Roma, 23 novembre 2024 – I missili ipersonici russi e le minacce di Putin fanno tremare le cancellerie europee. Il segretario alla Difesa americano Austin ha detto che circa 10.000 soldati nordcoreani sono attualmente nella regione di confine russa di Kursk, dove sono stati integrati nelle formazioni russe". E ha spiegato: "In base a ciò a cui sono stati addestrati, e alla loro integrazione con i militari russi mi aspetto di vederli presto impegnati in combattimento".
Nelle ultime 24 ore, l'esercito russo ha perso 1.420 soldati in Ucraina, secondo quanto scrive lo stato maggiore militare di Kiev, citato da Rbc-Ucraina, che quantifica le perdite totali russe dall'inizio dell'invasione nel febbraio 2022 a quasi 730 mila, 729.720 per l'esattezza.
La minaccia nucleare di Putin all’Occidente e la propaganda di esaltazione della Russia sui media
Le notizie in diretta
"C'è sempre da preoccuparsi quando si ha di fronte una persona che un giorno ha deciso di fare attraversare ai propri carri armati e alle proprie truppe il confine di uno Stato sovrano. Non penso che Putin abbia alcun interesse e alcuna volontà di allargare il conflitto ad altre nazioni, anche se la cosa più grave delle ultime settimane sono i 10mila coreani che sono andati ad aiutarli". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto, a margine di un evento a Napoli. Sulle truppe coreane, secondo Crosetto "non c'è nessun commento" sui nostri media e questo secondo il ministro dimostra "quanto Putin è potente ache sull'informazione occidentale".
Il ministero della Difesa russo, Andrei Belousov, ha dichiarato che un nuovo villaggio nell'est dell'Ucraina è stato conquistato nelle ultime ore e che l'avanzata delle forze russe "accelera". Lo scrive l'agenzia Reuters, citata dal Guardian. Si tratta del villaggio di Novodmytrivka, nel Donetsk, a nord di Kurakhove, che invece - scrive Reuters - i bollettini ucraini non menzionano. "Il lavoro che abbiamo svolto qui ora ha spazzato via le migliori unità (ucraine). Ora l'avanzata è accelerata. Abbiamo stroncato sul nascere la loro l'intera campagna per il 2025", ha affermato il ministro Belousov, che in un video viene mostrato mentre appunta medaglie in un non meglio precisato comando del fronte ucraino.
Per risolvere la guerra ucraina, c'è bisogno sia della deterrenza sia dei colloqui con la Russia di Vladimir Putin. E a decidere non può essere soltanto Kiev. Lo ha affermato l'ex cancelliera tedesca Angela Merkel in un'intervista pubblicata dal Corriere della Sera oggi, in occasione dell'uscita dell'autobiografia dell'ex leader tedesca. "Abbiamo bisogno della doppia azione, da un lato colloqui e contatti, dall`altro deterrenza. Ne ero e ne rimango convinta", ha detto Merkel, ammettendo che la Germania non è riuscita ad adeguarsi sul fronte della deterrenza rispetto a Mosca per tempo. "Sulla trattativa, naturalmente nulla deve passare sopra la testa dell`Ucraina. Allo stesso tempo - ha tuttavia aggiunto - penso che i molti Paesi che sostengono l`Ucraina debbano decidere insieme a essa quando si potrà discutere con la Russia di una soluzione diplomatica. Non può essere solo Kiev a decidere. Quando questo succederà, non essendo più attiva in politica, non sono in grado di dirlo".