Roma, 29 febbraio 2024 – Strage di civili questa mattina a Gaza: le truppe israeliane hanno sparato sulla folla in coda per gli aiuti alimentari. Il bilancio continua a salire, secondo Hamas è arrivato a 112 morti e 760 feriti. “Massacro senza precedenti”, tuona l’organizzazione che si appella all’Onu e avverte: “L’aggressione israeliana potrebbe portare al fallimento dei negoziati”. Tel Aviv conferma l’attacco e risponde: “Hanno saccheggiato il camion”. “La fornitura di aiuti umanitari ai palestinesi facilitata dall'esercito israeliano mette in pericolo i soldati”. Lo ha detto il ministro della Sicurezza nazionale israeliano e leader di destra radicale Itamar Ben Gvir, proponendo “lo stop alle forniture”. Il presidente Usa, Joe Biden ha detto: “E’ probabile che il cessate il fuoco non sarà lunedì. Stiamo esaminando le versioni sulla sparatoria”. Intervenuta anche la premier Giorgia Meloni: “Sgomento per i fatti di Gaza, Israele accerti la dinamica”. Arriva la condanna di Guterres: “Serve il cessate il fuoco”. Immediata la reazione del Consiglio di sicurezza Onu che ha indetto una riunione d’emergenza.
Intanto, proprio oggi il Parlamento Europeo aveva votato per la prima volta il “cessate il fuoco immediato”.
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La Francia ha condannato "l'ingiustificabile fuoco israeliano" dopo una fuga durante una distribuzione di aiuti che ha causato più di 110 morti e 760 feriti nel nord di Gaza, secondo Hamas. "Gli spari dei soldati israeliani contro i civili che cercavano di accedere ai generi alimentari sono ingiustificabili", si legge in un comunicato del Ministero degli Esteri francese, in cui si sottolinea che "questo tragico evento giunge in un momento in cui la situazione umanitaria a Gaza è di assoluta emergenza", con "un numero crescente e insopportabile di civili palestinesi che soffrono la fame e le malattie".
Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres "condanna" la strage a Gaza in cui sono state uccise oltre 100 persone mentre erano in fila per gli aiuti, e ribadisce il suo "appello per un cessate il fuoco umanitario immediato e il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi". Lo ha detto il portavoce del Palazzo di Vetro. Guterres chiede ancora una volta "misure urgenti affinché gli aiuti umanitari possano arrivare dentro e attraverso Gaza a tutti coloro che ne hanno bisogno". Il segretario generale è "sconvolto dal tragico bilancio umano del conflitto a Gaza".
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha visitato il nord di Gaza, da dove ha dichiarato che l'esercito (Idf) sta preparando le sue azioni a Rafah e nelle aree della parte centrale della Striscia dove l'Idf non ha ancora operato sul terreno. "Ci stiamo avvicinando ad Hamas. Ci stiamo preparando ad agire a Rafah, cosi' come nelle zone centrali, per raggiungere la fase successiva che decideremo in base alle nostre priorita'", ha detto il ministro come riporta il Times of Israel. "Utilizziamo le informazioni che abbiamo recuperato dagli archivi di Hamas. Ci sono enormi quantita' di informazioni che abbiamo raccolto nei luoghi che abbiamo raggiunto, computer, dischi rigidi, server e altro. Tutte queste informazioni vengono decodificate, utilizzate per distruggere i tunnel e i centri nevralgici di Hamas", ha spiegato Gallant. Secondo il ministro, la rete di tunnel di Hamas, utilizzata dal gruppo palestinese per combattere Israele e fuggire, "si sta trasformando poco a poco in una trappola". "Il risultato e' molto chiaro: Hamas si indebolisce ogni giorno che passa, noi diventiamo piu' forti. Andremo a stringere la corda intorno al collo di Hamas finche' non la elimineremo", ha assicurato.
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu si riunirà a porte chiuse questa sera alle 23.15, ora italiana, dopo la morte di un centinaio di persone durante una distribuzione di aiuti alimentari a Gaza, secondo il programma aggiornato del Consiglio. La riunione è stata richiesta dall'Algeria, secondo fonti diplomatiche.
Più di 25.000 donne e bambini palestinesi sono stati uccisi da ottobre. Lo afferma il capo del Pentagono, Lloyd Austin.
"Ho appreso con profondo sgomento e preoccupazione la drammatica notizia di quanto accaduto oggi a Gaza. È urgente che Israele accerti la dinamica dei fatti e le relative responsabilità. Le nuove e numerose vittime civili impongono di intensificare immediatamente gli sforzi sui negoziati in atto per creare le condizioni per un cessate il fuoco e per la liberazione degli ostaggi". Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio, Giorgia
Meloni.
"Le tragiche morti a Gaza richiedono un immediato cessate il fuoco per favorire più aiuti umanitari, la liberazione degli ostaggi e la protezione dei civili. Chiediamo con forza ad Israele di tutelare la popolazione a Gaza e di accertare, con rigore, fatti e responsabilità". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
"È probabile che non ci sarà un cessate il fuoco temporaneo a Gaza entro lunedì". Lo ha detto il presidente americano Joe Biden. "Lo so" che gli spari a Gaza complicheranno le trattative per gli ostaggi, ha aggiunto il presidente. E poi: Gli Stati Uniti stanno esaminando le varie versioni "contraddittorie" sulla sparatoria.
Israele nega di essere responsabile della maggior parte delle vittime registrate oggi a Gaza. Lo ha detto il portavoce militare Peter Lerner secondo cui si sono verificati due incidenti separati, centinaia di metri uno dall'altro. "Alle 4 di mattina un convoglio di 30 camion di aiuti ha superato il check-point dell'esercito nel Wadi Gaza ed in seguito è stato circondato da migliaia di persone. La folla è finita fuori controllo e decine di persone sono rimaste ferite o uccise nella calca, altre sono state travolte dai camion". I soldati hanno aperto il fuoco solo nel secondo episodio, "sentendosi minacciati da decine di civili".
Gli spari a Gaza sono un "incidente grave". Lo afferma un portavoce del consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca. "Piangiamo la perdita di innocenti vite umane e riconosciamo la difficile situazione umanitaria a Gaza, dove innocenti palestinesi cercano solo di nutrire le loro famiglie", prosegue il portavoce. Gli Usa hanno chiesto spiegazioni a Israele circa la strage.
La fornitura di aiuti umanitari ai palestinesi facilitata dall'esercito israeliano mette in pericolo i soldati. Lo ha detto il ministro della Sicurezza nazionale israeliano e leader di destra radicale Itamar Ben Gvir riferendosi all'incidente a nord di Gaza dove, secondo Hamas, sono state uccise dai soldati oltre 100 persone in attesa degli aiuti. Una versione che Israele ha contestato mostrando un video della folla che assalta i camion degli aiuti stessi. "Oggi - ha aggiunto - è stato provato che il trasferimento di aiuti umanitari a Gaza non solo è follia mentre i nostri ostaggi sono trattenuti nella Striscia, ma danneggia anche i soldati dell'esercito". L'incidente - secondo Ben Gvir - "è un'altra chiara ragione per la quale dobbiamo fermare il trasferimento di questi aiuti".
"Uno spregevole massacro compiuto dall'esercito di occupazione israeliano". Così dall'ufficio del presidente Abu Mazen è stato definito l'incidente di questa mattina a Gaza nord. "Un fatto - ha continuato l'ufficio, citato da media israeliani - di cui ha la piena responsabilità il governo di occupazione".
"L'Egitto condanna fermamente l'attacco disumano di Israele contro civili palestinesi inermi che stavano aspettando l'arrivo di camion di aiuti umanitari a nord della Striscia di Gaza, e che ha portato a un gran numero di vittime e feriti": lo afferma una nota del ministero degli Esteri egiziano definendo l'azione "una palese violazione delle disposizioni del diritto internazionale e del diritto umanitario internazionale, oltre che un disprezzo totale del valore della persona umana".
Hamas ha avvertito che gli spari contro i palestinesi in fila per gli aiuti a Gaza potrebbe portare al fallimento dei colloqui per la tregua e per la liberazione degli ostaggi. "I negoziati condotti dalla leadership del movimento non sono un processo aperto a scapito del sangue del nostro popolo", si legge nel comunicato, che Reuters riporta sul suo sito, nel quale di afferma che Israele sarebbe responsabile di qualsiasi fallimento dei colloqui.
È salito a 112 morti e 760 feriti il bilancio delle vittime palestinesi uccise dalle forze israeliane mentre aspettavano gli aiuti alimentari a Gaza. Lo afferma il ministero della Sanità di Gaza. Secondo la ricostruzione di al-Jazeera, questa mattina centinaia di persone si erano radunate alla rotonda di Nabulsi in Al-Rashid Street, in attesa della consegna del cibo. Testimoni e il corrispondente della tv del Qatar sul posto hanno riportato che la folla è stata attaccata con proiettili di artiglieria, missili di droni e colpi di arma da fuoco.
Il camion, che avrebbe dovuto consegnare aiuti alimentari, è stato invece utilizzato per togliere dalla strada numerosi palestinesi uccisi e trasferire quelli feriti alle strutture sanitarie più vicine. Alcuni dei morti e dei feriti sono stati trasportati su carri trainati da asini, mentre altri sono rimasti per ore in strada. La maggior parte dei palestinesi feriti sono stati portati all'ospedale al-Shifa e all'ospedale Kamal Adwan, nel nord di Gaza. Altri sono stati portati negli ospedali di al-Ahli e in Giordania. Nessuna di queste strutture - fa notare al-Jazeera - dispone di forniture mediche o personale sufficienti per affrontare così tanti casi di emergenza. Hamas ha denunciato l'attacco come un “crimine di guerra senza precedenti”, mentre un portavoce dell'esercito israeliano ha affermato che i militari non sono a conoscenza di “bombardamenti israeliani” nella zona.
“Durante l'ingresso dei camion degli aiuti nel nord di Gaza, residenti hanno circondato i camion”, di cui i soldati israeliani assicuravano il transito, e “hanno saccheggiato le forniture”. Lo ha detto il portavoce militare sull'incidente in cui, secondo fonti sanitarie citate da Afp, ci sono stati almeno 50 morti e oltre 100 feriti (104 morti e 760 feriti secondo Hamas).
“Nell'incidente – dice l'esercito – dozzine di persone sono state calpestate nella calca”. Fonti militari riferiscono che i soldati “hanno sparato contro chi aveva accerchiato i camion” e che la folla “si è accalcata in maniera da porre una minaccia per le truppe”.
L'Alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Volker Turk, ha dichiarato che nella guerra tra Israele e Hamas i crimini di guerra sono stati commessi da entrambe le parti. E ha chiesto i responsabili siano indagati e chiamati a risponderne. "Sono state commesse da tutte le parti chiare violazioni dei diritti umani internazionali e delle leggi umanitarie, compresi crimini di guerra e forse altri crimini di diritto internazionale", ha detto Turk dinanzi al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra, dove ha presentato un rapporto dei suoi servizi sulla situazione nei territori palestinesi. "È tempo, un tempo ormai ben superato, di pace, inchieste e accertamento delle responsabilità", ha aggiunto.
Il Parlamento europeo chiede un "cessate il fuoco immediato" e incondizionato a Gaza, per la prima volta dallo scoppio del conflitto tra Israele e Hamas, e ritiene "insostituibile" il ruolo dell'Unrwa. La richiesta e il riferimento all'Unrwa – sullo sfondo delle accuse di Israele contro l'agenzia delle Nazioni Unite – sono stati approvati ieri negli emendamenti passati con margini ristretti in una risoluzione sulla situazione dei diritti umani nel mondo, che nel suo complesso ha ottenuto 377 voti favorevoli, 90 contrari e 68 astenuti. L'emendamento, del gruppo della Sinistra, chiede "un cessate il fuoco immediato e permanente nella Striscia di Gaza affinché l'intera popolazione possa avere accesso ininterrotto al cibo e all'acqua".
È la prima volta che il Parlamento europeo lancia un appello specifico per un cessate il fuoco incondizionato, dopo che la sua prima risoluzione sulla crisi – votata lo scorso ottobre – chiedeva una pausa umanitaria e a gennaio aveva chiesto un cessate il fuoco condizionato al rilascio degli ostaggi e allo smantellamento di Hamas. "Oggi abbiamo ottenuto una piccola vittoria, che purtroppo arriva troppo tardi con 30mila morti", ha commentato l'eurodeputato Miguel Urba'n, tra i promotori dell'emendamento.
Un altro degli emendamenti presentati sottolinea che l'Unrwa "svolge un ruolo insostituibile nel fornire aiuti fondamentali per la sopravvivenza quotidiana dei 2,2 milioni di civili di Gaza che vedono le loro vite e i loro diritti più elementari gravemente minacciati" e respinge il fatto che 18 Paesi abbiano sospeso i loro finanziamenti all'Agenzia Onu. "Se questa decisione non verrà revocata, l'Unrwa finirà i fondi nei prossimi mesi", avverte il Parlamento europeo.
Un ''massacro orrendo, senza precedenti nella storia dei crimini di guerra''. Così Hamas ha definito l'attacco israeliano contro centinaia di palestinesi in fila per ricevere aiuti alimentari a ovest di Gaza City. Un attacco costato la vita ad almeno 77 persone e che, secondo Hamas, rientra nel piano di Israele di ''cancellare'' la causa palestinese e sfollare i palestinesi dalle loro terre. In una nota, Hamas ha chiesto alla ''Lega araba e al Consiglio di Sicurezza dell'Onu di riunirsi urgentemente e di agire per fermare le uccisioni di massa e la pulizia etnica a Gaza da parte di Israele''. E questo perché, ha aggiunto, ''tutti i paesi arabi devono rompere il silenzio riguardo al genocidio contro il nostro popolo' e mobilitarsi immediatamente per portare cibo e aiuti medici a Gaza''.
Hamas denuncia che più di 70 palestinesi sono stati uccisi e 250 feriti in un attacco israeliano contro persone in attesa di aiuti alimentari vicino a al-Rashid Street, a sud di Gaza City questa mattina. Lo riporta Al Jazeera. I morti e i feriti sono stati portati all'ospedale al-Shifa, nel nord di Gaza.
“Hamas sta vincendo la guerra contro Israele”. A dirlo, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, è il leader Yahya Sinwar. Il quotidiano statunitense riferisce che Sinwar ha recentemente informato alti funzionari di Hamas in Qatar che il gruppo estremista da lui guidato "tiene esattamente gli israeliani dove li vuole".
Un razzo lanciato dalla Striscia di Gaza ha colpito un campo aperto nel sud di Israele. Lo ha dichiarato l'Idf aggiungendo che il proiettile ha fatto scattare le sirene nelle comunità di confine.
Dopo un lungo silenzio, in cui si pensava che fosse addirittura stato ucciso, Sinwar torna a farsi vivo. All’inizio del mese, il leader di Hamas ha fatto recapitare con corriere un messaggio ad una riunione della leadership del gruppo in esilio a Doha, rassicurando sul fatto che gli attacchi israeliani non stavano eliminando tutti i combattenti.
“Non preoccupatevi, abbiamo gli israeliani proprio dove li vogliamo. L'alto numero di vittime civili a Gaza aumenterà la pressione mondiale su Israele affinché metta fine alla guerra", si legge nel messaggio riportato dal ‘Wall Street Journal’.
Una notte di “inferno israeliano” è stata vissuta dai civili del sud del Libano, preso di mira pesantemente da raid aerei di Israele, secondo quanto riferiscono i media di Beirut. Oltre alla “pioggia di bombe” piovuta sulle cittadine di Kafra e Siddqin, dove sono stati uccisi due anziani, i media riferiscono che “un drone israeliano ha lanciato un missile nella stessa zona per impedire ai soccorsi di raggiungere la posizione precedentemente colpita a Siddqin”.
“Subito dopo – prosegue il racconto dei corrispondenti dei media libanesi nel sud del Libano – l'artiglieria israeliana ha di nuovo cannoneggiato le aree vicine a Hula”, nel settore orientale della linea di demarcazione con Israele, “dove sono caduti 40 proiettili prima che razzi fossero lanciati dal Libano in direzione di postazioni israeliane”. A inizio serata, sempre secondo le fonti, “colpi di artiglieria israeliana avevano preso di mira Hula, Taybe e Mays al Jabal”.
Il video della Mezzaluna Rossa Palestinese (Prcs) mostra gli equipaggi delle ambulanze che evacuano 24 pazienti e feriti dall'ospedale Al-Amal a Khan Yunis e dall'ospedale da campo Al-Quds nel governatorato di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. L'operazione risale a domenica scorsa.
Usa e Canada pronti a sganciare dagli aerei militari gli aiuti umanitari a Gaza. L'amministrazione del presidente Biden sta valutando la possibilit: il sito di notizie statunitense Axios, che per primo ha dato la notizia, ha citato funzionari americani che hanno riconosciuto come i lanci dagli aerei avranno un effetto limitato sui territori ormai ridotti alla fame. E questo perché un aereo militare può sganciare solo la quantità di rifornimenti equivalente a quella trasportata da uno o due camion.
Nel frattempo anche il Canada ha fatto sapere che sta lavorando per lanciare aiuti sulla Striscia di Gaza, magari in collaborazione con altri Paesi che lo hanno già fatto, come la Giordania, ha spiegato il ministro dello sviluppo internazionale Ahmed Hussen.
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha avuto un colloquio telefonico la notte scorsa con l'omologo americano, Lloyd Austin, durante il quale lo ha messo al corrente dei recenti risultati ottenuti dall'Idf nella guerra contro Hamas, a partire dalla "distruzione di decine di chilometri di tunnel di Hamas a Gaza".
Gallant ha ribadito la “determinazione di Israele a continuare ad operare nell'enclave palestinese finché tutti gli obiettivi della guerra non saranno stati raggiunti". A riferirne è stato l'ufficio di Gallant, citato dal 'Times of Israel'. I due hanno anche discusso degli sviluppi lungo il confine libanese, dove Hezbollah lancia quotidianamente droni, missili e razzi nel nord di Israele. Gallant ha sottolineato ad Austin che Israele "non tollererà le minacce contro i suoi cittadini e le violazioni della sua sovranità, e adotterà le misure necessarie per garantire la loro sicurezza".
Dieci razzi sono stati lanciati questa mattina dal Libano verso il nord di Israele. Lo ha fatto sapere, citato dai media, il portavoce militare dell'Idf. Al momento non sono segnalati danni nè vittime.
L'artiglieria israeliana sta colpendo il Sud del Libano, riferiscono i media libanesi rilanciati dalla stampa israeliana. Secondo Al Mayadeen, sono stati in particolare colpiti obiettivi nella città di Naquora, nel sud del Libano, dove si trova anche il quartier generale della missione di interposizione delle Nazioni Unite in Libano (Unifil).
È salito a 30 morti il bilancio degli ultimi attacchi e raid aerei israeliani contro i campi profughi di Nuseirat, Bureij e Khan Yunis a Gaza. A riferirne è il sito di Al Jazeera.
La Nuova Zelanda ha inserito Hamas nella lista delle "entità terroristiche". Era uno dei pochi Paesi occidentali a non aver fatto ancora questo passo. Il governo ha però anche imposto divieti di viaggio ai coloni israeliani “estremisti”: il premier Christopher Luxon si è detto “seriamente preoccupato per il significativo aumento della violenza estremista perpetrata dai coloni israeliani” contro i palestinesi negli ultimi mesi. Un dato, ha aggiunto, “particolarmente destabilizzante in quella che è già una grave crisi”.
Il ministero della Sanità di Hamas ha annunciato che il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza è “di oltre 30.000” dall'inizio del conflitto con Israele. Almeno 79 persone sono state uccise soltanto la scorsa notte durante gli attacchi israeliani, secondo Hamas.
Almeno 25 persone sono state uccise in un attacco delle forze armate israeliane nel campo di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo dicono i media secondo quanto riporta il Jerusalem Post.
I funzionari dell'amministrazione e dell'intelligence statunitensi temono che Israele stia pianificando un'incursione di terra in Libano, che potrebbe essere lanciata nei prossimi mesi se gli sforzi diplomatici non riusciranno a respingere Hezbollah dal confine settentrionale con Israele.
Sebbene non sia ancora stata presa una decisione definitiva da parte di Israele, la preoccupazione è abbastanza forte all'interno dell'amministrazione Biden: la prospettiva di un'incursione è entrata nei briefing di intelligence per gli alti funzionari dell'amministrazione. Lo ha riferito un funzionario che ha ricevuto un briefing e a cui è stato detto che un'operazione potrebbe avvenire entro l’inizio dell’estate.
"Stiamo operando nell'ipotesi di un'operazione militare israeliana nei prossimi mesi", ha detto un alto funzionario dell'amministrazione Biden, come scrive la Cnn: "Non necessariamente nelle prossime settimane, ma forse in primavera. Un'operazione militare israeliana è una possibilità concreta".