Venerdì 20 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Hamas-Israele, stallo sui negoziati. Idf: “Uccisi tre nostri soldati vicino Gaza”. Oscurata Al Jazeera

Chiusi i colloqui in Egitto. Netanyahu: “Inaccettabile il ritiro delle truppe da Gaza”. Appello dei familiari degli ostaggi. Gallant: presto l’operazione a Rafah. Libano: raffica di 65 razzi contro Israele Idf: ucciso il comandante della Jihad Zaarab

Roma, 5 maggio 2024 – Stallo sull’accordo tra Israele e Hamas per una tregua su Gaza e il rilascio degli ostaggi. La seconda giornata di colloqui al Cairo ha mostrato, ancora una volta, la profonda distanza tra le parti in un continuo rimpallo di responsabilità. La delegazione del movimento islamico ha lasciato la capitale egiziana, ma dovrebbe farvi ritorno martedì prossimo. 

Intanto, secondo quanto scrive il giornale Axios citando due alti funzionari israeliani, La scorsa settimana l'amministrazione Biden ha bloccato una spedizione di munizioni Usa verso Tel Aviv. Si tratta della prima volta dal 7 ottobre e pare che questa mossa abbia sollevato serie preoccupazioni nel governo israeliano. Quest’ultimo, dal canto suo, oggi ha votato all'unanimità la chiusura delle attività dell'emittente al Jazeera in Israele. Hamas ha dichiarato che tale decisione mira a “nascondere la verità” sulla guerra di Gaza.

Giornalisti a Khan Younis, al centro della Striscia di Gaza
Giornalisti a Khan Younis, al centro della Striscia di Gaza

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Le ultime notizie

20:04
Idf: uccisi 3 soldati israeliani in un attacco di Hamas

L'esercito israeliano ha annunciato la morte di tre soldati nell'attacco missilistico rivendicato da Hamas contro un campo vicino a Kerem Shalom, al confine con Gaza e poco lontano da Rafah. Altri 11 soldati sono rimasti feriti nell'attacco missilistico, tra cui due soldati del 931° battaglione e un soldato del battaglione Shaked che sono in gravi condizioni. Hamas ha lanciato più di 10 razzi dall'area di Rafah nell'attacco.

17:34
Idf: "Abbiamo risposto al lancio di razzi da Hezbollah"

Dopo che più di 60 razzi sono stati lanciati da Hezbollah nel nord di Israele, l'Idf annuncia che i caccia israeliani hanno colpito diversi siti appartenenti al gruppo libanese nel sud del Libano. Gli obiettivi, riferisce 'The Times of Israel', includevano edifici e altre infrastrutture nelle città di Markaba, Taybe, Kafr Kila e Odaisseh. Questa mattina è stato colpito un altro sito di Hezbollah a Mays al-Jabal, aggiunge Tsahal, l'esercito israeliano. Hezbollah ha annunciato in precedenza di aver lanciato i razzi in risposta all'attacco di Mays al-Jabal, che ha ucciso e ferito civili.
 

17:00
Il capo della Cia vola a Doha

Il capo della Cia, Bill Burns, si sta recando a Doha per un incontro di emergenza con il primo ministro del Qatar Mohammed Al-Thani in merito ai negoziati in corso per il rilascio degli ostaggi e un accordo di tregua temporanea. Lo dice a 'Times of Israel' un funzionario informato sui colloqui. 

16:30
Delegazione di Hamas tornerà in Egitto martedì

Una delegazione del movimento islamico palestinese Hamas tornerà martedì in Egitto per riprendere i negoziati su una proposta di tregua a Gaza associata al rilascio di ostaggi. Lo rendono noto i media egiziani. "La delegazione di Hamas ha lasciato il Cairo questa sera per Doha per tenere consultazioni e tornerà martedì per completare i negoziati indiretti" con Israele, ha detto Al-Qahera News, citando una "fonte ben informata". 
 

15:02
Chiusi i colloqui al Cairo, la delegazione di Hamas parte per Doha

La delegazione dei negoziatori di Hamas si prepara a partire per Doha poiché l'incontro con i mediatori egiziani al Cairo sulla tregua è "terminato", ha detto all'Afp un esponente del movimento islamico palestinese. "L'incontro con il ministro egiziano dell'Intelligence è terminato, la delegazione di Hamas partirà per Doha per proseguire le consultazioni" con i leader del movimento, ha dichiarato l'esponente che ha chiesto l'anonimato.

14:36
Al Jazeera: trasmissioni oscurate dal pomeriggio

Il governo israeliano ha deciso di bandire il canale di notizie qatarino Al Jazeera nel paese e nel pomeriggio le trasmissioni del canale tv sono state oscurate.Il ministro israeliano delle Comunicazioni Shlomo Karhi ha ordinato il sequestro di fotocamere, apparecchiature di editing, microfoni, computer, nonché apparecchiature wireless e alcuni telefoni cellulari del canale tv. Al Jazeera ha continuato le sue trasmissioni per alcune ore dopo l'annuncio, ma poco prima delle 17, ora locale, il canale è stato sospeso, secondo i media. 

13:40
Libano: raffica di 65 razzi contro Israele

Raffica di razzi dal Libano in direzione del nord di Israele. Le forze israeliane (Idf) confermano che poco fa sono stati lanciati circa 65 razzi dal Paese dei Cedri, alcuni dei quali sono stati intercettati, riporta il Times of Israel. Non ci sono al momento notizie di feriti. Secondo il giornale, si tratta di uno degli attacchi più intensi dal Libano dall'inizio delle tensioni in Medio Oriente, con le operazioni militari israeliane scattate nella Striscia di Gaza dopo l'attacco del 7 ottobre in Israele. 

ISRAEL-LEBANON-PALESTINIAN-CONFLICT
ISRAEL-LEBANON-PALESTINIAN-CONFLICT
13:15
Hamas: chiusura di Al Jazeera è una rappresaglia e viola la libertà di stampa

La decisione di Israele di spegnere al Jazeera nel Paese è una "violazione palese della libertà di stampa", una "rappresaglia" per il lavoro della rete. Parola di Hamas, che - riporta la stessa tv satellitare - chiede alle organizzazioni internazionali per la libertà di stampa e i diritti umani di "condannare" le mosse israeliane e "adottare misure punitive". In un comunicato diffuso su Telegram il gruppo, che nel 2007 prese il controllo della Striscia di Gaza, afferma che la "chiusura di al Jazeera è una misura repressiva e una rappresaglia per il ruolo professionale del canale nell'esporre i crimini e le violazioni dell'occupazione a Gaza e in Cisgiordania".

13:05
Al Jazeera prepara un ricorso: chiusura atto criminale di Israele

Il capo di Al Jazeera in Israele e nei territori palestinesi ha definito "pericolosa" la decisione del governo di chiudere le operazioni locali della stazione di proprietà del Qatar, perché motivata da considerazioni politiche piuttosto che professionali. Il team legale di Al Jazeera sta preparando una risposta, ha detto Walid Omary a Reuters, in una possibile anticipazione di un ricorso in tribunale contro la decisione. Il governo israeliano ha autorizzato all'unanimità la chiusura delle attività della rete di notizie della tv con base in Qatar in Israele, in linea con una legge approvata dalla Knesset in aprile. In un comunicato al Jazeera ha condannato la decisione di Israele, definendola "criminale". "Condanniamo e denunciamo questo atto criminale di Israele - si legge in un post su X - che viola il diritto umano all'accesso all'informazione".

12:54
Gallant: l'offensiva a Rafah inizierà presto

L'offensiva a Rafah inizierà presto. Lo ha detto il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, secondo quanto riferisce il sito di notizie Ynet. Durante una riunione del governo, spiega Ynet, Gallant ha respinto così le critiche di Itamar Ben-Gvir, esponente dell'estrema destra, sui tempi di avvio delle operazioni su vasta scala a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Nelle scorse ore il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha avvertito che i danni di un'operazione miliare israeliana a Rafah "andrebbero oltre l'accettabile" senza un piano per proteggere i civili palestinesi. 

12:30
Idf: chiuso il valico di Kerem Shalom al passaggio dei camion di aiuti

L'esercito israeliano ha dichiarato di aver chiuso al passaggio dei camion di aiuti Kerem Shalom, il principale valico di frontiera nel sud di Gaza, dopo che Hamas ha lanciato un attacco sull'area. Circa 10 razzi "sono stati identificati mentre attraversavano l'area adiacente al valico di Rafah verso l'area di Kerem Shalom", ha detto l'Idf in un comunicato aggiungendo che "il valico di Kerem Shalom è attualmente chiuso al passaggio dei camion degli aiuti umanitari". Secondo Reuters, Hamas ha rivendicato l'attacco, che avrebbe avuto come obiettivo una base militare israeliana. Sia i media palestinesi che quelli israeliani riferiscono che diverse persone sono rimaste ferite.

 

11:48
Al Jazeera: no alle accuse di parzialità, trasmesse le scene sanguinose della guerra

La decisione di Israele di fermare le attività della tv nel Paese "intensifica la lunga faida contro al Jazeera" e "minaccia di aumentare le tensioni con il Qatar, che finanzia l'emittente, in un momento in cui Doha sta svolgendo un ruolo chiave negli sforzi di mediazione per fermare la guerra a Gaza". Lo scrive Al Jazeera sul suo sito. Israele, afferma ancora l'emittente, "ha da tempo un rapporto difficile con al Jazeera, accusandola di parzialità nei suoi confronti e di collaborazione con Hamas. La rete con sede in Qatar ha ripetutamente respinto le accuse. Al Jazeera è stato uno dei pochi media internazionali a rimanere a Gaza durante la guerra, trasmettendo scene sanguinose di attacchi aerei e ospedali sovraffollati e accusando Israele dei massacri".

11:26
Israele: ordinata la confisca delle attrezzature di Al Jazeera, bloccato il sito web 

In applicazione alla decisione del governo presa all'unanimità sullo stop ad Al Jazeera in Israele, il ministro delle Comunicazioni israeliano Shlomo Karhi ha ordinato "la chiusura degli uffici, la confisca delle attrezzature del canale, compresi possibilmente i cellulari e il blocco dell'accesso al website della tv". Lo ha fatto sapere lo steso ministro aggiungendo che "gli ordini sono stati emessi ora". 

11:10
Netanyahu: "Arrendersi alle richieste di Hamas sarebbe una sconfitta e porterebbe un altro 7 ottobre"

"Nel corso dei negoziati - ha detto il premier israeliano Netanyahu smentendo le ricostruzioni apparse sui media - Israele ha dimostrato la volontà di fare molta strada. Un lungo cammino che il segretario di Stato Usa Blinken e altri hanno definito straordinariamente generoso. Ma mentre Israele ha mostrato questa volontà, Hamas è rimasto trincerato nelle sue posizioni estreme, prima fra tutte la richiesta di ritirare tutte le nostre forze dalla Striscia, porre fine alla guerra e lasciare Hamas intatta". Netanyahu ha poi ribadito che se Israele accettasse questa posizione ci sarebbe "un nuovo 7 ottobre che è solo questione di tempo. Arrendersi alle richieste di Hamas - ha aggiunto - sarebbe una terribile sconfitta per Israele. Sarà una vittoria enorme per Hamas, per l'Iran, per l'intero asse del male. E questa debolezza - ha concluso - non farà altro che avvicinare la prossima guerra e allontanare il prossimo accordo di pace".

11:05
Netanyahu: "Hamas impedisce l'accordo, inaccettabile il ritiro da Gaza"

"È Hamas che impedisce un accordo per il rilascio degli ostaggi". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu aggiungendo che "Israele era ed è tuttora pronto a concludere una tregua nella lotta per liberare i nostri rapiti". Ma Hamas, ha aggiunto, "è rimasto trincerato nelle sue posizioni estreme, prima fra tutte la richiesta di ritirare tutte le nostre forze da Gaza. Israele non può accettarlo". "Pertanto - ha sottolineato - Israele non accetterà le richieste di Hamas, che significano la resa, e continuerà a combattere finché tutti i suoi obiettivi non siano raggiunti".

10:46
Seconda giornata di trattative: per Hamas accordo "non ad ogni prezzo"

I leader di Hamas hanno cominciato al Cairo la seconda giornata di trattative con i mediatori di Egitto e Qatar, ma rappresentanti della fazione islamica hanno denunciato la "mancanza di progressi". Hamas è arrivata al Cairo - ha detto, citato dai media israeliani, uno dei suoi rappresentanti - con la determinazione di raggiungere un accordo "ma non ad ogni prezzo". "Una intesa - ha aggiunto - deve mettere fine alla guerra e portare fuori da Gaza l'Idf. Israele ancora non si è impegnato". Israele è fermo sulla sua posizione di non porre fine alla guerra e di non ritirarsi dalla Striscia. 

10:28
Netanyahu: chiusa al Jazeera in Israele

Il governo israeliano ha votato all'unanimità la chiusura delle attività dell'emittente del Qatar al Jazeera in Israele. Lo ha fatto saper lo stesso premier Benyamin Netanyahu. Già in precedenza era stata approvata dalla Knesset la legge relativa, ora la ratifica.

09:35
Hamas: 29 morti nelle ultime 24 ore a Gaza, 34.683 dall'inizio della guerra

Il bilancio delle vittime della guerra a Gaza è salito a 34.683 morti: è quanto risulta dall'aggiornamento fornito ogni giorno dal ministero della Salute di 
Hamas al potere nella Striscia. Almeno 29 persone sono rimaste uccise nelle ultime 24 ore, e i feriti ammontano in totale a 78.018 dall'inizio della guerra, quasi 7 mesi fa.

08:30
Appello dei familiari degli ostaggi a Netanyahu per fare l'accordo

Alla vigilia di Yom ha-Shoah - che da stasera in Israele ricorda l'Olocausto - le famiglie degli ostaggi a Gaza si sono rivolte al premier Benyamin Netanyahu chiedendo che si faccia l'accordo su 
Gaza. "A poche ore da Yom ha-Shoah, vogliamo ricordare - hanno detto - che avete promesso ogni anno "mai più". È vostro dovere ignorare qualsiasi pressione politica e la storia non vi perdonerà se mancherete l'opportunità, poiché il ritorno degli ostaggi è una condizione necessaria per la resurrezione nazionale". 

07:26
Idf: ucciso a Gaza Aiman Zaarab, un comandante della Jihad islamica

L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso un esponente della Jihad islamica che ha partecipato all'attacco del 7 ottobre, Aiman Zaarab. Secondo quanto hanno comunicato le Idf sui social, Zaarab è stato ucciso nel Sud della Striscia di Gaza insieme a due militanti che si trovavano nello stesso appartamento. Secondo quanto riportato da Idf, il comandante era "un agente veterano della Jihad islamica che ha diretto numerosi attacchi e condotto diversi tentativi di infiltrazione nel territorio israeliano negli ultimi anni". In particolare, durante gli attacchi del 7 ottobre, in cui sono state uccise circa 1.200 persone e piu' di 200 rapite, "Zaarab ha condotto un'offensiva contro l'avamposto militare di Sufa e il kibbutz omonimo"

07:18
Fonte araba: accettazione dell'accordo imminente

La bozza di accordo tra Israele e Hamas per la fine della guerra a Gaza è "la migliore" dall'avvio dei negoziati e la sua "accettazione è imminente". Lo ha detto un funzionario arabo a Sky news Arabia. Tuttavia la stessa fonte ha espresso timori che "entrambe le parti possano fare una svolta di 180 gradi e tornare al punto di partenza". È previsto che le trattative - dopo la prima tornata di ieri conclusasi con un nulla di fatto - riprenderanno oggi al Cairo. Il punto di dissenso è quello noto: Hamas in cambio degli ostaggi vuole "una esplicita" fine della guerra nella Striscia, mentre Israele è totalmente contrario.