Roma, 1 luglio 2024 – Dopo 7 mesi di detenzione è stato rilasciato da Israele Mohammad Abu-Salmiya, direttore dell'ospedale al-Shifa di Gaza, secondo quanto riferito stamani da fonti palestinesi. Il premier israeliano non ha accolto con favore la notizia, definendola un “grave errore”. Insieme a lui sono stati rilasciati altri 55 detenuti palestinesi catturati dall'Idf dopo il 7 ottobre. La liberazione del direttore dello Shifa, che ha parlato di torture e "prigionieri martirizzati nelle celle degli interrogatori", ha innescato forti critiche nei confronti del Governo, di cui Gantz ha chiesto le dimissioni. Il premier Benyamin Netanyahu ha ordinato un’indagine sulla liberazione degli ostaggi e nel pomeriggio, parlando a una platea di studenti, ha annunciato: “Siamo vicini all’eliminazione di Hamas”. E proprio oggi il ministro della Difesa Yoav Gallant ha detto che “L’Idf ha bisogno di 10mila soldati subito”.
Intanto Blinken apre alla possibilità di un conflitto tra Israele ed Hezbollah, anche se nessuna delle parti lo vuole.
La guerra in Libano può scoppiare anche se nessuna delle parti in causa la vuole. Lo ha sottolineato il segretario di Stato americano, Antony Blinken, nel suo intervento alla Brookings Institution.
Sottolineando che Israele "ha effettivamente perso la sovranità nel quadrante settentrionale del Paese perché le persone non si sentono sicure nel tornare a casa", Blinken ha ribadito la sua convinzione che lo Stato ebraico non vuole una guerra in Libano, ma ha ammesso che "potrebbero essere pronti a combatterne una se necessario - dal loro punto di vista - per proteggere i propri interessi". Secondo il segretario di Stato, anche Hezbollah in realtà non vuole la guerra il Libano, perché ne sarebbe la prima vittima. "Da un lato, nessuno vuole davvero una guerra. Dall'altra parte, c'è uno slancio che potrebbe portare nella direzione che siamo determinati a provare ad arrestare", ha concluso.
"Un grande errore e un fallimento etico". Così il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha definito il rilascio dalle carceri del direttore dell'ospedale Shifa di Gaza Mohammad Abu-Salmiya. "Quest'uomo, sotto la cui responsabilità sono stati tenuti e assassinati i nostri ostaggi, appartiene alla prigione", ha aggiunto.
Israele si sta avviando a concludere "la fase di eliminazione dell'esercito terroristico di Hamas". Lo ha affermato Netanyahu, parlando agli studenti del National Defense College, secondo quanto riferito dal Times of Israel. Il primo ministro israeliano ha spiegato che le operazioni delle Idf continueranno per "colpire i resti" di Hamas e ha ribadito che Israele raggiungerà tutti i suoi obiettivi di guerra.
L'esercito israeliano ha localizzato e distrutto un tunnel lungo un chilometro nell'area del 'Corridoio Netzarim' nel centro della Striscia di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui il tunnel "comprendeva diversi percorsi utilizzati dagli operativi terroristici per spostarsi nell'area". Nella stessa zona - il 'Corridoio Netzarim' controllato dall'Idf divide in due l'enclave palestinese - sono stati "uccisi decine di uomini armati e distrutti, in due mesi, più di 100 siti che appartenevano ai gruppi terroristici".
L'esercito israeliano ha ordinato ai civili di evacuare parte dei quartieri orientali di Khan Yunis e Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, e dirigersi verso la "zona umanitaria" designata. L'iniziativa arriva dopo che questa mattina una raffica di almeno 20 razzi è stata lanciata dall'area di Khan Yunis contro le località israeliane di confine.
L'esercito israeliano ha annunciato l'uccisione di un altro soldato nelle operazioni in corso a Rafah, nel sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che si tratta di Ori Itzchak Hadad (21 anni). Dall'inizio delle operazioni di terra nell'enclave palestinese, i soldati uccisi in battaglia sono ad ora 31.
L'Idf ha bisogno di "10mila soldati subito" e l'esercito può "reclutare 4.800 ortodossi immediatamente". Lo ha detto il ministro della Difesa Yoav Gallant parlando in Commissione alla Knesset. Gallant ha insistito sulle necessità dell'esercito in questa fase ammonendo che Israele "non può portare soldati dall'estero".
Il direttore dell'ospedale al-Shifa, rilasciato stamane, ha detto di essere "sorpreso" che i membri del governo israeliano non sapessero della sua scarcerazione. Abu Salmiya è stato arrestato nel novembre dell'anno scorso mentre stava viaggiando verso sud, lungo il corridoio umanitario di Gaza. Le forze armate lo hanno fermato ritenendo che fosse al corrente del fatto che nell'ospedale di Shifa c'era un centro di comando di Hamas.
Dopo l'attacco di Hamas in Israele del 7 ottobre scorso, in Italia si sono svolte complessivamente 1.770 manifestazioni secondo i dati resi noti oggi dal dipartimento di pubblica sicurezza. Nel dettaglio si tratta di 1.487 manifestazioni in solidarietà del popolo palestinese, 42 a sostegno dello stato di Israele e 241 per la pace in Medio Oriente. In 67 manifestazioni si sono verificati episodi di 'criticità'' o di turbativa dell'ordine pubblico (il 3,7% del totale) e sono rimasti feriti 71 operatori delle forze di polizia e 30 civili.
Critiche da maggioranza e opposizione sul rilascio del direttore dell'ospedale Al Shifa. "Perché è stato rilasciato quest'uomo, nel cui ospedale sono stati assassinati degli ostaggi e nel cui edificio operava un centro di comando?", ha scritto il ministro per gli Affari della diaspora Amichai Shikli, mentre il ministro israeliano delle Comunicazioni Shlomo Karhi ha commentato: "Israele ha bisogno di una nuova leadership nel campo della sicurezza, prima è, meglio è". Ancor più dura la posizione del presidente del Partito di Unità Nazionale, Benny Gantz, secondo cui "il governo che ha liberato coloro che davano asilo agli assassini del 7 ottobre ha commesso un errore operativo morale ed etico e quindi non è qualificato per condurre la nostra guerra esistenziale, ma deve tornare a casa".
Israele ha nuovamente effettuato attacchi aerei all'interno del Libano. L'Idf ha affermato in un comunicato che "i soldati hanno identificato i militanti che entravano in un complesso militare di Hezbollah nell'area di Blida, nel sud del Libano. Poco dopo, l'aeronautica ha colpito il complesso". L'agenzia di stampa nazionale libanese ha riferito questa mattina che i jet israeliani hanno ripetutamente sorvolato a bassa quota il Libano meridionale causando un "allarme diffuso" in diverse regioni libanesi.
Una donna e un bambino sono stati uccisi questa mattina da colpi d'arma da fuoco israeliani nel campo di Nur Shams, in Cisgiordania, mentre altri quattro palestinesi sono rimasti feriti. Lo ha reso noto il ministero della Sanità dell'Autorità nazionale palestinese. Nel corso del raid a Nur Shams, vicino a Tulkarem, si legge inoltre sulla stampa israeliana, un veicolo blindato dello Stato ebraico sarebbe stato colpito da un ordigno esplosivo.
Il premier Benyamin Netanyahu ha ordinato un'indagine immediata sul rilascio del direttore dell'ospedale al-Shifa a Gaza, criticato sia dalla maggioranza sia dall'opposizione di governo. Lo ha fatto sapere il suo ufficio secondo cui "la scelta di liberare i detenuti è stata fatta a seguito delle discussioni alla Corte Suprema contro la detenzione nel centro di Sde Teiman. L'identità dei rilasciati è determinata in modo indipendente dalle forze di sicurezza in base a valutazioni professionali".
"Molti prigionieri sono stati martirizzati nelle celle degli interrogatori" ha raccontato in una conferenza stampa il direttore dell'ospedale Al-Shifa di Gaza, dopo il suo rilascio. Muhammad Abu Salmiya, ha detto che "medici e infermieri israeliani picchiano e torturano i prigionieri palestinesi e trattano i corpi dei detenuti come se fossero oggetti inanimati. Ogni prigioniero ha perso circa 30 chili tra il cibo negato e le torture", ha affermato, aggiungendo che i detenuti "sono stati aggrediti quasi ogni giorno. Non abbiamo incontrato avvocati, né alcuna istituzione internazionale ci ha fatto visita".
Il direttore dell'ospedale al-Shifa di Gaza, Mohammad Abu-Salmiya, è stato rilasciato da Israele dopo 7 mesi di detenzione, secondo quanto riferiscono fonti palestinesi. Insieme a lui sono stati rilasciati altri 55 detenuti palestinesi catturati dall'Idf dopo il 7 ottobre. Tutti sono stati riportati a Gaza.