Venerdì 20 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Onu: approvata risoluzione per la Palestina nelle Nazioni Unite. Italia astenuta, Usa contro. Israele: “Avanti con Rafah”. Tank israeliani tagliano in due la città

Idf: “Ci addestriamo anche per il Libano”. Netanyahu: “Governo di civili a Gaza dopo la guerra”. Spaccatura Bibi-Biden: “Sconfiggeremo il nemico anche da soli”. Tentativo di dirottamento di una nave da parte degli Houthi. Nazioni Unite: passa risoluzione per Palestina tra stati membri, l’ambasciatore Tel Aviv fa a pezzi la Carta dell’Onu

Roma, 10 maggio 2024 – Per arrivare a una tregua nella Striscia di Gaza "la palla ora è nelle mani” di Israele, ha affermato Hamas dopo gli ultimi negoziati di ieri in Egitto. Intanto la spaccatura tra Netanyahu e Biden si allarga sempre più. “Sconfiggeremo il nostro nemico” anche “da soli”, ha affermato il premier israeliano dopo che il presidente Usa ha posto come condizione per l'invio di armi offensive allo Stato ebraico la non invasione di Rafah. Condizione che è stata disattesa già ieri sera quando il gabinetto di guerra israeliano ha deciso di proseguire con l’operazione militare a Rafah, nonostante le parole del numero uno della Casa Bianca. 

Oggi l'Assemblea generale dell’Onu potrebbe votare una bozza di risoluzione che riconoscerebbe la Palestina come qualificata per diventare membro delle Nazioni unite a pieno titolo.

Truppe e mezzi corazzati israeliani al confine con la Striscia di Gaza
Truppe e mezzi corazzati israeliani al confine con la Striscia di Gaza

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Le ultime notizie

18:30
Il Sud Africa chiede all'Aja nuove misure urgenti su Israele

Il Sudafrica ha chiesto al tribunale di giustizia dell’Aja "nuove misure d’emergenza contro Israele" dopo la decisione di entrare a Rafah. È la terza volta che Pretoria chiede misure aggiuntive alla più alta corte delle Nazioni Unite, dopo l’udienza di fine dicembre, accusando Israele di perpetrare "un genocidio" a Gaza, accusa negata con veemenza da Israele.

16:32
L'ambasciatore di Israele alle Nazioni Unite fa a pezzi la Carta dell'Onu

Gilad Erdan, il rappresentante dello stato di Israele presso le Nazioni Unite ha distrutto una copia della Carta dell'Onu sul podio della sala dell'Assemblea generale, esprimendo così la sua contrarietà al voto dell'Assemblea per ammettere la Palestina tra gli stati membri.  Erdan ha usato un mini distruggidocumenti e vi ha introdotto le varie pagine della Carta. "State facendo a pezzi la Carta delle Nazioni Unite con le vostre stesse mani. Sì, sì, è quello che state facendo. Distruggere la Carta delle Nazioni Unite. Vergognatevi", ha ribadito l'ambasciatore. Poco prima accusato l'Onu di ammettere tra le sue fila "uno stato terrorista". 

16:03
Onu, risoluzione a favore di uno stato palestinese 

L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato una risoluzione che chiede al Consiglio di sicurezza dell'Onu di riconsidere il voto a favore di uno stato palestinese membro a pieno diritto dell'Onu. A favore 143 voti, 9 contrari e 25 astenuti. La risoluzione di oggi era stata proposta dal rappresentante degli Emirati Arabi. L'Italia si è astenuta, mentre gli Stati Uniti hanno votato contro. Gli altri astenuti sono Albania, Bulgaria, Austria, Canada, Croazia, Fiji, Finlandia, Georgia, Germania, Lettonia, Lituania, Marshall Island, Olanda, North Macedonia, Moldavia, Paraguay, Romania, Vanuatu, Malawi, principato di Monaco, Ucraina, Gran Bretagna, Svezia e Svizzera. Contro oltre a Usa anche Israele, Palau, Nauru, Micronesia, Papua Nuova Guinea, Ungheria, Argentina, Repubblica Ceca.

Voto all'Onu per stato palestinese: a favore 143 voti, 9 contrari e 25 astenuti, tra cui l'Italia
Voto all'Onu per stato palestinese: a favore 143 voti, 9 contrari e 25 astenuti, tra cui l'Italia
15:00
Gaza, morti 4 soldati israeliani di 19 anni

Durante gli scontri stamane nel sobborgo di Zeitoun a Gaza City 4 soldati israeliani sono stati uccisi da un'esplosiobne. L'Idf ha precisato che tutti avevano 19 anni e apparteneva al 931mo battaglione della Brigata Nahal. I nomi: Itay Livny, Yosef Dassa, Ermiyas Mekuriyaw e Daniel Levy. Altri due militari sono rimasti seriamente feriti. 

 

14:02
Israele, gabinetto di guerra vota all'unanimità: approfondire l'operazione a Rafah.  

Ieri sera il gabinetto di guerra israeliano ha votato all'unanimità di "approfondire l'operazione a Rafah". Secondo i media la decisione va contro le raccomandazioni del presidente Usa Joe Biden, che aveva minacciato lo stop di alcune forniture di armi a Tel Aviv se avesse invaso Rafah. 

13:33
Raid israeliani in Libano: colpite infrastrutture Hezbollah

Diverse infrastrutture di Hezbollah sono state colpite da raid dei caccia israeliani su una serie di villaggi. Eliminati anche de agenti dell'organizzazione che trasportavano armi, in aree vicine al confine di Israele con il Libano, fa sapere l'Idf. Segnalate anche due vittime dei bombardamenti nella città di Tayr Harfa. 

 

13:18
Idf: i soldati si addestrano per l'eventualità di un conflitto in Libano

Parte dell'esercito israeliano si sta addestrando nell'eventualità di un conflitto con il Libano, hanno confermato i vertici di Idf. L'obiettivo è prepararsi a livello operativo "per vari scenari di combattimento nel nord", al confine con il Libano, dove prosegue il 'confronto' con gli Hezbollah.  

13:18
Media: missili dal Libano contro Israele

Tre missili anticarro sono stati lanciati oggi contro il Kibbutz Misgav nell'Alta Galilea, vicino al confine con il Libano, ne danno notizia i media israeliani. Le sirene stanno suonando in comunità in gran parte evacuate, tra cui Tel Hai, Kiryat Shmona, Misgav Am, Margaliot, Màayan Baruch, Manara, Metula, Kfar Yuval, Kfar Giladi e Beit Hillel.

 

13:10
Media: tank israeliani avanzano su strada che divide Rafah

I media isrealiani segnalano l'avanzata di carri armati dell'Idf sulla strada principale che divide le meta' orientale e occidentale di Rafah. Già lunedì scorso le forze israeliane avevano occupato parte della strada Salah a-Din. I residenti hanno riferito di esplosioni e spari quasi costanti a est e nord-est della cittaà e di intensi combattimenti tra le forze israeliane e i milziani di Hamas e della Jihad islamica. Hamas ha rivendicato un'imboscata ai tank israeliani vicino a una moschea nella parte orientale della città.

 

10:28
Fonti israeliane alla Cnn: "Abusi sui palestinesi detenuti nella base di Sde Teiman"

Legati, bendati, tenuti con i pannoloni: tre fonti israeliane hanno raccontato alla Cnn gli abusi commessi sui palestinesi arrestati nel corso del conflitto nella Striscia di Gaza e detenuti nella base di Sde Teiman, nel deserto del Negev. Una delle fonti è un israeliano che lavora nella struttura e che ha scattato due fotografie di una scena che, a suo dire, continua a perseguitarlo. Gli scatti mostrano file di uomini in tute grigie seduti su materassi sottilissimi, recintati da filo spinato. Tutti appaiono bendati, con la testa pesante sotto la luce dei riflettori. "Ci è stato detto che non potevano spostarsi. Dovrebbero stare seduti in posizione verticale. Non sono autorizzati a parlare. Non è permesso sbirciare sotto la benda", ha detto la fonte. Alle guardie è stato detto di "urlare uskot" (zitti in arabo) e di "individuare le persone problematiche e punirle". Le fonti hanno anche riferito di amputazioni eseguite a causa delle ferite riportate per le manette; di procedure mediche talvolta eseguite da medici poco qualificati tanto che la struttura è stata definita "un paradiso per gli stagisti"; e di un'aria impregnata dell'odore di ferite trascurate e lasciate marcire. Stanto alle fonti, la struttura di Sde Teiman, situata a circa 29 chilometri dalla frontiera con Gaza, è divisa in due parti: recinti dove circa 70 detenuti palestinesi provenienti da Gaza sono posti sotto estrema contenzione fisica, e un ospedale da campo dove i detenuti feriti sono legati ai loro letti, con indosso i pannoloni, alimentati con le cannucce

10:00
Netanyahu alla Cnn: "Governo di civili a Gaza dopo la guerra"

Nel dopoguerra a Gaza "probabilmente bisognerà avere un governo civile con residenti della Striscia non votati alla nostra distruzione". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in una intervista a Gerusalemme al talk show Dr. Phil sulla Cnn. "Possibilmente - ha aggiunto - con l'aiuto degli Emirati Arabi Uniti, dell'Arabia Saudita e di altri Paesi che vogliono la stabilità e la pace". 

09:42
Lanciati due razzi da Rafah verso il valico di Kerem Shalom

Sono stati due i razzi lanciati da Rafah, nella Striscia, verso il valico di Kerem Shalom in Israele dove prima erano risuonate le sirene di allarme. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che entrambi sono stati intercettati e abbattuti dal sistema di difesa aerea dell'esercito.

09:24
Golfo di Aden: fallito il tentativo di dirottamento di una nave da parte degli Houthi

La United Kingdom Maritime Trade Operations (Ukmto) ha reso noto di aver ricevuto una segnalazione di un tentativo fallito di dirottamento di una nave a 195 miglia nautiche a est di Aden, nello Yemen. Il comandante della nave ha riferito di essere stato avvicinato da una piccola imbarcazione che trasportava cinque o sei persone armate di scale. I ribelli Houthi nello Yemen, sostenuti dall'Iran, hanno lanciato attacchi con droni e missili contro le navi dentro e intorno al Mar Rosso e all'Oceano Indiano per mostrare sostegno ai palestinesi nel mezzo della guerra in corso a 
Gaza, innescata dall'attacco di Hamas del 7 ottobre.

08:12
Idf: raid e operazioni a Rafah, uccisi numerosi uomini armati

L'esercito israeliano afferma di aver ucciso numerosi uomini armati mentre continua ad operare a Rafah orientale, nel sud della Striscia di Gaza, così come nel quartiere Zeitoun di Gaza City. A Rafah est, le truppe della Brigata Givati hanno localizzato diversi pozzi di tunnel, mentre la 401a Brigata corazzata ha ucciso diversi uomini armati in combattimenti ravvicinati e richiedendo attacchi aerei nell'area del valico di Rafah con l'Egitto, dice l'Idf. L'aeronautica militare e il 215° reggimento di artiglieria hanno effettuato diversi attacchi a Rafah ieri, prendendo di mira siti utilizzati da Hamas per lanciare razzi e mortai contro le truppe e contro Israele.

07:30
Unrwa: circa 110mila persone fuggite da Rafah

Sono circa 110mila le persone fuggite da Rafah, la città nel Sud della Stria di Gaza, dopo che Israele ha intensificato i suoi bombardamenti e nel timore che possa concretizzarsi la minacciata offensiva di terra. Lo ha riferito l'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso dei rifuguati palestinesi: "Circa 110.000 persone sono fuggite da Rafah in cerca di un luogo sicuro in condizioni di vita spaventose, con l'unica speranza di un cessate il fuoco".

07:16
Idf: sirene d'allarme anti razzi a Kerem Shalom

Nuove sirene di allarme anti razzi da Gaza a Kerem Shalom nel sud di Israele, località che comprende il valico da cui passano, dopo i controlli di sicurezza, i camion degli aiuti umanitari per la Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. Nell'ultimo attacco di Hamas di alcuni giorni furono uccisi quattro soldati e Israele chiuse il valico. 

06:42
Tregua: Hamas ha chiesto 12 settimane di cessate il fuoco anziché 6

Hamas ha chiesto a Israele di accettare un'iniziale pausa di 12 settimane nei combattimenti, anziché di sei settimane, creando un "ostacolo importante" nei negoziati per un accordo con 
Israele. Lo riporta la Cnn, che cita tre fonti in riferimento a quanto avvenuto lunedì scorso, alla più recente "controproposta" di cessate il fuoco. I funzionari israeliani, evidenziano, sono fortemente contrari ad accettare la richiesta nella convinzione che non sia differente dall'accettare la fine del conflitto.

05:14
Netanyahu alla Cnn: "Spero che supereremo le divergenze con Biden"

"Conosco Joe Biden da molti anni, da più di 40 anni. Spesso siamo stati d'accordo, ma abbiamo anche avuto divergenze. Siamo stati in grado di superarle. Spero potremo superarle anche adesso". Si è espresso così sulla Cnn il premier israeliano Benjamin Netanyahu nel mezzo delle tensioni tra Stati Uniti e Israele.  "Faremo quello che dobbiamo fare per proteggere il nostro Paese e questo significa proteggere il nostro futuro - ha insistito il premier israeliano in un'intervista al talk show Dr. Phil rilanciata dalla Cnn - E significa che sconfiggeremo Hamas, anche a Rafah". "Non abbiamo altra scelta", ha insistito il premier.

05:05
Appello dell'Egitto: mostrare "flessibiolità" per raggiungere un accordo

L'Egitto chiede ad Hamas e a Israele di mostrare "flessibilità" per raggiungere "il più rapidamente possibile" una tregua nei combattimenti nella Striscia di Gaza associata al rilascio degli ostaggi israeliani, secondo una dichiarazione del suo ministero degli Esteri del Cairo. Durante un'intervista telefonica con il segretario di Stato americano Antony Blinken, il ministro egiziano Sameh Choukri ha sottolineato "l'importanza di esortare le parti a dimostrare flessibilità e a compiere tutti gli sforzi necessari per raggiungere un accordo di tregua e porre così fine alla tragedia umanitaria" nell'enclave palestinese, ha detto Choukri al suo omologo Usa.

03:50
Media: Netanyahu non confermerà l'ambasciatore negli Usa 

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non intende prolungare il mandato dell'ambasciatore negli Stati Uniti, Michael Herzog, quando scadrà il suo mandato nel novembre di quest'anno. Lo riportano i media di Israele. Netanyahu potrebbe prolungare di un altro anno il mandato triennale di Herzog ma in privato ha detto che non intende farlo nonostante il desiderio dell'ambasciatore di continuare, secondo quanto riporta Channel 13 sottolineando i disaccordi tra i due iniziati prima della guerra contro Hamas nella Striscia di Gaza. Secondo i media di Israele i fedelissimi di Netanyahu vogliono che a sostituire Herzog sia Gilad Erdan, attuale ambasciatore presso le Nazioni Unite, ma una decisione in merito non sarà presa a breve.

03:30
Media palestinesi: raid sul campo profughi di Jabalia, almeno 4 morti

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che quattro persone sono rimaste uccise stanotte in un bombardamento israeliano che ha colpito un edificio residenziale nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Le vittime appartengono tutte alla stessa famiglia e tra loro c'è anche un bambino, spiega la Wafa. Morti e feriti a causa dei raid di Israele vengono segnalati in queste ore anche nella città di Gaza e a Nuseirat, nel centro dell'enclave palestinese. Il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre è di almeno 34.904 morti e 78.514 feriti, secondo il Ministero della Sanità locale gestito dal movimento islamista Hamas. 

 

01:08
Hamas lascia il Cairo: "Ora la palla è nelle mani di Israele"

Il gruppo militante palestinese Hamas ha annunciato che la sua delegazione presente ai negoziati per il cessate il fuoco a Gaza al Cairo ha lasciato la città per il Qatar, aggiungendo che "la palla è ora completamente" nelle mani di Israele. "La delegazione negoziale ha lasciato il Cairo diretta a Doha. In pratica, Israele ha respinto la proposta presentata dai mediatori e ha sollevato obiezioni su diverse questioni centrali", ha detto il gruppo in una nota, aggiungendo di sostenere la proposta. "Di conseguenza, la palla è ora completamente nelle loro mani".