Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Netanyahu: “Capi di Mossad e Cia a Doha per trattare”. Blinken: “Un’operazione militare a Rafah non è necessaria”

Il segretario di Stato Usa in Egitto. Poi andrà in Israele, per mediare nei negoziati: “Presentata all’Onu una risoluzione per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi”

Roma, 21 marzo 2024 – L’accordo per una tregua a Gaza “si sta avvicinando”. Lo ha detto ieri segretario di Stato americano Antony Blinken a Jeddah, in Arabia Saudita, al termine del primo giorno del suo nuovo viaggio in Medio Oriente, il sesto dall’inizio della guerra.

Soldati israeliani al confine della Striscia di Gaza
Soldati israeliani al confine della Striscia di Gaza

Il Segretario di Stato americano Blinken è stato ricevuto al Cairo dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. Insieme, hanno discusso dei negoziati in corso per arrivare a un accordo che permetta un cessate il fuoco di almeno sei settimane nella Striscia in Gaza in concomitanza con il rilascio di tutti ostaggi e la scarcerazione di alcuni detenuti palestinesi. 

Blinken ha anche parlato con al-Sisi della creazione di uno Stato palestinese indipendente con garanzie per la sicurezza di Israele.

 “Penso che il divario si stia riducendo e che un accordo sia assolutamente possibile – ha affermato Blinken – Abbiamo lavorato molto duramente con il Qatar, con l'Egitto e con Israele per mettere sul tavolo una proposta forte. L'abbiamo fatto; Hamas non ha accettato; sono tornati con altre richieste e altre richieste; i negoziatori ci stanno lavorando proprio adesso”, ha spiegato ribadendo che spetta al movimento islamista della Striscia di Gaza accettare la proposta sul tavolo. “Dobbiamo vedere se Hamas potrà dire sì alla proposta. Se lo farà, sarà il modo più immediato per alleviare la miseria della gente di Gaza, che è proprio ciò che vogliamo”.

Netanyahu ha deciso "l'invio domani a Doha di una delegazione israeliana guidata dal capo del Mossad David Barnea per un incontro con il capo della Cia William Burns, il premier del Qatar e il ministro dell'intelligence egiziano per portare avanti la liberazione degli ostaggi”, ha fatto sapere l’ufficio del premier.

Intanto proseguono le operazioni dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza e, al quarto giorno dall’intervento all’interno dell’ospedale Al-Shifa di Gaza City, l’Idf ha annunciato di aver sequestrato contanti per un valore di 3 milioni di dollari, in valuta statunitense e dinari giordani, soldi apparentemente destinati ad essere utilizzati da Hamas e da altri gruppi terroristici. Viene poi aggiunto che nella stessa operazione circa 3.700 civili palestinesi sono stati evacuati dal centro medico e diretti verso il sud della Striscia. Ieri il portavoce per la stampa di Hamas ha smentito il resoconto divulgato dall’Idf sull’operazione Al-Shifa accusando di aver colpito solo “pazienti e sfollati” e ha accusato Israele di diffondere “menzogne”.

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Le ultime notizie

21:26
Usa, domani voto all'Onu sulla bozza per la tregua a Gaza

"Nelle ultime settimane gli Stati Uniti hanno lavorato seriamente con i membri del Consiglio di Sicurezza su una risoluzione che sosterrà inequivocabilmente gli sforzi diplomatici in corso volti a garantire un cessate il fuoco immediato a Gaza come parte di un accordo sugli ostaggi, che consentirebbe il rilascio degli ostaggi e aiuterebbe a portare ad un'impennata degli aiuti umanitari. Dopo numerose consultazioni con il Consiglio, porteremo la bozza al voto venerdì mattina". Così il portavoce Usa all'Onu, Nathan Evans. "Questa risoluzione è un'opportunità per il Consiglio di parlare con una sola voce per sostenere la diplomazia".

21:25
Leader Ue: Israele non intraprenda l'operazione a Rafah

"Il Consiglio europeo sollecita il governo israeliano a non intraprendere un'operazione di terra a Rafah". È quanto si legge nelle conclusioni del vertice Ue approvate questa sera. Una simile operazione, si legge nel testo, "peggiorerebbe la già catastrofica situazione umanitaria non permetterebbe la fornitura urgente di servizi di base e di assistenza umanitaria".

19:00
Blinken: "Un'operazione militare a Rafah non è necessaria"

Il segretario di Stato americano Antony Blinken, atteso in Israele dopo la tappa in Egitto, ha ribadito la posizione degli Usa che una grande operazione militare israeliana a Rafah sarebbe "un errore". Blinken, in una conferenza stampa congiunta con la sua controparte egiziana al Cairo, ha definito "non necessaria" l'imminente offensiva di terra nel sud della Striscia, aggiungendo che "esiste un modo migliore per affrontare la continua minaccia rappresentata da Hamas". Allo stesso tempo Blinken ha stimato "possibile" un accordo per una tregua a Gaza perché le distanze tra le parti si stanno "riducendo".

16:37
Netanyahu: "Capi di Mossad e Cia a Doha per trattare"

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha deciso "l'invio domani a Doha di una delegazione israeliana guidata dal capo del Mossad David Barnea per un incontro con il capo della Cia William Burns, il premier del Qatar Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani e il ministro dell'intelligence egiziano Abbas Kamal per portare avanti la liberazione degli ostaggi". Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier secondo cui l'incontro "avviene nel contesto delle trattative con l'obiettivo di moltiplicare gli sforzi per il rilascio degli ostaggi israeliani, uomini e donne". 

15:49
Oms: cessate il fuoco immediato a Gaza e consegna aiuti

Il capo dell'Oms ha chiesto il cessate il fuoco immediato a Gaza per consentire la consegna di cibo e aiuti medici, affermando che le consegne aeree e marittime sono benvenute ma non sufficienti a rispondere ai crescenti bisogni. ''Solo l'apertura dei valichi di terra consentirà la distribuzione di aiuti su larga scala per prevenire la carestia'', ha detto Tedros Adhanom Ghebreyesus.  Parlando in conferenza stampa a Ginevra, il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità ha aggiunto che l'Oms sostiene la creazione di un centro di stabilizzazione nutrizionale presso l'ospedale Kamal Adwan, nel nord di Gaza, e di un secondo a Rafah, nel sud, per curare i bambini affetti da malnutrizione acuta grave e a rischio imminente di morte. 

12:41
Onu: a Gaza danneggiati o distrutti il 35% degli edifici

Il 35% degli edifici della Striscia di Gaza sono stati danneggiati o distrutti dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas. E' quanto emerge dall'analisi delle immagini satellitari del Centro satellitare delle Nazioni Unite (Unosat).  Nella sua valutazione, Unosat ha utilizzato immagini ad alta risoluzione raccolte il 29 febbraio e le ha confrontate con immagini scattate prima e dopo l'inizio della guerra. Unosat ha scoperto che il 35% di tutti gli edifici della Striscia di Gaza - 88.868 strutture - sono stati danneggiati o distrutti. Di questi, Unosat ha identificato 31.198 strutture distrutte, 16.908 gravemente danneggiate e 40.762 moderatamente danneggiate, pari ad un aumento di quasi 20.000 strutture danneggiate rispetto alla precedente valutazione effettuata su immagini scattate a gennaio, sempre secondo il Centro satellitare delle Nazioni Unite.  "I governatorati di Khan Younis e Gaza hanno sperimentato l'aumento più significativo dei danni, con Khan Younis che conta 12.279 ulteriori strutture danneggiate e Gaza City 2.010", precisa Unosat. "La città di Khan Younis è stata colpita in modo particolarmente duro, con 6.663 strutture recentemente distrutte", aggiunge.

11:52
Hamas: "Uccisi pazienti e sfollati nell'ospedale Al-Shifa"

All'interno dell'ospedale di Al-Shifa, il più grande della Striscia di Gaza, ''non erano presenti combattenti'' e Hamas ''non lo ha usato come propria base''. Le persone uccise dalle Forze di difesa israeliane (Idf), quindi, ''erano pazienti e sfollati'', non militanti di Hamas. Così il gruppo risponde alle autorità israeliane, secondo le quali nelle ultime 24 ore sono stati uccisi 50 miliziani di 
Hamas che si trovavano all'interno di Al-Shifa, almeno 140 dall'inizio dell'operazione nell'ospedale lanciata lunedì. Lo riporta l'emittente al-Jazeera.

11:32
Haarezt: due punti di dissenso per l'accordo, gli sfollati e gli aiuti

Il ritorno degli sfollati nel nord della Striscia e il meccanismo di distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza. Questi - secondo fonti diplomatiche arabe citate da Haaretz - i due punti di dissenso che ostacolano, ad ora, l'intesa tra Israele e  Hamas per una tregua "temporanea" nell'enclave palestinese. Israele - hanno spiegato - si oppone al rientro degli sfollati nel nord mentre Hamas lo richiede. Lo stesso avviene per il meccanismo di distribuzione degli aiuti. Hamas - hanno aggiunto le fonti - vuole che sia l'Unrwa ad essere responsabile mentre Israele contrasta ogni coinvolgimento dell'Agenzia per i profughi dell'Onu così come di ogni altra organizzazione affiliata alla fazione islamica al potere nella Striscia. Secondo le stesse fonti ci sono invece progressi sui temi legati al rilascio degli ostaggi e ad una tregua "temporanea" ma occorre che le due parti trovino prima l'intesa anche sui due punti di contrasto.

11:13
Al Sisi riceve Blinken: "Garantire aiuti alla popolazione di Gaza"

"Garantire l'accesso degli aiuti umanitari alla popolazione della Striscia di Gaza e respingere in qualsiasi modo lo spostamento dei palestinesi dalle loro terre": questi i principi più importanti su cui Usa ed Egitto concordano, nello sforzo comune di arrivare a un cessate il fuoco. Lo ha affermato il portavoce della presidenza egiziana subito dopo l'incontro del segretario di Stato Antony Blinken con il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi. Blinken è stato ricevuto questa mattina al palazzo presidenziale del Cairo insieme a una delegazione e il colloquio si è svolto alla presenza, da parte egiziana, del ministro degli Esteri Sameh Shoukry e del generale Abbas Kamel, capo dell'intelligence. Durante l'incontro - ha riferito il portavoce - "si è discusso della situazione attuale nella Striscia di Gaza e degli ultimi sviluppi negli sforzi di mediazione congiunti con l'obiettivo di raggiungere un cessate il fuoco e lo scambio di detenuti". 

EGYPT USA DIPLOMACY
EGYPT USA DIPLOMACY
10:50
Mar Rosso: spari contro un mercantile al largo dello Yemen

Una nave mercantile ha segnalato colpi d'arma da fuoco da una imbarcazione a circa 109 miglia nautiche a sud di Nishtun, nello Yemen, ha detto oggi la società di sicurezza britannica Ambrey.  Quattro persone armate a bordo di un'imbarcazione si sono avvicinate alla nave e, secondo quanto riferito, hanno sparato al mercantile; una squadra di sicurezza armata privata a bordo ha risposto al fuoco, ha aggiunto Ambrey. Secondo quanto riferito, la nave ha aumentato la velocità e non è stata più minacciata. Non sono stati segnalati danni gravi o feriti a bordo. L'incidente è stato segnalato anche dall'agenzia britannica per le operazioni commerciali marittime, riferisce l'agenzia Reuters. Gli Houthi dello Yemen hanno minacciato di espandere le loro operazioni contro la navigazione nella regione dell'Oceano Indiano. 

09:46
Hamas: quasi 32mila morti a Gaza, 65 nelle ultime 24 ore

Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 31.988, di cui almeno 65 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 74.188 dall'inizio della guerra, secondo la stessa fonte.

09:30
Negoziati tregua-ostaggi: Blinken è arrivato al Cairo

Il segretario di Stato americano Anthony Blinken è arrivato al Cairo, in Egitto, dove avrà dei colloqui per tentare di raggiungere un accordo di scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi e un cessate il fuoco, almeno temporaneo, nella Striscia di Gaza. Blinken, che domani sarà in Israele, ieri è stato a Gedda, in Arabia Saudita, dove ha rilasciato una intervista dicendosi ottimista sulle trattative. La decisione starebbe ora ad Hamas, al quale è stata presentata una nuova proposta. Ha anche annunciato che gli Stati Uniti hanno presentato un progetto di risoluzione al Consiglio di sicurezza dell'Onu chiedendo un "cessate il fuoco immediato legato al rilascio degli ostaggi" nella Striscia di Gaza. 

07:55
Idf: ordine d'evacuazione dell'ospedale Al-Shifa. Al Jazeera: "Potrà essere bombardato"

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno emesso un ordine per l'evacuazione immediata dell'ospedale di Al-Shifa, il più grande della Striscia di Gaza. Lo riporta l'emittente al-Jazeera, mettendo in guardia dal rischio che il complesso ospedaliero possa essere bombardato e distrutto. Da lunedì è in corso un'offensiva dell'esercito israeliano nell'ospedale di al-Shifa che ha portato alla eliminazione di 140 miliziani di Hamas, 50 nelle ultime 24 ore, e al sequestro di armi.

07:40
Cisgiordania: attacco aereo sul campo profughi di Nur al-Shams, almeno 4 morti

Almeno quattro palestinesi uccisi: è il bilancio dell'attacco aereo israeliano compiuto questa notte contro il campo profughi di Nur al-Shams, vicino alla città di Tulkarem, in Cisgiordania. Tra le vittime, secondo quanto riferisce il quotidiano Haaretz, ci sarebbe anche un adolescente di 18 anni. Secondo fonti locali, una delle persone uccise, Iyyad Qanuh, era ricercato dalle forze di sicurezza israeliane. L'operazione militare israeliana è proseguita dopo l'alba. 

 

06:32
Mar Rosso: distrutti un drone e una nave senza pilota lanciati dagli Houthi

L'esercito americano e le forze della coalizione hanno distrutto un drone e una nave senza pilota di superficie lanciati dagli Houthi dallo Yemen nel Mar Rosso. Lo ha affermato in una nota su 'X' il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) precisando che ''non sono stati registrati feriti o danni alle navi statunitensi o della coalizione''. Il Centcom ha ''stabilito che queste armi rappresentavano una minaccia imminente per le mercantili e le navi della marina americana nella regione''. La risposta Usa, si legge nel post, è stata ''intrapresa per proteggere la libertà di navigazione e rendere le acque internazionali più sicure per la Marina americana e le navi mercantili''.

06:02
Blinken: "Presentata all'Onu risoluzione per il cessate il fuoco immediato"

"Abbiamo presentato una risoluzione ora all'esame del Consiglio di Sicurezza che chiede un cessate il fuoco immediato legato al rilascio degli ostaggi e speriamo vivamente che i paesi la sostengano", ha detto il segretario di Stato Usa Blinken al media saudita Al Hadath prima di lasciare Jeddah per andare in Egitto Dall'inizio della guerra gli Stati Uniti hanno posto il veto a diverse risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiedevano cessate il fuoco immediati e duraturi. Una tale risoluzione invierebbe un "segnale forte", ha aggiunto Blinken che ha sottolineato durante un incontro con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman "l'impegno" americano per una "soluzione sostenibile della crisi" e per la creazione di un "futuro Stato palestinese" che offra garanzie di sicurezza a Israele. 

SAUDI-US-ISRAEL-PALESTINIAN-DIPLOMACY
SAUDI-US-ISRAEL-PALESTINIAN-DIPLOMACY
02:10
Idf: consegnati all'ospedale Al-Shifa acqua, cibo e carburante

Nell'ambito dell'operazione avviata 4 giorni fa nell'ospedale Al-Shifa di Gaza City l'Idf ha reso noto di aver di aver consegnato ieri allo Shifa circa 1.800 litri d'acqua, 3,8 tonnellate di cibo e un camion di carburante.