Mercoledì 8 Gennaio 2025
REDAZIONE ESTERI

Cavi danneggiati nel Baltico, recuperata ancora: appartiene a nave “fantasma” russa

La petroliera Eagle S, sequestrata, è sotto inchiesta per "sabotaggio aggravato". La polizia finlandese ha trovato una traccia dell'ancora che si estendeva per decine di chilometri nel fondale marino. Sospetti su 8 marinai

Roma, 7 gennaio 2025 – Passo avanti nelle indagini sui cinque cavi sottomarini tranciati nel Mar Baltico il 25 dicembre scorso, giorno di Natale. La marina svedese ha annunciato di aver recuperato l'ancora della Eagle S, una petroliera sospettata di appartenere alla "flotta fantasma" russa e accusata del danneggiamento dei cavi.

La petroliera Eagle S sospettata del sabotaggio dei cavi nel Baltico
La petroliera Eagle S sospettata del sabotaggio dei cavi nel Baltico

"L'Hms Belos ha trovato e levato l'ancora e l'ha consegnata alle autorità finlandesi", ha detto Jimmie Adamsson, portavoce della marina svedese, aggiungendo che l'operazione è stata "abbastanza breve". La Svezia ha annunciato venerdì l'invio di una nave per aiutare la Finlandia nelle indagini aperte per "sabotaggio aggravato" sulle rotture di cavi. L'ancora è stata sollevata ieri pomeriggio, secondo quanto riferito oggi dalla polizia finlandese.

In Finlandia è in corso un'indagine per determinare l'esatta natura dei danni e la precisa sequenza degli eventi. L'Eagle S, battente bandiera delle Isole Cook, è sospettata di aver danneggiato il cavo elettrico EstLink 2 tra Finlandia ed Estonia nel Baltico, mettendolo fuori uso, e altri quattro cavi di telecomunicazione nel giorno di Natale. La polizia finlandese ha dichiarato il 29 dicembre di aver trovato una traccia dall'ancora che si estendeva per decine di chilometri lungo il fondale marino. Attualmente si trova a est di Helsinki, vicino alla città portuale di Porvoo. Otto dei suoi marinai sono sospettati dalla polizia finlandese di essere coinvolti nella vicenda ed è stato loro vietato di lasciare il territorio finlandese. Secondo la polizia finlandese, la Eagle S è accusata di aver lasciato intenzionalmente l'ancora trascinandola per diverse decine di chilometri sul fondo del mare. Si sospetta che la nave appartenga alla "flotta fantasma" russa, termine che si riferisce, tra l'altro, alle navi che trasportano greggio e prodotti petroliferi russi sottoposti a embargo a causa dell'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca.

Lunedì, l'operatore di telecomunicazioni finlandese ha affermato che due dei cavi di telecomunicazione danneggiati sono stati riparati. Il cavo di alimentazione Estlink 2 non è ancora stato riparato. Secondo l'operatore Cinia, uno dei cavi di telecomunicazione rimanenti, che corre tra Finlandia e Germania, dovrebbe essere riparato entro il 10 gennaio. A fine dicembre, la Nato ha annunciato che avrebbe rafforzato la sua presenza militare nel Baltico dopo incidenti simili verificatisi in quell’area dall'invasione russa del 2022. In particolare, le infrastrutture energetiche e di comunicazione sono state prese di mira come parte di quella che esperti e politici chiamano la "guerra ibrida" della Russia con i paesi occidentali. Il Baltico è circondato da numerosi stati membri della Nato. Il 17 e 18 novembre, due cavi di telecomunicazione sono stati tagliati nelle acque territoriali svedesi. In quek caso si sospetta che il coinvolgimento della  Yi Peng 3, una nave battente bandiera cinese.