Roma, 24 maggio 2024 – Israele fermi l’offensiva a Rafah: è l’ordine che arriva dalla Corte internazionale di giustizia dell’Aia, che ha deliberato sulla richiesta di cessate il fuoco avanzata dal Sudafrica: “La situazione nella Striscia è catastrofica”. La replica del ministro Gvir: “Tribunale antisemita, la risposta deve essere l’occupazione di Rafah”. Le decisioni della CIG (organismo Onu) sono vincolanti, ma la Corte non ha potere attuativo. Il premier Netanyahu ha convocato i ministri del suo governo. Dieci persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite nella notte a Gaza City: le bombe di Tel Aviv hanno colpito un palazzo. Assaltate anche le città di Nablus e Tulkarem, in Cisgiordania, dove l’Idf ha arrestato diversi palestinesi. Le forze israeliane intanto hanno recuperato i corpi di tre ostaggi a Jabaliya. Si tratta di Hanan Yablonka, 42 anni, Michel Nisenbaum, 59 anni, e Orion Hernandez, 30 anni, il fidanzato di Shani Louk. “Uccisi nel massacro del 7 ottobre”.
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Forze militari israeliane hanno impedito l'arrivo di ambulanze all'ospedale Kamal Adwan di Beit Lahia, nel nord di Gaza. Lo riporta la Cnn che cita personale medico. Le forze israeliane, continua la rete tv americana, hanno costretto il personale sanitario a lasciare mercoledì l'ospedale, ma restano nella struttura alcuni medici, decisi a non abbandonare undici pazienti considerati "vulnerabili".
"Accogliamo con favore la decisione della Corte internazionale di giustizia e speriamo che possa aprire la strada a un cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza". Lo dichiara il ministero degli Esteri del Qatar, secondo cui la sentenza con cui la Cig ha ordinato a Israele di interrompere l'operazione militare di terra a Rafah, nel sud di Gaza, "riflette il rifiuto categorico della comunità internazionale della guerra nella Striscia di Gaza".
In una telefonata con Abdel Fattah Al-Sisi, Joe Biden ha discusso degli sforzi per il rilascio degli ostaggi e per affrontare la crisi umanitaria a Gaza, esprimendo il suo plauso per l'impegno del presidente egiziano a permettere il flusso dell'assistenza umanitaria dell'Onu attraverso il valico di Karem Shalom e a riaprire il valico di Rafah. Lo rende noto la Casa Bianca.
Per Antonio Guterres le decisioni della Corte internazionale di giustizia dell'Aia sono "vincolanti" e il segretario generale dell'Onu "confida che siano debitamente rispettate dalle parti". Lo afferma il portavoce del Palazzo di Vetro in una nota.
Israele "non ha condotto né condurrà operazioni militari nella zona di Rafah che creino le condizioni per la distruzione parziale o totale della popolazione palestinese": è quanto si legge in un comunicato congiunto del Ministero degli Esteri e del Consiglio di Sicurezza nazionale dello Stato ebraico, seguito alla sentenza della Corte di Giustizia Internazionale dell'Onu che ordina a Israele di cessare le operazioni a Rafah. "Dopo il terribile attacco terroristico del 7 ottobre Israele si è imbarcato in una guerra difensiva giusta per eliminare l'organizzazione terroristica di Hamas e per liberare i nostri ostaggi: lo ha fatto in accordo con il diritto di difendere il proprio territorio e i propri cittadini, nel rispetto dei propri valori morali e del diritto internazionale", conclude il comunicato che ribadisce quindi le intenzioni dello Stato ebraico di continuare le operazioni militari.
Gli Houthi dello Yemen hanno lanciato attacchi contro tre navi nel Mar Rosso, nel Mar Mediterraneo e nel Mar Arabico. Lo afferma il portavoce militare del gruppo allineato all'Iran, Yahya Sarea. Sarea ha detto in un discorso televisivo che le forze Houthi hanno preso di mira la nave Yannis nel Mar Rosso, la Essex nel Mar Mediterraneo e la MSC Alexandra nel Mar Arabico. Gli Houthi "hanno lanciato diversi missili contro la nave Essex nel Mar Mediterraneo mentre violava il divieto che impedisce l'ingresso nei porti palestinesi occupati", ha aggiunto Sarea, non chiarendo quando sarebbero avvenuti gli attacchi.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno comunicato di aver ucciso in un raid aereo il vicecomandante di Hamas per la sicurezza nazionale Diaa al-Din al-Sharafa. I militari hanno spiegato che il raid è avvenuto ieri nel centro della Striscia di Gaza. Diaa al-Din al-Sharafa era responsabile di ''gestire il meccanismo di sicurezza dei confini della Striscia di Gaza''. L'Idf afferma che ''durante la guerra questo meccanismo ha impedito alla popolazione di lasciare le zone degli scontri''.
Nel raid a Rafah l'esercito israeliano ha preso di mira il comandante di zona di Hamas. Lo riferiscono i media, secondo cui si tratta di Muhammad Shaaban. Già altre volte, secondo le stesse fonti, l'Idf ha tentato di colpirlo.
Raid dei caccia israeliani sul campo profughi di Shaboura nel centro di Rafah. A riferire di una serie di raid è la Bbc poco dopo l'ordinanza della Corte internazionale di giustizia (Cig) che ha chiesto a Israele di interrompere l'offensiva militare contro Rafah. La rete britannica cita un attivista che si trova nel vicino ospedale kuwaitiano e ha parlato di boati terrificanti e dense colonne di fumo sul campo di Shaboura. Anche il Times of Israel rilancia la notizia da fonti palestinesi che riferiscono di un massiccio raid aereo israeliano nella zona di Shaboura. Non ci sono al momento informazioni da parte delle forze israeliane, impegnate nelle operazioni militari contro Hamas nella Striscia di Gaza.
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, si consulterà con alcuni ministri dopo l'ordinanza della Corte internazionale di giustizia (Cig) che ha chiesto a Israele di interrompere l'offensiva militare contro Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo Canale 12, al colloquio parteciperanno tra gli altri il ministro degli Esteri, Israel Katz, il ministro degli Affari strategici, Ron Dermer, il ministro della Giustizia, Yariv Levin ed il ministro della Difesa, Yoav Galant.
"La decisione della Corte internazionale di giustizia" su Rafah "non è sufficiente". E' quanto afferma Hamas in un comunicato in cui chiede lo stop alla "guerra in tutta la Striscia di Gaza".
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato i ministri del suo governo dopo l'ordine arrivato dalla Corte Aia di fermare l'offensiva di terra a Rafah.
"La Corte esprime profonda preoccupazione per le sorti degli ostaggi" trattenuti nella Striscia di Gaza dall'attacco del 7 ottobre in Israele e "chiede il loro rilascio immediato e senza condizioni". Queste le parole usate dal presidente della Corte internazionale di giustizia, Nawaf Salam, secondo quanto riporta la Bbc. "Troviamo particolarmente preoccupante che molti siano ancora prigionieri", ha aggiunto.
Il Sudafrica accoglie con favore l'ordine "più forte" della Corte internazionale di giustizia nei confronti di Israele, al quale ha ordinato di fermare l'operazione a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.
"La risposta alla decisione del tribunale antisemita deve essere di occupare Rafah e aumentare la pressione militare su Hamas finché non saremo vincitori". Lo ha dichiarato il ministro per la Sicurezza nazionale di
Israele, Itamar Ben Gvir, commentando l'ordine della Corte internazionale di giustizia dell'Aja a Israele di fermare l'offensiva militare di terra a Rafah, secondo quanto riporta Canale 12.
La Corte internazionale di giustizia (Cig) dell'Aia ha ordinato a Israele di aprire il valico di Rafah tra l'Egitto e la Striscia di Gaza per permettere l'ingresso di aiuti umanitari e di consentire agli investigatori di entrare nell'enclave palestinese. Lo ha dichiarato il presidente Nawaf Salam. ''Israele deve adottare misure efficaci per garantire il libero accesso alla Striscia di Gaza a qualsiasi commissione d'inchiesta, missione d'inchiesta o organo investigativo incaricato dagli organi competenti delle Nazioni Unite di indagare accuse di genocidio''. La Corte ha ordinato a Israele anche di presentare un rapporto sulle misure adottate entro un mese.
La Corte internazionale di giustizia dell'Aia ordina a Israele di fermare l'offensiva a Rafah. Il pronunciamento della CPI arriva dopo che il Sudafrica aveva chiesto di ordinare a Israele di attuare un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Pretoria aveva chiesto alla Corte di disporre una cessazione "immediata" della guerra di Israele contro Hamas, anche nella città di Rafah. Qui Israele ritiene che si trovino quattro dei sei battaglioni rimanenti di Hamas e molti degli ostaggi. Le sentenze della Corte internazionale di giustizia, che giudica le controversie tra gli Stati, sono vincolanti, ma l'istanza giuridica non ha il potere di garantirne l'attuazione. Tuttavia la sentenza contro Israele aumenta la pressione legale internazionale, anche dopo che il procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi) Karim Khan ha dichiarato lunedì di voler richiedere mandati di arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ministro della Difesa Yoav Gallant oltre che per i leader di Hamas.
Le condizioni di vita della popolazione di Gaza si stanno deteriorando e la situazione umanitaria è diventata catastrofica. Lo ha affermato la Corte internazionale di giustizia all'Aja, che si sta pronunciando sulla richiesta del
Sudafrica di obbligare Israele ad attuare un cessate il fuoco.
L'alto rappresentante Ue Josep Borrell ha chiesto a Israele di "non intimidire" o "minacciare" i giudici della Corte penale internazionale, dopo che il procuratore capo della Cpi ha chiesto di emettere mandati di arresto contro il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il suo ministro della Difesa Yoav Gallant, insieme ai dirigenti di Hamas.
Il direttore della Cia William Burns è atteso a Parigi per rilanciare i colloqui sugli ostaggi di Gaza. Lo afferma una fonte occidentale vicina alla questione. Ieri il sito Axios aveva scritto che Burns vedrà il direttore del Mossad senza precisare quale località europea.
Uno dei 3 ostaggi, i cui cadaveri sono stati recuperati oggi, il cittadino franco-messicano Hernández Radoux era il fidanzato di Shani Louk, una degli ostaggi simbolo della mattanza di Hamas del 7 ottobre. Il cadavere di Louk insieme a altri 3 è stato ritrovato a Jabalya la settimana scorsa. Lo riporta il Times of Israel. Hernández Radoux e Hanan Yablonka, l'altro ostaggio di cui hanno recuperato oggi il corpo, erano al festival musicale Nova vicino alla comunità di confine di Rèim quando è stata attaccata dai terroristi di Hamas. Erano fuggiti nella zona di Mefalsim dove erano stati assassinati e rapiti. Insieme agli altri ostaggi è stato ucciso anche Michel Nisenbaum, di Sderot. Stava andando alla base della Divisione di Gaza vicino a Rèim per andare a prendere sua nipote che era rimasta con il genero sottufficiale.
I corpi di tre ostaggi israeliani sono stati recuperati la scorsa notte dalle forze israeliane a Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza. Stando a quanto riferito in un comunicato, i corpi di Hanan Yablonka, 42 anni, Michel Nisenbaum, 59 anni, e Orion Hernandez, 30 anni, sono stati recuperati in un'operazione congiunta delle forze di difesa israeliane e dello Shin Bet. "Sulla base delle informazioni verificate in nostro possesso, gli ostaggi sono stati assassinati durante il massacro del 7 ottobre e portati dall'area di Mefalsim a Gaza dai terroristi di Hamas", si precisa nella nota.
“In risposta al riconoscimento da parte della Spagna di uno Stato palestinese e all’appello antisemita del vice premier spagnolo non solo a riconoscere uno Stato palestinese, ma a 'liberare la Palestina dal fiume al mare', ho deciso di tagliare il collegamento tra l'ambasciata della Spagna in Israele e i palestinesi, e di vietare al consolato spagnolo a Gerusalemme di fornire servizi ai palestinesi della Cisgiordania". Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz.
Poi, commentando le dichiarazioni di Yolanda Diaz, ha aggiunto: "Se questa persona ignorante e piena di odio vuole capire cosa vuole veramente l'Islam radicale, dovrebbe studiare i 700 anni di dominio islamico in Al-Andalus, la Spagna di oggi".
Il Governo Biden sta lavorando a un piano per il dopoguerra nella Striscia di Gaza: la discussione in campo è una forza di peacekeeping e la nomina di un funzionario americano come massimo consigliere civile di questa missione. È quanto hanno riferito quattro funzionari americani al sito Politico, che ha visionato un documento del Dipartimento di Stato dello scorso marzo in cui si propone la creazione di una Missione di sicurezza temporanea per Gaza che “potrebbe essere un modello ibrido di polizia e carabinieri/gendarmerie”.
Le fonti hanno precisato a Politico che questo piano è in discussione con i partner. "Abbiamo discusso diverse formule per una sorta di forza di sicurezza provvisoria a Gaza – ha poi spiegato un alto funzionario dell’amministrazione Biden – e abbiamo parlato con molti partner di come gli Stati Uniti potrebbero sostenerla con tutte le nostre capacità, da fuori Gaza".
Il consigliere civile americano non entrerebbe mai nell'enclave palestinese – hanno sottolineato tutte le fonti – suggerendo che potrebbe avere sede nel Sinai o in Giordania. Nel documento di marzo, infatti, si sottolinea che la missione di sicurezza "non dovrebbe essere una missione comandata dagli Stati Uniti", in parte perché "incontrerebbe probabilmente una feroce resistenza da parte del popolo palestinese, visto il sostegno degli Stati Uniti alla campagna militare israeliana a Gaza". E questa forza dovrebbe invece prevedere una "forte partecipazione palestinese", circa 2.000 membri, e altri 1.000 provenienti da paesi di lingua araba.
Le forze israeliane hanno preso d'assalto all'alba di oggi le città di Nablus e Tulkarem, nella Cisgiordania. Nel corso di questa nuova operazione di sicurezza, secondo quanto riferisce l'emittente televisiva 'al Jazeera', le forze dell'Idf hanno lanciato raid e arrestato diversi palestinesi. I soldati hanno anche fatto irruzione in gran numero nella città di Beitunia, a ovest di Ramallah, e nel quartiere di Jabal al-Tawil nella città di Al-Bireh, dove hanno arrestato un gruppo di palestinesi.
I giudici della Corte Internazionale di Giustizia (Cig) – il massimo organo giudiziario delle Nazioni Unite – si pronunceranno oggi sulla richiesta del Sudafrica di ordinare a Israele di fermare l'offensiva a Rafah e di ritirarsi da Gaza, nel contesto di un caso più ampio in cui Israele è accusato di genocidio. I legali del Sudafrica hanno chiesto alla Corte la settimana scorsa di imporre misure di emergenza e hanno affermato che gli attacchi israeliani a Gaza "devono essere fermati" per garantire la sopravvivenza dei palestinesi. Le sentenze della Corte internazionale di giustizia sono definitive e vincolanti, ma il tribunale non ha poteri esecutivi e i suoi pronunciamenti sono stati ignorati in passato.
Israele ha ripetutamente respinto le accuse di genocidio come infondate e controproducenti, sostenendo che le operazioni a Gaza sono di legittima difesa e mirate ai soli militanti di Hamas dopo gli attacchi del 7 ottobre. Un portavoce del governo israeliano ha detto ieri che "nessun potere al mondo impedirà a Israele di proteggere i suoi cittadini e di attaccare Hamas a Gaza".
Tre soldati americani hanno subito ferite non legate al combattimento durante le operazioni di costruzione e gestione del molo galleggiante eretto al largo della costa della Striscia di Gaza per portare aiuti umanitari ai palestinesi. Lo riferiscono fonti militari Usa, citate oggi dai media americani e israeliani. Uno dei soldati è ricoverato in gravi condizioni in un ospedale di Israele, mentre gli altri due hanno subito infortuni minori e sono già rientrati in servizio: lo spiega il viceammiraglio americano Brad Cooper, vicecomandante del Comando centrale (Centcom) militare degli Stati Uniti.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu parlerà presto al Congresso degli Stati Uniti. L'ha annunciato il presidente della Camera, Mike Johnson, nel contesto della guerra in corso tra Israele e i militanti di Hamas nella Striscia di Gaza. "Presto ospiteremo il primo ministro Netanyahu al Campidoglio per una sessione congiunta del Congresso", ha dichiarato Johnson, aggiungendo che la visita segnerà "una dimostrazione molto forte di sostegno al governo israeliano".
L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che dieci persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano che stanotte ha colpito un edificio residenziale nella città di Gaza.