Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Onu, veto Usa alla Palestina nelle Nazioni Unite. Iran: “Se Israele attacca, lo rimpiangerà”. Nuove sanzioni per Teheran

Tel Aviv potrebbe aspettare la Pasqua ebraica per rispondere al raid di sabato scorso. Gaza, appello di Borrell: “Colpire Rafah sarebbe una catastrofe". Gli Stati Uniti smentiscono il via libera all’operazione. Ankara: “Hamas deporrà le armi con il riconoscimento della Palestina”

Roma, 18 aprile 2024 – In serata, come preannunciato Washington ha posto il veto alla bozza dell’Onu su risoluzione che raccomandava per la Palestina l’adesione alle Nazioni Unite. A Favore 12 Paesi, tra cui Russia Cina e Francia, astenuti Gb e Svizzera, l’unico voto contrario è stato degli Stati Uniti.

Intanto l’Occidente impone nuove sanzioni all’Iran. Oggi è arrivato l’annuncio ufficiale del presidente degli Stati Uniti Biden e del premier britannico Sunak. Questa notte la comunicazione di Charles Michel, presidente del Consiglio Ue. 

Missili iraniani alla parata dell'esercito a Teheran
Missili iraniani alla parata dell'esercito a Teheran

Anche il G7 si è formalmente impegnato ad assicurare “il massimo coordinamento su ogni futura misura che riduca la capacità dell'Iran di acquisire, produrre o trasferire armi”. Da parte dei ministri degli Esteri deli big 7 riuniti ieri a Capri arriva l’impegno per fare "di tutto per evitare l'escalation”. Teheran intanto si prepara alla risposta di Tel Aviv con l’evacuazione delle sue basi militari in Siria. "Se Israele ci attacca, lo rimpiangerà", le parole del ministro degli Esteri iraniano all’Onu. Il contrattacco di Tel Aviv potrebbe arrivare dopo la Pasqua ebraica. 

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Le ultime notizie

21:33
Veto Usa a bozza Onu su risoluzione per Palestina nelle Nazioni Unite

Come aveva preannunciato Washington ha bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che raccomandava l'adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. A favore del testo hanno votato 12 Paesi: Algeria, Russia, Cina, Francia, Guyana, Sierra Leone, Mozambico, Slovenia, Malta, Ecuador, Sud Corea, Giappone; 2 astensioni di Gran Bretagna e Svizzera, e il no degli Stati Uniti.

18:19
Usa voteranno no a risoluzione per ammissione a Onu della Palestina

Gli Stati Uniti voteranno no alla proposta di risoluzione del Consiglio di sicurezza per l'ammissione a pieno titolo della Palestina alle Nazioni Unite: lo ha annunciato il vice portavoce del dipartimento di Stato Usa, Vedant Patel, secondo quanto riferisce la Cnn. Secondo  il rappresentante speciale del presidente palestinese, Ziad Abu Amr, l'ammissione a pieno titolo sarebbe "un importante pilastro per raggiungere la pace nella nostra regione. È il momento per il Consiglio di Sicurezza di dare giustizia al popolo palestinese"

18:17
Usa, ulteriori restrizioni a Iran per incontri Onu

Gli Usa hanno imposto ulteriori restrizioni alla delegazione del ministro degli Esteri iraniano a New York durante gli incontri Onu: lo ha detto il vice portavoce del dipartimento di Stato Usa Vedant Patel. 

17:47
Iran all'Onu: "Se Israele ci attacca, lo rimpiangerà"

"In caso di ulteriori attacchi da parte del regime israeliano, l'Iran non esiterebbe neanche un attimo ad una risposta che gli faccia rimpiangere le sue azioni". Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian in Consiglio di Sicurezza Onu. "Nessuno Stato membro sarebbe rimasto zitto dopo l'attacco ad una sua ambasciata, simbolo della propria sovranità - ha aggiunto - L'attacco di sabato notte dell'Iran è stato necessario, non avevamo altra opzione, ed è stato in risposta all'attacco israeliano".

17:44
Iran all'Onu: "Se Israele ci attaccherà lo rimpiangerà" 

Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian in Consiglio di Sicurezza Onu ha affermato: "In caso di ulteriori attacchi da parte del regime israeliano, l'Iran non esiterebbe neanche un attimo ad una risposta che gli faccia rimpiangere le sue azioni". Aggiungendo: "Nessuno Stato membro sarebbe rimasto zitto dopo l'attacco ad una sua ambasciata, simbolo della propria sovranità. L'attacco di sabato notte dell'Iran è stato necessario, non avevamo altra opzione, ed è stato in risposta all'attacco israeliano".
 

16:22
John Kirby: "Opzioni aperte per altre sanzioni all'Iran"

 Gli Usa terranno aperte le opzioni per altre sanzioni contro l'Iran: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby nel briefing a bordo dell'Air Force One

16:20
Turchia: "Hamas deporrà le armi con il riconoscimento della Palestina"

Secondo la Turchia, Hamas deporrà le armi nel caso venga riconosciuta la Palestina. "Nei negoziati politici che abbiamo tenuto per anni con Hamas, mi hanno detto che accettavano la creazione di uno Stato palestinese entro i confini del 1967 e che, una volta fondato lo Stato palestinese, Hamas non avrebbe più avuto bisogno di un braccio armato e che avrebbe continuato come partito politico", ha detto il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan a Doha, come riporta Ntv, dopo avere incontrato il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, atteso sabato in Turchia per un incontro con il presidente Recep Tayyip Erdogan. 

16:01
Media: "Casa Bianca smentisce sostegno via libera a un'operazione a Rafah"

L'amministrazione Biden è ancora preoccupata che un'invasione israeliana di Rafah, nel sud di Gaza, possa portare ad un grande numero di vittime civili: lo riferisce Axios, citando dirigenti Usa che hanno negato categoricamente le indiscrezioni secondo cui la Casa Bianca avrebbe dato il via libera a un'operazione a Rafah se Israele rinunciasse a colpire l'Iran come rappresaglia per l'attacco dello scorso fine settimana. 

15:52
Anche il Regno Unito annuncia sanzioni all'Iran

Il Regno Unito aderisce al nuovo pacchetto di sanzioni contro l'Iran annunciato oggi a Washington. Lo riportano i media britannici precisando che l'iniziativa è stata presa congiuntamente dall'amministrazione di Joe Biden e dal governo di Rishi Sunak dopo la recente rappresaglia di Teheran contro Israele. E che riguarda in particolare soggetti o entità indicate come coinvolte nella produzione di droni: strumento che la Repubblica Islamica ha usato nell'azione contro  Israele e che fornisce da tempo anche alla Russia, per la guerra in Ucraina. 

15:30
Iran ha rilasciato l'unica donna a bordo del cargo sequestrato nel Golfo di Hormuz

Ann Tessa Joseph, la sola donna che faceva parte dell'equipaggio indiano del cargo Aries sequestrato il 13 aprile da un commando militare iraniano nel Golfo di Hormuz, è stata liberata da Teheran. Ne dà notizia il ministero degli Esteri indiano. Delhi ora punta a riportare in India, oltre a Ann Tessa Joseph, gli altri sedici marinai parte dell'equipaggio di 25 persone della motonave Aries, sequestrata a 80 chilometri dalle coste degli Emirati Arabi Uniti.

 

15:30
Ex Mossad: "Israele attaccherà l'Iran, ma non prima di Pasqua" 

Zohar Palti, ex capo del Mossad, ha dichiarato a a SkyNews  che "Israele reagirà, e con forza" all'attacco dell'Iran. "Tutte (le opzioni) sono sul tavolo in questo momento", compreso colpire il suolo iraniano o prendere di mira gli impianti nucleari. Ma anche aggiunto: "Non dobbiamo farlo prima di Pasqua".

13:51
Sanzione Usa a 16 individui e 2 entità per la produzione di droni iraniani

Nell'ambito delle nuove sanzioni Usa all'Iran annunciate da Joe Biden, il Tesoro Usa ha preso di mira 16 individui e due entità che consentono la produzione di droni iraniani, compresi i tipi di motori che alimentano la varianti Shahed, utilizzata nell'attacco del 13 aprile. Nel mirino anche 5 società che forniscono componenti per la produzione di acciaio alla Khuzestan Steel Company (Ksc), uno dei maggiori produttori di acciaio iraniani, o acquistano suoi prodotti finiti di acciaio. Colpite pure tre filiali della casa automobilistica iraniana Bahman Group, che avrebbe sostenuto materialmente i pasdaran. 

13:45
Biden annuncia nuove sanzioni all'Iran

Gli Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni contro l'Iran. "Siamo impegnati nella difesa di Israele, dei nostri soldati e dei nostri partner nella regione. E non esiteremo a intraprendere tutte le azioni necessarie" contro gli attacchi di Teheran e dei suoi alleati, ha dichiarato il presidente in una nota.

12:53
Media, Hamas: restiamo nei colloqui, non c'è situazione di stallo

 
Hamas non si è ritirata dai colloqui indiretti con Israele e non si è ancora raggiunta una situazione di stallo. Lo ha riferito un alto funzionario di Hamas, Mousa Abu Marzouk, secondo quanto riporta l'emittente israeliana Kan.

11:59
Media russi: "Iran minaccia di attaccare siti nucleare israeliani"

L'Iran minaccia di attaccare i siti nucleari israeliani in caso di "aggressione" da parte dello Stato ebraico. Lo annunciano i pasdaran, secondo quanto riferisce la Tass.

11:02
Qatar: "Siamo vittime di un gioco politico. Rivalutiamo il ruolo di mediatori tra Israele e Hamas"

Qatar sta rivedendo il suo ruolo di mediatore tra Israele e Hamas. Lo ha dichiarato oggi il primo ministro della monarchia del Golfo. "Il Qatar è in procinto di una completa nuova valutazione del suo ruolo", ha spiegato Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani in una conferenza stampa a Doha, secondo l'Afp. "C'è sfruttamento e abuso del ruolo del Qatar", ha aggiunto, sottolineando che il suo Paese è stato vittima di "un gioco politico" da parte di "individui che stanno cercando di fare campagna elettorale offendendo lo Stato del Qatar". Il Qatar, con gli Stati Uniti e l'Egitto, è impegnato da settimane in colloqui volti a garantire una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani in cambio di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane.

10:34
Iran: abbiamo informato gli Usa prima dell'attacco su Israele

Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ha dichiarato che Teheran ha informato Washington, attraverso messaggi scambiati tramite l'intermediazione della Svizzera, riguardo all'attacco contro Israele prima che esso avesse luogo. "Abbiamo detto chiaramente agli americani nei messaggi che la decisione presa dal Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale iraniano, guidato dal presidente, di punire il regime sionista era definitiva e finale e dopo l'azione punitiva (operazione "Vera promessa"), intorno alle 2:30 di domenica di questa settimana, abbiamo inviato un altro messaggio agli Stati Uniti attraverso i canali diplomatici, affermando che non ci aspettiamo un aumento della tensione nella regione", ha spiegato Amirabdollahian, come riporta Irna, parlando con i giornalisti a New York dove si trova in occasione di una riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

10:12
Media libanesi: Israele ha usato ancora bombe al fosforo

 
Israele torna a lanciare bombe al fosforo in aree popolate da civili nel sud del Libano, una pratica considerata illegale dal diritto umanitario internazionale: la denuncia odierna giunge dai media libanesi che citano testimoni e fonti locali nella zona di Khiam, nel sud del Libano, dove nella notte l'aviazione israeliana ha sganciato ordigni incendiari "al fosforo bianco". Da ottobre a oggi sono state numerose le circostanze in cui organizzazioni locali e internazionali - tra cui Human Rights Watch - hanno denunciato l'uso di bombe al fosforo in aree civili libanesi e della Striscia di Gaza da parte di Israele. Lo Stato ebraico smentisce simili ricostruzioni. La cittadina di Khiam, non lontano dalla zona del fronte tra Hezbollah e Israele, è stata bersagliata nella notte da sei diversi raid aerei e da cannoneggiamenti dell'artiglieria israeliani. Nei bombardamenti un giovane civile è rimasto ucciso.

09:48
Idf: ucciso due miliziani di Hezbollah nel sud del Libano

Due miliziani di Hezbollah sono stati uccisi in un raid aereo israeliano condotto nella notte nel sud del Libano, nell'area di Khiam. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliana (Idf) spiegando che tra gli obiettivi attaccati c'erano diverse infrastrutture terroristiche utilizzate da Hezbollah.

09:20
Nyt: Israele "ha calcolato male" la gravità della risposta dell'Iran

I funzionari israeliani hanno mal calcolato la gravità della risposta iraniana all'attacco del 1mo aprile al consolato di Teheran a Damasco in cui sono rimasti uccisi diversi comandanti delle Guardie della Rivoluzione islamica. Lo scrive il New York Times. "Gli israeliani hanno fatto male i calcoli, pensando che l'Iran non avrebbe reagito con forza", si legge nel documento che cita diverse fonti americane. Il giornale afferma che i funzionari Usa si sono arrabbiati per essere stati informati solo pochi minuti prima dell'attacco a Damasco, mentre due fonti israeliane hanno dichiarato al Nyt che i piani sono iniziati due mesi prima

08:10
Idf: ucciso Shabat, capo di Hamas a Beit Hanun

L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso "il terrorista Yussef Rafik Ahmed Shabat, responsabile del Dipartimento delle indagini interne di Hamas a Beit Hanun", nel nord della 
Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui "Shabat ha servito come ufficiale di sicurezza nell'intelligence militare di Hamas nel Battaglione di Beit Hanun". "La sua eliminazione - ha aggiunto - danneggia in modo significativo il dipartimento delle indagini della organizzazione terroristica". La stessa fonte ha aggiunto che in un raid è stata colpito «un veicolo in cui c'erano dieci terroristi». 

07:22
Appello di Borrell: "Non attaccare Rafah, sarebbe una catastrofe"

"Non attaccate Rafah, sarebbe una catastrofe". L'appello arriva dal capo della diplomazia dell'Ue, Josep Borrell, da Capri, dove oggi parteciperà alla ministeriale Esteri del G7, sotto la presidenza italiana. "A Rafah ci sono 1,7 milioni di persone nelle strade", ha ricordato, "senza alcuna possibilità di difendersi e scappare". "Dobbiamo sostenere Israele (e abbiamo dimostrato che lo facciamo non solo a parole, visto che durante l'attacco iraniano i missili e i droni sono stati abbattuti grazie alle capacità militare di Usa, Francia e Gran Bretagna), ma dobbiamo tenere a mente che dobbiamo risolvere il problema israelo-palestinese tenendo conto anche dei diritti dei palestinesi".

06:14
Media: Israele ha avviato e poi interrotto 2 volte l'attacco contro l'Iran

 
Israele ha avviato, quindi interrotto i preparativi per l'attacco di rappresaglia contro l'Iran in almeno due occasioni nelle notti della scorsa settimana. A riferirne è Abc News, citando tre fonti israeliane. Da quando Teheran ha attaccato Israele con oltre 300 droni e missili nella notte tra sabato e domenica, Israele ha valutato come e quando rispondere all'attacco, nel corso di successive riunioni del gabinetto di guerra domenica, lunedì e martedì tra il primo ministro Benjamin Netanyahu, l'ex capo di stato maggiore Benny Gantz e il ministro della Difesa Yoav Gallant. Il gabinetto di guerra israeliano ha valutato una serie di risposte, dall'attacco ai proxy iraniani nella regione, ma non sul suolo iraniano, a un potenziale attacco informatico, hanno riferito le stesse fonti.

05:30
Fonti Usa: improbabile l'attacco all'Iran prima della fine della Pasqua ebraica

È improbabile che Israele attacchi l'Iran prima della fine della Pasqua ebraica che comincia lunedì 22 aprile e termina il 29. Lo ha detto una fonte Usa all'emittente Abc, ripresa dai media israeliani. La stessa fonte ha tuttavia aggiunto che "tutto può sempre cambiare". Poi ha sottolineato che i comandanti dei Pasdaran e l'altra leadership iraniana sono ancora in una situazione di allarme elevato, con alcuni nascosti in case sicure e strutture sotterranee. 

05:00
Media: accordo Usa-Israele per via libera a un'azione a Rafah in cambio di attacco limitato all'Iran

Una fonte egiziana ha detto al giornale arabo di base a Londra Al-Araby Al-Jadeed che gli Usa hanno concordato con il piano per un'azione militare a Rafah in cambio di un attacco limitato all'Iran. Lo ha riferito Haaretz, ma al momento non ci sono conferme in Israele. 

04:45
Libano: esercito isareliano colpisce obiettivi Hezbollah

Dopo i lanci di ieri dal Libano, l'esercito israeliano durante la notte ha colpito "obiettivi terroristici degli Hezbollah" nell'area di Khiam, "incluse una serie di infrastrutture del terrore e altre militari". "Inoltre - ha detto il portavoce militare - i soldati hanno sparato per rimuovere una imminente minaccia nell'area". 

 

00:50
Onu: condanna di 50 Paesi (tra cui l'Italia) dell'attacco dell'Iran a Israele

Una cinquantina di Paesi membri delle Nazioni Unite, tra cui Italia e Stati Uniti, ha condannato "in modo inequivocabile", in una dichiarazione congiunta, l'attacco lanciato il 13 aprile dall'Iran a 
Israele. "Noi condanniamo - continua la dichiarazione - il fatto che" droni e missili lanciati contro Israele "hanno violato lo spazio aereo di numerosi stati nella regione, mettendo a rischio le vite di persone innocenti, inoltre avrebbero attraversato lo spazio aereo vicino a luoghi sacri a Gerusalemme". Nel documento, oltre a condannare il sequestro di una nave commerciale battente bandiera portoghese, si invita ad allentare le tensioni e a rispettare le risoluzioni del Consiglio di sicurezza.