Roma, 28 marzo 2024 – Notte di pesanti combattimenti nella Striscia di Gaza, tra raid aerei e feroci scontri tra l'esercito israeliano e i militanti di Hamas. Sono 200 i morti registrati oggi nell’operazione in corso all’ospedale Al Shifa. Tra loro, secondo le forze israeliane, ci sarebbe anche Raeb Thabat, uno dei vertici di Hamas, vicino a Sinwar. Altre 66 vittime nella notte tra Gaza City e Khan Younis. Un’escalation di violenza a poche ore dall’annuncio di una riapertura delle trattative su una possibile operazione a Rafah: Netanyahu ha confermato l’invio di una delegazione a Washington. Allarme Oms: “Incombente carestia a Gaza, subito il pieno accesso umanitario”.
Raffica di colpi all'alba anche sui campi profughi di Shati e Jabalia. Attentato sulla strada 90 a nord di Gerico, nella Valle del Giordano: colpi di arma da fuoco contro un autobus. Tra i feriti anche un 13enne. Razzi contro postazioni israeliane lanciati dal sud del Libano. La premier Giorgia Meloni ha incontrato il contingente italiano della missione Unifil in Libano: “Indispensabile per mantenere la pace”. Offensiva a Rafah, Tajani: "Abbiamo detto a Israele di non farlo".
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L'esercito israeliano ha ucciso nell'ospedale Shifa di Gaza City Raad Thabat, capo dei rifornimenti e del personale delle Brigate Qassam, ala militare di Hamas. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari sottolineando che Tabat "era nella top ten" di Hamas e "vicino al leader Yahya Sinwar" e "al capo delle Brigate Mohammed Deif". Hagari ha anche detto che "c'erano 1.250 persone nell'ospedale di Shifa, inclusi 900 sospetti, tra cui abbiamo identificato 513 terroristi".
Il premier Benyamin Netanyahu ha informato il Gabinetto di Guerra che invierà una delegazione a Washington la prossima settimana. Lo ha riferito il sito Ynet, confermando così quanto annunciato ieri dalla Casa Bianca. Fonti politiche che hanno parlato con Ynet hanno riferito che “Netanyahu si è reso conto di aver sbagliato” ad annullare in un primo momento l'invio della delegazione a Washington come reazione al voto di astensione degli Usa sulla risoluzione approvata dal Consiglio di sicurezza dell'Onu per il cessate il fuoco a Gaza.
L'offensiva di Rafah è sempre più imminente. "Abbiamo detto a Israele di non farlo", ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Mi auguro che Israele comprenda che attaccare Rafah sia un errore, con troppe vittime civili. Hamas ha grandissime responsabilità per ciò che sta accadendo, ha usato la violenza per provocare la reazione di Israele e il governo israeliano è caduto nella trappola", ha aggiunto il vice premier a Skytg24.
“La missione Unifil in Libano è indispensabile in una terra che è culla di civiltà e per molto tempo è stata un modello nella capacità di convivenza tra differenti confessioni religiose”. Sono le parole della premier Giorgia Meloni, che stamattina ha parlato ai militari italiani di stanza in Libano nell'ambito della missione Unifil, ci cui l’Italia è leader. L’Italia è legata al Libano da una “lunga storia di amicizia – ha detto – e riveste ruolo fondamentale nel Medio Oriente e nell'equilibrio di questa regione”.
“Sono giorni difficili in medio Oriente, in Europa, a livello mondiale: vari incendi sono divampati insieme e, quando c'è un incendio, il rischio è che le fiamme corrano velocemente di albero in albero e che non si riesca più a domarlo. Dobbiamo fare di tutto per evitare quel rischio”, ha aggiunto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. I militari italiani di stanza in Libano nella missione Unifil “hanno un ruolo fondamentale nel mantenimento della pace – conclude Giorgia Meloni – in un tempo in cui in molto parlano di pace comodamente sdraiati sui loro divani. La pace non si costruisce con buoni sentimenti e belle parole, ma è soprattutto deterrenza, impegno e sacrificio”.
Le Forze di difesa israeliane hanno ucciso più di 200 uomini armati durante l’operazione in corso contro Hamas all’ospedale al-Shifa di Gaza. L'Idf afferma che ieri uomini armati di Hamas sono usciti dal pronto soccorso del nosocomio, dove erano rintanati, e hanno aperto il fuoco contro le truppe. L’esercito aggiunge che le truppe hanno evacuato civili, pazienti e personale medico in un’altra parte dell'ospedale "che l'Idf ha preparato e istituito per consentire la continuazione di adeguate cure mediche".
Una serie di razzi sono stati sparati poco fa dal sud del Libano verso postazioni militari israeliane nel settore occidentale della linea di demarcazione tra i due Paesi. Lo riferiscono media libanesi, secondo cui salve di artiglieria sono state esplose da Israele in direzione delle zone da cui provengono i lanci di razzi nelle zone di Naqura, Tayr Harfa, Dhahira, Alma Shaab, Zibqin, Majdal Zoum e Wadi Hamul.
Un uomo ha aperto il fuoco nella direzione di un autobus ad Al Auja, nella Valle del Giordano, in Cisgiodania, ferendo tre persone, di cui una è in gravi condizioni. Fra le vittime anche un ragazzino di 13 anni. Militari israeliani stanno ricercando il terrorista.
Due palestinesi disarmati sono stati uccisi mentre alzavano un fazzoletto bianco a Gaza. Hamas: “È un crimine atroce”. Come riportato da alcuni media, tra cui Al Jazeera, è emerso un video che mostra due uomini palestinesi, colpiti a distanza ravvicinata a sud di Gaza City, mentre cercavano di tornare alle loro case nel nord. Secondo le riprese, i due uomini sono stati uccisi nonostante mostrassero pezzi di stoffa bianca in segno di resa e i loro corpi sono stati seppelliti con dei bulldozer. Hamas ha lanciato un appello alle Nazioni Unite e alla Corte Penale Internazionale affinché "adottino azioni urgenti per fermare l’uccisione sistematica del nostro popolo". Hamas ha anche parlato di "criminali di guerra" contro "civili indifesi".
Almeno 3 persone sono state ferite, di cui una grave, in un attacco a colpi d'arma da fuoco contro dei mezzi in transito sulla strada 90 a nord di Gerico, in Cisgiordania. I feriti sono stati portati in ospedale a Gerusalemme. L'esercito israeliano sta dando la caccia del responsabile dell'attacco. Lo hanno riferito i Servizi di Pronto soccorso citati dai media.
Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha messo in guardia sulla "incombente carestia" nella Striscia di Gaza a causa dei "bombardamenti in corso" da parte delle forze di Israele. "La fame e le malattie – ha scritto ieri sera Ghebreyesus sul suo account X – continuano a devastare la popolazione. Ora è necessaria un'azione immediata e concertata. Ciò significa: consentire e accelerare la consegna di cibo e di altre fonti nutritive e medicinali; proteggere gli ospedali in modo che i medici possano prendersi cura dei pazienti che soffrono di fame, malattie e lesioni". Il direttore generale dell'Oms ha quindi chiesto "il cessate il fuoco e il pieno accesso umanitario" all'enclave palestinese.
La Striscia di Gaza è stata teatro stanotte di raid aerei e feroci scontri tra l'esercito israeliano e i combattenti palestinesi di Hamas, proprio nel momento in cui il governo Netanyahu ha riaperto le porte alle trattative con l'alleato americano su una possibile operazione a Rafah. Il Ministero della Sanità gestito da Hamas ha riferito di almeno 66 morti nell'enclave palestinese durante la notte, con
bombardamenti e combattimenti segnalati vicino alla città di Gaza a quella di Khan Younis. L'agenzia di stampa palestinese Wafa ha riferito invece da parte sua di scontri nella notte in diverse località della Cisgiordania occupata.