Roma, 25 maggio 2024 - Grazie ai dispositivi di disturbo elettronico la Russia sta mettendo fuori uso alcune delle armi Occidentali che fino ad oggi hanno permesso a Kiev di resistere, e in alcuni periodi di riconquistare (Electronic Warfare- EW) parte dei territori occupati dalle truppe di Mosca. Ma ora l'ago della bilancia sui campi di battaglia sembra pendere dalla parte del Cremlino e la colpa, secondo quanto riferito da fonti ucraine al Washington Post, sarebbe della guerra elettronica messa in atto da Mosca.
Disturbo elettronico
Il disturbo elettronico russo, i più noti sono il 'jamming' e lo 'spoofing', riescono a rendere inutile la guida satellitare di missili e munizioni forniti dagli Stati Uniti all'Ucraina, tanto che i generali di Kiev hanno iniziato a lasciarle in magazzino, o a usarle senza la traccia del Gps, quindi molto meno precise. Kiev, che necessita di un costante rifornimento di armi, a questo punto l'up grade di alcuni sistemi o nuove armi capaci di resistere al jamming di Mosca.
I sistemi Himars sono diventati inefficaci
Secondo quanto svelato al Wp a pagare dazio senza appello sono i proiettili di artiglieria Excalibur, dipendenti dalla guida Gps, che dopo aver assicurato un certo successo iniziale, sono stati neutralizzati dalla contro mossa russa, passando in pochi mesi dal 50 per cento dell'inizio dello scorso anno a meno del dieci per cento degli obiettivi colpiti in pochi mesi, spiazzando l'artiglieria ucraina che li ha abbandonati. Il comando ucraino, dopo una valutazione fatta tra il 2023 e il 2024, scriveva: "La tecnologia Excalibur nelle diverse versioni esistenti ha perso il suo potenziale". Anche i famosi Himars (High Mobility Artillery Rocket System), che possono sparare razzi con una gittata fino a 80 chilometri, e tra i più richiesti agli alleati da Kiev, oggi si trovano impolverati in qualche arsenale ucraino. Secondo le fonti ucraine ormai sbagliano i bersagli di 15 metri. "I russi hanno dispiegato sistemi elettronici che hanno disabilitato i segnali dei satelliti e gli Himars sono diventati completamente inefficaci, tanto che il sistema molto caro viene usato sempre di più per colpire obiettivi con bassa priorità". Altri dispositivi neutralizzati dai disturbi elettronici russi sono le bombe sganciate da aereo Jdams, a cui però i produttori sono riusciti a rimediare, poi i proiettili da 155mm forniti da vari Paesi occidentali, anche se in questo caso il problema non è Gps.
Jamming, decoy e spoofing
I sistemi di disturbo più usati sono il radar jamming (Confusione) e il decoy (inganno radar). Sono tecniche di guerra elettronica del tipo EA "electronic attack" attivo. Poi ci sono la Protezione elettronica (Electronic Protection, EP) e il Supporto elettronico (Electronic Support, ES). Con il jamming elettronico si disturbano i radar di scoperta, allo scopo di non far scoprire un attacco, o per far deviare i missili a ricerca radar o Gps. Lo spoofing permette di falsificare un segnale elettronico, può colpire anche i droni con un segnale alterato che li manda fuori rotta.
I sistemi Ew russi
Tra alcuni dei sistemi di EW russa troviamo il Borisoglebsk 2, un sistema multifunzionale (EW) montato su un veicolo terrestre MT-LBu. È progettato per interrompere le comunicazioni e i sistemi GPS. Il Pelena-1 (sudario in russo) utilizza un sistema di disturbo radar jamming ad alta potenza. E' stato concepito per contrastare il radar AN/APY-2, il sensore principale del sistema di sorveglianza aereo AWACS Boeing E-3 Sentry della NATO e altri Paesi Occidentali. Con il Pelena-1 si può inserire un segnale di disturbo sulle frequenze del radar nemico e correggendo automaticamente le variazioni di frequenza del trasmettitore che tenta di eluderli con la tecnica detta di salto di frequenza o frequency hopping. Anche i Krasukha sono jammer multifunzionali mobili (1RL257 Krasukha-4 e 1L260 Krasukha-2), usati per disturbare le rilevazioni degli aerei di sorveglianza radar, ma può raggiungere anche i satelliti in orbita terrestre bassa. Ma il più usato è il sistema Murmansk-BN, un sistema a onde corte operante fra i 3 e i 30 MHz, quelli utilizzati principalmente da unità navali e velivoli militari.