Roma, 9 giugno 2024 – Il ministro Benny Gantz, parte del gabinetto di guerra di Benjamin Netanyahu, ha annunciato le proprie dimissioni, un giorno dopo lo scoccare dell’ultimatum che accusa il capo del governo di non aver stilato un piano per il dopoguerra a Gaza: “Il premier ci impedisce di progredire verso una vera vittoria”. Gantz ha chiesto l’organizzazione di elezioni il prima possibile. Netanyahu ha chiesto di ripensarci: “È il momento di unire le forze”.
Gli Usa confermano la morte di civili nell’operazione ostaggi dell’Idf, senza specificare però il numero delle vittime. Il bilancio per Hamas è di 274 palestinesi uccisi e 700 feriti. Secondo le brigate Qassam a fronte di 4 ostaggi liberati, altri tre avrebbero perso la vita, tra loro anche un cittadino americano. Il ministro Katz: “Respingiamo le accuse, il mondo ci ammira". Proteste contro Netanyahu in Israele: 33 arresti tra i manifestanti in diverse città. Stasera sono attese le dimissioni di Gantz dal governo.
Non si fermano gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso, due le navi colpite nelle ultime 24 ore al largo dello Yemen. Nella notte, un incendio è scoppiato a bordo di un mercantile raggiunto da una granata. Raid israeliani tra Gaza City e Rafah, almeno tre persone sono state uccise in diversi quartieri dove ci sono case e campi profughi: ci sono anche numerosi feriti.
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Anche l'osservatore Gadi Eisenkot lascia il gabinetto di guerra di Netanyahu: "Ci è stato impedito per molto tempo di prendere decisioni determinanti, che erano necessarie per realizzare gli obiettivi della guerra e migliorare la posizione strategica di Israele" è l'accusa rivolta al premier. Esponente di Unità nazionale come Gantz, Eisenkot è stato capo di stato maggiore dell'Idf.
Il ministro per la sicurezza nazionale e leader della destra Itamar Ben Gvir ha inviato una lettera al premier Netanyahu per chiedere di unirsi al gabinetto di guerra. “È giunto il momento di prendere decisioni coraggiose, ottenere una vera deterrenza e portare sicurezza ai residenti di Israele”, ha scritto su X.
Netanyahu ha chiesto su X a Benny Gantz di non lasciare il suo governo: "Israele è in una guerra esistenziale su più fronti: Benny non è il momento di abbandonare, ma quello di unire le forze", ha scritto su X. Il premier ha promesso di andare avanti fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi, invitando "quasiasi partito sionista" ad unirsi al gabinetto di guerra: "La mia porta rimarrà aperta".
Il presidente del partito di Unità Nazionale, Benny Gantz, si è dimesso. Gantz, che è stato fino ad oggi, uno dei tre membri del gabinetto di guerra di Netanyahu, esce di fatto dal governo. Lo ha annunciato lui stesso in una conferenza stampa questa sera. "Netanyahu ci impedisce di progredire verso una vera vittoria", ha affermato, "per questo motivo oggi lasciamo il governo di emergenza, con il cuore pesante, ma con tutto il cuore". Lo riporta Haaretz Le dimissioni dell'esponente politico israeliano erano attese già ieri, ma la conferenza stampa è stata rinviata in seguito all'operazione dell'Idf nella striscia di Gaza che ha portato al salvataggio di 4 ostaggi. L'ormai ex ministro ha chiesto il voto il prima possibile e l'attuazione del piano per il cessate il fuoco proposto da Joe Biden.
Israele, si dimette generale al comando della Divisione Gaza
Il generale di brigata israeliano Avi Rosenfeld ha annunciato stasera che si dimetterà dalla carica di comandante della Divisione Gaza - il cui compito è difendere la zona sud d'Israele al confine con la Striscia - e si ritirerà dall'esercito. Lo scrive Haaretz. In una dichiarazione, Rosenfeld ha affermato di «aver fallito nella missione di proteggere la vita dei residenti delle comunità di confine di Gaza». Rosenfeld presta servizio nell'Idf da quasi 30 anni.
E' salito a 274 il numero delle vittime provocate dal blitz delle Forze armate israeliana a Gaza per liberare 4 ostaggi, mentre i feriti sono "centinaia". Lo ha fatto sapere Hamas, che ha il controllo governativo della Striscia.
"Ora è il momento" per un Cessate il fuoco nella guerra a Gaza. Ad affermarlo intervenendo a 'Face The Nation' su Cbs è il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan. "Potrebbe esserci un cessate il fuoco domani, anche oggi, se Hamas dicesse sì all'accordo", spiega aggiungendo che "Hamas non ha risposto ufficialmente all'ultimo accordo proposto che porrebbe fine alla guerra con Israele".
Il gabinetto di guerra israeliano dovrebbe riunirsi stasera, dopodiché il gabinetto di sicurezza si riunirà alle 20.30 (le 19.30 in Italia), presso l'ufficio del primo ministro a Gerusalemme. Il presidente del partito di Unità Nazionale Benny Gantz, che dovrebbe annunciare le sue dimissioni dal governo domenica sera, non dovrebbe partecipare alle riunioni. Lo scrive Haaretz
Il braccio militare di Hamas, le Brigate Qassam, citate da ArabNews, affermano che nel blitz israeliano che ha portato alla liberazione di 4 ostaggi nel campo di Nuseirat, altri tre ostaggi sono rimasti uccisi, tra cui uno che aveva la cittadinanza americana.
Il ministro Benny Gantz rilascerà una dichiarazione ai media questa sera alle 20 ora di Israele, le 19 in Italia, con la quale dovrebbe annunciare le sue dimissioni dal governo. La dichiarazione di Gantz è stata rinviata di un giorno dopo il salvataggio di quattro ostaggi dalla prigionia di Hamas. Lo scrivono i media israeliani. Ieri sera il primo ministro Benyamin Netanyahu aveva chiesto a Gantz di rimanere nel governo di unità nazionale.
Gli Stati Uniti confermano che "civili sono stati uccisi" nell'operazione israeliana per la liberazione degli ostaggi a Gaza. Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza americana, Jake Sullivan, sottolineando tuttavia di non poter precisare il numero né confermare quelli forniti da Hamas o Israele.
Il Ministro delle Comunicazioni israeliano, Shlomo Karhi, ha prorogato per altri 45 giorni gli ordini che vietano la trasmissione di Al Jazeera in Israele e bloccano l'accesso al suo sito web. Secondo una dichiarazione dell'ufficio di Karhi, la decisione è stata adottata all'unanimità dal gabinetto dopo che le agenzie di sicurezza hanno presentato documenti aggiornati "che hanno determinato in modo inequivocabile che le trasmissioni del canale costituiscono un danno effettivo alla sicurezza dello Stato".
Almeno 274 palestinesi sono rimasti uccisi nei raid israeliani che hanno portato ieri al salvataggio di quattro ostaggi. Lo ha dichiarato il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas. Circa 700 persone sono state ferite nell'operazione. Complessivamente, l'offensiva militare di Israele nella Striscia di Gaza ha ucciso 37.084 palestinesi e ne ha feriti 84.494 dal 7 ottobre, ha dichiarato il ministero in un comunicato.
L'esercito israeliano afferma che gli attacchi militari continuano a Deir el-Balah e Bureij, dopo l'operazione di ieri per salvare quattro prigionieri nel campo profughi di Nuseirat. In un aggiornamento della situazione su Telegram, l'Idf ha affermato che gli aerei da combattimento stanno ''colpendo numerosi obiettivi terroristici nell'area, così come terroristi armati che rappresentavano una minaccia'' per le truppe israeliane.
Nella zona meridionale di Rafah, le truppe della 162a divisione stanno continuando ''operazioni mirate basate sull'intelligence'' e localizzando ''pozzi di tunnel'' e armi. Nel centro di Gaza, le truppe continuano a ''smantellare le infrastrutture terroristiche ed eliminare i terroristi''. L'esercito ha aggiunto che "numerosi colpi di mortaio" sono stati lanciati contro le truppe nell'area dell'Università Islamica nel sud di Gaza City, ma non sono stati segnalati feriti e il lanciatore è stato smantellato.
“Così come il governo Rabin appoggiò la proposta di intitolare l'azione per la liberazione degli ostaggi a Entebbe 'Operazione Jonathan', dal nome del comandante delle forze d'assalto caduto in battaglia, sono sicuro che anche il nostro governo sosterrà all'unanimità la proposta di intitolare 'Operazione Arnon' l'operazione per liberare gli ostaggi a Gaza”. Lo ha detto, in apertura della seduta di governo a Gerusalemme, il premier israeliano Benyamin Netanyahu, aggiungendo che il governo ha approvato la proposta. Netanyahu ha così voluto ricordare il comandante delle forze che hanno liberato ieri gli ostaggi a Gaza, caduto in battaglia, “l'eroe di Israele, Arnon Zamora”, l'ispettore capo morto durante la liberazione dei quattro ostaggi.
Il padre di uno degli ostaggi salvati ieri, Almog Meir Jan, è morto poche ore prima di poter sapere che suo figlio sarebbe tornato a casa. Lo riporta il Times of Israel. “Mio fratello è morto di dolore e non ha potuto vedere il ritorno di suo figlio. La notte prima del ritorno di Almog, il cuore di mio fratello si è fermato”, ha raccontato Dina Jan, zia di Almog, all'emittente pubblica Kan.
Yossi Jan, 57 anni, sarà sepolto in giornata. “Siamo molto felici del ritorno di Almog, ma il cervello non riesce ad assorbire che questa è la fine. Siamo distrutti”, dice la donna, spiegando che suo fratello viveva da solo a Kfar Saba. “Yossi, mio fratello, il padre di Almog, è rimasto incollato alla televisione per tutti gli otto mesi, aggrappandosi a ogni informazione”, racconta la donna. “Ha perso 20 chili, non riusciva a sopportarlo in nessun modo – continua – si è chiuso in se stesso, non voleva vedere la gente. Tutti erano preoccupati per Yossi, ma lui non riusciva a comunicare con nessuno”.
Dina, spiega il Times of Israel, racconta di aver ricevuto una telefonata dall'esercito che le comunicava che suo nipote era stato salvato: l'ufficiale le ha detto che non erano riusciti a raggiungere Yossi. “Ero così felice che non sapevo cosa fare”, racconta Kan, aggiungendo di essere andata a casa del fratello per dargli la buona notizia. "Ho guidato come una pazza, ho bussato, 'Yossi, Yossi, Yossi' e niente. Non ho ricevuto risposta. La porta di casa sua era aperta e l'ho visto dormire nel soggiorno. Gli ho gridato "Yossi" e lui non mi ha risposto. Ho visto il colore della sua pelle, l'ho toccato, ma era morto".
Almeno 33 persone sono state arrestate dalla polizia israeliana durante la manifestazione avvenuta ieri a Tel Aviv, in cui migliaia di persone chiedevano un accordo per il rilascio di tutti gli ostaggi, lo scioglimento del governo del primo ministro Benjamin Netanyahu e lo svolgimento di elezioni anticipate. Durante le manifestazioni, nelle quali il premier è stato "criticato per aver visitato solo gli ostaggi salvati, ignorando le famiglie in lutto", la polizia ha disperso la folla con idranti, scrive il Times of Israel.
Proteste antigovernative si sono verificate anche in altre parti del paese, come Haifa o Beersheba. I manifestanti hanno chiesto che si tengano elezioni in Israele e un accordo per liberare i rimanenti ostaggi ancora tenuti prigionieri a Gaza dalle milizie palestinesi. Centinaia di persone hanno manifestato anche a Gerusalemme, dove, come in altre città, hanno criticato il governo per l'annuncio della morte di Chaim Peri, 79 anni; Yoram Metzger, 80 anni; Amiram Cooper, 84 anni, e Nadav Popplewell, 51 anni.
Un incendio è scoppiato su una nave al largo delle coste dello Yemen dopo essere stata colpita da una granata lanciata dagli Houthi. Lo ha riferito l'Ufficio per le operazioni commerciali marittime della Marina britannica (Ukmto) su X, aggiungendo che non ci sono state segnalazioni di vittime. "Il capitano ha riferito che un proiettile sconosciuto ha colpito la poppa della nave, provocando un incendio", si legge su social, dove si precisa che la nave si sta dirigendo verso il porto di destinazione.
Si tratta del secondo incidente con navi nel Golfo di Aden nelle ultime 24 ore. Nella notte, l'Ukmto ha segnalato un attacco contro una nave a 80 miglia nautiche a sud-est di Aden. L'agenzia ha consigliato alle navi di procedere nell'area con cautela e di segnalare qualsiasi attività sospetta.
Almeno tre persone sono state uccise in un attacco israeliano notturno contro un appartamento residenziale nel quartiere Daraj di Gaza City. Ci sono anche diversi feriti. Lo riferisce l'agenzia di stampa Wafa, riportata Al Jazeera. Bombardamenti di artiglieria sono stati segnalati anche nei quartieri di Zaitoun e Sabra a Gaza City, nel nord del territorio. Inoltre aerei da guerra israeliani hanno attaccato durante la notte la zona di Shaboura, a nord della città di Rafah, e una persona è rimasta ferita al campo profughi di Bureij, nella parte centrale della Striscia di Gaza. È stata
colpita anche una casa nella zona di al-Dawa, a nord del campo di Nuseirat.