Roma, 27 novembre 2023 – Sono rientrati in Israele gli 11 ostaggi rilasciati oggi da Hamas. Ed è stata una giornata di trattative per estendere la tregua. Che alla fine sarà prolungata di 2 giorni.
Una estensione della pausa delle ostilità era stata chiesta anche dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Dai media intanto trapela che giovedì a Ramallah Abu Mazen potrebbe incontrare Blinken.
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La liberazione di 11 ostaggi israeliani, tutti con doppio passaporto e in gran parte minori, avvenuta in cambio del rilascio di 33 detenuti palestinesi è avvenuta questa sera, in quello che doveva essere l’ultimo scambio dell’ultimo giorno della tregua concordata la scorsa settimana. Ma oggi dal Qatar è invece giunta la notizia che la tregua è stata prolungata di altri due giorni, durante ognuno dei quali saranno liberati non meno di dieci ostaggi e 30 prigionieri palestinesi. Sono gli avvenimenti principali della 52/ma giornata del conflitto scatenato lo scorso 7 ottobre dal sanguinoso attacco di Hamas nelle zone di Israele confinanti con la Striscia di Gaza. In tutto, gli ostaggi rilasciati da venerdì scorso sono 50 e i detenuti liberati 117 che arriveranno a 150 entro stasera. Tre degli undici che stanno facendo ritorno a casa stasera sono francesi, 2 tedeschi e 6 argentini, secondo quanto fatto sapere dal Qatar che svolge il ruolo di mediatore. Inoltre, Hamas ha lasciato liberi 19 ostaggi in più rispetto a quelli stabiliti nell’accordo: si tratta in gran parte di thaliandesi che lavoravano in Israele.
Gli undici ostaggi rilasciati oggi da Hamas sono arrivati in territorio israeliano. Lo hanno indicato le Idf, le Forze di Difesa israeliane.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken potrebbe tenere giovedì un incontro con il presidente palestinese Abu Mazen a Ramallah per discutere della situazione nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato una fonte dell’ufficio di Abu Mazen all’agenzia di stampa russa Ria. “Il segretario di stato americano Antony Blinken visiterà Ramallah giovedì prossimo e incontrerà il presidente Abu Mazen nell’ambito di discussioni e coordinamenti comuni sul conflitto in corso nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato la fonte.
Il gruppo estremista palestinese Hamas rilascerà oggi anche sei cittadini tailandesi tenuti in ostaggio nella Striscia di Gaza, oltre agli undici ostaggi israeliani. Lo ha riferito l’emittente egiziana Al-Cairo Tv, citata da Haaretz.
Un funzionario della Casa Bianca ha confermato che Israele e Hamas hanno concordato in linea di principio di estendere di altri due giorni la tregua per permettere il rilascio di altri ostaggi.
Fonti israeliane hanno fatto sapere che l’accordo sul quarto rilascio di ostaggi è stato chiuso positivamente. Secondo le stesse fonti, citate da Ynet, due madri saranno liberate assieme a 9 bambini.
Il governo israeliano ha fatto sapere di aver proposto ad Hamas "un'opzione" per estendere la tregua in scadenza domani mattina alle 7. "Vogliamo ricevere altri 50 ostaggi" oltre quelli già previsti "nel tentativo di riportare tutti a casa", ha dichiarato il portavoce del governo Eylon Levy.
Oltre 60 palestinesi sarebbero stati arrestati dalle forze israeliane durante la notte in Cisgiordania. Lo riferisce Al Jazeera che cita l'associazione dei prigionieri palestinesi. Tra gli arrestati, rileva, ci sarebbero anche ex detenuti. Dal 7 ottobre, giorno dell'attacco di Hamas ad Israele, oltre 3.000 palestinesi sono stati arrestati dalle forze israeliane in Cisgiordania.
Anche Hamas come Israele ha contestato la lista di detenuti da liberare oggi, ultimo giorno di tregua. Israele - secondo quanto si è appreso da fonti citate dai media - ha contestato la composizione dei nomi in lista. Lo stesso ha fatto Hamas secondo cui nei nomi indicati da Israele mancano alcuni detenuti arrestati prima del 7 ottobre scorso e che dovevano essere liberati.
Raid aerei israeliani sono tornati a colpire stamani l'aeroporto internazionale di Damasco in Siria. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui si tratta del secondo attacco aereo attribuito a Israele nell'arco di poche ore contro lo scalo aereo siriano, tornato di nuovo fuori uso. Dallo scoppio del conflitto in Medio Oriente il 7 ottobre scorso, Israele ha condotto decine di attacchi aerei contro presunte infrastrutture e presunti depositi di armi degli Hezbollah e di altre milizie locali filo-iraniane, colpendo ripetutamente gli aeroporti di Damasco e di Aleppo. L'aeroporto di Damasco era stato colpito l'ultima volta nella giornata di ieri, secondo quanto riferivano media filo-governativi siriani.
I mediatori del Qatar stanno lavorando per risolvere i problemi legati alle liste di ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi da liberare oggi, nell'ultimo giorno di pausa umanitaria concordata tra
Israele e Hamas. Lo riporta l'agenzia Reuters citando un funzionario del Qatar. Nei tre giorni precedenti di tregua, Israele e Hamas hanno entrambe presentato gli elenchi con gli ostaggi e i prigionieri - tutti civili e tutti donne o bambini - da liberare almeno 12 ore prima del loro rilascio.
Le autorità israeliane segnalano che ci sono ''problemi'' in merito alla lista ricevuta degli undici ostaggi che dovrebbero essere rilasciati oggi da Hamas. E per questo ''sono in corso negoziati'' per modificare i nomi contenuti nell'elenco. Lo fa sapere l'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. "Sono in corso discussioni sulla lista ricevuta durante la notte e attualmente in fase di revisione in Israele. Divulgheremo informazioni quando possibile", ha affermato l'ufficio di Netanyahu. Secondo i funzionari israeliani citati dal sito di Ynet, la lista è "problematica" e sono in corso intensi negoziati per modificarla.
Per prolungare la tregua, che scade oggi, Hamas dovrebbe riuscire a rintracciare 40 ostaggi che non sono direttamente nelle mani del gruppo che ha guidato l'assalto dello scorso 7 ottobre contro Israele. Lo ha dichiarato il primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar Mohammed bin Abdul Rahman Al Thani al Financial Times. Hamas deve fornire queste informazioni a Israele in coordinamento con la Jihad islamica palestinese.
Il movimento estremista palestinese Hamas ha reso noto in un comunicato diffuso nella notte che "sta cercando di estendere la tregua oltre i suoi quattro giorni" con l'obiettivo di "aumentare il numero di prigionieri rilasciati" come previsto dall'accordo. Una fonte vicina ad Hamas ha detto che il gruppo ha "informato i mediatori" di essere favorevole ad una proroga "da due a quattro giorni".
Israele ha ricevuto la lista di 11 ostaggi che dovrebbero essere liberati oggi da Hamas, nell'ultimo giorno della tregua del conflitto previsto dall'accordo. Lo riporta il Wall Street Journal citando fonti governative egiziane. La notizia è confermata anche da Haaretz.
Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha dichiarato di aver completato il rilascio di 19 detenuti palestinesi dai centri di detenzione israeliani. L'organizzazione, che in precedenza aveva rilasciato e trasferito 17 ostaggi israeliani da Gaza, non ha fornito ulteriori dettagli.
Il patron di X, Elon Musk, sarà oggi a Gerusalemme per discutere della lotta all'antisemitismo online con il presidente israeliano, Isaac Herzog. Durante l'incontro, previsto per il pomeriggio, Herzog sarà accompagnato da "rappresentanti delle famiglie degli ostaggi detenuti da Hamas" e "sottolineerà la necessità di agire per combattere il crescente antisemitismo online", ha reso noto l'ufficio del presidente israeliano in un comunicato.
È stata ricoverata in ospedale in gravi condizioni una degli ostaggi rilasciati ieri da Hamas dopo essere stata rapita nell'attacco del 7 ottobre scorso. Si tratta di Elma Avraham, 84 anni, ricoverata in terapia intensiva all'ospedale Soroka, nel sud di Israele. "È in condizioni critiche a causa della grave mancanza di cure mediche durante la sua prigionia nelle mani di Hamas nelle ultime settimane", ha dichiarato Shlomi Codish, direttore della struttura ospedaliera.