Tel Aviv, 12 novembre 2023 – Continuano i bombardamenti israeliani su Gaza: centrata anche una sede Onu, recentemente evacuata dai dipendenti e occupata da civili sfollati. Ci sono diverse vittime. Missili dal Libano su Israele, rivendicati da Hezbollah. Tel Aviv risponde al fuoco.
Ancora tensioni tra Netanyahu e l’Onu: il premier israeliano ha nuovamente preso di mira il segretario delle Nazioni Unite Guterres: “Ha criticato noi e non quei selvaggi di Hamas”. Secca la replica dell’inquilino del Palazzo di Vetro: “Israele a Gaza non protegge i civili”.
Oggi, intanto, le Forze di Difesa israeliane (Idf) hanno concesso una nuova pausa umanitaria per permettere l'evacuazione di civili dal nord della Striscia. L’esercito ha assicurato un corridoio sicuro anche dall'ospedale di Shifa a Gaza City. "Siamo pronti a evacuare se Israele lo consente”, ha detto il direttore dell’ospedale.
Secondo Hamas, un edificio del nosocomio è stato distrutto dalle bombe. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha reso noto di aver perso il contatto con il proprio personale. E proprio il nuovo raid sull’ospedale, a quanto si apprende, avrebbe spinto Hamas a sospendere i negoziati sugli ostaggi con Israele. In un primo momento sembrava fosse stato trovato un accordo, ma i miliziani hanno bloccato la trattativa. Netanyahu poco dopo ha pero dichiarato che l’intesa “non è esclusa”.
Nel frattempo, il Papa alza la voce: “Le armi tacciano, ogni vita è sacra. Si soccorrano subito i feriti, si proteggano i civili, si facciano arrivare subito gli aiuti umanitari, si liberino gli ostaggi”.
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Nell'ospedale Al-Shifa di Gaza sono morti 5 neonati prematuri e 7 pazienti in terapia intensiva, secondo un bilancio di Hamas.
Il direttore dell'ospedale Al-Shifa di Gaza, Mohammad Abu Salmiya ha dichiarato che il personale medico e i pazienti sono pronti per un'immediata evacuazione se Israele lo consentirà. Lo ha dichiarato a Radio Ashams a Nazareth, ripreso dai media israeliani. Ha aggiunto che l'intervento delle organizzazioni internazionali è necessario per garantire un'evacuazione sicura verso un centro medico nella parte meridionale della Striscia. Ha menzionato oltre 700 pazienti, incluse persone in dialisi e feriti, con tre morti e altri quattro decessi negli ultimi due giorni a causa della mancanza di ossigeno e di dialisi.
"L'Ue è seriamente preoccupata per l'aggravarsi della crisi umanitaria a Gaza e si unisce agli appelli per una pausa immediata delle ostilità e per la creazione di corridoi umanitari, anche attraverso una maggiore capacità ai valichi di frontiera e attraverso una rotta marittima dedicata". È quanto dichiara l'Alto Rappresentante Ue Josep Borrell condannando "l'uso di ospedali e civili come scudi umani da parte di Hamas. I civili devono poter lasciare la zona di combattimento". "Gli ospedali devono essere riforniti immediatamente delle forniture più urgenti e i pazienti" più gravi "devono essere evacuati in sicurezza", ha aggiunto.
L'esercito israeliano voleva consegnare 300 litri di carburante per "urgenti fini medici" all'ospedale Shifa di Gaza City ma Hamas ha impedito al personale della struttura di prenderli. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui questa mattina soldati israeliani sono arrivati all'ingresso dell'ospedale e lì hanno depositato il carburante. L'esercito ha anche diffuso la registrazione di una conversazione tra un ufficiale israeliano e un responsabile dell'ospedale secondo cui Yosef Abu Rish, direttore generale del ministero della Sanità, ha impedito al nosocomio di prendere il carburante.
"Il segretario generale dell'Onu ha criticato Israele invece di quei selvaggi di Hamas". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un'intervista alla Cnn. "Vorrei che la comunità internazionale ci supportasse e attaccasse il male puro che rappresenta Hamas", ha sottolineato. Aggiungendo che "potrebbe esserci" un potenziale accordo con Hamas su ostaggi, ma ha rifiutato di fornire ulteriori dettagli, affermando che potrebbe ostacolare i delicati negoziati per liberare le persone prese in ostaggio dal gruppo militante il 7 ottobre. "Penso che meno ne dico, più aumenterò le possibilià che si materializzi", ha detto in un'intervista a "Meet the Press" di NBC News.
Hamas ha sospeso i negoziati sugli ostaggi a causa della gestione dello Shifa a Gaza. Lo ha detto un funzionario palestinese alla Reuters, secondo quanto riporta Haaretz.
Sarebbe stato trovato un accordo tra Hamas e Israele per il rilascio di circa 80 donne e bambini israeliani in cambio di donne e adolescenti palestinesi detenuti da Israele. Lo dice un funzionario dell'amministrazione di Joe Biden alla Nbc. Secondo la fonte, gli Stati Uniti stanno esplorando anche altre opzioni, precisando che non c'è alcuna certezza che qualsiasi accordo proposto abbia successo. Al momento tuttavia mancano conferme sia israeliane che palestinesi. Di un accordo del genere si era parlato anche nei giorni scorsi
Hezbollah ha rivendicato la responsabilità del lancio del missile anti tank che ha ferito 6 israeliani, di cui uno grave, nel nord del Paese. Lo ha riferito Haaretz.
Nuovi attacchi con razzi anticarro sono stati lanciati dagli Hezbollah dal Libano del sud dopo quello contro l'altura di Dovev, dove sei israeliani sono rimasti feriti, uno dei quali in condizioni molto gravi. In seguito, riferiscono fonti locali, altri razzi anticarro sono stati lanciati verso le località di Zarit, Yifatch e Aramshe. Finora si ha notizia di almeno un ferito in questi nuovi attacchi. In alcune zone dell'Alta Galilea la popolazione ha avuto ordine di restare nei rifugi.
"Le armi si fermino, non porteranno mai la pace, e il conflitto non si allarghi. Basta, basta fratelli, basta!". Lo ha detto oggi il Papa all'Angelus, in un nuovo appello sulla guerra in Medio Oriente. "A
Gaza si soccorrano subito i feriti - ha proseguito -, si proteggano i covili, si facciano arrivare molti più aiuti umanitari a quella popolazione stremata, si liberino gli ostaggi, tra i quali ci son tanti anziani e bambini". "Ogni essere umano, che sia cristiano, ebreo, musulmano, di qualsiasi popolo e religione, ogni essere umano è sacro, è prezioso agli occhi di Dio, ha diritto a vivere in pace", ha aggiunto il Pontefice.
Israele deve mantenere un 'pieno controllo' delle zone occupate finora a Gaza, "anzi, delle zone liberate": lo ha affermato il ministro per la sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, leader del partito di estrema destra 'Potere ebraico'. In un'intervista alla radio pubblica Kan ha poi sostenuto che fu un errore lo sgombero dei coloni da Gaza del 2005. "Fossero rimasti, le stragi del 7 ottobre non sarebbero avvenute perché - ha spiegato - chi controlla il terreno raccoglie anche informazioni. È il padrone di casa". Sulla opportunità di tornare ad edificare insediamenti e a Gaza, Ben Gvir ha risposto: "La cosa non mi spaventa".
Dopo il lancio di un missile anti tank dal Libano che ha ferito civili israeliani nel nord del Paese, l'artiglieria israeliana sta colpendo dall'altra parte del confine. Lo ha detto il portavoce militare aggiungendo che poco fa è stata centrata "una cellula terroristica che era in un'area civile in Libano e che intendeva aprire il fuoco verso il territorio israeliano".
Civili israeliani sono stati feriti da un missile anti tank lanciato dagli Hezbollah dal Libano nel nord del Paese. Lo ha fatto sapere l'esercito, citato dai media. Secondo rapporti dei media, i feriti sarebbero sei di cui uno grave.
Un palestinese di 34 anni, Muntaser Saif, è rimasto ucciso oggi nel villaggio di Burqa (presso Nablus, Cisgiordania) in scontri verificatisi durante una retata condotta dall'esercito israeliano. Lo riferisce la agenzia di stampa palestinese Wafa, secondo cui Saif aveva scontato in passato periodi di detenzione in Israele. Nel corso delle operazioni i militari hanno fatto esplodere un'automobile ed hanno arrestato un esponente di al-Fatah. L'esercito non ha finora reso noto la propria versione di questi incidenti.
L'ospedale di al-Quds nella Striscia di Gaza, "non è più operativo": lo ha reso noto la Mezzaluna Rosa palestinese, come riporta il quotidiano britannico The Guardian. In un comunicato, l'organizzazione afferma che "la cessazione dei servizi è dovuta alla fine del combustibile e alla mancanza di energia elettrica".
"L'edificio a due piani del reparto di malattie cardiache è stato completamente distrutto da un attacco aereo», ha detto all'agenzia di stampa Afp il viceministro della Sanità, Youssef Abou Rich, attribuendo la responsabilità dell'attacco all'esercito israeliano. La Afp non è stata in grado di confermare l'attacco sul posto, ma almeno un testimone presente nell'ospedale ha confermato l'attacco ed i relativi danni
l viceministro della Sanità di Hamas ha affermato che un attacco israeliano ha distrutto un edificio dell'ospedale Shifa di Gaza.
Il capo di stato maggiore dell'esercito israeliano, Herzi Halevi, ha volato sulla Striscia di Gaza per vedere le operazioni militari di terra in corso. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui Halevi ha parlato via radio con le truppe sul campo della Brigata Golani. "Ai soldati dico che stanno facendo un lavoro importante - ha sottolineato Halevi secondo il portavoce -: ognuno è dietro di voi e l'intero esercito sta lavorando per la vostra avanzata fino alla vittoria".
Anche oggi l'esercito israeliano ha assicurato un corridoio umanitario di 7 ore (fino alle 16:00 locali. le 15:00 in Italia) per la popolazione palestinese che da nord vuole trasferirsi a sud della Striscia. Lo ha detto su X in arabo il portavoce militare Avichai Adraee. La via interessata è quella di Salah ad Din. Adraee ha aggiunto che ci sarà un corridoio sicuro dall'ospedale Shifa a Gaza City per chi voglia raggiungere Salah ad Din e sarà assicurata una pausa "tattica" nelle operazioni militari (fino alle 14:00 ora locale) sul campo profughi di Jabalya nel nord della Striscia e nel vicino quartiere di Izbat Malien.
Il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp) ha annunciato "un numero significativo di morti e feriti" in un "bombardamento" della sua sede a Gaza City, evacuata dai suoi dipendenti e ora occupata da centinaia di sfollati palestinesi. "La tragedia in corso dei civili morti e feriti intrappolati in questo conflitto deve finire - ha dichiarato l'Undp in un comunicato -. I civili, le infrastrutture civili e l'inviolabilità dei locali delle Nazioni Unite devono essere rispettati e protetti in ogni momento".
L'ospedale più grande di Gaza, intorno al quale si sta combattendo sempre più intensamente, ha cessato la sua attività e non è più in grado di fornire assistenza medica. Lo ha detto il portavoce del ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, citato dalla testata israeliana Haaretz. Secondo la dichiarazione, 5 pazienti, fra i quali 2 neonati prematuri, sono morti a causa delle continue interruzioni della corrente elettrica per alimentare i macchinari dell'ospedale al-Chifa. Oltre al personale sanitario, ai pazienti e a centinaia di sfollati, nella struttura ci sono oltre 100 cadaveri di pazienti deceduti nei giorni scorsi che non possono essere gestiti né sepolti, ha segnalato il ministero.