili per scopi militari. “Questa è una bugia palese che mira a giustificare questi orribili crimini. La resistenza ha negato più volte che qualcuno dei suoi membri esista all'interno di raduni civili o utilizzi questi luoghi per scopi militari”, si legge in una nota.

05:13
Idf a Khan Yunis: "Armi di precisione per mitigare rischi sui civili"

“Prima dell'attacco, sono state prese numerose misure per mitigare il rischio di danneggiare i civili, tra cui l'uso di munizioni di precisione, sorveglianza aerea e mezzi aggiuntivi”, ha dichiarato un portavoce delle Forze di difesa israeliane commentando il raid di questa notte a Khan Yunis. "Le organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza continuano ad abusare sistematicamente delle infrastrutture civili e umanitarie, tra cui l'area umanitaria designata, per svolgere attività terroristiche contro lo Stato di Israele e le truppe dell'Idf”, ha insistito il portavoce militare. Hamas ha respinto le affermazioni dell'esercito israeliano secondo cui nella zona erano presenti combattenti del suo gruppo, definendola una "palese" bugia che "mira a giustificare questi orribili crimini". "La resistenza ha negato più volte che qualcuno dei suoi membri si raduna in luoghi civili o utilizzi questi luoghi per scopi militari", ha precisato il gruppo estremista palestinese.

05:07
Missili sulla tendopoli: “Crateri profondi sette metri, seppellite più di 20 tende". 

Almeno 40 persone sono state uccise nel sud di Gaza e decine di altre sono rimaste ferite in attacchi israeliani notturni su una zona designata come umanitaria, ha affermato l'autorità di difesa civile gestita da Hamas. L'esercito israeliano ha precisato che i suoi aerei hanno attaccato un centro operativo a Khan Younis appartenente ai combattenti del gruppo palestinese e di avere preso misure per ridurre il rischio di danneggiare i civili. Residenti locali hanno affermato che tre attacchi hanno colpito tende che ospitavano sfollati nella zona umanitaria di al-Mawasi, a ovest della città di Khan Younis, causando enormi crateri. “Quaranta persone sono state uccise e più di 60 ferite, mentre molte sono ancora sotto le macerie", ha detto alla Bbc il direttore operativo dell'autorità di difesa civile di Hamas.

Testimoni hanno invece precisato all'emittente che grandi esplosioni hanno scosso l'area di al-Mawasi poco dopo mezzanotte e che si potevano vedere le fiamme alzarsi verso il cielo. Khaled Mahmoud, un volontario di un ente di beneficenza che vive vicino al sito degli attacchi, ha affermato che lui e altri volontari si sono precipitati ad aiutare ma sono rimasti sbalorditi dalla portata del disastro. "Gli attacchi hanno creato tre crateri profondi sette metri e seppellito più di 20 tende", ha spiegato. E video hanno mostrato civili che scavavano nella sabbia con le mani nel tentativo di salvare i palestinesi da una profonda buca causata dagli attacchi aerei.

04:54
Khan Yunis, 15 dispersi. I soccorritori: "Famiglie scomparse sotto la sabbia"

“I nostri equipaggi sono ancora al lavoro per recuperare 15 dispersi a seguito dell'attacco alle tende degli sfollati a Mawasi, Khan Yunis”, ha detto all'Afp un funzionario della protezione civile, Mohammed Al-Mughair. Fonti della difesa civile hanno sostenuto separatamente che l'attacco ha lasciato dietro di sè grandi crateri. “Intere famiglie sono scomparse nel massacro di Mawasi Khan Yunis, sotto la sabbia, in buche profonde”, ha dichiarato il portavoce della difesa civile Mahmoud Basal. L'esercito israeliano ha dichiarato in un comunicato che i suoi aerei hanno "colpito importanti terroristi di Hamas" e che “le organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza continuano ad abusare sistematicamente delle infrastrutture civili e umanitarie, compresa l'Area umanitaria designata, per svolgere attività terroristiche contro lo Stato di Israele e le truppe dell'Idf”. Hamas ha invece affermato che le affermazioni secondo cui i suoi combattenti erano presenti sulla scena dell'attacco sono “una palese menzogna”.

04:34
Attacco a Khan Yunis: 40 morti e 60 feriti

Un funzionario della difesa civile di Gaza ha detto all'Afp che "40 martiri e 60 feriti sono stati recuperati e trasferiti" negli ospedali vicini in seguito a un attacco all'interno della zona umanitaria di Al-Mawasi a Khan Yunis, la principale città meridionale del territorio palestinese.

TOPSHOT-PALESTINIAN-ISRAEL-CONFLICT
Soldati israeliani nella Striscia di Gaza
04:15
Bombe su Khan Yunis, Hamas: "Non c'erano nostri combattenti"

Hamas ha negato che nell'accampamento bombardato da Israele a Khan Yunis ci fossero propri combattenti, così come sostenuto dall'esercito dello Stato ebraico. "Le accuse dell'occupazione sulla presenza di combattenti della resistenza – spiega una nota su Telegram – sono una palese menzogna".

04:00
Raid a Khan Yunis, Idf: "Colpito centro di comando di Hamas"

Sotto la direzione dell'Idf, le forze aeree israeliane hanno "colpito importanti terroristi di Hamas che operavano all'interno di un centro di comando e controllo incorporato nell'area Umanitaria di Khan Yunis". Lo rende noto l'esercito israeliano su Telegram. "Prima dell'attacco, sono state adottate numerose misure per mitigare il rischio di danneggiare i civili", si legge nello stesso post.