Roma, 17 giugno 2024 – Gaza City è sotto le bombe, stanotte un altro raid israeliano ha ucciso 5 palestinesi e ne ha feriti altri 13. Ieri sera altre due vittime a Rafah, nel sud della Striscia. Secondo giorno della ‘settimana del disordine’ in Israele: strade bloccate e sit-in davanti alla Knesset di Gerusalemme e le case di Netanyahu. Stamattina il premier israeliano ha sciolto il gabinetto di guerra: ora potrà prendere decisioni cruciali in autonomia. A pesare sulla decisione, i dissensi con i vertici Idf e le dimissioni di Benny Gantz, uscito dalla coalizione di governo la settimana scorsa.
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Sei attacchi aerei di caccia Usa e Gb contro l'aeroporto internazionale di Hodeidah nello Yemen e quattro attacchi sull'isola di Kamaran, vicino al porto di Salif, al largo il Mar Rosso. Ne dà notizia Haaretz riprendendo Al-Masirah Tv, il principale canale televisivo gestito dal movimento Houthi dello Yemen.
Le sirene di allarme anti-razzi da Gaza stanno risuonando a Kerem Shalom, nel sud di Israele, a ridosso della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. La zona include anche il Valico omonimo da dove entrano gli aiuti umanitari all'enclave palestinese. Le sirene di allarme anti-razzi da Gaza stanno risuonando a Kerem Shalom. nel sud di Israele, a ridosso della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. La zona include anche il Valico omonimo da dove entrano gli aiuti umanitari all'enclave palestinese.
L'esercito israeliano ha fatto sapere di aver smantellato circa la metà della forza di Hamas a Rafah, uccidendo circa 550 uomini armati nell'area, oltre a quelli colpiti dai raid nei tunnel e negli edifici. Nella zona - ha detto l'Idf, citato dai media - truppe della 162/esima divisione stanno combattendo da più di 40 giorni ed hanno preso dapprima il controllo dei sobborghi della parte orientale della città. Subito dopo - ha continuato, è stato catturato il quartiere Brazil e nella terza fase l'esercito ha preso il controllo dell'intero confine tra Gaza e l'Egitto, noto come 'Corridoio Filadelfia' e quindi ora sta spingendo nel sobborgo nord occidentale di Tel Sultan. Dei 4 Battaglioni della Brigata Rafah di Hamas, due - Yabna e Rafah est - sono considerati smantellati, mentre le capacità degli altri due - Shaboura e Tel Sultan - sono state dimezzate dalle operazioni in corso dell'esercito.
Il portavoce israeliano David Mencer, in un briefing, ripreso dal Guardian, ha affermato che l'Onu e l'Unrwa sono state "irrimediabilmente inefficienti" nella distribuzione degli aiuti a Gaza e che ci sono scorte di aiuti sul lato di Gaza al confine. Mencer sostiene che oggi entra a Gaza più cibo di quanto ne entrasse quotidianamente prima del 7 ottobre, riporta il quotidiano britannico, per il quale la narrazione secondo cui a Gaza c'è la carestia non è vera.
L'inviato della Casa Bianca, Amos Hochstein, è oggi in Israele con l'obiettivo di cercare di fermare l'escalation lungo la 'Linea Blu' tra lo Stato ebraico e Hezbollah in Libano. Lo riferisce l'emittente Cbs citando un funzionario della Casa Bianca a condizione di anonimato. "La crescente aggressività di Hezbollah ci sta portando sull'orlo di quella che potrebbe essere un'escalation più ampia, che potrebbe avere conseguenze devastanti per il Libano e l'intera regione", ha detto ieri il portavoce delle Idf, Daniel Hagari, in una dichiarazione video in lingua inglese.
Un comandante sul campo di Hezbollah è stato ucciso in un raid israeliano contro un auto nella zona di Tiro, nel sud del Libano. Lo ha riferito il canale televisivo saudita Al-Hadth. Per l'emittente Al-Arabiya, si tratta di Muhammad Ahmed Ayoub.
Nella notte ci sono stati attacchi in tutta la Striscia di Gaza, dalla città settentrionale di Beit Hanoon fino alla città di Rafah, insieme ad attacchi di artiglieria pesante lungo il confine orientale. Lo riporta Al Jazeera che parla di “pesanti attacchi nelle parti centrali e orientali di Rafah”. Le forze israeliane, scrive Al Jazeera, hanno continuato a demolire le case nella parte orientale e vicino al Corridoio Filadelfia. Per la tv qatariota, l'esercito israeliano ha effettuato attacchi di artiglieria pesante nel centro di Gaza, compresi i campi profughi di Bureij e Maghazi e la parte sud-orientale della città di Deir el-Balah.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha sciolto il gabinetto di guerra, creato l'11 ottobre per gestire le campagne contro Hamas e Hezbollah. Lo riporta il Times of Israel. Una decisione annunciata ieri dal premier e attuata questa mattina. A pesare sugli equilibri sono state anche le dimissioni del presidente del partito di Unità Nazionale, Benny Gantz: il ministro ha abbandonato il gabinetto di guerra e la coalizione la scorsa settimana, portando con sé Gadi Eisenkot, uno dei tre osservatori.
Secondo la stampa israeliana, ora Netanyahu dovrebbe assumere decisioni cruciali sulla guerra a Gaza in occasione di incontri ristretti a cui non dovrebbe partecipare il ministro della Sicurezza nazionale, di estrema destra, Itamar Ben Gvir.

L'esercito sta continuando le sue operazioni “mirate e basate su informazioni dell'intelligence” a Rafah, nel sud di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare Daniel Hagari secondo cui “sono state localizzate numerose armi e colpita una serie di strutture dotate di esplosivi che rappresentavano una minaccia per i soldati”.
“Contemporaneamente – ha proseguito la stessa fonte – nell'area di Tel Sultan, diversi terroristi che rappresentavano una minaccia per le truppe sono stati eliminati in combattimenti ravvicinati e dai droni”. Oltre che a Rafah, i soldati stanno continuando a operare nella parte centrale di Gaza dove “sono stati eliminati terroristi armati in combattimenti ravvicinati. Distrutte anche una serie di strutture militari che rappresentavano una minaccia per i soldati e usate da Hamas per scopi terroristici”.
È iniziata in Israele la ‘settimana del disordine’, come l'hanno ribattezzata i manifestanti antigovernativi. Con l'obiettivo dichiarato di “portare in piazza un milione di persone”, i manifestanti stanno bloccando, per il secondo giorno consecutivo, alcune strade e autostrade del Paese. Lo scrive il Times of Israel, spiegando che i manifestanti chiedono un accordo sugli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza ed elezioni anticipate prima del primo anniversario del massacro del 7 ottobre.
A loro si sono uniti anche diversi studenti delle scuole superiori, che hanno iniziato azioni di sciopero. Per le 19 ora locale di Israele, le 18 in Italia, è previsto l'inizio di una grande protesta davanti alla Knesset (il palazzo governativo) a Gerusalemme. Seguirà un corteo che raggiungerà la residenza del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Domani sera, sempre alle 19 ora locale, si terrà un'altra manifestazione alla Knesset. Per mercoledì sera è prevista una manifestazione anche nel sud di Israele, ma il luogo non è ancora stato annunciato. Giovedì si terranno proteste davanti alle residenze di Netanyahu a Gerusalemme e Cesarea.
Bombardata nella notte la città di Gaza: secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, il bilancio delle vittime è di cinque morti e 13 feriti. Un edificio residenziale è stato colpito in queste ore nel quartiere di Zarqa, dopo che un altro raid avevo centrato una casa nella zona di Sheikh Radwan. Ieri sera altre due vittime a Rafah, nel sud della Striscia. Il bilancio nell'enclave palestinese dal 7 ottobre scorso è di almeno 37.337 morti e 85.299 feriti, secondo i dati del Ministero della Sanità locale gestito dal movimento islamista Hamas.
L'alto consigliere presidenziale americano Amos Hochstein arriverà oggi in Israele lunedì per incontri volti a evitare un'ulteriore escalation tra lo Stato ebraico e il Libano, da cui continuano gli attacchi di Hezbollah. Lo ha reso noto un funzionario della Casa Bianca, citato dai media israeliani. “La crescente aggressività di Hezbollah ci sta portando sull'orlo di quella che potrebbe essere un'escalation più ampia, che potrebbe avere conseguenze devastanti per il Libano e l'intera regione”, ha detto ieri il portavoce delle Idf, Daniel Hagari, in una dichiarazione video in lingua inglese.