Roma, 17 aprile 2024 – Corsa contro il tempo per evitare l’escalation in Medio Oriente tra Israele e Iran. I ministri degli Esteri britannico Cameron e tedesco Baerbock hanno incontrato oggi Benjamin Netanyahu. “Abbiamo diritto all’autodifesa”, ha sottolineato il premier israeliano. Che però, almeno secondo la tv israeliana Kan, averebbe deciso di ritardare la risposta a Teheran dopo il colloquio avuto con Biden. E’ una conferma a quanto scriveva il Times of Israel, secondo cui Israele pensa che per il momento sia meglio mantenere l'Iran sulle spine. Da parte sua Teheran ha annunciato che è pronta a usare "i jet supersonici russi Sukhoi-24” per colpire i nemici.
Sukhoi-24, l’usato sicuto di Teheran non spaventa Israele
Gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni conto l'Iran e si aspettano che alleati e partner seguano misure parallele. Le misure colpiranno in particolare “il programma missilistico e di droni, le entità che sostengono il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica e il ministero della Difesa iraniano”.
Continuano intanto gli attacchi israeliani a Gaza, l’ultimo a Rafah. Decine i civili morti. Hezbollah colpisce in Alta Galilea: nel raid di oggi, con razzi e droni, sarebbero rimasti feriti almeno 18 israeliani.
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Le ultime notizie
Sette civili, tra cui una donna e tre bambini, sono stati uccisi stasera in attacchi aerei israeliani contro un sito e una struttura residenziale nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Il corrispondente dell'agenzia palestinese Wafa ha detto che gli aerei da guerra israeliani hanno preso di mira un sito e una struttura residenziale che ospitava.
"La risposta non sarà più quella prevista", anche considerata la ''diversa sensibilità diplomatica'' emersa. La rete televisiva israeliana Kan riferisce che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accettato di ritardare la risposta all'attacco dell'Iran, dopo il colloquio con il presidente Usa Joe Biden. "Una risposta ci sarà, ma molto probabilmente sarà diversa da quanto previsto", sottolinea la tv.
Un drone israeliano ha colpito nella valle orientale della Bekaa, nella regione di Baalbek, roccaforte degli Hezbollah. Non si hanno ancora notizie di vittime. Secondo l'agenzia di notizie libanese Nna, un drone israeliano ha lanciato tre missili contro un edificio nella località di Iaat, alla periferia nord-occidentale di Baalbek. Sembrerebbe una pronta risposta al raid di Hezbollah su Arab Aramshe, una località israeliana a ridosso della linea di demarcazione tra i due paesi e dove sono stati feriti circa 18 soldati israeliani. A sua volta Hezbollah stava vendicando l'uccisione da parte di Israele di tre combattenti del partito libanese.
Hamas in una nota ha dichiarato che l'attacco con droni e missili dell'Iran contro Israele è ''legittimo e meritato'', ricordando ''il raid dell'entità sionista al consolato iraniano a Damasco". Nella prima reazione ufficiale di Hamas si legge ''la risposta della Repubblica islamica dell'Iran conferma che è finito il tempo in cui l'entità sionista poteva agire come voleva senza responsabilità o punizione''.
Sono tutti i soldati i 14 feriti nell'attacco degli Hezbollah nella cittadina di Arab al-Aramashe. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. Sei sono gravi, 2 in forma moderata e altri 6 leggeri. Sono stati tutti trasportati in ospedale. La reazione di Israele non si è fatta attendere e i caccia con la Stella di David hanno colpito "un complesso militare degli Hezbollah e infrastrutture del terrore a Naqura e Yarine, nel Libano del sud".
Un sondaggio, rilanciato dalla Cnn, mostra che il 74% degli israeliani afferma di essere contraria ad un attacco di rappresaglia contro l'Iran "se questo dovesse minare le alleanze di sicurezza di Israele". Solo un 26% si dice favorevole all'attacco anche a rischio di danneggiare il rapporto con gli alleati. IL sondaggio pubblicato dall'Università ebraica di Gerusalemme evidenzia inoltre come il 56% degli intervistati ritiene che Israele "debba rispondere positivamente alle richieste politiche e militari dei suoi alleati" per "assicurare un sistema di difesa sostenibile nel tempo". E un 59%, pensa che l'assistenza militare che gli Stati Uniti hanno dato a Israele contro l'attacco di sabato scorso iraniano obblighi il governo israeliana a coordinare le sue prossime azioni di sicurezza con Washington.
Sono saliti a 18 i feriti dell'attacco di Hezbollah ad Arab al-Aramshe, nel nord di Israele. Uno dei feriti si trova in condizioni critiche, altri due sono gravi, riportano fonti ospedaliere citate dai media.
"Ora tutti devono agire con prudenza e responsabilità", "un'escalation vertiginosa non servirebbe a nessuno, né alla sicurezza di Israele, né alle molte decine di ostaggi ancora nelle mani di Hamas, né alla popolazione sofferente di Gaza, né alle molte persone in Iran che soffrono sotto il regime, e nemmeno alla paesi terzi della regione che vogliono semplicemente vivere in pace". Lo ha detto la ministra degli esteri tedesca, Annalena Baerbock al termine della sua visita in Israel
Filtrano nuove informazioni sugli attacchi di Hezbollah in Alta Galilea: colpita la base del controllo aereo sul monte Meron, distante diversi chilometri dalla linea di demarcazione col Libano, e la caserma di Arab Aramshe, a ridosso invece del fronte di guerra. Nel raid sarebbero rimasti ferite almeno 13 persone, di cui 4 in maniera grave. Lo hanno fatto sapere i Servizi di pronto soccorso citati dai media
Hezbollah ha reso noto di aver preso di mira con droni una base militare israeliana come rappresaglia per la morte di alcuni suoi combattenti. Lanciato "un attacco combinato con missili guidati e droni esplosivi contro un centro di comando di ricognizione militare" nel nord di Israele, riferiscono fonti di Hezbollah. Una "risposta all'assassinio da parte del nemico di alcuni combattenti della resistenza a Ain Baal e Shehabiya", ha dichiarato il movimento.
"Israele si riserva il diritto all'autodifesa". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu incontrando i ministri degli Esteri di Gb e Germania che ha ringraziato per il loro sostegno "inequivoco" allo Stato ebraico e per la posizione dei loro rispettivi Paesi nella difesa contro l'attacco senza precedenti dell'Iran a Israele. In precedenza sia Cameron sia Baerbock avevano chiesto di evitare escalation con Teheran.
Almeno sei persone sono rimaste ferite, di cui una in maniera seria, a causa di un razzo caduto su un centro comunitario ad Arab al-Aramshe nel nord di Israele, vicino al confine con il Libano. Lo riferiscono i soccorritori. Secondo Times of Israel, le sirene di allarme non sono risuonate nel villaggio beduino nella Galilea occidentale.
La Russia è in dialogo sia con l'Iran che con Israele e insiste sulla necessità di allentare la tensione in Medio Oriente nel segno della "moderazione". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Ma il conflitto tra Iran e Israele difficilmente può essere definito "indiretto", dichiara. "La Russia mantiene stretti contatti. Abbiamo contatti di lavoro molto costruttivi con Teheran. A nostra volta abbiamo contatti anche con Israele. Sono anche costruttivi... Stiamo conducendo un dialogo, stiamo parlando della necessità di una rapida riduzione della tensione. E invitiamo tutti i paesi della regione a esercitare una ragionevole moderazione in questa situazione" ha detto. Alla domanda se Teheran avesse avvertito in anticipo la Russia degli attacchi contro Israele, Peskov ha risposto di non avere nulla da dire al riguardo.
I colloqui tra Israele e Hamas sulla tregua a Gaza sono in fase di stallo. Lo riferisce il mediatore del Qatar.
Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza, governato dal movimento islamico palestinese Hamas, ha annunciato che 33.899 persone sono morte dall'inizio della guerra con Israele il 7 ottobre. Nelle ultime 24 ore sono decedute 56 persone, secondo un comunicato del ministero, che riporta anche 76.664 feriti in oltre sei mesi di conflitto.
Il ministro degli Esteri britannico David Cameron ha chiesto ai paesi del G7 di imporre "sanzioni coordinate" contro l'Iran, dopo l'attacco a Israele. "Vogliamo vedere sanzioni coordinate contro l'Iran", ha detto a margine di una visita a Gerusalemme, accusando il Paese di essere dietro "tante attività dannose" nella regione. I capi della diplomazia dei paesi G7, riuniti da oggi a Capri, devono inviare "un messaggio chiaro e inequivocabile" all'Iran, ha aggiunto.
"Consigliamo ai nemici di non commettere alcun errore strategico, perché l'Iran è pronto a colpirli, soprattutto con i caccia Sukhoi-24, i bombardieri tattici supersonici russi", ha dichiarato il comandante delle forze aeree dell'esercito Hamid Vahedi, durante le parate in occasione della Giornata nazionale dell'Esercito. Oltre ai Sukhoi-24, la forza aerea iraniana è dotata di caccia più avanzati ed è pronta a sferrare un tale colpo ai nemici, che non saranno in grado di compensare, ha aggiunto Vahedi, secondo quanto la Tv di Stato.
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi avverte che la "più piccola invasione" da parte di Israele porterebbe una risposta "massiccia e dura". Raisi ha parlato oggi ad una parata annuale dell'esercito che è stata trasferita in una caserma a nord della capitale, Teheran, dalla sua sede abituale su un'autostrada nella periferia meridionale della città. Le autorità iraniane non forniscono alcuna spiegazione per il trasferimento dell'evento e la Tv Irib statale non l'ha trasmessa in diretta, come ha fatto invece negli anni precedenti. Si pensa che questi provvedimenti siano stati adottati per ragioni di sicurezza dopo che l'Iran ha lanciato centinaia di missili e droni contro Israele.
"L'attacco di rappresaglia dell'Iran contro Israele è stata un'azione limitata e punitiva contro il regime, ma se l'Iran avesse deciso di colpire Israele in modo più deciso, non sarebbe rimasto nulla". Lo ha affermato il presidente iraniano Ebrahim Raisi, durante un discorso in occasione della Giornata delle Forze Armate che si celebra nella Repubblica islamica, come riporta Irna. "Se i sionisti intraprenderanno qualsiasi azione contro i nostri interessi, la risposta dell'Iran sarà più dura", ha aggiunto.
L'Iran ha completamente evacuato alcune sue basi in Siria, mentre altre lo sono solo di notte, quando Teheran teme che sia più probabile che abbia luogo un attacco israeliano. Lo sostiene il Wall Street Journal che cita delle fonti. Secondo Wsj, il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica ha adottato "misure di emergenza" per le sue strutture in tutta la Siria. Le fonti hanno detto che solo alcuni membri sono rimasti a guardia degli arsenali di armi, mentre la maggior parte è stata evacuata.
Hezbollah ha rivendicato poco fa il lancio di razzi contro caserme e postazioni israeliane in Alta Galilea, nel settore occidentale del fronte della guerra in corso tra il Partito di Dio e lo Stato ebraico dall'8 ottobre scorso. Questi attacchi giungono all'indomani dell'uccisione di tre combattenti di Hezbollah, di cui uno - secondo Israele - un dirigente militare, in raid aerei israeliani nel sud del Libano.
L'esercito israeliano sta proseguendo le operazioni nel centro della Striscia. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui "nei raid aerei è stato eliminato un certo numero di terroristi e distrutto infrastrutture terroristiche". In uno dei raid - ha continuato la stessa fonte - "è stata attaccata una squadra terroristica che operava con un drone armato verso i soldati forze che operavano nell'area". Attaccati anche - ha continuato il portavoce militare - "postazioni di lancio dei razzi pronte per essere usate".
I pasdaran iraniani hanno hanno adottato "misure di emergenza" per le loro strutture in Siria nell'attesa di un possibile attacco israeliano in risposta a quello di Teheran dello scorso sabato. Lo ha rivelato il Wall Street Journal (Wsj) che cita fonti politiche siriane. Tra le misure, l'evacuazione completa di alcune basi dei pasdaran e quella solo notturna di altre nella convinzione che un attacco possa avvenire durante la notte. Le stesse fonti - citate dal Wsj - hanno riferito che solo alcuni membri sono rimasti di guardia ai depositi di armi, mentre la maggior parte è stata evacuata.
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu deciderà giovedì su una proposta che sostiene che la Palestina debba ottenere la piena adesione alle Nazioni Unite. Lo riporta France Presse. La proposta è stata sottoposta all'esame del Palazzo di Vetro dall'Algeria, a nome della Lega Araba. In un comunicato stampa congiunto diffuso ieri sera, si legge che questo è un passo importante verso il raggiungimento della soluzione dei due Stati tra Palestina e Israele. "È giunto il momento che il popolo palestinese abbia il pieno potere di esercitare i propri diritti legittimi nell'arena globale", è scritto nel comunicato stampa.
Undici persone - tra cui diversi bambini - sarebbero state uccise dopo un attacco aereo israeliano contro il campo profughi di Maghazi, nel centro di Gaza. Lo scrive Al Jazeera, che fa riferimento all'agenzia di stampa palestinese Wafa. Nella notte, sette persone sarebbero state uccise e diverse ferite in seguito ad un attacco aereo a Rafah, a sud di Gaza. Secondo quanto riferito, un aereo da guerra israeliano ha attaccato una casa nel campo profughi di Yabna, situato a Rafah. Si suppone che tra le persone uccise ci siano quattro bambini. Oltre 1,5 milioni di sfollati palestinesi risiedono attualmente a Rafah.
Il Segretario generale dell'Onu António Guterres ha chiesto al ministro degli Esteri iraniano Hosein Amirabdolahian una de-escalation "urgente" della situazione, durante un colloquio telefonico di cui il capo della diplomazia di Teheran aveva anticipato i contenuti su X. "Il Segretario generale ha ribadito al ministro degli Esteri i punti che aveva espresso nelle sue osservazioni al Consiglio di sicurezza in merito alla serie di attacchi iraniani contro obiettivi militari israeliani e agli attacchi contro gli edifici diplomatici iraniani a Damasco. Guterres ha chiesto una de-escalation urgente della situazione e di porre l'attenzione sul portare la pace in Medio Oriente", ha detto il portavoce di Guterres Stephane Dujarric durante un briefing con la stampa.
L'Unione europea sta valutando sanzioni nei confronti dell'Iran "per il sostegno di droni alla Russia, includendo anche i missili e la possibilità che sia applicato anche ai proxy iraniani nella regione", come ha detto l'alto rappresentante Josep Borrell. Intanto è stata fissata per giovedì la votazione del Consiglio di sicurezza dell'Onu sulla richiesta dell'Autorità Nazionale Palestinese di far parte a pieno titolo delle Nazioni Unite.
Due droni sono stato abbattuti dalle forze del Comando centrale degli Stati Uniti (Uscentcom) nelle aree controllate dagli Houthi sostenuti dall'Iran nello Yemen. Non ci sono stati feriti o danni segnalati da navi statunitensi, della coalizione o commerciali. I droni, riferisce una nota stampa diffusa sul sito Centcom, rappresentavano una minaccia imminente per gli Stati Uniti, la coalizione e le navi mercantili nella regione.
Il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha parlato con il Primo Ministro e il Ministro degli Esteri del Qatar, Al Thani, per discutere "dell'attacco aereo senza precedenti dell'Iran contro le strutture militari in Israele". I due leader - informa il Dipartimento di Stato Usa - hanno sottolineato "l'importanza di una risposta diplomatica coordinata e la necessità di evitare un'ulteriore escalation"