Martedì 12 Novembre 2024

Gaza, Qatar: quattro giorni di tregua a partire da venerdì mattina. Gallant: “Dopo altri due mesi di guerra”. Hamas: stop evacuazione di al-Shifa dopo l’arresto del direttore.

Egitto riceve lista coi primi 10 nomi dei rapiti che dovrebbero essere liberati da Hamas. “Alle 16 i primi ostaggi saranno rilasciati”. Nablus, 12enne ucciso durante gli scontri con l’esercito israeliano. Bombe su scuola UNRWA a Jabalia: 27 morti. Idf: “Ucciso capo forze navali di Hamas”

Roma, 23 novembre 2023 – Rinviata a domani la tregua umanitaria tra Israele e Hamas. E’ il Qatar ad annunciare che la tregua partirà domani mattina alle 7 e durerà 4 giorni. “Alle 16”, invece, “i primi 13 ostaggi saranno liberati”. Alla loro liberazione seguirà “quella dei detenuti palestinesi”, come previsto dall’intesa.

Gli ostaggi rilasciati da Hamas “saranno consegnati alla Croce Rossa e alla Mezzaluna Rossa”.

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Bombardati 300 obiettivi di Hamas nelle ultime 24 ore
Bombardati 300 obiettivi di Hamas nelle ultime 24 ore

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21:58
Media arabi: domani Hamas libera anche 23 thailandesi senza condizioni

Hamas ha un accordo oltre a quello sugli ostaggi mediato dal Qatar con Israele, e ha dichiarato che  rilascerà anche i 23 ostaggi thailandesi detenuti a Gaza, senza alcuna condizione. La notizia è stata data dal sito d'informazione panarabo Al-Araby Al-Jadeed. 

20:31
Israele: "Ucciso il capo delle forze navali di Hamas" 

L'Idf ha rivendicato l'uccisione del comandante delle forze navali di Hamas a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza.  "I caccia dell'Idf hanno ucciso Amar Abu Jalalah, comandante delle forze navali di Hamas a Khan Younis, e un altro combattente di Hamas", si legge nel comunicato delle forze armate israeliane. 

18:58
Idf distruggerà i tunnel di Hamas sotto l'ospedale Shifa

Israele sta per distruggere i tunnel di Hamas scoperti sotto all'ospedale Shifa di Gaza. Il portavoce militare Daniel Hagari: "Quelle infrastrutture saranno distrutte. Dopo di che non avremo motivo di restare allo Shifa".

18:46
Bombardata nuovamente la scuola UNRWA a Jabalia: 27 morti

L'agenzia Wafa ha riferito che 27 persone sono state uccise, e almeno altre 93 sono rimaste ferite, nel bombardamento israeliano della scuola 'Abu Hussein' gestita dall'UNRWA a Jabalia, a nord della Striscia di Gaza.

18:21
Dodicenne palestinese ucciso a Nablus

Muhammad Adili, un ragazzo palestinese di 12 anni, è stato ucciso oggi durante scontri con l'esercito israeliano nel villaggio cisgiordano di Beita, presso Nablus. Secondo quanto riferisce la agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa il giovane è stato raggiunto al petto da un proiettile. L'esercito israeliano non ha ancora dato una propria versione dei fatti. 

18:15
Gallant: "Breve tregua poi altri due mesi di guerra"

Il ministro della difesa israeliana, Yaov Gallant, parlando ai soldati ha detto che quella dei prossimi giorni "sarà una breve tregua", e che l'operazione militare riprenderà per "altri due mesi di guerra".

17:49
Hamas: "Quasi 15mila morti a Gaza"

Il governo di Hamas a Gaza ha annunciato oggi che il bilancio delle vittime nel territorio palestinese ha raggiunto quota 14.854 da quando è iniziata la guerra il 7 ottobre tra le forze israeliane e i militanti di Hamas. Il governo di Hamas ha affermato che tra le vittime ci sono 6.150 minorenni e 4.000 donne, mentre altre 36.000 persone sono ferite. Il ministero della Sanità di Hamas aveva precedentemente affermato di non essere più in grado di fornire cifre esatte poiché gli intensi combattimenti hanno impedito il recupero dei corpi. 

16:29
I 13 ostaggi rilasciati sono della stessa famiglia

I 13 ostaggi che saranno rilasciati da Hamas domani dovrebbero essere donne e bambini della stessa famiglia, tenuti in prigionia a Gaza. Lo ha riferito il portavoce del ministero degli Esteri qatarino, Majed Al-Ansari. Israele ha deciso di non diffondere i nomi.
 

16:02
Domani mattina tregua tra Israele e Hamas


La tregua temporanea tra Israele e Hamas inizierà alle 7 di venerdì 24 novembre ora locale (le 6 in Italia), ha annunciato il ministero degli Esteri del Qatar, seguito a stretto giro dalla conferma di Hamas e della parte israeliana. Dopo lo slittamento dell'entrata in vigore dell'accordo tra Israele e Hamas, emerso ieri in serata, oggi con una conferenza stampa il portavoce del ministero qatariota Majed al Ansari ha confermato che domani sarà il primo giorno di tregua, con la liberazione e consegna di 13 ostaggi prevista per le ore 16 locali (le 15 in Italia). Il portavoce ha fornito diversi dettagli: saranno liberati solo donne e bambini sotto i 18 anni ed alle famiglie (ci sono diverse madri con anche due bambini) verrà data la priorità. Si prevede che i palestinesi verranno rilasciati dalle carceri israeliane in seguito alla liberazione degli ostaggi.   "La tregua durerà, come concordato, quattro giorni" ha precisato il portavoce, secondo cui gli incontri tra le due parti sono andati "molto bene" e sono continuati fino alle prime ore di questa mattina.
 

13:39
Media, Egitto ha ricevuto i primi 10 nomi degli ostaggi che dovrebbero essere rilasciati da Hamas

Il Cairo ha ricevuto un elenco dei 10 ostaggi detenuti da Hamas che dovrebbero essere rilasciati per primi nell'ambito dell'accordo con Hamas la cui entrata in vigore è già stata rinviata almeno fino a domani. Lo scrive il Wall Street Journal citando un responsabile egiziano. Ad ogni modo, tutti gli ostaggi in questione saranno bambini e donne, secondo i termini dell'accordo.  Sempre secondo il Wsj, uno dei problemi nei negoziati è il fatto che 
Israele vorrebbe che gli ostaggi siano consegnati prima alla Croce rossa e poi trasferiti in Israele, mentre Hamas vuole consegnarli direttamente all'Egitto.  Il Wsj riporta anche che Israele ha chiesto alla Croce rossa di accedere agli ostaggi ancora a Gaza, e Hamas non ha acconsentito.

12:34
Hamas: dopo arresto direttore stop evacuazione dell'ospedale al-Shifa

Il ministero della Sanità di Gaza controllato da Hamas ha deciso di sospendere le operazioni di evacuazione dei feriti dall'ospedale di al-Shifa dopo che le forze israeliane hanno arrestato il direttore e altro personale medico. Ha annunciato la sospensione del coordinamento con l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Ciò significa, riportano i media israeliani, che l'evacuazione dei feriti e delle rimanenti squadre mediche a Gaza è attualmente bloccata. Il ministero ha criticato il fatto che le squadre siano state arrestate nonostante la loro uscita fosse stata coordinata con Israele. Il ministero chiede che le Nazioni Unite intraprendano "un'azione rapida per affrontare la questione"

10:26
Tajani: "Il ruolo dell'Italia è importante per la liberazione degli ostaggi"

"Il voto del parlamento europeo non è vincolante, la tregua è un buon segnale e procediamo sulla direzione della pace. L'Italia ha sempre mantenuto relazioni costanti e voglio ringraziare il Qatar e l'Egitto per il lavoro che hanno svolto per la liberazione dei primi ostaggi israeliani. Noi abbiamo sempre sostenuto l'azione degli Stati Uniti che andava in questa direzione. Ritengo dunque che il nostro ruolo sia stato importante". Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Forum internazionale dell'agricoltura e dell'alimentazione organizzato a Roma da Coldiretti, e The European House - Ambrosetti.

09:39
Hezbollah rivendica 6 attacchi contro esercito israeliano

Il movimento sciita libanese ha oggi rivendicato sei attacchi compiuti nelle ultime ore contro postazioni dell'esercito israeliano lungo la linea di demarcazione tra Libano e Israele e nella profondità territoriale dell'Alta Galilea. Lo si apprende da una serie di comunicati diffusi dal Partito di Dio tramite la tv al Manar. Uno dei sei attacchi compiuti stamani è stato diretto contro una caserma dell'esercito israeliano nei pressi della città di Safad, circa 20 km a sud della linea del fronte con Hezbollah. Ieri gli Hezbollah avevano annunciato l'uccisione nel sud del Libano, in un raid di Israele, di uno dei figli di Muhammad Raad, deputato e capogruppo parlamentare del movimento islamico libanese. 

08:17
Israele, il direttore Shifa arrestato mentre era in viaggio verso sud

L'esercito israeliano ha confermato di aver arrestato il direttore dell'ospedale Shifa di Gaza, Muhammed Abu Salmya. Secondo la radio militare, il direttore si stava allontanando da Gaza City ed è stato fermato mentre cercava di raggiungere la zona meridionale della striscia di Gaza, passando dal corridoio umanitario. L'emittente ha aggiunto che sta per essere interrogato. Ieri il portavoce militare israeliano aveva sostenuto che sotto all'ospedale Shifa Hamas aveva approntato “un importante centro nevralgico" per lo svolgimento delle sue attività militari.

07:53
Ex premier israeliano: “Netanyahu? Spero venga cacciato oggi stesso”

“Comunque vada, Hamas ha riportato una vittoria. Potrà giocare con noi. Siamo stati messi nella posizione di dover pregare per ottenere. Hanno i civili e una cinquantina di soldati con cui condurre le trattative”. Così, in un'intervista al Fatto Quotidiano, Ehud Olmert, ex primo ministro di Israele. Che aggiunge: “Però, considerata la situazione, il governo doveva accettare l'accordo, anche perché l'opinione pubblica israeliana è in larga parte a favore. Il problema è che questa tregua permetterà ad Hamas di riorganizzarsi: è un rischio che va corso”.​​​

Palestinesi uccisi nella notte sulla Striscia di Gaza
Palestinesi uccisi nella notte sulla Striscia di Gaza

Secondo Olmert, “la terribile situazione attuale in Israele e a Gaza è stata provocata dal massacro perpetrato dai miliziani di Hamas. Non si può dimenticare né perdonare: perciò i nostri sforzi devono concentrarsi sull'eradicazione di Hamas”. Poi aggiunge: “Per quanto riguarda i peccati che questo governo di estremisti religiosi, nonché i coloni, stanno commettendo, ci troviamo di fronte a un gruppo di persone estremamente pericolose che sognano di annettere tutta la Cisgiordania ed espellere tutti i palestinesi. A questo criminale e inaccettabile progetto è contraria la stragrande maggioranza degli israeliani e, di conseguenza, deve essere fermato il prima possibile”. E alla domanda se Netanyahu dovrebbe andar via, l'ex premier risponde: “Spero venga cacciato oggi stesso. È impresentabile. Ormai ha perso la fiducia anche della popolazione che vota a destra”.

07:43
Scooerto un tunnel vicino all'ospedale di Sfiha: il video

Un soldato israeliano mostra in un video un tunnel sotto il pavimento di una casa. “Abbiamo scoperto un altro tunnel di Hamas, ma questa volta sotto una casa civile vicino all'ospedale Shifa”, dicono dall'Idf.

 

07:31
Ministra tedesca Faeser: "Azione contro gli islamisti radicali. Al bando Hamas e Samidoun"

Continua l’operazione di polizia in Germania contro presunti sostenitori di Hamas in quattro diverse regioni. Nel mirino, presunti membri e simpatizzanti di Hamas e Samidoun, organizzazioni bandite nel Paese, così come ha riferito in un comunicato il ministero dell'Interno. "Stiamo portando avanti un'azione contro gli islamisti radicali. Mettendo al bando Hamas e Samidoun in Germania, abbiamo inviato un chiaro segnale che non tollereremo alcuna scusa o sostegno al barbaro terrore di Hamas contro Israele", ha detto in una nota la ministra degli Interni, Nancy Faeser.

Ministra degli Interni tedesca, Nancy Faeser
Ministra degli Interni tedesca, Nancy Faeser
07:21
"Martiri sconosciuti" sepolti in una fossa comune

I corpi di decine persone non identificate sono stati sepolti mercoledì in una fossa comune nel cimitero di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, riferisce l'Afp. Avvolti in teli blu, i corpi sono stati calati su barelle in una fossa sabbiosa che è stata gradualmente allargata da una escavatrice. Alcuni avevano le dimensioni di un bambino. “Poiché questi martiri non avevano nessuno a cui dire addio, abbiamo scavato una fossa comune per seppellirli. Sono martiri sconosciuti”, ha detto all'Afp Bassem Dababesh del comitato di emergenza del ministero per gli affari religiosi. I resti, che portavano solo numeri, provenivano dagli ospedali indonesiano e di al-Shifa nel nord della Striscia di Gaza, secondo i membri del comitato sul luogo di sepoltura.

Vittime palestinesi del conflitto tra Israele e Hamas
Vittime palestinesi del conflitto tra Israele e Hamas
07:16
Arrestato il direttore dell'ospedale al Shifa

Arrestato il direttore dell’ospedale al Shifa di Gaza City, attualmente sotto il controllo dell'esercito israeliano. "Il dottor Mohammed Abou Salmiya è stato arrestato insieme a diversi altri dirigenti sanitari", annuncia il capo dipartimento del nosocomio, Khaled Abou Samra. Salmiya aveva ricevuto e disatteso un "ordine" di evacuazione il 18 novembre, dopo averne rifiutato uno precedente, scrive Afp. L’esercito israeliano ha affermato di aver evacuato centinaia di pazienti e sfollati dall'ospedale su "richiesta" dello stesso dottore.

07:04
Gaza, 15 morti nella notte. Ieri 160 vittime, spazzata via un'intera famiglia di 52 persone

Gli attacchi israeliani su Gaza sono continuati durante la notte. I media palestinesi, citati dal Guardian, riferiscono che aerei e artiglieria israeliani hanno colpito la città meridionale di Khan Younis in almeno due ondate e che 15 persone sono state uccise. Sono stati segnalati attacchi anche in diverse altre parti di Gaza, tra cui il campo profughi di Jabaliya, a nord di Gaza City, e il campo di Nuseirat nel centro di Gaza.

Migliaia di bambini feriti a Gaza
Migliaia di bambini feriti a Gaza

Israele ha detto ai palestinesi di spostarsi a sud per sicurezza, ma ha continuato a colpire aree come Khan Younis. Ieri circa 160 palestinesi – tra cui 52 appartenenti ad una stessa famiglia – sarebbero stati uccisi. Wafa, l'agenzia di stampa palestinese, ha detto che 81 persone sono state uccise dalla mezzanotte di mercoledì quando le loro case sono state prese di mira nel centro della Striscia. Si ritiene che altri 60 siano morti dopo i bombardamenti a Jabaliya e dintorni. Riyad al-Maliki, il ministro degli Esteri palestinese, ha detto durante una visita a Londra che 52 delle vittime di Jabaliya appartenevano alla stessa famiglia Qadoura. “Ho l'elenco dei nomi, 52. Sono stati completamente spazzati via, dai nonni ai nipoti”, ha detto il ministro palestinese.

06:58
Idf: distrutti 300 obiettivi nelle ultime 24 ore 

L'aeronautica israeliana ha effettuato attacchi contro circa 300 obiettivi nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. Lo affermano le Forze di difesa israeliane (Idf), aggiungendo che i siti colpiti sono centri di comando, tunnel, depositi di armi, siti di produzione di armi e postazioni di lancio di missili anticarro. Le operazioni di terra nella Striscia di Gaza sono continuate durante la notte, il 215esimo reggimento di artiglieria ha colpito diversi obiettivi a Jabaliya, nel nord di Gaza, mentre le truppe di terra continuano ad operare nell’area, aggiunge Idf. Inoltre, è stato effettuato un attacco con droni contro un gruppo di agenti di Hamas che si dirigevano verso le forze israeliane. In un altro evento, carri armati e un drone israeliani hanno colpito una cellula di Hamas nel mezzo di uno scontro a fuoco guidato dalla Brigata Golani.

La guerra continua a Gaza
La guerra continua a Gaza
06:50
Hamas: 16mila civili uccisi a Gaza

Secondo il ministero della Sanità controllato da Hamas, finora sono state uccise più di 16.000 persone. L'esercito israeliano ha dichiarato mercoledì che i soldati hanno distrutto circa 400 tunnel dall'inizio della guerra. Molti dei tunnel utilizzati da Hamas sono stati trovati sotto ospedali civili, scuole e case. La Mezzaluna Rossa palestinese ha dichiarato che altri
pazienti saranno evacuati dall'ospedale al-Shifa, in rovina, a Gaza City.

 

06:46
Rilascio in due fasi: cosa prevede l'accordo

L'accordo prevede il rilascio di 100 ostaggi da Gaza in cambio di 300 prigionieri palestinesi detenuti in Israele. Il gabinetto israeliano ha approvato l'accordo all'inizio di mercoledì, dopo settimane di negoziati difficili mediati dal Qatar e dagli Stati Uniti. Il primo passo dell'accordo prevede il rilascio graduale di 50 donne e bambini israeliani che sono stati trattenuti dai militanti a Gaza dall'attacco terroristico del 7 ottobre. In cambio, verranno rilasciati 150 prigionieri palestinesi. In una seconda fase, altri 50 ostaggi israeliani saranno scambiati in piccoli gruppi con altri 150 prigionieri palestinesi. Il cessate il fuoco sarà accompagnato da maggiori consegne di aiuti per la popolazione civile sofferente nella Striscia di Gaza, dove cibo, acqua, elettricità e forniture mediche scarseggiano.

Attesa per la liberazione degli ostaggi in Israele
Attesa per la liberazione degli ostaggi in Israele
06:42
Israele: "Rilascio ostaggi non prima di venerdì"

Il primo scambio di ostaggi rapiti in Israele con prigionieri palestinesi era inizialmente previsto per oggi. "Il rilascio (degli ostaggi) inizierà secondo l'accordo originale tra le parti, e non prima di venerdì", ha dichiarato il consigliere israeliano per la sicurezza Tzachi Hanegbi, citato dai quotidiani Haaretz e 'Times of Israel' e dal canale N12. "I colloqui per il rilascio dei nostri ostaggi stanno procedendo e continueranno su base continuativa". 
 

06:40
Fonti israeliane: ritardo accordi per questioni amministrative

"Non c'èmotivo di preoccuparsi. Il ritardo non deriva da una rottura dei colloqui, ma piuttosto dalla necessità di risolvere le questioni amministrative che sono in fase di risoluzione". Lo ha detto ad Haaretz una fonte israeliana vicina alla trattativa dopo che l'accordo sugli ostaggi tra Israele e Hamas è slittato di un giorno.

06:38
Germania: perquisizioni in corso nelle case dei sostenitori di Hamas

Perquisizioni sono in corso nelle case di sostenitori di Hamas in Germania. Lo rende noto il ministero dell'Interno tedesco. La polizia sta conducendo le perquisizioni a Berlino, Nordreno-Vestfalia, Bassa Sassonia e Schleswig-Holstein.

06:27
Qatar sulla tregua: "Colloqui sugli ostaggi stanno progredendo"

Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar ha affermato che i colloqui sugli ostaggi che Doha sta mediando tra Israele e Hamas stanno "progredendo positivamente". Il Qatar sta lavorando con le due parti in guerra insieme a Israele e gli Stati Uniti "per garantire il rapido inizio della tregua e per fornire ciò che è necessario per garantire l'impegno delle parti verso l'accordo".