
Roma, 24 febbraio 2025 – Le tensioni tra Stati Uniti ed Europa approdano alle Nazioni Unite. Nel terzo anniversario dell'invasione russa in Ucraina, l’Onu ha approvato la risoluzione presentata dagli Usa, ma con gli emendamenti Ue che richiamano alla sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina. Gli Usa, che avevano posto il veto su tutti gli emendamenti, hanno minacciato battaglia in Consiglio di Sicurezza. Curioso qui pro quo sul voto americano, contrario come quello dei russi. Gli Usa hanno rettificato in un secondo momento, spiegando di aver premuto male il pulsante: "Ci asteniamo". L’incontro Macron-Trump alla Casa Bianca in serata segna l’inizio di un disgelo con il tycoon che rassicura: “Siamo d’accordo su molte cose”. Poi annuncia “Putin accetterà l’invio di truppe Ue”. Lo zar nel frattempo apre alla presenza europea ai negoziati.
I capi di Stato e di governo dell'Unione europea erano oggi a Kiev in segno di solidarietà. La presidente della Commissione Ue ha annunciato altri 3,5 miliardi di aiuti per Kiev, in arrivo a marzo. “Pronto un piano globale per aumentare la produzione europea di armi e capacità di difesa”, ha aggiunto von der Leyen. Ma l’Europa è spaccata: Slovacchia e Ungheria sono contrari.

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La Russia non ha nulla in contrario al mantenimento dello Stato ucraino, ma l'Ucraina non dovrebbe essere usata come trampolino di lancio ostile. Lo ha affermato il Presidente russo, Vladimir Putin, rispondendo alle domande del giornalista del VGTRK Pavel Zarubin. Il Capo dello Stato ha sottolineato che la Russia è interessata a che l'Ucraina diventi, in ultima analisi, uno Stato vicino amico. "La posizione, come mi sembra, del Presidente degli Stati Uniti non è collegata al fatto che questo è nel nostro interesse, in quello della Russia. E' molto probabilmente nell'interesse dell'Ucraina, dello Stato ucraino, con l'obiettivo di preservare la statualità ucraina. Non abbiamo nulla contro questo. Anche se, naturalmente, vorremmo che questo territorio non fosse usato come trampolino di lancio per attacchi alla Federazione Russa, non fosse usato come trampolino di lancio ostile a noi. In modo che alla fine si trasformi in uno Stato vicino amico", ha detto il Capo dello Stato russo.
Il "capo del regime di Kiev" Volodymyr Zelenksy "ha dei problemi, visto che il consenso per lui è la metà di quello per Zaluzhny". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass, riferendosi all'ex capo delle forze armate ucraine, il generale Valery Zaluzhny, destituito da Zelensky e possibile candidato alla successione del leader ucraino.
Gli Stati Uniti non intendono contribuire alla ricostruzione dell'Ucraina. "Abbiamo già dato, 300 miliardi di dollari di aiuti sono abbastanza", ha detto Donald Trump in conferenza stampa con Emmanuel Macro
n.L'Italia c'è stata in questi tre anni difficili e ci sarà, insieme al resto d'Europa e dell'occidente, per un futuro di sovranità, prosperità e soprattutto di libertà". È uno dei concetti espressi dalla premier Giorgia Meloni nella riunione in videoconferenza del G7 in occasione del terzo anniversario dell'aggressione russa contro l'Ucraina, come riferisce una nota sul sito del governo.
La Russia è pronta a cooperare con gli Stati Uniti, anche accettando investimenti americani sullo sfruttamento delle terre rare in Donbass. Lo ha detto Vladimir Putin, secondo quanto riporta la Tass. Il presidente russo ha detto anche che aziende russe e americane sono "in contatto" per progetti economici congiunti.

"Russia e Usa vogliono raggiungere la pace in Ucraina il prima possibile, mentre Zelensky ostacola" questo processo. Lo ha detto Vladimir Putin, secondo quanto riporta la Tass, affermando che il leader ucraino "sta diventando una figura tossica" nel suo Paese, che con le sue decisioni provoca "perdite catastrofiche" per le sue truppe. (ANSA).
Vladimir Putin non "vede nulla di male" nel fatto che gli europei partecipino ai negoziati sulla guerra in Ucraina, ma ha ricordato che "gli europei hanno rifiutato qualsiasi contatto" con la Russia "di propria iniziativa". Lo ha dichiarato lo stesso presidente russo commentando il conflitto in corso.
"Il popolo ucraino ha resistito. Deve restare uno Stato sovrano. Non ci deve essere un mondo in cui si prevale con la forza. Lo dobbiamo alle famiglie ucraine. Ora serve una pace duratura". Lo afferma il Presidente francese, Emmanuel Macron, nella conferenza stampa congiunta con Trump alla Casa Bianca. "La pace in Ucraina non può essere la resa del Paese - Ha aggiunto -. Nessuno vuole vivere in un mondo in cui vige la legge del più forte e i confini internazionali possono essere violati da un giorno all'altro".
"L'incontro con Macron è stato un passo avanti verso la pace in Ucraina". Lo ha detto Donald Trump in una conferenza stampa alla Casa Bianca con il presidente francese. Per il presidente americano lui e il capo dell'Eliseo sono d'accordo su "molte delle questioni più importanti", compreso il fatto che il conflitto potrebbe evolvere "in una terza guerra mondiale". "Non permetteremo che ciò accada", ha detto. Trump vorrebbe vedere al più presto un "cessate il fuoco" seguito da "una fine permanente della guerra". "L'Europa - ha aggiunto - deve giocare un ruolo centrale per garantire la sicurezza a lungo termine in Ucraina. Dobbiamo fermare questa carneficina e raggiungere la pace". Trump ha anche voluto ricordare che durante il suo primo mandato alla Casa Bianca "le guerre in Medio Oriente o in Ucraina non esistevano".

Vladimir Putin accetterà le truppe di pace europee in Ucraina. Lo ha assicurato Donald Trump
La missione degli Stati Uniti all'Onu ha rettificato la sua posizione sulla risoluzione di sostegno all'Ucraina appena votata dall'Assemblea generale. Gli Usa avevano inizialmente votato contro, ma poi l'ambasciatrice ha spiegato che c'è stato un errore nell'uso del pulsante. La risoluzione votata era stata presentata dagli Usa, ma fortemente emendata dalla Francia e dai paesi UE. L'errore di voto aveva allineato le posizioni statunitensi a quelle russe. Il risultato finale della votazione vede 93 paesi a favore, 8 contrari e 73 astenuti. Anche Israele si è astenuto dopo no iniziale.
"Sono impegnato in colloqui seri con il Presidente russo Vladimir Putin in merito alla fine della guerra". Lo ha scritto su Truth il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in un post riferito al vertice G7 convocato per il terzo anniversario dell'invasione russa e che si è tenuto oggi in videoconferenza. "I colloqui stanno procedendo molto bene!", ha aggiunto Trump, riferendosi sempre a Putin.
Trump: "Al G7 parlato di accordo sulle terre rare. Speriamo si firmi presto". Oltre alla fine della guerra in Ucraina, Donald Trump sta "discutendo anche importanti transazioni economiche che avranno luogo tra gli Stati Uniti e la Russia". Lo ha scritto lo stesso presidente americano su Truth.
Durante il G7 che si è tenuto oggi in videoconferenza "ho sottolineato l'importanza del vitale 'Accordo sui minerali critici e sulle terre rare' tra Stati Uniti e Ucraina, che speriamo venga firmato molto presto!". Lo ha dichiarato su Truth il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sottolineando che il vertice è stato convocato in occasione del terzo anniversario della "guerra russo-ucraina, che non sarebbe mai iniziata se fossi stato presidente". L'accordo sulle terre rare, che secondo Trump è una "partnership economica", permetterà al popolo americano di "recuperare le decine di miliardi di dollari e di equipaggiamento militare inviati all'Ucraina, aiutando anche l'economia ucraina a crescere mentre questa guerra brutale e selvaggia giunge al termine".
"Speriamo di poter porre fine alla guerra quest'anno". Lo ha detto Volodymyr Zelensky nel corso della conferenza stampa a Kiev con i leader occidentali, alla domanda su quelli fossero le sue speranze per l'Ucraina ed il suo popolo dopo tre anni di guerra.
La risoluzione Usa sulla guerra in Ucraina è stata adottata dall'Assemblea Generale dell'Onu con gli emendamenti proposti dalla Ue. L'Italia ha votato a favore del testo emendato.
L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che condanna l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e chiede il ritiro delle truppe russe, ma questa volta con l'opposizione degli Stati Uniti e con molto meno sostegno rispetto alle votazioni precedenti. La risoluzione, presentata dall'Ucraina e co-sponsorizzata da quasi tutti i paesi dell'Ue, è stata sostenuta da 93 paesi e respinta da 18 mentre ben 65 Paesi si sono astenuti. Una risoluzione simile nel 2022 e nel 2023 aveva ottenuto il sostegno di 141 paesi.
L'Assemblea generale dell'Onu ha approvato gli emendamenti presentati dalla Francia a nome della Ue alla risoluzione Usa sull'Ucraina 'Path to Peace'. I voti sono stati in un caso 78 sì, 16 no e 67 astenuti; nel secondo caso 60 sì, 18 no e 81 astenuti. L'emendamento russo alla risoluzione americana è stato invece respinto: hanno votato
contro 71 Paesi, 59 si sono astenuti e 31 si sono schierati a favore. Gli Usa avevano chiesto di bocciare tutti gli emendamenti.
Gli Stati Uniti sono pronti a porre il veto a qualsiasi emendamento, anche da parte dei loro alleati europei, alla risoluzione proposta al Consiglio di Sicurezza che sollecita una ''rapida fine'' della guerra in Ucraina senza però menzionare l'integrità territoriale. ''Metteremo il veto su un emendamento russo se ci verrà sottoposto in Consiglio di Sicurezza, e metteremo il veto sugli emendamenti degli europei se ci verranno sottoposti in Consiglio di Sicurezza'', ha dichiarato un funzionario anonimo del Dipartimento di Stato.
L'Assemblea generale delle Nazioni Unite - nel giorno del terzo anniversario dell'invasione russa - ha adottato una risoluzione che ribadisce il sostegno all'Ucraina e alla sua integrità territoriale. La risoluzione, voluta dall'Ucraina e dai suoi alleati europei, ha raccolto 93 voti a favore, 18 contrari tra cui gli Stati Uniti e 65 astensioni. L'Assemblea generale ha ribadito il suo sostegno all'integrità territoriale dell'Ucraina. Si passa ora al voto sugli emendamenti alla risoluzione Usa.
"A tre anni dalla brutale aggressione dell'Ucraina da parte della Federazione Russa, vanno ribadite vicinanza e solidarietà alla coraggiosa resistenza ucraina a difesa della propria indipendenza e della libertà delle sue scelte nazionali. La violazione delle più basilari norme di convivenza internazionale, infrangendo anche solenni impegni assunti nel 1994 tra le due parti, le centinaia di migliaia di vittime, anche tra la popolazione civile, la devastazione volutamente perseguita delle infrastrutture ucraine sollecitano, insieme a una severa condanna, la ricerca di rapido avvio di colloqui affinché le due parti pervengano alla definizione di una pace giusta, in linea con i principi dell'Onu, garantita da efficaci misure di sicurezza che la rendano effettiva e definitiva". Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Quella che inizia oggi è una settimana dall'importanza "esistenziale" per l'Ucraina e l'Occidente. Lo scrivono due giornalisti della Cnn, Stephen Collinson e Kevin Liptak, in un'analisi in cui si sottolinea che Emmanuel Macron (Francia) e Keir Starmer (Gb), i leader delle due uniche potenze nucleari europee, sono in arrivo alla Casa Bianca con l'obiettivo di reclamare un ruolo centrale per loro e per l'Ucraina dopo che sia Kiev che l'Europa sono stati esclusi dai colloqui Usa-Russia sulla fine della guerra.
Le dure critiche mosse la scorsa settimana da Trump al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e le sue distorsioni della realtà sulle responsabilità della guerra, hanno fatto vacillare le fondamenta dell'Alleanza atlantica. Provare a rinsaldarle e capire se tra Usa e Ue ci sia ancora uno spazio di collaborazione sarà lo scopo della visita oggi di Macron e giovedì di Starmer. Il presidente francese, nel giorno del terzo anniversario dell'invasione dell'Ucraina, varcherà alle 18.15 la porta della Casa Bianca per una cena di lavoro con il presidente americano seguita da una conferenza stampa congiunta. Dopo una riunione con i senatori americani, Macron decollerà di nuovo alla volta di Parigi quando in Italia sarà da poco passata la mezzanotte. Per il primo ministro britannico, invece, il viaggio a Washington arriva in una fase delicata del suo mandato appena iniziato, con i sondaggi che indicano già un calo di consensi vertiginoso per il suo governo.
"Nessuno in Europa vuole una guerra meno degli ucraini. Vogliono la pace sul loro territorio. E questo è molto chiaro. Ed è per questo che dobbiamo essere davvero forti contro l'aggressore e raggiungere la pace da posizioni di forza. L'Ue è al fianco dell'Ucraina. Abbiamo promesso di farlo e lo stiamo facendo. Quindi oggi abbiamo adottato decisioni importanti. Abbiamo adottato il 16° pacchetto di sanzioni" contro la Russia "e continuiamo a lavorare sul 17° pacchetto". Lo ha detto l'Alta Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza dell'Ue, Kaja Kallas, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio Esteri, oggi a Bruxelles.
"Abbiamo anche discusso - ha riferito ancora Kallas - del fatto che i ministri hanno ampiamente sostenuto la nuova iniziativa per gli aiuti militari all'Ucraina. E naturalmente i dettagli, e soprattutto le cifre, saranno decisi e discussi nel vertice europeo straordinario del 6 marzo", convocato dal presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. Il riferimento al fatto che la nuova iniziativa è stata "ampiamente sostenuta" significa, d'altra parte, che non c'era l'unanimità richiesta, in particolare, ma non solo, a causa delle reticenze di Ungheria e Slovacchia. "Dobbiamo mettere l'Ucraina in una posizione di forza in modo che l'Ucraina sia in grado di dire di no a un cattivo accordo", ha sottolineato l'Alta Rappresentante.

"Putin vuole dividerci. Noi mostriamo qui oggi che il nostro sostegno è forte, unito e immutato. Non ci sarà nessuna negoziazione credibile e di successo, nessuna pace duratura, senza l'Ucraina e senza l'Unione Europea. Solo l'Ucraina può decidere quando sono soddisfatte le condizioni per avviare una negoziazione di pace", ha sottolineato il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, al summit internazionale sul sostegno all'Ucraina, nel terzo anniversario dell'inizio dell'invasione russa.
"La pace non può essere un semplice cessate il fuoco. Deve essere un accordo duraturo. La pace non dovrebbe premiare l'aggressore. Dobbiamo imparare le lezioni dal passato, dagli accordi di Budapest e Minsk. Solo garanzie di sicurezza concrete e forti assicureranno una pace completa, giusta e duratura in Ucraina e in Europa nel suo insieme. L'Unione Europea è pronta a fare tutto il necessario per la sua sicurezza e a continuare a sostenere l'Ucraina. Ecco perché convocherò un Consiglio europeo speciale, la prossima settimana, il 6 marzo, per sostenere l'Ucraina e rafforzare la difesa dell'Europa. Lavorando a stretto contatto con la Commissione Europea e con Ursula Von der Leyen, siamo pronti a realizzare efficacemente le nostre capacità di difesa e a investire in modo significativo. Siamo pronti ad aumentare il nostro sostegno finanziario e militare all'Ucraina. E siamo pronti a costruire il futuro dell'Ucraina all'interno dell'Unione Europea. Ucraina, puoi contare su di noi. Slava Ukraini!".

L'Ungheria e la Slovacchia sono apertamente contrarie al nuovo piano Ue di aiuti militari all'Ucraina che, secondo indiscrezioni circolate alla fine della scorsa settimana, avrebbe dovuto essere annunciato oggi, in occasione del terzo anniversario dell'invasione russa, cosa che invece non è avvenuta. Lo si apprende da fonti diplomatiche europee. Delucidazioni in merito al piano sono state chieste sia dall'Italia che dalla Francia, aggiungono le stesse fonti.
L'adesione dell'Ucraina alla Nato "non è sul tavolo". Lo afferma Michael Waltz, il consigliere alla sicurezza nazionale di Donald Trump, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg. Le parole di Waltz seguono l'apertura del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a lasciare subito in caso di ingresso di Kiev nell'alleanza.
Il presidente americano Donald Trump ha "cambiato il dibattito globale" nelle ultime settimane e ha "creato un'opportunità" per la pace in Ucraina ma servono garanzie di sicurezza a Kiev. Lo ha detto il premier britannico Keir Starmer in videocollegamento coi leader europei e internazionali riuniti a Kiev per il terzo anniversario dall'inizio del conflitto con la Russia. "Se vogliamo che la pace duri, l'Ucraina deve avere un posto al tavolo delle trattative - ha sottolineato Starmer - e un accordo deve basarsi su un'Ucraina sovrana, sostenuta da forti garanzie di sicurezza"
"Non ci sono le precondizioni per riprendere un dialogo con l'Europa". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando l'adozione del 16/o pacchetto di sanzioni della Ue, che ha giudicato come "del tutto prevedibile". "Gli europei continuano a seguire la strada delle sanzioni, la strada della convinzione della necessità di continuare la guerra", ha affermato Peskov, citato dall'agenzia Interfax.
"La Cina plaude gli sforzi positivi dispiegati dalla Russia e dalle altre parti coinvolte al fine di risolvere la crisi ucraina", ha affermato il Presidente cinese Xi Jinping al Presidente russo Vladimir Putin con cui ha parlato al telefono. Xi ha ricordato dei 'quattro principi' e delle altre proposte di base che aveva avanzato all'inizio dell'escalation e la creazione, lo scorso settembre con il Brasile e altri Paesi del 'sud Globale' del 'Gruppo di amici della pace per la crisi in Ucraina'. Putin e Xi hanno anche concordato di mantenersi in contatto e il coordinamento. Nella conversazione Putin e Xi Jinping hanno confermato che le relazioni tra i due Paesi "rappresentano il fattore di stabilizzazione più importante negli affari mondiali", riferisce il Cremlino, rendendo noto che Putin ha informato Xi del risultato dei colloqui con gli Usa. La cooperazione tra Mosca e Pechino, aggiunge l'ufficio di presidenza russo, è "strategica, non è soggetta a influenze esterne e non è rivolta contro nessuno"
"Posso annunciare un nuovo pagamento di 3,5 miliardi di euro per l'Ucraina arriverà già a marzo. Ci sarà un Consiglio europeo straordinario, nel quale presenterò un piano globale per aumentare la nostra produzione europea di armi e capacità di difesa. E anche l'Ucraina ne trarrà beneficio". Lo afferma a presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, oggi in visita a Kiev nel giorno che segna i tre anni dall'inizio dell'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia.
La Russia spera in "un approccio più sobrio" da parte della Germania. Lo ha detto oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando l'esito del voto tedesco nel briefing con la stampa. "Ogni volta, si spera in un approccio più sobrio alla realtà, un approccio più sobrio a quelle che potrebbero essere questioni di reciproco interesse e reciproco beneficio. Ma come sarà veramente, lo vedremo", ha detto Peskov, citato dalle agenzie di stampa russe dopo il voto tedesco.
"La partecipazione europea al tavolo dei negoziati mi sembra fuori discussione anche perché l'Europa ha imposto sanzioni alla Russia e il tema delle sanzioni sarà uno dei temi nei quali si dovrà discutere quando ci sarà una vera trattativa". Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel punto stampa a margine del Forum imprenditoriale Italia-Emirati Arabi Uniti, in corso a Roma. "Per adesso noi continuiamo a sostenere l'Ucraina, il suo diritto ad essere un paese libero e indipendente. L'obiettivo rimane quello di una pace, una pace giusta che garantisca libertà e sicurezza all'Ucraina e che garantisca anche libertà e sicurezza all'intera Unione Europea", conclude.
Allerta aerea a Kiev durante la visita di alcuni leader occidentali, tra i quali i vertici delle istituzioni europee, ;;nella capitale per ribadire il loro sostegno nel terzo anniversario dell'invasione russa. L'aeronautica ucraina ha dichiarato di aver lanciato l'allerta a livello nazionale a causa della minaccia di un attacco missilistico russo.
La Russia non vuole un cessate il fuoco immediato lungo l'attuale linea del fronte in Ucraina per discutere in seguito le condizioni di pace. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov citato dall'agenzia Ria Novosti. Mosca cesserà le ostilità quando saranno raggiunti accordi accettabili per entrambe le parti, ha aggiunto.
I capi di Stato e di governo dell'Unione europea sono arrivati a Kiev per il terzo anniversario dell'invasione russa del febbraio 2022, in segno di solidarietà nel contesto della frattura tra l'Ucraina e il nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump. "Siamo a Kiev oggi perché l'Ucraina è l'Europa. In questa lotta per la sopravvivenza, non è solo il destino dell'Ucraina ad essere in gioco. È il destino dell'Europa", ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sui social media in un video del suo arrivo a Kiev insieme ad Antonio Costa, presidente del Consiglio europeo.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha celebrato "tre anni di resistenza" nel terzo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina. In un post sui social media, Zelensky ha parlato di "tre anni di resistenza. Tre anni di gratitudine. Tre anni di assoluto eroismo degli ucraini", ha scritto. "Ringrazio tutti coloro che difendono e sostengono l'Ucraina".