Roma, 27 maggio 2024 – Sale a 45 morti e decine di feriti il bilancio dell’attacco israeliano a una tendopoli di rifugiati a Rafah. “La maggior parte dei morti sono donne e bambini, molti sono stati bruciati vivi”, racconta Al Jazeera citando fonti locali. Uccisi anche due comandanti di Hamas. Secondo il Qatar, il raid potrebbe “ostacolare” i colloqui per i negoziati.
Intanto la Casa Bianca sta raccogliendo maggiori informazioni sul raid al campo profughi. Hamas lancia un appello ai palestinesi nel mondo: “Marciare con rabbia contro il massacro sionista”. Molti feriti sono stati portato al centro sanitario di Medici Senza Frontiere: "Siamo inorriditi, nessun luogo è sicuro a Gaza”. Il vicepremier Antonio Tajani: "Si allo Stato palestinese, ma non può essere Hamas a guidarlo".
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“Le immagini di bambini e famiglie bruciati che escono dalle tende bombardate a Rafah scioccano tutti noi. L’uccisione di bambini che hanno trovato rifugio in tende improvvisate è inconcepibile”: è quanto ha scritto su X la direttrice generale dell’Unicef, Catherine Russell, rilanciando l’appello per “un cessate il fuoco immediato, il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi e la fine dell`insensata uccisione di bambini”.
Scontri sono scoppiati a Tel Aviv durante una manifestazione di piazza contro l’offensiva a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, e per un cessate il fuoco immediato. Lo riporta Haaretz, precisando che gli scontri hanno visto coinvolti dimostranti di sinistra e di destra. I manifestanti di sinistra hanno mostrato cartelli con su scritto “smettete di bombardare Rafah” e “ritiratevi da Rafah e Gaza”, mentre i contromanifestanti di destra hanno gridano loro “traditori”, “vergogna” e “andate a protestare a Gaza”. Gli scontri sono iniziati quando un manifestante di destra è entrato tra la folla, innescando la rissa.
“Le devastanti immagini a seguito del raid delle forze israeliane a Rafah la notte scorsa che ha ucciso decine di palestinesi innocenti sono strazianti”. È quanto ha dichiarato un portavoce del Consiglio Nazionale di Sicurezza della Casa Bianca, affermando che “Israele ha il diritto di attaccare Hamas, e noi sappiamo che nel raid sono stati uccisi due importanti terroristi che sono responsabili di attacchi contro civili israeliani”. “Ma come detto chiaramente, Israele deve prendere tutte le possibili precauzioni per proteggere i civili”, continua la dichiarazione, ripresa dalla Cnn. Inoltre il portavoce spiega che gli Stati Uniti sono impegnati attivamente con le forze israeliane sul terreno per “valutare quello che è successo e ci risulta che le forze israeliane stanno conducendo un’inchiesta”.
Il raid israeliano a Rafah è stato “un tragico incidente”. Lo ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu parlando alla Knesset. “A Rafah abbiamo evacuato un milione di residenti che non erano coinvolti e, nonostante tutti gli sforzi, ieri si è verificato un tragico incidente. Stiamo indagando su quanto accaduto e trarremo delle conclusioni”, ha detto Netanyahu al Parlamento.
Fonti di Hamas ad Haaretz: no ai negoziati dopo il massacro a Rafah
Hamas ha comunicato ai paesi mediatori che non parteciperà ai negoziati per un accordo sul rilascio degli ostaggi israeliani dopo l’attacco lanciato ieri da Israele su Rafah, che ha causato decine di morti e feriti, definito come un “massacro”. Lo hanno riferito ad Haaretz fonti di Hamas.
Un soldato egiziano è rimasto ucciso in uno scontro a fuoco con l’esercito israeliano al valico di Rafah. Lo riporta il sito israeliano “Walla”. Il quotidiano israeliano “Maariv” ha affermato che un soldato egiziano è stato ucciso durante uno scontro a fuoco con l’esercito israeliano al valico. Il Canale 13 israeliano fa sapere che la censura militare impone il divieto di pubblicazione sull’incidente avvenuto al valico di Rafah. È stata aperta un’indagine interna nell’esercito israeliano sull’incidente. Un corrispondente dell’emittente Al Jazeera ha detto che i veicoli dell’esercito israeliano hanno aperto il fuoco vicino alla Porta Salah al-Din sul confine palestinese-egiziano, a sud della città di Rafah, a sud della Striscia di Gaza. Il Canale 14 israeliano invece ha detto che i soldati egiziani hanno aperto il fuoco sui soldati israeliani all’interno del valico di Rafah, senza causare vittime. L’incidente avviene nel pieno della tensione con l’Egitto e potrebbe avere importanti conseguenze politiche.
Il raid aereo israeliano su Rafah, costato la vita a oltre quaranta palestinesi, è stato probabilmente "un errore’’. Lo ha dichiarato il portavoce del governo tedesco, Steffen Hebestreit, definendo "il diritto di Israele a difendersi nel rispetto del diritto internazionale’’. Le Forze di difesa israeliane stanno indagando sul raid, ma ‘’in ogni caso è stato fatto un errore, questo si può già dire’’ secondo Hebestreit. Ma va ancora compresa la motivazione del raid. ‘’Se si sia trattato di un crimine di guerra in base al diritto internazionale deve essere stabilito da avvocati che conosco i fatti con esattezza’’, ha aggiunto Hebestreit.
Il ministero della Sanità di Hamas ha aggiornato il bilancio delle vittime nell'attacco israeliano a Rafah, secondo il quale il numero dei morti è salito a 45.
"Come Turchia, faremo di tutto affinché questi barbari vengano ritenuti responsabili" davanti alla giustizia per i "crimini" che hanno commesso. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, citando il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il suo governo e criticandoli per l'attacco contro Rafah. Durante una conferenza a Istanbul, trasmessa dalla tv di Stato Trt, il leader turco ha paragonato nuovamente Netanyahu a Adolf Hitler e Slobodan Milosevic, aggiungendo che l'attacco di Israele contro un campo profughi a Rafah "rivela il volto sanguinoso" del premier israeliano.
"Come Turchia, faremo di tutto affinché questi barbari vengano ritenuti responsabili" davanti alla giustizia per i "crimini" che hanno commesso. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, citando il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il suo governo e criticandoli per l'attacco contro Rafah. Durante una conferenza a Istanbul, trasmessa dalla tv di Stato Trt, il leader turco ha paragonato nuovamente Netanyahu a Adolf Hitler e Slobodan Milosevic, aggiungendo che l'attacco di Israele contro un campo profughi a Rafah "rivela il volto sanguinoso" del premier israeliano.
"Indignato dai raid israeliani che hanno causato numerose vittime tra gli sfollati a Rafah. Queste operazioni devono cessare. Non ci sono zone sicure a Rafah per i civili palestinesi. Mi appello al rispetto del diritto internazionale e al cessate il fuoco immediato": lo scrive il presidente francese, Emmanuel Macron, in un messaggio pubblicato su X.
"Siamo di fronte a una situazione sempre più difficile, nella quale il popolo palestinese viene compresso, senza tenere conto delle drammatiche esigenze e dei diritti di uomini, donne e bambini innocenti che nulla hanno a che fare con Hamas, e questo non è più giustificabile". È quanto .ha detto oggi il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a Skytg 24
Gli attacchi israeliani a Rafah potrebbero "ostacolare" i colloqui per una tregua a Gaza e la liberazione di ostaggi. È l'allarme lanciato dal Qatar che, insieme a Egitto e Usa, media i negoziati indiretti tra Israele e Hamas. Bombardamenti israeliani su un campo di Rafah, nell'estremo sud della Striscia, hanno causato almeno 40 morti, secondo i soccorritori.
“Siamo favorevoli alla nascita dello Stato palestinese, però deve riconoscere Israele e dev'essere riconosciuto da Israele. Certamente non può essere uno Stato palestinese guidato da Hamas, che è un'organizzazione terroristica”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al suo arrivo al Consiglio Ue Esteri.
“Riconosciamo l'Autorità nazionale palestinese”. Quella del primo ministro palestinese, Mohammed Mustafa, è stato a Roma. “È stata una visita molto proficua – dice Tajani – non è un caso che abbia scelto Roma come prima tappa del suo viaggio in Europa. Questa è la dimostrazione che l'Italia ha una posizione seria ed equilibrata, di amicizia sia con Israele sia con il popolo palestinese”.
"Noi siamo contrari all'attacco a Rafah. Certamente la decisione di Hamas di lanciare missili da Rafah contro Israele è un modo per cercare di accelerare i tempi di un attacco a Rafah. Evidentemente Hamas sta usando Rafah per creare ulteriori problemi, cioè cerca di attirare Israele in una sorta di trappola mediatica. Ma a pagare il prezzo di tutto ciò sarà il popolo palestinese. A dimostrazione, ancora una volta, che Hamas non sta dalla parte del popolo palestinese, ma lo usa popolo come strumento per i suoi disegni politici che noi non condividiamo". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al suo arrivo al Consiglio Esteri.
L'Egitto ha condannato il "bombardamento deliberato" da parte di Israele delle "tende degli sfollati" a Rafah, nell'estremo sud di Gaza. Secondo i soccorritori, sono 40 i palestinesi uccisi nel raid.
Borrell, inaccettabili accuse di antisemitismo alla Cpi. “Dobbiamo rispettare il lavoro della Corte Penale Internazionale, lasciare che la Corte decida senza intimidazioni. Ma non è così. La Corte è stata accusata di antisemitismo, come sempre quando accade qualcosa che non piace al governo di Benjamin Netanyahu. E non è accettabile, si tratta di un'accusa troppo grave da usare in questa occasione”. Lo ha detto l'alto rappresentante Ue, Josep Borrell, arrivando al Consiglio Esteri.
Due alti funzionari di Hamas sono stati uccisi in un "attacco aereo di precisione" a Rafah. Lo ha dichiarato l'esercito israeliano, precisando che uno dei leader sarebbe il capo dello staff di Hamas in Cisgiordania, Yassin Rabia. L'Idf ha aggiunto in un post su X di aver ''eliminato'' anche Khaled Nagar, alto funzionario di Hamas in Cisgiordania. I militari israeliani hanno affermato che Rabia e Nagar avevano ''pianificato attacchi terroristici di Hamas in tutta la Giudea e la Samaria'' e hanno aggiunto che entrambi avevano ''anche effettuato numerosi attacchi, in cui sono stati uccisi soldati israeliani''.
A seguito dell'attacco aereo israeliano che nella notte ha colpito un'area umanitaria con un campo per sfollati a Tal Al Sultan, a Rafah, decine di feriti e più di 15 morti sono stati portati al centro di stabilizzazione per pazienti con traumi, supportato da Medici Senza Frontiere (MSF). "Siamo inorriditi, quello che è successo dimostra ancora una volta che nessun luogo è sicuro a Gaza. Continuiamo a chiedere un cessate il fuoco immediato e duraturo", ha affermato l'organizzazione umanitaria in un comunicato. Il centro dove sono arrivati i feriti era stato aperto lo scorso 15 maggio nella zona di Tal Al Sultan per ricevere, stabilizzare e poi trasferire i pazienti vittime di traumi ai pochi ospedali rimasti.
Un quattordicenne palestinese è stato ucciso dalle forze israeliane in Cisgiordania. Lo scrive – come riporta Al Jazeera – l'agenzia di stampa Wafa. Il giovane, che si chiamava Majd Shaher Arameen, è morto vicino alla città di Sair, a nord-est di Hebron. Fonti palestinesi accusano i soldati israeliani di aver impedito alle ambulanze di raggiungere il ragazzo, lasciandolo sanguinante a terra dopo avergli sparato.
Hamas ha lanciato un appello ai palestinesi nel mondo: devono "insorgere e marciare contro il "massacro" dell'esercito israeliano nella città di Rafah, nell'estremo sud di Gaza. "Alla luce dell'orribile massacro sionista commesso dall'esercito criminale di occupazione contro le tende degli sfollati, invitiamo le masse del nostro popolo in Cisgiordania, a Gerusalemme, nei territori occupati e all'estero, a sollevarsi e marciare con rabbia contro il massacro sionista in corso contro il nostro popolo nel settore", ha affermato il gruppo palestinese in una nota.
Il bilancio dell'attacco israeliano alla tendopoli nell'area di Tal as-Sultan è salito a 40 vittime. Lo sostiene l'agenzia di stampa Wafa – secondo quanto riporta Al Jazeera – citando fonti locali e aggiungendo che "la maggior parte dei morti sono donne e bambini, molti sono stati bruciati vivi". Decine i feriti che sono stati portati negli ospedali della zona che – secondo la Mezzaluna rossa palestinese – "non sono in grado di gestire questo gran numero di accessi".
La Casa Bianca è a conoscenza dell'attacco israeliano al campo profughi di Rafah e sta raccogliendo maggiori informazioni. Lo riferisce un portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale.