Roma, 17 marzo 2024 – Israele non si ferma e annuncia l’operazione a Rafah entro “poche settimane”. L’ha ribadito il premier Benyamin Netanyahu che è tornato a respingere le pressione internazionali per interrompere la guerra a Gaza “prima che gli obiettivi siano raggiunti”. E Netanyahu è critico: “Lo fanno - ha spiegato - lanciando false accuse contro l'Idf, contro il governo israeliano e il suo primo ministro. Lo fanno riferendosi anche a dichiarazioni di esponenti Usa, cercando di premere per le elezioni adesso, nel mezzo della guerra. E lo fanno perché sanno che le elezioni adesso fermeranno la guerra e paralizzeranno il Paese per almeno sei mesi”. Il premier ha quindi confermato l'operazione a Rafah: “Ci vorranno alcune settimane e accadrà”.
Sul fronte di Hamas, il numero due delle Brigate Qassam, l'ala militare della fazione palestinese, Marwan Issa, è morto, secondo quanto scrive il Jerusalem Post, che cita “fonti di Hamas”. Issa sarebbe rimasto ucciso, sepolto in un tunnel sotterraneo colpito dalle forze israeliane a Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Per ora non c'è alcuna altra conferma che l'uccisione sia effettivamente avvenuta.
Intanto a Doha potrebbero riprendere domani pomeriggio i negoziati per una nuova tregua e il rilascio di ostaggi, mentre l’esercito israeliano continua le operazioni nella Striscia e il primo carico di aiuti via mare è sbarcato a Gaza: quasi 200 tonnellate di beni sono arrivati su una chiatta trainata da una nave di Open Arms.
Nel Mar Rosso una nave Usa ha abbattuto un drone degli Houthi, il gruppo yemenita che ieri ha mandato un messaggio con Hamas: “Accerchiare Israele”.
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L'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha accusato Joe Biden di aver abbandonato il suo sostegno a Israele. "Vede molte persone protestare là fuori e si dà il caso che siano palestinesi o provenienti dal Medio Oriente. Probabilmente è rimasto scioccato nel vederle e, all'improvviso, ha scaricato Israele", ha dichiarato Trump in un'intervista a Fox News. "Sostanzialmente ha detto che Netanyahu dovrebbe andare a farsi una passeggiata", ha proseguito l'ex presidente, che ha quindi invitato il primo ministro israeliano a mettere fine rapidamente alla guerra a Gaza, auspicando il ritorno a "un mondo di pace".
"Non possiamo restare a guardare i palestinesi che muiono di fame", ha detto in conferenza stampa con il premier Benyamin Netanyahu il cancelliere tedesco Olaf Scholz invocando "un cessate il fuoco di lunga durata". "Israele - ha aggiunto Scholz - ha il diritto di combattere Hamas e sta combattendo Hamas per raggiungere un obiettivo legittimo, ma mentre la guerra continua, il numero dei civili feriti aumenta, il prezzo è sempre più alto. E sorge la domanda se esiste un altro modo per raggiungere l'obiettivo". "Il terrorismo - ha spiegato - non può essere sconfitto solo con mezzi militari. Gaza e la Cisgiordania appartengono all'Autorità Palestinese. L'autogoverno e uno Stato palestinese dovrebbero far parte delle esigenze di sicurezza di Israele".
Nella Striscia di Gaza "è importante avere un cessate il fuoco immediato e incondizionato per portare più aiuti umanitari a Gaza". Lo ha detto il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi nelle dichiarazioni alla stampa dal Cairo al vertice Ue-Egitto. "Coi leader europei siamo giunti a un accordo per chiedere un cessate il fuoco a Israele a Rafah e nella Striscia", ha aggiunto. "Dobbiamo continuare a profondere sforzi per arrivare alla soluzione della crisi perorando la causa palestinese e la necessita' di tornare ai confini del 1967".
Il governo israeliano ha deciso di istituire una giornata nazionale di commemorazione per ricordare ogni anno "la catastrofe" dell'attacco del 7 ottobre lanciato da Hamas nel sud del Paese, si legge in un comunicato stampa dell'ufficio del primo ministro. "Il governo israeliano ha votato all'unanimità per organizzare ogni anno una giornata nazionale del ricordo per (contrassegnare) la catastrofe che ha colpito lo Stato di Israele il 7 ottobre", si legge nella dichiarazione. Si terrà una cerimonia "ogni anno alle ore 11 in memoria dei soldati caduti in guerra e un'altra alle ore 13 in ricordo dei civili assassinati".
Reparti del genio militare israeliano hanno distrutto nel settore nord della Striscia di Gaza un tunnel militare di Hamas lungo 2,5 chilometri. Lo ha reso noto il portavoce militare. Si tratta del tunnel più lungo scoperto finora in quella zona. Esso - ha spiegato il portavoce - garantiva i collegamenti fra i diversi battaglioni di Hamas dislocati nella Striscia, sotto al tessuto urbano, e fra le diverse brigate. Consentiva inoltre il passaggio dei miliziani di Hamas fra il settore settentrionale della Striscia e quello meridionale.
"Domani a Bruxelles, alla riunione del Consiglio Affari Esteri dell'Unione europea presenteremo il programma Food for Gaza, lanciato insieme alla Fao, al Pam, alla Croce Rossa, alla Mezza Luna Rossa, per coordinare l'invio di beni alimentari per la popolazione di Gaza, e non per via aerea ma via mare e terra". Lo ha ricordato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenuto in una trasmissione su Rai 3. "Un programma che abbiamo illustrato ai ministri degli esteri di Palestrina e Israele, ricevendo un giudizio positivo. A noi interessano gli ostaggi e i civili in mano ad Hamas".
"Stiamo fronteggiando una situazione internazionale molto complessa. La crisi di Gaza è in cima alle nostre preoccupazioni". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento al vertice Ue-Egitto in corso al Cairo. Bisogna "raggiungere un cessate il fuoco, garantire corridoi umanitari per gli aiuti e arrivare alla liberazione degli ostaggi". In questo senso "l'Italia sostiene lo sforzo dell'Egitto e di altri Paesi" dell'area, ha detto Meloni ricordando che fin dall'inizio l'Italia è stata "in prima linea per garantire gli aiuti umanitari".
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che Israele continuerà a cercare di ottenere un accordo per il rilascio di 100 ostaggi in cambio di una pausa di sei settimane nei combattimenti con Hamas a Gaza. "Il tempo lo dirà, ma le stravaganti richieste di Hamas rendono l'accordo molto più difficile. Ma continueremo a provarci perché vogliamo indietro quegli ostaggi", ha detto Netanyahu intervistato dalla Cnn.
Si accinge a partire domani per il Qatar, secondo la radio militare, la delegazione israeliana guidata dal capo del Mossad David Barnea incaricata di portare avanti le trattative per uno scambio di prigionieri e di ostaggi con Hamas. Lo ha anticipato la radio militare. L'emittente ha aggiunto tuttavia che la delegazione attende ancora di ricevere istruzioni dettagliate dal gabinetto di sicurezza israeliano, che dovrebbe essere convocato in serata dal premier Benyamin Netanyahu. In particolare i membri della delegazione aspettano ancora di conoscere quali sarebbero i loro margini di manovra nei negoziati, una volta giunti a Doha.
Secondo il Jerusalem Post, Hamas ha confermato l'uccisione in un tunnel da parte delle forze israeliane di Marwan Issa, indicato come comandante delle Brigate Qassam e numero tre nell'alto comando di Hamas. Issa sarebbe stato ucciso in un bombardamento Idf a Nusirat, nella parte centrale di Gaza, avvenuto la settimana scorsa.
L'ostaggio israeliano più anziano di Hamas compie oggi a Gaza 86 anni e le sue condizioni attuali - affermano i media - non sono note in Israele. Shlomo Manzur, questo il suo nome, falegname di professione, fu rapito il 7 ottobre dalla sua abitazione nel Kibbutz Kissufim, vicino alla linea di demarcazione con la striscia di Gaza, di cui all'inizio degli anni Cinquanta era stato uno dei fondatori.
Le forze armate israeliane continuano a operare anche oggi nella città di Khan Yunis e nel settore centrale della Striscia di Gaza. Lo ha riferito il portavoce militare, secondo cui ieri in quella zona "sono stati uccisi circa 18 terroristi". Un soldato israeliano è rimasto ferito in modo grave da un razzo Rpg sparato da miliziani palestinesi. Secondo la radio militare, in questa fase l'esercito ha molto diluito le proprie forze e adesso sono rimaste sul terreno solo quattro brigate.
l ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, afferma che almeno 92 persone sono rimaste uccise nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore, portando il totale delle vittime in cinque mesi di guerra a 31.645. Secondo la stessa fonte, 73.676 persone sono state ferite a Gaza dall'inizio della guerra dopo l'attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre scorso.