Mercoledì 13 Novembre 2024

Usa: “No a occupazione di Gaza dopo la guerra”. Idf vicino allo smantellamento di Hamas a Rafah

Blinken a Gallant: “Serve piano per dopo guerra”. Borrell preoccupato per le ostilità tra Israele ed Hezbollah. Pubblicati i video del rapimento di 3 ostaggi Ucciso il capo delle armi del gruppo terroristico palestinese. Famiglie dei rapiti: “Netanyahu abbandona 120 ostaggi”. Gli Houthi attaccano una nave vicino all’Oman: è la prima volta. 

Roma, 24 giugno 2024 – Il segretario di stato americano, Antony blinken, ha ribadito al ministro della Difesa israeliano, Gallant, la necessità di un piano “robusto” per il dopo guerra a Gaza. Intanto, il portavoce del dipartimento di Stato americano ha dichiarato che gli Stati Uniti “si oppongono all'idea di un controllo militare israeliano della vita dei civili palestinesi a Gaza” dopo la guerra.

L’Idf ha confermato di aver quasi eliminato Hamas a Rafah. "Ci stiamo chiaramente avvicinando al punto in cui possiamo dire di aver smantellato la Brigata Rafah. È sconfitto non nel senso che non ci siano più terroristi, ma nel senso che non può più funzionare come quadro di combattimento", ha affermato Halevi, capo dell’esercito israeliano. Intanto stamattina è stato ucciso Muhammad Salah, il capo dello sviluppo delle armi per Hamas. Lo ha annunciato l’Idf: “Comandava le squadre terroristiche”. Otto palestinesi uccisi in un attacco aereo contro una scuola vicino a Gaza City, utilizzata dall’Unrwa per distribuire aiuti. Bombardata dall’Idf anche la clinica Daraj, tra le vittime anche due operatori sanitari e il direttore del servizio emergenze dell'enclave palestinese. Raid segnalati nelle stesse ore a Khan Younis, nel sud della Striscia. 

Stamattina gli Houthi hanno attaccato una nave vicino all’Oman: è la prima volta che colpiscono lontano dal Golfo di Aden. Tregua nel pantano. Dopo che dichiarazioni di Netanyahu sulla scelta di continuare a combattere, Hamas attacca: “Non vuole l’accordo proposto da Biden, cerca una tregua parziale”. Il premier israeliano criticato anche dalle famiglie degli ostaggi: “Così abbandona 120 ostaggi”. Operazioni in Cisgiordania, 40 palestinesi arrestati da Israele. L’Idf ha colpito obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano.

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Continuano senza tregua gli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza
Continuano senza tregua gli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza
20:03
Idf: missile anticarro lanciato dal Libano

Un missile anticarro lanciato dal Libano contro al kibbutz Manara, lo ha reso noto il portavoce dell'Idf. Il kibbutz ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che ci sono stati gravi danni a un edificio colpito dal missile.
 

18:04
Usa: "Ci opponiamo a controllo militare di Gaza dopo la guerra"

Gli Stati Uniti "si oppongono all'idea di un controllo militare israeliano della vita dei civili palestinesi a Gaza" dopo la guerra. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano in un briefing con la stampa a proposito di una serie di dichiarazioni del premier d'Israele Benyamin Netanyahu.

17:59
Blinken a Gallant: "Serve un piano per il dopo guerra"

"Antony Blinken ha sottolineato al ministro della Difesa israeliano che Israele deve proporre un robusto piano per il dopo guerra a Gaza". Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano in un briefing con la stampa a proposito dell'incontro a Washington tra il segretario di Stato americano e Yoav Gallant. Blinken "ha anche parlato della necessità di aumentare gli aiuti umanitari alla popolazione palestinese" e ha "ribadito il sostegno americano alla sicurezza di Israele".

16:51
Israele, famiglie di tre ostaggi pubblicano video rapimento dei congiunti

Nelle prime ore del mattino del 7 ottobre, gli ostaggi Hersh Goldberg-Polin, Or Levy ed Eliya Cohen furono spinti, insanguinati e terrorizzati, sul pianale di un camioncino. I terroristi di Hamas torreggiavano su di loro urlando "Allahu akbar" (Dio è il più grande) con gli AK-47 puntati in alto mentre il camion sfrecciava lungo una strada a una corsia verso Gaza. Le immagini di quel viaggio - tratte da una parte di un video di Hamas ottenuto da Israele - sono state condivise per la prima volta questa sera dalle famiglie dei tre ostaggi, lo riferisce il Times of Israel. Il filmato è la terza sezione di un video di Hamas che mostra la cronologia degli eventi dei tre avvenuti la mattina del 7 ottobre. "Il video scioccante del rapimento di Hersh, Or e Eliya strappa tutti i nostri cuori e
sottolinea ancora una volta la crudeltà del nemico che abbiamo giurato di eliminare". afferma il premier israeliano Netanyahu. "Non fermeremo la guerra finché non riporteremo a casa tutti i 120 nostri cari".

16:34
Capo Idf: "La sconfitta di Hamas a Rafah è ormai prossima" 

La sconfitta della Brigata Rafah di Hamas è ormai prossima. Lo ha detto il capo di stato maggiore dell'Idf, il tenente generale Herzi Halevi, secondo cui "sono stati raggiunti risultati molto significativi nei combattimenti a Rafah". Lo riporta il Times of Israel. "Ciò si riflette nel numero di terroristi uccisi, cosi' come nelle infrastrutture e nei tunnel distrutti", ha detto durante una visita alla città nel sud della Striscia di Gaza. Halevi ha affermato che il controllo dell'Idf sulla cosiddetta Pilade route (il corridoio che corre lungo il confine tra la Striscia di Gaza e l'Egitto) è "molto, molto significativo", perché rappresenta la chiusura del principale canale di contrabbando. "Ci stiamo chiaramente avvicinando al punto in cui possiamo dire di aver smantellato la Brigata Rafah. È sconfitto non nel senso che non ci siano più terroristi, ma nel senso che non può più funzionare come quadro di combattimento", ha affermato. Halevi ha detto che "molti" dei membri della Brigata Rafah sono stati uccisi, e le truppe "avranno cura di uccidere quanti più terroristi e distruggere quante più infrastrutture possibile fino da qui alla fine della missione".

15:24
Oltre 100 israeliani portano in tribunale l'Unrwa

Più di 100 israeliani, vittime degli eventi del 7 ottobre, intenteranno una mega causa presso il tribunale federale di New York contro l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa). Lo ha riferito Ynet secondo cui l'accusa presentata contro l'Unrwa è di "aver partecipato all'assistenza al genocidio, a crimini contro l'umanità, a torture e stupri sistematici commessi da Hamas in quel mese". Ditza Hyman (84 anni) - rilasciata dalla prigionia di Hamas come parte dell'accordo l scorso novembre - ha detto, citata dalla stessa fonte, che "il terrorista che mi ha tenuto per 53 giorni lavorava come insegnante in una scuola dell'Unrwa". Altra accusa è che "i terroristi usavano i fondi e le strutture dell'Unrwa per scopi violenti".

14:54
Il ministro della Difesa israeliano Gallant incontra inviato speciale Usa 

Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha incontrato a Washington Amos Hochstein, inviato speciale Usa impegnato a disinnescare la crisi tra Israele ed Hezbollah al confine con il Libano. Gallant ha affermato che "la transizione alla 'fase C' nella guerra a Gaza avrà un impatto sugli sviluppi su tutti i fronti" e che "Israele si sta preparando per ogni scenario sia militarmente che diplomaticamente". La fase C si riferisce a un conflitto a bassa intensità in cui i militari lavorano per sradicare le sacche di resistenza di Hamas a Gaza, mentre il vertice politico è impegnato a trovare un'alternativa al gruppo per guidare la Striscia. Gallant e Hochstein hanno anche discusso "delle azioni necessarie per realizzare un quadro che consenta il ritorno sicuro delle comunità israeliane alle loro case nel nord".

14:46
Netanyahu pronto ad accordo parziale per sospendere i combattimenti

In un'intervista all'emittente israeliano Channel 14, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele è disposto a sospendere i combattimenti a Gaza nell'ottica di un accordo parziale che preveda la restituzione di alcuni degli ostaggi detenuti da Hamas dal 7 ottobre, ma ha anche insistito sul fatto che la guerra non finirà finché il gruppo continuerà ad avere il controllo della Striscia. 

12:16
Governo israeliano punto a legge permanente contro Al-Jazeera 

Il governo israeliano sta lavorando per rendere permanente la cosiddetta legge Al-Jazeera che permette di bloccare per 45 giorni le trasmissioni di emittenti straniere se causano danni reali alla sicurezza nazionale. Per evitare di dove approvare una proroga ogni mese e mezzo, e' stato presentato un disegno di legge passato ora alla Knesset dopo l'approvazione in commissione per la Legislazione.

08:31
Tel Aviv, manifestanti davanti al sindacato Histadrut: "Serve lo sciopero generale"

Manifestanti antigovernativi hanno chiesto al sindacato dei lavoratori israeliano, Histadrut, di dichiarare uno sciopero generale fino a quando non verrà fissata una data per le nuove elezioni. La polizia sta tentato di disperdere la protesta in corso davanti alla sede del sindacato a Tel Aviv, dove attivisti bloccano l'ingresso del palazzo.

08:15
Houthi attaccano una nave vicino all'Oman

I ribelli Houthi dello Yemen hanno attaccato questa mattina una nave che navigava ai confini con l'Oman. Per la prima volta, quindi, i ribelli hanno preso di mira una nave in acque più lontane rispetto a molti assalti precedenti assalti che hanno lanciato nel Golfo di Aden. L'attacco è avvenuto questa mattina a circa 450 chilometri a sud-est di Nishtun, una città agli estremi confini dello Yemen, vicino al confine con l'Oman. Questo è quanto sostiene il centro operativo per il commercio marittimo del Regno Unito dell'esercito britannico.

“Il comandante di una nave mercantile segnala un'esplosione nelle immediate vicinanze della nave”, ha affermato l'Ukmto. La nave ha assistito a esplosioni, ma secondo quanto riferito il suo equipaggio era al sicuro. I sospetti sono caduti immediatamente sugli Houthi, che non hanno rivendicato ancora l'aggressione. I ribelli potrebbero impiegare ore o addirittura giorni per riconoscere i loro attacchi. L'attacco arriva mentre gli Stati Uniti hanno rimandato a casa la 'Uss Dwight D. Eisenhower' dopo un dispiegamento di otto mesi in cui ha guidato la risposta americana agli assalti degli Houthi. Questi attacchi hanno ridotto drasticamente le spedizioni lungo la rotta cruciale per i mercati asiatici, mediorientali ed europei in una campagna che, secondo gli Houthi, continuerà finché continuerà la guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. L'attacco è avvenuto appena a nord-est dell'isola di Socotra nello Yemen, controllata dagli alleati del governo in esilio.

07:58
Borrell: "Rischio di guerra in Libano"

“Il piano Biden non viene attuato, per mancanza di sostegno da entrambi i lati. Questo weekend è stato tra i più sanguinosi dall'inizio del conflitto e il rischio di un contagio nel sud del Libano è ogni giorno sempre più grande”. È lo scenario tratteggiato dall’alto rappresentante Ue, Josep Borrell, sulla situazione in Medio Oriente.

07:19
Idf: ucciso il responsabile delle armi di Hamas

Le Forze di difesa israeliane hanno annunciato l'uccisione di Muhammad Salah, responsabile dei progetti e dello sviluppo delle armi nel quartier generale di Hamas. Salah è stato ucciso in un raid aereo nella Striscia di Gaza seguendo le indicazioni dell'intelligence israeliana, hanno spiegato le Idf in una nota rilanciata dal Jerusalem Post. Saleh "comandava un certo numero di squadre terroristiche di Hamas che lavoravano allo sviluppo di armi", hanno precisato i militari israeliani.

06:52
Aiuti a Gaza, Borrell: "Impossibile"

“La fornitura di assistenza umanitaria all'interno di Gaza è diventata impossibile. Nonostante tutte le pause tattiche e gli annunci, la situazione è che nessun aiuto sta entrando a Gaza. Sono stoccati fuori dal confine, alcuni beni si stanno deteriorando e saranno distrutti. La cosa più importante non è il prezzo delle cose che andranno perse ma il fatto che non possono entrare. E se entrassero, non c'è possibilità di distribuirli a causa della mancanza di ogni tipo di organizzazione. Il tessuto sociale, non gli edifici, è stato distrutto". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Esteri a Lussemburgo.

06:37
Proteste a Tel Aviv, bloccata l'autostrada

Un gruppo di manifestanti israeliani ha bloccato brevemente il traffico sull'autostrada 2, vicino Tel Aviv, come parte di una manifestazione contro il governo dello Stato ebraico, riferiscono i media locali. “Mentre gli ostaggi vengono abbandonati a Gaza, il nord sta bruciando e un’altra guerra minaccia di scoppiare, il Governo sta trascurando tutte le nostre vite", hanno affermato i manifestanti in una nota.

“Questa è una situazione di emergenza. È chiaro che Netanyahu è incompetente e indegno”. I manifestanti chiedono che venga dichiarato uno sciopero generale in tutto Israele come un modo per esercitare pressioni sul governo. “Tutte le attività economiche dovrebbero fermarsi fino a quando il governo più corrotto e fallito della storia del Paese non sarà sostituito. Chiediamo una chiusura generale dell'economia”, hanno aggiunto.

Una manifestazione contro il governo israeliano a Tel Aviv
Una manifestazione contro il governo israeliano a Tel Aviv
06:15
Libano, Idf colpisce obiettivi di Hezbollah

Durante la notte scorsa, gli aerei da combattimento dell'Idf hanno colpito obiettivi terroristici di Hezbollah nel Libano meridionale, inclusa una struttura militare nell'area di Aitaroun, nonché siti operativi di Hezbollah e infrastrutture terroristiche nelle aree di Kfarkela e Khiam nel Libano meridionale. É quanto si legge sul profilo Telegram delle Forze armate israeliane.

05:41
Operazioni in Cisgiordania, 40 palestinesi arrestati

Le forze israeliane hanno effettuato operazioni in tutta la Cisgiordania, arrestando almeno 40 uomini e ragazzi palestinesi vicino a Ramallah. Lo scrive Al Jazeera, secondo cui tra le persone fermate c'è anche il parlamentare palestinese Azzam Salhab. Secondo i media palestinesi, l'arresto di Salhab, membro del Consiglio legislativo palestinese, avviene pochi giorni dopo il suo rilascio da mesi di detenzione amministrativa in Israele.

05:17
Hamas: "Netanyahu non vuole la tregua proposta da Biden"

Hamas ha rilasciato una dichiarazione in cui descrive le recenti osservazioni di Benjamin Netanyahu come dimostrazione che il primo ministro israeliano "vuole solo un accordo parziale, dopo il quale la guerra riprenderebbe" e non la proposta che l'amministrazione Biden "ha cercato di vendere". 
"La nostra insistenza  affinché qualsiasi accordo includesse un cessate il fuoco permanente e un ritiro completo delle forze israeliane era necessaria per bloccare il percorso di Netanyahu", aggiunge Hamas in un comunicato citato dai media arabi.

Ieri, il premier israeliano ha detto all'emittente Channel 14 che accetterà di sospendere temporaneamente i combattimenti nella Striscia di Gaza per il rilascio di alcuni ostaggi, ma che non porrà fine alla guerra finché Hamas non sarà distrutto. In tarda serata, poi, l'ufficio di Netanyahu ha affermato che è il movimento islamista e non Israele a rifiutare l'accordo di tregua.

05:00
Famiglie degli ostaggi: "Netanyahu abbandona 120 israeliani rapiti"

Il Forum delle famiglie degli ostaggi israeliani critica Benjamin Netanyahu per le sue dichiarazioni di ieri all'emittente Channel 14 su un accordo per il cessate il fuoco, accusandolo di ritirare il suo sostegno alla proposta di tregua avanzata dagli Stati Uniti. “Condanniamo fermamente la dichiarazione del primo ministro in cui si è ritirato dalla proposta americana. Ciò significa che abbandona 120 ostaggi e danneggia il dovere morale dello Stato di Israele nei confronti dei suoi cittadini”, afferma il gruppo in una nota citata dai media locali.

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu
04:45
Raid a Gaza City e Khan Younis: feriti anche operatori sanitari

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che due operatori sanitari sono rimasti uccisi e diversi altri feriti in un bombardamento israeliano che nella tarda serata di ieri ha colpito la clinica Daraj, nel centro della città di Gaza. Raid sono stati segnalati nelle stesse ore anche a Khan Younis, nel sud della Striscia. Il bilancio delle vittime dal 7 ottobre nell'enclave palestinese è di almeno 37.598 morti e 86.032 feriti, secondo il Ministero della Sanità locale gestito dal movimento islamista Hamas.

Le autorità della Striscia di Gaza affermano che nel bombardamento sulla clinica è rimasto ucciso anche il direttore del servizio ambulanze ed emergenze dell'enclave palestinese, Hani al-Jafrawi. In un comunicato citato dai media arabi, il Ministero della Sanità locale afferma di essere “determinato a continuare il suo dovere medico-umanitario nonostante il sistematico attacco da parte di Israele agli operatori sanitari” e ha invitato ancora una volta la comunità internazionale a “fermare l'aggressione dello Stato ebraico”.