Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

“Israele in massima allerta, rischio attacco dell’Iran”. Tel Aviv richiama i riservisti nella Difesa aerea. Idf: “Pronti a ogni scenario”

Gaza: superati i 33mila morti. Hamas: i negoziati con Israele sono a un punto morto. Colloqui Biden-Netanyahu. Casa Bianca: a Israele chiediamo cambiamenti reali subito

Roma, 4 aprile 2024 – Israele in massima allerta, riferisce Haaretz, per il timore di un attacco dell’Iran. Tel Aviv ha richiamato i riservisti della “difesa aerea”.

Il portavoce dell'IDF, Daniel Hagari, afferma che Israele sta prendendo sul serio ogni minaccia e che gli aerei da combattimento sono pronti per "una varietà di scenari". 

Si apre intanto uno strappo nel governo di Netanyahu mentre il presidente Biden alza la voce e accusa Israele dell’uccisione dei 7 operatori dell’ong americana World Center Kitchen. É il ministro della Guerra israeliano Gantz che, per la prima volta, chiede elezioni anticipate a settembre e assesta così un colpo al primo ministro Netanyahu assediato dalle proteste della piazza. Gantz è in testa a tutti i sondaggi e, per ora, il Likud ha replicato: "Il governo va avanti”.

Un caccia israeliano (Ansa)
Un caccia israeliano (Ansa)

Intanto, cresce l’indignazione per l’attacco missilistico che ha colpito i veicoli dell'ong Usa World Center Kitchen uccidendo 7 operatori umanitari di diverse nazionalità. Assieme alla richiesta di un’indagine indipendente che chiarisca le responsabilità, il presidente americano Biden si è detto “indignato e addolorato” e ha accusato Israele: “Erano operatori coraggiosi ed altruisti, gli israeliani non hanno fatto abbastanza per proteggerli”. “Un raid disumano”, è l’accusa della Gran Bretagna. La Polonia ha convocato l'ambasciatore israeliano per chiedere conto della morte nel blitz di un suo operatore. Condanna è arrivata anche dalla Nato, mentre l'Idf continua a ribadire che è stato “un errore che non doveva capitare”.

La dinamica dell'attacco alla ong a Gaza
La dinamica dell'attacco alla ong a Gaza

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Le ultime notizie

18:32
Casa Bianca: a Israele chiediamo cambiamenti reali subito

"Vogliamo vedere cambiamenti reali nel giro di ore, giorni", come "un enorme aumento degli aiuti umanitari e la riduzione della violenza su civili e cooperanti", "vogliamo non solo annunci ma esecuzione e implementazione delle misure a tutela dei civili e degli operatori umanitari": lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby rispondendo ad alcune domande nel suo briefing. 

16:23
Telefonata tra Biden e Netanyahu

Colloquio telefonico tra Joe Biden e Benjamin Netanyahu. I due leader hanno iniziato a parlare elle 11.45 ora di Washington. Il colloquio è durato circa 45 minuti. 

16:04
Esercito israeliano: "Siamo pronti a ogni scenario"

 "Siamo pronti per tutti gli scenari e questo sta accadendo da quasi sei mesi". Lo detto il portavoce militare Daniel Hagari riferendosi all'attuale tensione con l'Iran. "Le forze dell'Idf - ha aggiunto - sono ben schierate in formazioni difensive e offensive e preparate per una varietà di scenari". Dopo aver confermato che non ci sono cambiamenti per i cittadini da parte del Comando del fronte interno, Hagari ha raccomandato "vigilanza" e ha detto che "ogni dichiarazione del nemico viene presa in considerazione". Il Paese ha "protezione su più livelli e con aerei in cielo 24 ore su 24 per molto tempo".

15:13
Hamas: i negoziati con Israele sono a un punto morto

Il rappresentante di Hamas a Beirut ha affermato che i "negoziati con Israele sono a un punto morto". Lo ha detto Osama Hamdan durante una conferenza stampa nella capitale libanese. "Confermiamo che finora non ci sono stati progressi nei negoziati e che sono a un punto morto nonostante l'elevata flessibilità positiva mostrata (da Hamas) per facilitare il raggiungimento di un accordo", ha detto Hamdan in una dichiarazione stampa trasmessa in diretta tv. 

10:49
Shin Bet, smatellata cellula che voleva uccidere Ben Gvir

Lo Shin Bet ha dichiarato di aver sventato il tentato omicidio del ministro israeliano per la Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir e attacchi terroristici che avrebbero dovuto colpire obiettivi in Israele e in Cisgiordania. Responsabile, una cellula di quattro palestinesi della Cisgiordania e sette arabi israeliani che è stata smantellata. Secondo lo Shin Bet, la cellula stava pianificando attacchi contro le basi dell'Idf e altri siti sensibili, tra cui l'aeroporto Ben Gurion e la sede del governo israeliano a Gerusalemme. La cellula prevedeva anche di effettuare un attacco all'insediamento di Kiryat Arba in Cisgiordania. "In questo contesto, c'era anche l'intenzione di assassinare il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, procurandosi un missile Rpg per effettuare l'attacco", afferma lo Shin Bet. In programma anche il rapimento di soldati israeliani. In base all'indagine condotta dallo Shin Bet, la cellula intendeva affittare un appezzamento di terreno nel Rahat a sud di Israele o un'area in Cisgiordania per stabilirvi una fabbrica con un complesso sotterraneo dove avrebbero fabbricato armi e addestrato uomini. I membri della cellula hanno anche cercato di contattare i funzionari di Hamas nella Striscia di Gaza per ricevere finanziamenti e istruzioni. Almeno uno dei palestinesi arrestati era in contatto con un agente di Hamas a Gaza, che ha offerto finanziamenti per attacchi in Israele, dice lo Shin Bet.

09:37
"Israele in massima allerta, rischio attacco dell'Iran"

La difesa israeliana "è in alto livello di allerta per il rischio di un attacco" dell'Iran per "vendicarsi" del raid su Damasco. Lo scrive Haaretz secondo cui Teheran, "in base a tutti i segnali e gli avvisi che giungono da lì è determinata" a rispondere all'uccisione del comandante delle Guardie Rivoluzionarie. Il media avanza alcuni scenari possibili: "Un attacco di droni o di missili da crociera direttamente dall'Iran diretti verso infrastrutture israeliane", oppure "intensi attacchi di missili dal Libano o dalla Siria attraverso gli Hezbollah o milizie scite" o, ancora, "attentati alle ambasciate israeliane all'estero".

08:18
Mar Rosso: distrutti un missile e due droni lanciati dagli Houthi

Le forze statunitensi hanno distrutto un missile balistico e due droni lanciati dagli Houthi contro una nave da guerra nel mar Rosso. Lo riferisce - come riporta la Cnn - il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom). L'attacco è partito dallo Yemen. Obiettivo era l'Uss Gravely, un cacciatorpediniere lanciamissili. Non ci sono stati feriti o danni alla nave. Inoltre le forze statunitensi "hanno distrutto un sistema missilistico terra-aria mobile nel territorio controllato dagli Houthi". 

08:02
Hamas: oltre 33mila morti a Gaza, 62 nelle ultime 24 ore 

Sono almeno 33.037 i palestinesi che sono stati uccisi e 75.668 quelli rimasti feriti nei raid condotti da Israele sulla Striscia di Gaza dallo scorso 7 ottobre. Lo rende noto il ministero della Sanità di Gaza City spiegando che, sono nelle ultime 24 ore, 62 palestinesi sono stati uccisi e 91 feriti. 

07:55
Siria: nuovo bombardamento israeliano

Le Forze armate israeliane hanno bombardato le regioni siriane di Quneitra e Daraa in risposta a un precedente attacco con un missile da crociera contro le Alture del Golan proveniente dalla Siria. Lo hanno riferito gli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, spiegando che il raid israeliano ha colpito Al Rafid, Tal al Faras e Tal al Jabiya. 

 

07:02
Israele richiama i riservisti

L'esercito israeliano dopo un valutazione della situazione ha deciso di aumentare "la forza lavoro e di arruolare soldati di riserva nel settore della difesa aerea". Lo ha fatto sapere il portavoce militare.

06:30
Il ministro israeliano Barkat sul raid contro Wck: "Il fuoco amico succude"

Un ministro del governo israeliano ha negato che le forze dello Stato ebraico abbiano deliberatamente ucciso sette operatori umanitari della World Central Kitchen (Wck) a Gaza, ma ha precisato che la morte di operatori umanitari e di civili può accadere, perché "il fuoco amico succede" e tutto questo è "parte della guerra". Il fondatore della Wck José Andrés ha accusato Israele di prendere di mira i suoi lavoratori "sistematicamente, macchina per macchina". Ma Nir Barkat, membro del gabinetto di guerra israeliano, ha detto alla Bbc che i commenti di Andrés sono "senza senso". Secondo Israele, i raid che hanno ucciso i sette operatori umanitari di Wck hanno avuto luogo per un "grave errore" di valutazione sugli obiettivi da colpire. Le autorità israeliane hanno promesso un'indagine rapida e indipendente.

05:10
Khamenei: "Israele si pentirà dell'attacco a Damasco"

La Guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, ha avvertito Israele che si pentirà di aver effettuato lunedì un attacco mortale contro il consolato della Repubblica islamica d'Iran a Damasco, in Siria. "Con l'aiuto di Dio, faremo pentire i sionisti per il loro crimine di aggressione contro il consolato iraniano a Damasco", ha scritto Khamenei in un post su X in ebraico.

03:00
Israele: Gantz sfida Netanyahu e chiede elezioni anticipate

Il ministro di gabinetto israeliano Benny Gantz, principale rivale del primo ministro Benjamin Netanyahu, ha chiesto di anticipare le elezioni parlamentari a settembre. "Presto faremo un sondaggio" tra gli elettori e "dobbiamo fissare una data consensuale a settembre" per le elezioni parlamentari, ha dichiarato Gantz, che è anche deputato, in un discorso televisivo dal suo ufficio alla Knesset (Parlamento israeliano). Perché ci siano le elezioni anticipate, serve l'accordo di 61 rappresentanti eletti, ovvero la maggioranza dei deputati della Knesset, dove il partito Likud di Netanyahu ha il maggior numero di seggi ma non la maggioranza. "Ho tenuto informato il Primo Ministro - al quale auguro buona salute e una pronta guarigione - e continueremo a dialogare su questo tema", ha aggiunto Gantz, a capo del Partito di Unità Nazionale di centrodestra. Netanyahu è stato dimesso dall'ospedale martedì, due giorni dopo essere stato operato di ernia, secondo quanto riferito dal suo ufficio. Il Likud ha immediatamente respinto l'appello di Gantz, affermando in un comunicato che le elezioni in un momento in cui Israele è in guerra "porterebbero inevitabilmente alla paralisi" e "danneggerebbero i combattimenti" dell'esercito in guerra con Hamas nella Striscia di Gaza. 

MIDEAST ISRAEL PALESTINIAN CONFLICT
MIDEAST ISRAEL PALESTINIAN CONFLICT
00:45
Media: oggi Biden sentirà Netanyahu

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sentirà oggi il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Lo riferisce il sito Times of Israel. Un colloquio che sarà condizionato dalla crescente frustrazione della Casa Bianca per la prosecuzione della guerra da parte di Israele a Gaza e all'indomani di un attacco aereo dell'Idf che ha ucciso sette operatori umanitari, tra cui un cittadino americano. Il portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha detto ai giornalisti che l'amministrazione Biden continua a sostenere il diritto di Israele a difendersi da Hamas. Ma Kirby ha aggiunto anche che Israele deve fare di più per prevenire l'uccisione e il ferimento di civili innocenti e operatori umanitari mentre svolge le sue operazioni a Gaza. "Come esercito moderno e come democrazia, gli israeliani hanno degli obblighi nei confronti del popolo innocente di Gaza e non sempre li hanno rispettati - ha spiegato Kirby -. Siamo preoccupati anche per i metodi"