Martedì 16 Luglio 2024

Guerra a Gaza, ultime notizie. Israele: il rischio di nuovi fronti con Libano e Siria. Infiltrazioni dalla Giordania. Video di Hamas con tre ostaggi: “Perché ci avete abbandonato”

Israele bombarda campo profughi a Gaza: 25 morti. Tajani: “Sostegno dell’Italia”. Hacker israeliani rivendicano lo stop della benzina in Iran. Petroliera nel Maro Rosso attaccata dagli Houthi, gli Usa preparano l’attacco ai ribelli dello Yemen

Roma, 18 dicembre 2023 –  Il capo del Mossad David Barnea ha incontrato a Varsavia il direttore della Cia William J. Burns e il primo ministro del Qatar Sheikh Mohammed Al Thani, per discutere della possibilità di rinnovare i negoziati con Hamas per il rilascio degli ostaggi a Gaza.

Intanto nuovi attacchi nel Mar Rosso da parte degli Houthi, mentre gli Stati Uniti preparano una coalizione contro i ribelli dello Yemen. Anche la compagnia di navigazione Evergreen, una delle grandi del mondo con sede a Taiwan, ha interrotto temporaneamente il trasporto di merci israeliane.

Hacker israeliani rivendicano l’interruzione della distribuzione di benzina in Iran.

A Gaza bombardato il campo profughi di Nuseirat: si registrano almeno 25 morti, tra cui una giornalista di una radio di Gaza.

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Bombardamenti nella Striscia di Gaza
Bombardamenti nella Striscia di Gaza

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19:13
Tre missili lanciati dalla Siria

Tre razzi lanciati dalla Siria sono caduti sulle alture del Golan, ne danno notizia i media israeliani.

19:08
Tv israeliana: "Hamas pronto a colpire dalla Giordania"

Hamas si appresta a lanciare attacchi contro Israele anche dal territorio della Siria, lo ha detto la televisione pubblica israeliana Kan rivelando i dettagli in un vertice tenuto la settimana scorsa in Turchia fra dirigenti di Hamas fra cui Khaled Meshal e Saleh el-Aruri. Secondo la emittente cellule di Hamas hanno preso posizione nelle zone di Kuneitra e di Daraa (Siria meridionale) da dove si stanno organizzando per lanciare razzi ed altri attacchi verso Israele. Proprio oggi la tv giordana Al-Mamlaka ha reso noto che l'esercito giordano ha sventato un tentativo di infiltrazione dalla Siria da parte di gruppi affiliati a milizie filo-iraniane.

18:47
Hamas pubblica un video con tre nuovi ostaggi: "Perché ci avete abbandonato"

"Non capiamo perché ci avete abbandonato qui, ci dovete liberare a qualunque costo. Non vogliamo essere vittime dei raid militari di Israele" sono le parole pronunciate nel video di Hamas da un anziano ostaggio israeliano. "Mi chiamo Aiem Bery, ho 79 anni, del Nair Ouz kibbutz, e mi trovo qui con un gruppo di altri anziani", esordisce. I tre uomini, vestiti con pantaloni scuri e una maglietta chiara, hanno lo sguardo stanco e affaticato a testimonianza della lunga prigionia. "Tutti abbiamo delle patologie croniche e stiamo vivendo in condizioni terribili", continua Bery, seduto al centro, tra gli altri due ostaggi. "Noi siamo la generazione che ha edificato le fondamenta per la creazione di Israele", aggiunge, spiegando di fare parte di "quelli che gettarono le fondamenta delle forze militari di difesa israeliane Idf". Il video si conclude con una citazione biblica: 'Non abbandonarmi nella vecchiaia'.

18:07
Hamas pubblica un video con tre nuovi ostaggi

Un nuovo dideo di ostaggi è stato pubblicato oggi da Hamas. Il filmato, apparso sui canali della fazione islamica su Telegram, mostra tre ostaggi anziani. Uno dei tre si chiama, fanno sapere i media israeliani, Yoram Metzger, mentre un altro Haim Peri, il terzo invece Amiram Cooper. Il titolo del video è: "Non abbandonarmi nella vecchiaia" una citazione di un detto biblico.

Yoram Metzger, Haim Peri e Amiram Cooper, ostaggi israeliani mostrati in video da Hamas
Yoram Metzger, Haim Peri e Amiram Cooper, ostaggi israeliani mostrati in video da Hamas
16:41
Gallant: se la diplomazia fallisce attaccheremo in Libano

"Se gli sforzi diplomatici non avranno esito, non esiteremo ad attaccare al nord". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant riferendosi alla situazione di forte tensione con gli Hezbollah in Libano. Gallant ha parlato in conferenza stampa accanto al segretario della difesa Lloyd Austin.

15:45
Al-Sisi: "Guerra minaccia all'Egitto e alla causa palestinese"

"La guerra Israele-Gaza è una minaccia alla sicurezza nazionale dell'Egitto e alla causa palestinese in generale". Lo ha detto il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi, che inizierà il suo terzo mandato alla guida del Paese dopo aver vinto le elezioni con l'89,6% dei voti.

15:19
Il numero di morti a Gaza sale a 19.453


Il ministero della Sanità di Hamas ha annunciato che le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza hanno causato 19.453 vittime dall'inizio della guerra, il 7 ottobre. Il governo di Hamas, che controlla il territorio palestinese dal 2007, ha contato anche 52.286 feriti, secondo una dichiarazione del ministero. L'ultimo bilancio delle vittime, reso noto venerdì, era di 18.800 morti.
 

15:05
Austin: "Continueremo a fornire equipaggiamento a Israele"

"Continueremo a fornire ad Israele l'equipaggiamento necessario, inclusi munizioni di importanza cruciale, veicoli tattici e sistemi di difesa aerea. E appoggeremo lo sforzo di Israele di liberare gli ostaggi". Lo ha detto il segretario alla difesa Lloyd Austin al termine dell'incontro con il premier Benyamin Netanyahu. "Il sostegno americano a Israele è forte e - ha proseguito - nessuna persona, organizzazione o stato dovrebbe mettere alla prova la nostra determinazione".

14:24
Israele: stop operazioni a Beit Hanoun "sotto controllo"

L'esercito israeliano ha reso noto di aver completato le sue operazioni contro Hamas nell'area di Beit Hanoun, nel nord di Gaza, e che ha trasferito la responsabilità della regione alla 'Divisione Gaza', il che indica che l'esercito ha un saldo controllo di quel settore. L'Idf ha aggiunto che gli uomini di Hamas usavano scuole ed edifici pubblici come basi, in cui le truppe hanno scoperto tunnel e armi.

14:04
Gruppo yemenita rivendica l'attacco a due navi nel Mar Rosso

Il gruppo yemenita Houthi ha rivendicato oggi attacchi contro due navi legate definite legate a Israele. In un comunicato pubblicato su X dal portavoce delle forze armate del gruppo yemenita, Yahya Al-Saree, si precisa che le navi colpite sono "Swan Atlantic, carica di petrolio, MSC Clara, che trasportava container, prese di mira da idrovolanti".

12:55
Nave norvegese colpita nel Mar Rosso

La petroliera norvegese Swan Atlantic, battente bandiera delle Cayman, è stato colpita mentre navigava nel Mar Rosso da "un oggetto non identificato". Lo ha riferito la Norwegian Inventor Chemical Tankers, precisando che "fortunatamente i membri dell'equipaggio indiano non sono rimasti feriti e, secondo loro, la barca ha subito danni limitati". La nave, in viaggio dalla Francia a la Reunion, non aveva collegamenti con Israele, ha aggiunto l'armatore. Una fonte americana ha riferito alla Reuters che il cacciatorpediniere USS Carney ha ricevuto l'allarme lanciato dalla Swan Atlantic e si e' diretta verso la nave in soccorso.

12:31
Sunak: "Morti troppi civili"

Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha detto che, nel conflitto tra Israele e Hamas, "sono andate perse troppe vite di civili" e ha aggiunto che "nessuno vuole che questo conflitto vada avanti un giorno più del dovuto". Lo ha detto parlando ai giornalisti in Scozia, sottolineando che Israele ha diritto di difendersi dopo gli attentati del 7 ottobre, ma deve farlo "in conformita' con il diritto umanitario".

11:49
Iran: "Il blackout benzina è cospirazione Israele-Usa"

Il blackout delle pompe di benzina in Iran è stato provocato da un cyber-attacco israelo-americano: è quanto ha riferito il ministro iraniano del Petrolio, Javad Owji, denunciando "una cospirazione". "Intorno alle 10, i gestori di alcune stazioni di servizio ci hanno informato che diversi di loro erano stati vittima di un attacco informatico e che il rifornimento era stato interrotto", ha affermato in tv, accusando "gli Usa e il nemico sionista" che "vogliono far soffrire la gente". "Questa cospirazione sarà presto sventata", ha aggiunto Owji.

11:03
Israele: "Colpiti oltre 150 obiettivi terroristici a Gaza"

L'esercito israeliano prosegue nei suoi combattimenti all'interno di Gaza. Secondo il portavoce militare sono stati oltre 150 "gli obiettivi terroristici attaccati" nelle ultime 24 ore. Soldati israeliani hanno trovato - ha continuato - "valigie con circa 5 milioni di shekel (oltre 1.5 milione di euro, ndr) a casa di un esponente di Hamas a Jabalya, insieme ad armi". A Khan Yunis, nel sud di Gaza, "una squadra di terroristi è stata colpita dall'aria così come un cecchino che minacciava le truppe"

10:34
Altro soldato morto a Gaza, le vittime sono 127

L'Idf ha annunciato la morte di un altro soldato, ucciso in combattimento nel nord di Gaza. Si tratta di Lidor Yosef Karavani (23 anni). Il bilancio dei soldati uccisi in battaglia - dall'inizio dell'operazione di terra - è ora salito a 127.

10:20
"Troppi civili morti"

"Noi insistiamo perché anche da parte di Israele ci sia una reazione proporzionata all'aggressione di Hamas: ci sono troppe vittime tra la popolazione civile palestinese" a Gaza, ha detto oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine della XVI Conferenza degli Ambasciatori a Roma. "Abbiamo inviato un messaggio di grande attenzione all'esercito e al governo israeliano", ha aggiunto Tajani, ricordando che, d'altra parte, "Hamas non deve usare i civili come scudi umani".

09:48
Segretario difesa Usa atterrato a Tel Aviv

Il segretario alla difesa Usa, Lloyd Austin, è arrivato in Israele. Austin vedrà il premier Benyamin Netanyahu e il suo omologo israeliano Yoav Gallant. Su X Austin ha scritto che negli incontri con la leadership israeliana confermerà “l'impegno Usa verso Israele, le operazioni dell'esercito per smantellare Hamas” e metterà in evidenza “la necessità di proteggere i civili e di rendere possibile l'arrivo degli aiuti umanitari a Gaza”.

 

09:31
Risoluzione Onu, questa sera si vota

Tornerà in votazione questa sera al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite la risoluzione presentata dagli Emirati Arabi per una “cessazione urgente e duratura delle ostilità” in Medio Oriente.

A dieci giorni dal veto degli Usa, che aveva respinto la proposta portata in aula lo scorso 9 dicembre, il Consiglio quindi dovrà tornare a pronunciarsi sul tema. Il testo della risoluzione presentata dagli Emirati “invita a una cessazione urgente e duratura delle ostilità per consentire l'accesso senza ostacoli dell'aiuto umanitario nella striscia di Gaza”. Gli Usa frenano, l’Italia dalla parte dell’Onu.
 

09:25
Risoluzione Onu, Tajani: “Sostegno dell’Italia”

L'Italia sosterrà la risoluzione che oggi verrà presentata al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dagli Emirati e dagli Stati Uniti per un cessate il fuoco e l'ingresso di aiuti” nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, aprendo la Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori alla Farnesina.
“Mi auguro che l'Onu possa adottare oggi questo documento”, ha detto Tajani, ribadendo la convinzione dell'utilità del “dialogo per risolvere i problemi”.

09:21
Attentati in Cisgiordania: uccisa una mamma israeliana e un riservista Idf

Una giovane donna israeliana è rimasta ferita oggi ad Ateret – vicino a Ramallah, in Cisgiordania – da spari esplosi contro l'automobile su cui viaggiava con i suoi due bambini, che fortunatamente sono rimasti illesi. Lo riferiscono i media locali secondo cui l'attentatore, che ha aperto il fuoco da un'automobile che viaggiava in direzione opposta, è riuscito a fuggire. L'esercito ha istituito posti di blocco nella zona. Ieri, in un altro attacco palestinese, un riservista delle forze armate era stato accoltellato da un palestinese. Il killer era stato catturato poco dopo.

09:16
Tajani: “Cecchini sparano nelle chiese: i terroristi non sono lì”

“Mi pare grave che ci siano dei cecchini che sparano dentro le chiese cristiane. I terroristi non sono lì. I terroristi di Hamas sono altrove, sono nei cunicoli, sono nei tunnel sotterranei. Per questo ho lanciato un appello sia all'esercito israeliano sia al governo di non colpire i luoghi di culto dove ci sono persone inermi. Sempre salvaguardare la popolazione civile”. È quanto ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ai RaiNews24 prima dell'avvio dei lavori alla Farnesina della Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d'Italia nel mondo.

Raid israeliano in una chiesa di Gaza
Raid israeliano in una chiesa di Gaza

​​​Sabato scorso due donne sono state uccise dai colpi esplosi da un cecchino israeliano contro la Chiesa della Sacra Famiglia di Gaza, dove dall'inizio del conflitto ha trovato rifugio gran parte delle famiglie cristiane dell'enclave palestinese. E già in quell’occasione, Tajani aveva lanciato un “appello accorato al governo e all'esercito israeliano affinché tutelino i luoghi di culto cristiani nella Striscia di Gaza”.

“La condanna per ciò che ha fatto Hamas, che ha provocato poi questo nuovo conflitto, è fermissima - ha sottolineato oggi Tajani - però invitiamo Israele ad avere sempre una reazione
proporzionata, salvaguardando la popolazione civile”.

08:47
Adolescente ucciso dai soldati Idf in Cisgiordania

Un adolescente palestinese è stato ucciso da colpi di arma da fuoco sparati dall'esercito israeliano durante un'operazione militare nel Nord della Cisgiordania, secondo quanto riferito da fonti ufficiali. Quella in corso è la peggiore ondata di violenza nella zona dal 2002, quando ci fu il picco della seconda Intifada (2000-2005).

“Il giovane Rashid Habib al Aidi, 17 anni, è stato ucciso dai proiettili dell'occupazione nel campo di Al Fara, a sud di Tubas”, ha riferito il ministero della Sanità dell'Autorità nazionale palestinese (Anp). Il ragazzo è stato colpito al petto ed è morto: i tentativi di rianimarlo sono falliti, ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa.

“I soldati hanno attaccato il campo provocando scontri con i residenti”, ha aggiunto la Wafa. L'esercito israeliano non ha fornito informazioni al riguardo. Ieri, cinque palestinesi sono stati uccisi in un attacco di droni israeliani su Tulkarem, nel Nord della Cisgiordania.

08:35
Hacker israeliani rivendicano lo stop alla benzina in Iran

Un gruppo di hacker israeliani ha rivendicato l'azione che ha interrotto la distribuzione di benzina a Teheran. Il gruppo, noto come 'Gonjeshke Darande' - ‘Passero Predatore’ - afferma di aver disattivato “la maggior parte delle pompe di benzina in tutto l'Iran”.

Nel testo di rivendicazione, scritto in inglese e in persiano, si legge che “questo attacco informatico arriva in risposta all'aggressione della Repubblica islamica e dei suoi delegati nella regione. Khamenei, giocare con il fuoco ha un prezzo”.

08:31
Attacco a Jabalya: 110 morti

Sono almeno 110 le persone rimaste uccise nell'attacco lanciato ieri dalle forze israeliane a Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha riferito il direttore del ministero della Sanità dell'enclave palestinese controllata dal gruppo estremista Hamas, Munir al-Barash, citato da Haaretz.

08:15
Chi finanzia Hamas e come: tutte le cifre

Per anni, il principale finanziatore del gruppo Hamas è stato Teheran. Secondo le stime, il contributo annuale dell'Iran si aggira tra i 70 e i 100 milioni di dollari, attraverso un mosaico che combina criptovalute e valigie di contanti, tramite alcune banche straniere e il sistema informale di trasferimenti di denaro col sistema ‘hawala’.

Hamas finanziato attraverso le criptovalute e il sistema 'hawala'
Hamas finanziato attraverso le criptovalute e il sistema 'hawala'

“Tutto ciò che arriva va ad Hamas e loro decidono chi vive e chi muore”, dice l'economista Yitzhak Gal. “Dei 2,5 miliardi di dollari del bilancio della Striscia di Gaza, 1,1 miliardi provengono dall'Autorità Palestinese con il consenso di Israele”, aggiunge. La stessa comunità internazionale finanzia l'Unrwa, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi.

Il Qatar paga gli stipendi dei dipendenti pubblici, come medici e insegnanti, e dà 100 dollari al mese alle 100.000 famiglie più povere di Gaza, per un totale di 1,49 miliardi tra il 2012 e il 2021, secondo Doha.

Prosciugare Hamas sarà probabilmente impossibile. “La prospettiva di una completa distruzione a lungo termine delle sue finanze non è realistica”, afferma Jessica Davis di ‘Insight Threat Intelligence’.

08:08
“Hamas è finanziariamente solido”

Hamas è finanziariamente solido”, ha dichiarato all'Afp Jessica Davis, la presidente del gruppo canadese ‘Insight Threat Intelligence’. “Per dieci anni o più, hanno costruito una rete di finanziamento resistente” con investimenti e fonti di reddito in molti Paesi. Comprese imprese e proprietà in Paesi come Turchia, Sudan e Algeria, aggiunge.

Hamas si basa anche su una rete informale di donazioni: “Ha sviluppato un complesso sistema di uffici di scambio attraverso la Turchia, gli Emirati Arabi Uniti e Dubai, nonché l'Europa e
gli Stati Uniti”, spiega Yitzhak Gal, specialista dell'economia palestinese presso l'Istituto per gli studi internazionali (Iis). Il numero di finanziatori non è diminuito dal 7 ottobre: “Nonostante le sue atrocità, Hamas sembra aver guadagnato sostegno a livello internazionale”, sottolinea Lucas Webber, cofondatore del sito web specializzato ‘Militant Wire’.

07:57
Israele verso un nuovo accordo? Le condizioni di Hamas

Israele è alle prese con una crescente pressione internazionale per mettere fine alla strage di civili nella Striscia di Gaza, mentre prosegue la sua guerra contro Hamas. Nel mirino anche delle critiche della sua opinione pubblica interna per la gestione della crisi degli ostaggi, il governo di Benjamin Netanyahu ha riavviato gli sforzi per un nuovo accordo col gruppo palestinese per il rilascio degli israeliani ancora prigionieri nella Striscia.
Il capo del Mossad, David Barnea, avrebbe ricevuto il via libera per riavviare i colloqui coi mediatori: secondo quanto riportano i media israeliani e l'agenzia Reuters, Israele e Hamas sono
aperti a un nuovo accordo di cessate il fuoco che includerebbe il rilascio degli ostaggi, ma permangono degli ostacoli. Fonti egiziane hanno spiegato che Hamas insiste per decidere
unilateralmente
sulla liberazione dei prossimi ostaggi e vuole il ritiro delle truppe israeliane su linee predefinite. Secondo le fonti, Israele ha rifiutato quest'ultima condizione e ha chiesto di vedere l'elenco degli ostaggi prima di determinare data e durata del cessate il fuoco.

07:30
Austin oggi in Israele: colloqui sulla guerra

Il segretario americano alla Difesa, Lloyd Austin, arriverà oggi in Israele per un aggiornamento sull'andamento della guerra nel bel mezzo di una spaccatura tra il presidente Usa, Joe Biden, e il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Come ha riferito un funzionario del Pentagono, Austin vuole “capire in modo molto chiaro, l'autovalutazione” dell'establishment della sicurezza israeliana per passare alla fase successiva del conflitto. I colloqui che avrà Austin si concentreranno sulla “valutazione della campagna” di guerra portata avanti fino ad oggi, “su traguardi operativi specifici che devono essere raggiunti”, ha detto il funzionario del Pentagono.

Lloyd Austin oggi in Israele
Lloyd Austin oggi in Israele
07:06
Leader di Hamas, riunione segreta in Turchia

Alti funzionari di Hamas hanno tenuto una riunione segreta la scorsa settimana in Turchia. Lo ha rivelato l'emittente nazionale israeliana Kan, citata dal 'Jerusalem Post'. All'incontro hanno preso parte il vicepresidente dell'Ufficio politico di Hamas, Saleh al-Arouri, che ha partecipato da Beirut, e l'ex capo di Hamas, Khaled Mashal, che vive nella capitale del Qatar, Doha.

Secondo Kan, hanno partecipato all’incontro anche altri alti funzionari di Hamas. La Turchia è stata scelta come sede del summit perché ritenuta abbastanza sicura per i leader. L'incontro avrebbe avuto lo scopo di coordinare le prossime mosse di Hamas nel conflitto con Israele, iniziato dopo il massacro del 7 ottobre.

06:53
Onu: "Attacchi indiscriminati contro i civili"

“Cessazione urgente” della guerra e “rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi”. La bozza di risoluzione che sarà votata oggi dall’Onu non nomina esplicitamente Hamas, ma condanna “tutti gli attacchi indiscriminati contro i civili”. Le Nazioni Unite avevano già portato in votazione un testo simile lo scorso 9 dicembre, bocciato a causa del veto posto dagli Stati Uniti.

La risoluzione esprime inoltre il sostegno a una soluzione a due Stati nella regione e “sottolinea l'importanza di unificare la Striscia di Gaza con la Cisgiordania sotto l'Autorità nazionale palestinese'”.
 

06:47
Colpito il reparto maternità di un ospedale: uccisa una bambina

Secondo fonti palestinesi citate da Haaretz, un attacco israeliano con artiglieria avrebbe colpito il reparto maternità e pediatria dell'ospedale Nasser di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo una testimonianza, una bambina è rimasta uccisa nell'attacco.

Colpito l'ospedale di Khan Yunis
Colpito l'ospedale di Khan Yunis
06:36
Idf, altri quattro soldati uccisi 

L'esercito israeliano ha reso noti i nomi di altri quattro soldati uccisi nelle operazioni a Gaza, portando a 126 il bilancio dei militari caduti nell'offensiva di terra contro Hamas. Si tratta di Urija Bayer, 20 anni, morto per le ferite riportate nei combattimenti nel Sud di Gaza il 14 dicembre 2023; Liav Aloush, 21 anni, ucciso ieri combattendo nel Sud della Striscia come anche Etan Naeh, di 26 anni, e Tal Filiba, 23 anni. Lo riporta il 'Times of Israel'.

06:00
Rosoluzione Onu verso il voto: "Cessazione urgente delle ostilità"

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite potrebbe votare già oggi una proposta per chiedere a Israele e Hamas di consentire l'accesso degli aiuti a Gaza – via terra, mare e rotte aeree – e di istituire un monitoraggio da parte delle Nazioni Unite dell'assistenza umanitaria fornita. Lo riporta la Reuters citando fonti diplomatiche, secondo le quali la risoluzione dipende dai negoziati tra gli Stati Uniti e gli Emirati Arabi Uniti, che hanno redatto il testo.

La bozza del testo “chiede una cessazione urgente e sostenibile delle ostilità per consentire un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli”. Secondo le fonti, gli Stati Uniti vogliono attenuare i toni sullo stop ai combattimenti. L'amministrazione Biden continua, infatti, a sostenere che un cessate il fuoco in questo momento favorirebbe Hamas.

05:30
Attacco aereo sul campo profughi: 25 morti. Chi era la giornalista uccisa 

Almeno 25 persone sono morte in un bombardamento notturno dell'esercito israeliano nei pressi del campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza. Lo riferisce 'Al Jazeera', citando giornalisti che operano nella zona. Il campo si trova nella parte centrale della Striscia di Gaza, a nord-est della città di Deir al Balah. Una casa è stata distrutta nell'attacco. Tra le vittime, secondo quanto riporta l'agenzia Wafa, c'è anche una giornalista: si tratta di Haneen Ali al-Qutshan, che lavorava per una radio a Gaza.

Continuano i bombardamenti a Gaza
Continuano i bombardamenti a Gaza