Roma, 16 ottobre 2023 – Un’altra notte di bombardamenti su Gaza e attacchi dell’esercito israeliano al confine con il Libano contro postazioni di Hezbollah, mentre prosegue l’esodo dei civili palestinesi: almeno mezzo milione di persone ha lasciato la zona nord della Striscia da venerdì secondo fonti delle Forze di Difesa Israeliane, mentre per l’Onu la stima degli sfollati diretti a sud è di più di un milione di palestinesi. Il sud di Gaza sta lottando per accogliere l'afflusso di persone. I rifugi sono sovraccarichi e l'area soffre di carenza di cibo, acqua e carburante.
Il presidente Usa Biden lancia un avvertimento a Netanyahu, reputando “un grave errore” l’occupazione di Gaza. Appello a Israele anche dal segretario Onu, Antonio Guterres, per fornire accesso umanitario rapido e senza ostacoli a Gaza, e ad Hamas per rilasciare immediatamente gli ostaggi senza precondizioni.
Ma Netanyahu non apre spiragli. “Non c'è per il momento un cessate il fuoco né l'ingresso a Gaza di aiuti umanitari in cambio della fuoriuscita di cittadini stranieri”, fa sapere l’ufficio del premier. E' la Striscia di ''Gaza il centro dei combattimenti, ma se Hezbollah commette l'errore di metterci alla prova la risposta sarà mortale'', tuona il portavoce militare delle Forze di difesa israeliane (Idf).
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"Mi chiamo Maya Sham, ho 21 anni e sono di Shoham. In questo momento sono a Gaza". Lo dice la ragazza israeliana (con cittadinanza anche francese) nel video diffuso da Hamas e pubblicato da Haaretz. "Sabato mattina presto stavo tornando da una festa nell'area di Sderot. Sono stata gravemente ferita alla mano. Mi hanno portato a Gaza e mi hanno portato all'ospedale per tre ore. Si sono presi cura di me, fornendomi farmaci. Vi chiedo solo di riportarmi a casa il più presto possibile dalla mia famiglia, dai miei genitori, dai miei fratelli. Per favore, fatemi uscire di qui il più presto possibile", dice l'ostaggio.
Il portavoce delle Brigate al Qassam, Abu Obeida, ha dichiarato che sono tra 200 e 250 gli ostaggi, di cui 200 in mano al braccio armato di Hamas e gli in mano ad altre fazioni palestinesi. Abu Obeida ha detto che i prigionieri vengono trattati bene, nel rispetto della "fede islamica". Quindi ha aggiunto: "Confermiamo che gli attacchi aerei di Israele hanno portato all`uccisione di 22 prigionieri".
Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan e il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, hanno tenuto un colloquio telefonico in cui hanno discusso degli "ultimi sviluppi in Palestina e della possibilità del rilascio dei civili" in ostaggio, lo riporta l'agenzia turca Anadolu.
Il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza ha costretto il segretario di Stato Usa Antony Blinken ad andare nel rifugio mentre partecipava a una riunione del gabinetto di guerra israeliano a Tel Aviv insieme al premier Benjamin Netanyahu.
Fonti del Pentagono, riportate dal Wall Street Journal hanno reso noto che l'esercito americano ha selezionato circa 2.000 soldati per prepararsi a un potenziale dispiegamento a sostegno di Israele quando lancerà l'offensiva di terra a Gaza. I militari Usa avrebbero compiti di consulenza e supporto medico e non sarebbero coinvolti "nel combattimento".
Le sirene d'allarme risuonano nuovamente a Tel Aviv e nell'area centrale di Israele.
Ronen Bar, capo dello Shin Bet, agenzia di intelligence per gli affari interni di Israele ha fatto mea culpa e si è assunto la responsabilità di non essere riuscito a sventare l'attacco subito il 7 ottobre scorso da parte di Hamas. "Nonostante una serie di azioni che abbiamo attuato, purtroppo sabato non siamo riusciti a dare un'allerta sufficiente che ci avrebbe permesso di sventare l'attacco. Come capo dell'organizzazione, la responsabilità di questo ricade su di me", ha scritto in una lettera inviata ai membri dell'agenzia e riportata dai media israeliani.
Il presidente russo Vladimir Putin e il premier israeliano Benjamin Netanyahu hanno avuto una conversazione telefonica per la prima volta dall'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre. Lo ha reso noto l'ufficio di Netanyahu. Putin avrebbe detto al premier israeliano che la Russia è pronta a continuare gli sforzi per mettere fine alla guerra tra Israele e Hamas.
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, incontrando il Segretario di Stato Usa Antony Blinken, ha affermato che la guerra contro il movimento palestinese Hamas sarà lunga ma verrà vinta da Israele. "Vi dico che sarà una guerra lunga, il prezzo sarà molto alto, ma la vinceremo, per Israele, per il popolo ebraico e per i valori in cui credono i nostri due popoli".
Il presidente russo Vladimir Putin oggi ha sentito al telefono i presidenti dell'Egitto Abdel Fattah al-Sisi, dell'Iran Ebrahim Raisi, della Siria Bashar al Assad e dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen. Lo zar "ha sottolineato l'inaccettabilità di qualsiasi forma di violenza contro i civili" in Medio Oriente, afferma il Cremlino, ripreso dalla Tass.
L'esercito israeliano ha fatto sapere di aver ucciso Bilal al-Qadr, il capo dell'intelligence generale di Hamas a Khan Younis, nel sud della Striscia. Per eliminarlo Israele ha usato il missile 'Saar-6', ha precisato il portavoce militare. Si tratta di un missile montato di norma sulle motovedette della marina militare che presidiano la costa di Gaza e che proteggono le piattaforme israeliane per l'estrazione di gas naturale dai fondi marini. "È stata questa la prima volta che 'Saar-6' è stato impiegato in una operazione di combattimento".
Secondo fonti a Gaza Israele avrebbe colpito una pensilina del valico di Rafah in un attacco sulla Striscia. Il raid è avvenuto dopo che la folla, ferma davanti al varco nella speranza di passare in Egitto, si era dispersa. Se la notizia fosse confermata, sarebbe il quinto attacco israeliano dall'inizio del conflitto al valico di Rafah.
Le navi della classe Saar 6 sono state utilizzate per attaccare Gaza per la prima volta durante l'attuale guerra con Hamas. Lo hanno riferito le Forze di difesa israeliane (Idf). Colpite infrastrutture di Hamas per l'assemblaggio delle armi, nonché le postazioni e i posti di guardia navali della milizia. Uno di questi missili ha ucciso Bilal al-Qadr, il comandante dell'unità di Khan Younis della Nukhba, reparto dell'intelligence di Hamas.
Potrebbero essere circa 100.000 gli israeliani ad essere sfollati internamente a causa della guerra in corso nella Striscia di Gaza e con il rischio di scontri al confine con il Libano.
Gli Hezbollah hanno affermato oggi di aver 'accecato il nemico' distruggendo una serie di telecamere di osservazioni posizionate da Israele lungo la Linea Blu di demarcazione tra i due paesi.
Nuovo scambio di colpi al confine tra Israele e Libano. Hezbollah afferma di aver attaccato "cinque basi" dell'Esercito dello Stato ebraico, che a sua volta ha colpito obiettivi nel sud del Libano.
Un raid israeliano "effettuato senza preavviso" su una casa a Rafah nel sud della Striscia di Gaza ha provocato la morte di almeno cinque persone e 15 feriti.
"Vi sono vicino, sono vicino a tutti", ha detto Papa Francesco al telefono con le suore e i sacerdoti della comunità cattolica di Gaza. La conversazione è stata ripresa e pubblicata sul suo profilo su Facebook da padre Gabriel Romanelli, parroco di Gaza attualmente bloccato a Betlemme.
A Gerusalemme e Tel Aviv sono risuonate ancora le sirene di allarme missilistico. Sospesa la sessione inaugurale della Knesset per far scendere nei rifugi i parlamentari.
Nasser Kanaani, portavoce del ministero degli Esteri iraniano, ha dichiarato che Hamas è pronto a rilasciare i quasi 200 ostaggi che tiene prigionieri dopo gli attacchi del 7 ottobre nel sud di Israele, se Tsahal cessa i suoi attacchi aerei sulla Striscia di Gaza. Fin ad oggi Hamas non aveva fatto una simile offerta. I responsabili di Hamas "hanno dichiarato di essere pronti a prendere le misure necessarie per liberare i cittadini detenuti dai gruppi di resistenza, ma il loro punto è che tali misure richiedono preparativi impossibili sotto i bombardamenti quotidiani dei sionisti su varie parti di Gaza", ha spiegato Kanaani. Hamas scambierà i prigionieri con migliaia di palestinesi detenuti da Israele secondo il tipo di accordi di scambio sbilanciati che sono stati raggiunti in passato.
L'Unrwa, agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi, ha denunciato che personaggi autodefinitesi di Hamas hanno "sequestrato benzina e attrezzature mediche" dalla sua base a Gaza City.
Il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry ha dichiarato lunedì che il governo israeliano "non ha preso una posizione che porti all'apertura del valico di Rafah dal lato di Gaza". Shoukry ha sottolineato che il suo Paese ha avviato i colloqui con le Nazioni Unite a questo riguardo.
Il vertice sulla questione palestinese proposto dall'Egitto si svolgerà sabato prossimo al Cairo. Lo annunciano i media del Golfo, dal Qatar al Kuwait, riferendo che i loro leader sono stati invitati a partecipare. Le autorità egiziane avevano proposto "un vertice regionale e internazionale sul futuro della causa palestinese".
Durante il colloquio telefonico oggi con il presidente russo Vladimir Putin, il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha avvertito che "l'assedio in corso, l'uccisione di donne e bambini e l'attacco di terra alla Striscia di Gaza" porteranno a "una lunga guerra su diversi fronti", ha scritto su X Mohammad Jamshedi, vice capo di gabinetto della presidenza iraniana.
Il presidente russo Vladimir Putin ha in programma oggi colloqui telefonici con il premier israeliano Benyamin Netanyahu e con il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) e con il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, lo ha annunciato il suo consigliere per la politica estera, Yuri Ushakov.
Il presidente Vladimir Putin e il presidente siriano Bashar al-Assad hanno parlato al telefono della guerra tra Israele e Hamas, scrive la Tass. "Assad e Putin in una conversazione telefonica si sono espressi a favore della consegna immediata di aiuti a Gaza, riferisce l'ufficio del leader siriano. Assad e Putin hanno anche chiesto la fine dei bombardamenti su Gaza e dello sfollamento forzato dei suoi residenti".
Secondo una fonte israeliana, il presidente Usa Joe Biden potrebbe arrivare in Israele mercoledì prossimo. Lo riferisce Haaretz.
E' la Striscia di ''Gaza il centro dei combattimenti, ma se Hezbollah commette l'errore di metterci alla prova la risposta sarà mortale''. Lo ha dichiarato il portavoce militare delle Forze di difesa israeliane (Idf) Daniel Hagari nel corso di una conferenza stampa a Tel Aviv. ''Hezbollah ha effettuato una serie di attacchi terroristici per distrarre dai nostri sforzi bellici nel sud'' verso Gaza, ''sotto istruzione iraniana e con il sostegno'' di Teheran, ha detto il contrammiraglio Hagari.
Le Brigate Izz al-Din al-Qassam, il braccio militare del gruppo palestinese Hamas, hanno annunciato di aver bombardato oggi l'aeroporto Ben Gurion vicino a Tel Aviv con una salva di missili. Le Brigate Al-Qassam hanno affermato che i bombardamenti sono avvenuti in risposta ai crimini israeliani contro i civili. Prima di questo attacco missilistico, le sirene suonavano in diverse città del centro di Israele. Intanto l'esercito israeliano sta rafforzando le sue forze al confine settentrionale e minaccia di rispondere agli attacchi di Hezbollah dal Libano. Un portavoce militare israeliano ha affermato che l'Iran ha dato istruzioni agli Hezbollah libanesi di effettuare attacchi ieri, al confine libanese-israeliano. Hezbollah ha annunciato di aver attaccato diversi siti israeliani vicino al confine, provocando morti e feriti israeliani.
Al valico di Rafah i funzionari hanno completato tutti i preparativi per l'apertura ma finora nessun aiuto umanitario è entrato dall'Egitto verso Gaza e nessuno cittadino straniero o palestinese con doppia nazionalità è passato nel deserto del Sinai. Lo riferiscono fonti locali secondo cui al momento "la situazione è statica".
Antony Blinken è tornato oggi in Israele - come previsto - per colloqui sulla crisi: lo scrive un giornalista dell'agenzia di stampa Afp che viaggia insieme al segretario di Stato americano. Il capo della diplomazia Usa, che giovedì si trovava in Israele per una visita di solidarietà, è atterrato a Tel Aviv e incontrerà nuovamente il primo ministro Benjamin Netanyahu a Gerusalemme.
L'esercito israeliano ha informato finora le famiglie di 199 ostaggi che si trovano a Gaza. Lo ha reso noto il portavoce militare Daniel Hagari, in una conferenza stampa. Ha precisato che a loro riguardo Israele sta compiendo "uno sforzo nazionale di priorità suprema", ricorrendo anche ad informazioni di intelligence. L'esercito, ha aggiunto, ha finora informato 295 famiglie di militari caduti finora nel conflitto con Hamas.
Il presidente americano Joe Biden ritiene che un'occupazione israeliana di Gaza sarebbe "un grosso errore", affermando al programma tv '60 Minutes' che Hamas non rappresenta tutti i palestinesi. Lo riporta il Washington Post, anticipando i contenuti di un'intervista al presidente Usa che andrà in onda tra poco.
"Non c'è per il momento un cessate il fuoco né l'ingresso a Gaza di aiuti umanitari in cambio della fuoriuscita di cittadini stranieri": lo ha reso noto l'ufficio del premier Benyamin Netanyahu commentando notizie diffuse in precedenza circa l'apertura del valico di Rafah (fra Egitto e Gaza) alle 9 del mattino ora locale, le 8 in Italia.
Quattordici membri del personale dell'agenzia umanitaria dell'Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) sono stati uccisi negli attacchi israeliani su Gaza: lo ha detto il capo dell'agenzia, Philippe Lazzarini, durante una conferenza stampa tenuta ieri sera. Lo riporta il Guardian. Il mondo ha "perso la sua umanità", ha affermato inoltre Lazzarini commentando la situazione nella Striscia, aggiungendo di aver organizzato la conferenza stampa per "lanciare l'allarme", poiché i suoi colleghi a Gaza non possono più fornire assistenza umanitaria nell'enclave.
In seguito agli scontri a fuoco avvenuti negli ultimi giorni il ministero della Difesa israeliano ha deciso di evacuare la popolazione che risiede a ridosso del confine con il Libano ad una distanza inferiore a 2 chilometri. Un comunicato del ministero precisa che si tratta in tutto di 28 località fra cui la cittadina di Metulla. Ieri attacchi giunti dal Libano hanno provocato in quella zona la morte di due israeliani, un militare ed un civile. Sempre ieri le autorità militari hanno vietato l'ingresso in una fascia della profondità di quattro chilometri lungo l'intero confine con il Libano.
Un funzionario dell'Ambasciata palestinese a Washington, Kamel Khatib, citato dalla Nbc, ha reso noto che gli stranieri ed i palestinesi con nazionalità straniera potranno uscire da Gaza attraverso il valico di Rafah con l'Egitto a partire dalle 9:00 di questa mattina ora locale (le 8:00 in Italia), quando anche gli aiuti umanitari cominceranno ad arrivare a Gaza. Secondo media israeliani, il valico resterà aperto per cinque ore.
L'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha) prevede che le riserve di carburante degli ospedali di tutta Gaza dureranno solo "per altre 24 ore". Nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione nella Striscia, l'Ocha avverte che "l'arresto dei generatori di riserva metterebbe a rischio la vita di migliaia di pazienti" negli ospedali.
Gli Stati Uniti e Israele stanno lavorando a una possibile visita del presidente americano Joe Biden in territorio israeliano: lo hanno riferito l'emittente all-news statunitense Cnn e il portale Axios. Secondo Axios, che cita fonti statunitensi e israeliani, la visita di Biden potrebbe avvenire alla fine della settimana. Una visita di Biden rappresenterebbe una significativa dimostrazione di sostegno a Israele, il principale alleato degli Stati Uniti in Medio Oriente.
Il presidente Usa Joe Biden ha dichiarato che sarebbe un "grande errore" per Israele rioccupare Gaza, ma che Israele "deve rispondere" e "dare la caccia ad Hamas" dopo gli attacchi terroristici della scorsa settimana - che ha paragonato all'Olocausto - in un'intervista andata in onda nella notte.
Più di un milione di persone sono state costrette a lasciare le loro case nel Nord della Striscia di Gaza da quando Israele ha iniziato i bombardamenti contro Hamas. Lo riferisce l'Onu. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha esortato Israele a fornire accesso umanitario rapido e senza ostacoli a Gaza e ha chiesto nuovamente ad Hamas di rilasciare immediatamente gli ostaggi senza precondizioni.
Circa mezzo milione di persone hanno lasciato il nord di Gaza per il sud in seguito all'avviso di evacuazione di Israele di venerdì. Lo ha dichiarato un portavoce delle Forze di Difesa Israeliane alla Cnn. La stima rappresenta circa la metà della popolazione del nord di Gaza, dove l'Idf si sta preparando per le prossime fasi della sua guerra contro Hamas, che gestisce il territorio.
Una "enorme palla di fuoco" è stata segnalata a Gaza dopo "molteplici attacchi aerei" da parte dell'esercito israeliano che hanno causato «la morte di diverse persone» nelle ultime ore, secondo quanto riportano i corrispondenti di Al Jazeera.
L'esercito di Israele ha condotto un altro attacco in Libano contro le infrastrutture del gruppo militante islamico sciita Hezbollah, riferiscono le Forze di difesa israeliane.