Roma, 26 dicembre 2023 – Mentre Yahya Sinwar è riapparso in video per la prima volta dopo gli attacchi del 7 ottobre annunciando che “Hamas non si sottometterà mai a Israele”, continuano gli scontri nella Striscia di Gaza. È salito ad almeno 106 morti il bilancio delle vittime del bombardamento aereo israeliano che ha colpito lunedì il campo profughi di Maghazi: lo riporta sul suo sito web l'agenzia di stampa americana Associated Press, citando i registri del vicino ospedale di Al-Aqsa.
Un precedente bilancio fornito dal ministero della Sanità di Gaza parlava di almeno 70 morti: si tratta di uno dei raid israeliani più sanguinosi dall'inizio dell'operazione militare. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno avviato una “verifica” sull'attacco aereo condotto sul campo profughi di Maghazi, ha riferito ieri la radio militare di Israele. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dato notizia di testimonianze “strazianti” raccolte dalle sue equipe nell'ospedale della Striscia dove si trovano le vittime del bombardamento.
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Tal Mitnick, un israeliano di 18 anni, e' stato condannato a 30 giorni di carcere militare per aver rifiutato di arruolarsi nell'esercito in segno di protesta contro la guerra di Israele a Gaza. "La violenza non puo' risolvere la situazione, ne' da parte di Hamas, ne' da parte di Israele. Non esiste una soluzione militare a un problema politico", ha scritto in una dichiarazione in cui spiega la sua decisione. Mitnick e' stato arrestato stamattina nella base militare di Tel Hashomer e immediatamente condannato, secondo Mesarvot, l'organizzazione che sostiene i giovani israeliani che rifiutano di prendere parte al servizio militare.
Msc ha confermato in un comunicato l'attacco subito dalla sua nave portacontainer Msc United VIII avvenuto durante il passaggio sul Mar Rosso. «La nave ha informato dell'attacco una nave da guerra della coalizione che si trovava nelle vicinanze e, come da istruzioni, ha adottato manovre evasive» si legge nel comunicato della società in cui si spiega che «attualmente, tutto l'equipaggio è al sicuro, nessuno risulta ferito, e si sta conducendo una valutazione approfondita della nave». Il cargo era in viaggio dal porto King Abdullah, in Arabia Saudita, verso Karachi, in Pakistan. «La nostra prima priorità rimane la protezione delle vite e della sicurezza dei nostri equipaggi e, fino a quando la loro sicurezza non potrà essere garantita, Msc continuerà a deviare le proprie navi dal transito attraverso il Canale di Suez verso Capo di Buona Speranza», ha concluso il gruppo nel suo comunicato.
Gli Usa hanno distrutto 12 droni e cinque missili lanciati dagli Houthi sul Mar Rosso. Lo riferisce il Pentagono in una nota.
La compagnia di navigazione Msc conferma l'attacco ad una sua nave nel Mar Rosso. Si tratta della nave portacontainer United VIII. "Tutto l'equipaggio e' al sicuro e non sono stati segnalati feriti ed e' in corso una valutazione approfondita della nave", si legge in una nota.
Un aereo da caccia dell'aeronautica israeliana ha abbattuto un "bersaglio aereo ostile" sul mar Rosso questa mattina. Il bersaglio era un drone lanciato dallo Yemen, secondo i militari israeliani, e si stava dirigendo verso Israele. Oggi infatti gli Houthi hanno affermato di aver lanciato diversi droni contro la città di Eilat, in Israele.
Gli Houthi hanno rivendicato di aver "effettuato un'operazione di targeting contro una nave commerciale", identificata come MSC United, e di aver lanciato una serie di "droni contro obiettivi militari" nel sud di Israele.
I ribelli yemeniti Houthi hanno attaccato una nave MSC nel Mar Rosso per impedirle di raggiungere Israele. La notizia, riportata da Al Jazeera, è rilanciata anche dai siti israeliani.
L'Idf denuncia: "Hezbollah ha fatto fuoco dall'interno di una moschea nel sud del Libano contro i civili israeliani". E aggiungono: "Questo non è il primo attacco di Hezbollah che coinvolge oggi un luogo sacro. I luoghi di culto dovrebbero essere sacri, non sacrificati al terrorismo".
L'Idf ha annunciato la morte altri 3 soldati uccisi in combattimento nel centro e nel nord di Gaza. Si tratta del riservista Maor Lavi (33 anni), di Shay Shamriz (26 anni) e di Shaul Greenglick (26 anni). Sono arrivati a 161 i soldati morti dall'inizio dell'operazione di terra.
La società palestinese di telecomunicazioni Paltel ha annunciato un nuovo taglio delle telecomunicazioni nella Striscia di Gaza, il quarto dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas il 7 ottobre. "Siamo spiacenti di annunciare un'interruzione totale delle telecomunicazioni fisse e dei servizi internet (...) nella Striscia di Gaza a causa del protrarsi dell'aggressione", ha dichiarato la società in un comunicato, aggiungendo che le sue squadre di tecnici "stanno lavorando per ripristinare i servizi nonostante la pericolosità delle condizioni sul terreno".
Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza, controllato da Hamas, ha detto che almeno 20.915 persone sono state uccise nell'enclave palestinese da quando è scoppiata la guerra con Israele il 7 ottobre. Il ministero ha detto che altre 54.918 persone sono state ferite in più di 11 settimane di combattimenti.
Hezbollah ha colpito con un missile anti-carro sparato dal Libano una chiesa nel nord di Israele. Lo riporta Times of Israel, sottolineando che in un comunicato Hezbollah afferma di aver preso di mira una postazione dell'esercito israeliano nei pressi della comunità settentrionale di Shomera. Ma, secondo la stampa ebraica, a essere colpita è stata una chiesa nel vicino villaggio palestinese cristiano, praticamente spopolato, di Igrit. Il custode della chiesa, un uomo di 80 anni, è rimasto ferito in modo non grave.
Quattro persone sono morte oggi a Khan Yunis (nel settore sud della Striscia di Gaza) in una deflagrazione avvenuta all'interno di un minibus. Lo riferiscono fonti locali secondo cui la esplosione è avventa nel settore occidentale della città, a breve distanza dalla moschea Halil al-Rahman. L'identità degli uccisi non è ancora nota. Alcuni giorni fa nella vicina città di Rafah una jeep era stata centrata da un razzo sparato da un velivolo israeliano. In seguito si è appreso che si era trattata di "un'esecuzione mirata" diretta contro un esponente di Hamas che, secondo Israele, era coinvolto in traffico di armi.
Due palestinesi - uno di 17 anni - sono stati uccisi in scontri con l'esercito israeliano nel campo profughi di Al-Fawwar, a sud di Hebron in Cisgiordania. Lo ha riferito l'agenzia Wafa che cita fonti mediche. Si tratta di Ibrahim Majid Abdel Majeed Al-Titi (31 anni) e Ahmed Muhammad Youssef Yaghi (17) "uccisi - ha sostenuto la stessa fonte - dai proiettili dell'occupazione". Negli stessi scontri ci sono stati anche due feriti. L'esercito israeliano non ha ancora commentato il fatto.
Diverse persone sono rimaste ferite nei bombardamenti contro la sede della Mezzaluna Rossa Palestinese nella città di Khan Yunis, nel Sud della Striscia di Gaza. Lo ha annunciato la stessa organizzazione umanitaria su X. "I bombardamenti dell'artiglieria hanno preso di mira i piani superiori della sede della Società della Mezzaluna Rossa Palestinese a Khan Yunis e si sono registrate alcune vittime, oltre a numerosi feriti tra gli sfollati. Nell'edificio si trovano migliaia di persone".
L'aviazione israeliana ha reso noto di aver colpito nella notte più di 100 obiettivi di Hamas nel Sud della Striscia di Gaza, in preparazione di un'operazione di terra. Secondo l'esercito di Tel Aviv, tra gli obiettivi "tunnel, pozzi, siti militari e altre infrastrutture utilizzate dai terroristi per colpire le forze israeliane".
"L'Iran si riserva il diritto di prendere le misure necessarie e di rispondere a tempo e luogo debiti" all'uccisione del dirigente dei Pasdaran Seyyed Razi Mousavi da parte di Israele: lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani. "Il regime sionista ha commesso un nuovo atto terroristico vigliacco e aggressivo. Questo atto odioso è un nuovo, chiaro segno della natura terroristica del regime sionista", ha aggiunto Kanani, citato dall'agenzia Mehr. "Dalla sua creazione, il regime israeliano ha commesso ogni genere di crimine, violando ripetutamente e continuamente le regole internazionali", ha concluso il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che Israele rimarrà responsabile della sicurezza nella Striscia di Gaza nel "prossimo futuro". "L'aspettativa che l'Autorità palestinese smilitarizzi Gaza è un sogno irrealizzabile", ha scritto Netanyahu in un editoriale sul Wall Street Journal spiegando che "per il prossimo futuro Israele dovrà mantenere la massima responsabilità in materia di sicurezza a Gaza". Netanyahu ha anche difeso l'operazione militare del suo Paese riguardo alle vittime civili nella Striscia - che secondo i funzionari sanitari locali sono oltre 20.000 -, scrivendo che Israele distribuisce volantini e invia messaggi di testo per avvisare degli attacchi. Hamas si posiziona deliberatamente in aree civili, secondo il premier israeliano.
Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid ha affermato che il Paese "non sta facendo abbastanza" per riportare indietro gli ostaggi presi da Hamas, come riporta The Times of Israel. Lapid, che ha rifiutato di entrare nel gabinetto di guerra, ha detto che gli ostaggi dovevano essere riportati a casa "immediatamente": "Dobbiamo fare di tutto e faremo di tutto per riportarli indietro", ha affermato.
L'esercito israeliano ha reso noto oggi che due soldati riservisti di 24 e 25 anni sono morti ieri in combattimento nel sud della Striscia di Gaza, portando a 158 il bilancio dei militari rimasti uccisi dall'inizio dell'operazione di terra contro Hamas.