Martedì 25 Marzo 2025
REDAZIONE ESTERI

Israele arresta regista palestinese premio Oscar per ‘No other land’. “Linciato da coloni in Cisgiordania”

Le ultime notizie dal Medio Oriente: Hamdan Ballal coinvolto in scontri nel suo villaggio. Cnn: “Netanyahu pianifica operazione di terra a Gaza su larga scala”. L’Onu riduce la sua presenza nella Striscia, dopo i “devastanti attacchi”. Video di Hamas con due ostaggi. Sì dei miliziani alla proposta egiziana per una nuova tregua

Israele arresta regista palestinese premio Oscar per ‘No other land’. “Linciato da coloni in Cisgiordania”

Roma, 24 marzo 2025 – Hamas ha diffuso un video che mostra due ostaggi israeliani detenuti a Gaza da oltre 500 giorni (Elkana Bohbot e Yosef Chaim Ohana). Mossa di propaganda ma che risponde alla condizione posta dai mediatori egiziani per avviare nuovi negoziati, secondo cui il gruppo armato palestinese deve fornire filmati che testimonino lo stato in cui versano i rapiti. Hamas ha fatto sapere di accettare la proposta del Cairo che prevede in cambio del cessate il fuoco il rilascio di 5 prigionieri vivi tra cui il soldato israelo-americano Edan Alexander. Si attende ora la risposta di Israele, che nel frattempo pianificherebbe una operazione di terra su larga scala a Gaza (fonte CNN) con l'impiego di 50mila soldati. Il bilancio delle autorità di Gaza: oltre 50mila morti dall’inizio della guerra. Visti gli ultimi “devastanti attacchi”, l’Onu ritira parte del suo staff. 

Caos in Cisgiordania dove una decina di coloni avrebbero preso a sassate alcuni palestinesi, tra cui il regista palestinese premio Oscar Hamdan Ballal, che ha vinto nella categoria Miglior Documentario per 'No Other Land' insieme a un collettivo di colleghi israelo-palestinesi. Ballal è stato poi arrestato. Non si conoscono le sue condizioni. 

Ultime notizie in diretta 

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Hamdan Ballal con l'Oscar 2025 per il miglio documentario, Dolby Theatre, Hollywood, California (Afp via Ansa)
19:59
Cisgiordania, arrestato regista premio Oscar di No Other Land: "Linciato dai coloni"

Fonti palestinesi citate dal Times of Israel riferiscono che decine di coloni sono arrivati ​​questa sera nei pressi del villaggio di Susya, nella Cisgiordania meridionale, e hanno lanciato pietre contro residenti, auto e case. Secondo la polizia, i palestinesi hanno risposto lanciando pietre a loro volta. Testimoni oculari riferiscono che quattro palestinesi sono stati feriti da pietre, la maggior parte in modo lieve, mentre la polizia afferma che tre palestinesi sono stati arrestati. Tra gli arrestati, secondo quanto riferito da un testimone oculare riferisce ci sarebbe Hamdan Ballal. Il regista, premiato con l'Oscar insieme ad altri autori di un collettivo israelo-palestinese per il documentario No Other Land, è stato colpito alla testa da una pietra e le sue condizioni non sono note. Il co-regista israeliano del documentario, Yuval Abraham, ha scritto su X che Ballal è stato "linciato" e ha ferite alla testa e allo stomaco. Non si sa dove sia stato portato e quali siano le sue condizioni. 

Il co-regista israeliano di No Other Land conferma su X il linciaggio e l'arresto del collega palestinese Hamdan Ballal
Il co-regista israeliano di No Other Land conferma su X il linciaggio e l'arresto del collega palestinese Hamdan Ballal
19:05
Idf ammette: "Colpito edificio della Croce Rossa per errore"

L'esercito israeliano ha dichiarato di aver aperto il fuoco senza saperlo su un edificio della Croce Rossa nella Striscia di Gaza, ritenendo di aver "identificato dei sospettati". "Stamattina, le forze armate operative a Rafah, nella Striscia di Gaza meridionale, hanno aperto il fuoco contro un edificio dopo aver identificato i sospettati. Dopo la verifica, è emerso che l'edificio apparteneva alla Croce Rossa, di cui le nostre forze non erano a conoscenza al momento dell'incidente", ha affermato l'esercito, aggiungendo che sarà aperta un'indagine.

 

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha affermato che il suo ufficio a Rafah è stato danneggiato da un proiettile esplosivo, aggiungendo che nessun membro dello staff è rimasto ferito, "nonostante fosse chiaramente segnalato e notificato a tutte le parti". 

18:19
Sirene a Tel Aviv, Idf intercetta missile dallo Yemen

L'esercito israeliano ha annunciato che è stato intercettato e distrutto mentre sorvolava la Giordania un missile sparato dai ribelli yemeniti Houthi verso lo Stato ebraico. Il lancio del missile balistico ha provocato il risuonare delle sirene d'allarme in diverse località del Paese, compresa Tel Aviv, ha aggiunto l'Idf.

17:30
Onu riduce la presenza a Gaza 

"La scorsa settimana Israele ha condotto attacchi devastanti a Gaza, uccidendo centinaia di civili, tra cui membri dello staff Onu, senza che gli aiuti umanitari potessero entrare nella Striscia dall'inizio di marzo. Di conseguenza, il segretario generale Antonio Guterres ha preso la difficile decisione di ridurre la presenza dell'organizzazione a Gaza, nonostante le esigenze umanitarie aumentino e la nostra preoccupazione per la protezione dei civili si intensifichi". Lo ha detto il portavoce del Palazzo di Vetro, Stephane Dujarric. 

17:13
CNN: Israele pianifica nuova offensiva di terra a Gaza su larga scala con 50mila soldati 

 

Israele sta pianificando una nuova offensiva di terra su vasta scala a Gaza che comporterebbe il dispiegamento di decine di migliaia di soldati per prendere il controllo di ampie zone dell'enclave palestinese. Lo ha riferito la Cnn, citando un funzionario israeliano e una seconda fonte a conoscenza della questione. Una potenziale offensiva su vasta scala è uno dei possibili scenari che il governo israeliano sta valutando mentre intensifica i suoi attacchi a Gaza, cercando di fare pressione su Hamas affinché rilasci tutti gli ostaggi senza passare all'attuazione della seconda fase dell'accordo sul cessate il fuoco. Secondo una delle fonti, far trapelare la notizia di una possibile nuova offensiva di terra farebbe parte proprio della strategia israeliana. "Se non ci saranno nuovi negoziati per gli ostaggi, l'unica alternativa sarà riprendere i combattimenti - ha affermato alla Cnn Eyal Hulata, ex capo del consiglio di Sicurezza nazionale di Israele - E ci sono piani seri". Un'offensiva su larga scala - hanno aggiunto le fonti - potrebbe coinvolgere cinque divisioni israeliane, ovvero circa 50mila soldati. L'esercito israeliano - fa notare la Cnn - ha già iniziato a gettare le basi per manovre di terra su vasta scala, riprendendo il controllo di metà del corridoio Netzarim che divide la Striscia di Gaza. 

16:20
Hamas: sì alla proposta di cessate il fuoco egiziana

Un funzionario di Hamas presso l'ufficio del Cairo ha confermato all'agenzia Efe che il suo movimento ha accettato la proposta, "in attesa dell'approvazione di Israele". In questo ultimo tentativo di ripristinare l'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Gaza, l'Egitto ha avanzato la proposta in base alla quale Hamas "rilascerà vivi cinque prigionieri, tra cui il soldato semplice Edan Alexander", soldato israeliano-americano e ultimo ostaggio americano dei 59 ancora detenuti a Gaza, più della metà dei quali si ritiene siano morti. In cambio la consegna degli aiuti umanitari interrotta da Israele più di tre settimane fa, verrebbe ripristinata, così come un "cessate il fuoco della durata di alcune settimane, il rilascio di centinaia di prigionieri palestinesi e la fine dei massacri israeliani", ha detto la fonte, senza specificare la durata della tregua. Secondo una fonte della sicurezza egiziana, il piano del Cairo prevede che Israele inizi ad attuare la seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco già dopo la prima settimana. Gli Stati Uniti e Hamas, afferma, hanno accettato la proposta, ma Israele non ha ancora risposto.

16:19
Chi sono i due ostaggi mostrati nel nuovo video di Hamas

Hamas ha diffuso un video con gli ostaggi israeliani Elkana Bohbot e Yosef-Haim Ohana, entrambi rapiti al Festival Nova nel deserto del Negev il 7 ottobre del 2023. Elkana Bohbot, 35 anni, è un cittadino israeliano-colombiano. Nel video del suo rapimento si vede che viene picchiato prima di essere portato a Gaza. Yosef-Haim Ohana , 24 anni, è stato rapito al festival Nova mentre, insieme a un amico, cercava di prestare soccorso ai partecipanti rimasti feriti durante l'attacco.

16:00
Hamas diffonde video con due ostaggi: prigionieri a Gaza da 535 giorni

 

Hamas ha diffuso un video in cui appaiono i due ostaggi Elkana Bohbot e Yosef Chaim Ohana, prigionieri a Gaza da 535 giorni. Su richiesta delle famiglie, il contenuto del filmato o parti di esso saranno pubblicati solo con l'approvazione dei parenti. 

14:44
Reporter di Al Jazeera ucciso da un cecchino di Hamas

Un reporter di Al Jazeera, Hossam Shabat, accusato dall'Idf di essere un cecchino del Battaglione Beit Hanoun di Hamas, è stato ucciso in un attacco aereo israeliano sul nord di Gaza mentre era a bordo della sua auto. Poco prima i media palestinesi avevano dato notizia dell'uccisione di Mohamad Mansor, reporter del canale Falstin Al-Yom della Jihad islamica, in un altro raid.

13:09
Israele:"Non abbiamo ricevuto nuova proposta tregua"

"Israele non ha ricevuto alcuna nuova proposta per il rilascio di ostaggi". Lo ha riferito una fonte dello Stato ebraico al Times of Israel, dopo che dal Cairo un funzionario egiziano ha fatto sapere che Hamas "ha risposto positivamente" a una bozza di intesa che prevede la liberazione di cinque ostaggi vivi per una pausa prolungata di settimane nei combattimenti. "Non abbiamo sentito parlare di nessuna nuova proposta", ha detto il funzionario israeliano, sottolineando che Tel Aviv sta ancora cercando di convincere Hamas ad accettare la 'proposta Witkoff' sostenuta dagli Usa. Quest'ultima vedrebbe il cessate il fuoco esteso fino al 19 aprile con il rilascio di cinque rapiti vivi in cambio di un gran numero di prigionieri di sicurezza palestinesi. Se il gruppo palestinese non accetta, "continueremo ad a

12:40
Chi era il leader politico ucciso a Khan Younis

"Barhoum era una figura chiave nell'ufficio politico di Hamas ed era attivamente coinvolto nel processo decisionale militare che aveva un impatto diretto sulle operazioni di Hamas". Così, in una dichiarazione congiunta, l'Idf e lo Shin Bet confermano - dopo l'annuncio del ministro della Difesa Israel Katz e di Hamas - l'uccisione dell'alto funzionario del gruppo islamista, colpito in un attacco all'ospedale Nasser di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale, la scorsa notte. Secondo l'esercito e lo Shin Bet, Barhoum era il responsabile delle finanze del gruppo terroristico e il successore di Issam Da'alis, il primo ministro de facto di Gaza, ucciso la scorsa settimana.

12:10
Idf conferma l'uccisione del capo delle finanze di Hamas

Le Forze di difesa di Israele (Idf) hanno reso noto di aver ucciso il responsabile delle finanze del movimento islamista palestinese Hamas, Ismail Barhoum, confermando così quanto riportato stamane dai media arabi. In una nota, le Idf hanno riferito che ieri, 23 marzo, è stato effettuato "un attacco mirato nella zona di Khan Yunis (nel sud della Striscia di Gaza), eliminando il terrorista Ismail Barhoum, membro dell'ufficio politico di Hamas a capo delle finanze, nonche' successore di Essam al Da'alis", ovvero il capo del governo de facto del movimento islamista ucciso la scorsa settimana.

"Nel suo ruolo, Barhoum supervisionava la gestione finanziaria di Hamas nella Striscia di Gaza, convogliando fondi all'ala militare di Hamas e finanziando e pianificando l'esecuzione di attacchi terroristici contro lo Stato di Israele", si legge nella nota delle forze israeliane. Secondo le Idf, questi fondi "hanno finanziato la sopravvivenza dell'organizzazione terroristica nella Striscia di Gaza e sono stati utilizzati per compiere attacchi terroristici e per acquistare armi". Nella nota viene precisato che Barhoum e' stato preso di mira mentre si trovava all'interno dell'ospedale Nasser. "Questo e' l'ennesimo esempio del modo in cui Hamas viola sistematicamente il diritto internazionale, prendendo il controllo delle infrastrutture civili in modo da impedire la riabilitazione e il sostentamento della popolazione di Gaza, e sfruttando brutalmente la popolazione civile come scudo umano per i suoi attacchi terroristici contro lo Stato di Israele", si legge nel comunicato delle Idf.

11:45
Il bilancio di Hamas: oltre 50mila morti dall'inizio della guerra

È salito ad almeno 50.082 morti e 113.408 feriti il bilancio degli attacchi di Israele nella Striscia di Gaza iniziati il 7 ottobre 2023. Lo ha reso noto il movimento islamista palestinese Hamas, precisando che nelle ultime 24 ore sono stati registrati 61 morti e 134 feriti. Il bilancio complessivo diffuso da Hamas, che include sia civili palestinesi che miliziani, non puo' essere verificato in modo indipendente.

11:30
Idf conferma il proseguimento delle operazioni di terra nel Nord della Striscia

Le Forze di difesa di Israele (Idf) hanno confermato il proseguimento delle operazioni di terra nel nord della Striscia di Gaza, rendendo noto che e' stata coinvolta l'area di Beit Hanoun. In una nota, le Idf hanno spiegato che l'obiettivo dell'operazione e' colpire le "infrastrutture terroristiche" del movimento islamista Hamas, in modo tale da "espandere la zona di sicurezza" nell'area settentrionale dell'enclave palestinese. Le forze israeliane hanno precisato che stanno consentendo ai civili di evacuare le zone di combattimento. "Nel corso dell'operazione, i caccia hanno colpito diversi obiettivi di Hamas e siti di infrastrutture terroristiche. Le Idf continueranno a operare contro le organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza, per proteggere i civili israeliani", si legge nella nota.

11:30
Idf conferma il proseguimento delle operazioni di terra nel Nord della Striscia

Le Forze di difesa di Israele (Idf) hanno confermato il proseguimento delle operazioni di terra nel nord della Striscia di Gaza, rendendo noto che è stata coinvolta l'area di Beit Hanoun. In una nota, le Idf hanno spiegato che l'obiettivo dell'operazione è colpire le "infrastrutture terroristiche" del movimento islamista Hamas, in modo tale da "espandere la zona di sicurezza" nell'area settentrionale dell'enclave palestinese. Le forze israeliane hanno precisato che stanno consentendo ai civili di evacuare le zone di combattimento. "Nel corso dell'operazione, i caccia hanno colpito diversi obiettivi di Hamas e siti di infrastrutture terroristiche. Le Idf continueranno a operare contro le organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza, per proteggere i civili israeliani", si legge nella nota.

10:52
Kallas a Gerusalemme: "Israele non attacchi la Siria"

Rispondendo a una domanda sugli attacchi israeliani in Siria, l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas, in conferenza stampa a Gerusalemme con l'omologo Gideon Sa'ar, ha affermato che "queste cose sono inutili perché la Siria in questo momento non sta attaccando Israele, e questo alimenta una maggiore radicalizzazione, anch'essa contro Israele, che non vogliamo vedere".

10:22
Hamas, risposta positiva alla proposta del Cairo sulla ripresa della tregua 

 

Hamas ha "risposto in modo positivo" alla proposta egiziana finalizzata a riattivare l'accordo con Israele per un cessate il fuoco e uno scambio di ostaggi. Lo ha dichiarato all'Associated Press un portavoce del movimento palestinese, senza fornire ulteriori dettagli. Un funzionario egiziano ha spiegato che la proposta prevede la restituzione di cinque ostaggi israeliani, tra cui uno con cittadinanza israelo-americana, in cambio di una tregua di una settimana, dell'ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e della liberazione di centinaia di detenuti palestinesi detenuti nelle carceri israeliane.

10:16
Medici senza frontiere: 40mila sfollati da gennaio in Cisgiodania

Medici senza frontiere (Msf) ha denunciato oggi una grave situazione umanitaria in Cisgiordania settentrionale, dove oltre 40mila persone sarebbero state costrette a lasciare le proprie abitazioni a partire da gennaio, in seguito a operazioni militari israeliane nei campi profughi di Jenin, Tulkarem e Nur Shams. Secondo l'organizzazione, molte famiglie si trovano in condizioni estremamente precarie, senza accesso ad alloggi sicuri, servizi di base e cure sanitarie. L'allarme è stato rilanciato attraverso un comunicato, in cui Msf accusa le autorità israeliane di aver avviato, dopo il cessate il fuoco di gennaio a Gaza, l'operazione denominata 'Iron Wall', nei territori occupati della Cisgiordania.

"Non si vedevano sfollamenti forzati dei campi e distruzioni di questa portata da decenni", ha dichiarato Brice de la Vingne, direttore delle operazioni di Msf per la Cisgiordania. "Israele deve interrompere questi trasferimenti forzati. È necessaria una risposta umanitaria molto più ampia". Dal 7 ottobre 2023, data di inizio della guerra nella Striscia di Gaza, le forze israeliane hanno intensificato la presenza militare anche in Cisgiordania, dove, secondo l'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms), sono stati uccisi almeno 930 palestinesi, tra cui 187 minori. Msf parla di "oppressione sistematica" contro personale sanitario e pazienti, denunciando una grave compromissione dell'accesso alle cure. Secondo quanto riferito dall'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha), la nuova ondata di incursioni ha svuotato i tre principali campi profughi del nord della Cisgiordania. Le testimonianze raccolte dai volontari Msf descrivono scene di evacuazioni forzate e distruzioni

10:05
Attacchi nella Striscia, Iraele: "Hamas non ci ha lasciato altra seclta"

"Da una settimana Israele è impegnata contro lo Stato terrorista di Hamas a Gaza. Israele aveva accettato le proposte dell'inviato speciale americano Steve Witkoff per prolungare la tregua temporanea. Ma Hamas le ha respinte due volte. Tiene ancora in ostaggio 59 dei nostri cittadini in condizioni crudeli. Non ci ha lasciato altra scelta". Lo afferma il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, in merito alla ripresa dei raid israeliani nella Striscia di Gaza, parlando in conferenza stampa di fianco all'Alta rappresentate per gli affari esteri dell'Ue, Kaja Kallas, in occasione della sua visita a Gerusalemme.

"La guerra potrebbe finire domani, con la liberazione degli ostaggi. La smilitarizzazione di Gaza e il ritiro delle forze armate di Hamas e della Jihad islamica da lì sono condizioni essenziali", continua Sa'ar, sottolineando che per Israele la guerra "non è un'ideologia" e che gli israeliani sarebbero "felici di raggiungere i nostri obiettivi per via diplomatica. Ma se non è possibile, non abbiamo altra scelta che proseguire con lo sforzo militare. Non raggiungere i nostri obiettivi avrebbe conseguenze terribili per Israele, per la nostra sicurezza e per l'intera regione".

A fronte delle critiche della comunità internazionale, Ue inclusa, riguardo agli attacchi e al blocco israeliano dei canali di passaggio degli aiuti umanitari, Sa'ar evidenzia che Israele sta agendo secondo il diritto internazionale. "L'articolo 70 del Primo Protocollo Aggiuntivo alla Convenzione di Ginevra impone di fornire aiuti quando la popolazione civile non è adeguatamente rifornita. Durante i 42 giorni di tregua, Israele ha permesso l'ingresso a Gaza di 25.008 camion. Ma secondo l'articolo 23 della Quarta Convenzione di Ginevra, una parte non è obbligata a consentire aiuti se questi possono rafforzare lo sforzo militare o economico del nemico. Hamas ha usato quei beni per finanziare le sue attività, ricostruire le capacità militari e reclutare nuovi giovani terroristi". Nessun Paese è "obbligato a facilitare una guerra contro se stesso", conclude, sottolineando che Israele "non deve essere giudicato con un metro diverso, più severo".

08:59
Libano: "Israele vorrebbe convincerci a normalizzare i rapporti"

Israele intende attirare il Libano in negoziati politici con l'obiettivo di normalizzare le relazioni tra i due Paesi. Lo ha detto il presidente del parlamento libanese Nabih Berri in un'intervista al quotidiano panarabo 'Asharq al Awsat', sottolineando tuttavia che Beirut "non ha le stesse intenzioni". "Abbiamo giù un accordo (di cessate il fuoco, entrato in vigore lo scorso novembre) che gode del sostegno internazionale e arabo, nonchè dell'approvazione delle Nazioni Unite. Vogliamo implementarlo, tuttavia Israele ne ostacola l'attuazione", ha affermato Berri.
Secondo il presidente del parlamento libanese, il movimento sciita Hezbollah "ha rispettato l'accordo, nonostante le ripetute violazioni israeliane, dando prova di moderazione e sostenendo lo Stato". Israele, ha aggiunto Berri, continua a rifiutare di ritirarsi dal sud del Libano. "L'esercito libanese è pronto a completare il suo spiegamento a sud del fiume Litani, ma il problema è Israele", ha affermato il presidente del parlamento.

08:41
L'Egitto ribadisce il rifiuto al trasferimento forzato dei palestinesi

L'Egitto ha ribadito il rifiuto categorico di qualsiasi tentativo di spostare "con la forza o volontariamente" la popolazione palestinese dalla Striscia di Gaza verso qualsiasi altro luogo, in particolare in Egitto. Lo ha affermato il Servizio di informazione statale egiziano (Sis) in una dichiarazione diffusa questa mattina. Per il Sis, l'eventuale trasferimento forzato della popolazione palestinese avrebbe un impatto sul conflitto in Medio Oriente e rappresenterebbe una grave minaccia per la sicurezza nazionale egiziana. Il Sis ha smentito le notizie secondo cui l'Egitto potrebbe ricevere denaro in cambio dell'accoglienza dei palestinesi. La politica estera dell'Egitto, in generale, non si è mai basata sul baratto di interessi supremi egiziani e arabi di qualsiasi tipo, ha sottolineato il Sis.

08:21
Attacco terroristico nel Nord di Israele: neutralizzato l'attentatore

 

Un attacco terroristico con un'auto speronata e una sparatoria è avvenuto nei pressi della città israeliana settentrionale di Yokneam. Lo riferiscono i media israeliani, secondo i quali, due persone sono rimaste ferite e un aggressore è stato neutralizzato. La polizia israeliana ha riferito che il presunto terrorista ha prima tentato di investire dei civili in una fermata dell`autobus, quindi è sceso dal veicolo armato di un fucile e ha aperto il fuoco. Un agente di polizia lo ha poi colpito a morte. Un uomo di 70 anni è morto a causa delle ferite riportate, ha reso noto il servizio di soccorso Magen David Adom. La seconda vittima è un uomo di 20 anni accoltellato, attualmente in condizioni critiche e instabili, ha aggiunto lo stesso servizio. Diversi civili presenti alla fermata sono inoltre rimasti feriti dopo essere stati investiti dal veicolo.
 

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08:10
Attacco all'ospedale Nasser: ucciso membro di spicco di Hamas 

Un attacco aereo israeliano sull'ospedale Nasser, la principale struttura medica di Khan Younis, a Gaza, ha ucciso un importante leader di Hamas e un suo collaboratore. Lo ha detto alla Bbc un esponente del movimento islamista, precisando che si tratta di Ismail Barhoum, responsabile degli affari finanziari del gruppo. Stava ricevendo cure in ospedale dopo essere stato ferito in un attacco aereo quattro giorni fa, ha aggiunto il funzionario.

L'esercito israeliano ha affermato di aver colpito un membro chiave di Hamas che operava all'interno del complesso ospedaliero in seguito a "un'ampia attività di raccolta di informazioni" e ha affermato che sono state utilizzate "munizioni di precisione" per attenuare i danni. Il ministero della Salute guidato da Hamas ha affermato che "molte altre persone", tra cui alcune del personale medico, sono rimaste ferite nell'attacco. Il reparto dell'ospedale colpito è stato evacuato dopo che una gran parte è andata distrutta, ha affermato il ministero.

Secondo l'emittente qatariota Al Jazeera, nella nuova offensiva israeliana a Gaza sono state uccise 53 persone. Nella notte, prosegue Al Jazeera, sono state uccise 16 persone negli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza. Da parte loro, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato ieri sera di aver condotto un attacco mirato "per colpire un terrorista chiave dell'organizzazione terroristica di Hamas. 
 

MIDEAST ISRAEL PALESTINIANS GAZA CONFLICT
Il dottor Marwan al-Hams, direttire del Dipartimento Ospedali da Campo a Gaza, dopo l'attacco all'ospedale di Nasser a Khan Yunis
08:00
Egitto: Hamas fornisca filmati degli ostaggi in cambio della tregua

 

L'Egitto ha presentato una nuova proposta per i negoziati sul cessate il fuoco a Gaza, in base alla quale Hamas dovrebbe fornire informazioni dettagliate, fra cui filmati, sugli ostaggi sia vivi che deceduti, e Israele cesserebbe immediatamente le ostilità. Lo ha riferito una fonte a conoscenza dei dettagli all'agenzia di stampa qatariota Al-Araby Al-Jadeed. Secondo il rapporto, l'Egitto ha proposto inoltre che, una volta entrato in vigore il cessate il fuoco, si svolgano negoziati più dettagliati per raggiungere accordi su una tempistica per il rilascio degli ostaggi rimasti a Gaza, in cambio del graduale ritiro delle forze dell'Idf.

07:40
Raid su Khan Younis e Rafah: almeno 16 morti

È di almeno 16 morti il bilancio alle prime ore del mattino dopo un'altra notte di attacchi delle forze israeliane sulle città di Khan Younis e Rafah, a Gaza. Lo riferisce il sito di Al Jazeera.  A Khan Younis, le tende e le case che ospitano i palestinesi sfollati a est e a ovest della città sono sotto attacco.
 

Israele arresta regista palestinese premio Oscar per ‘No other land’. “Linciato da coloni in Cisgiordania”