Londra, 13 novembre 2024 - Il Guardian si unisce alla protesta contro Elon Musk e annuncia la sua uscita dalla piattaforma X, posseduta dal super miliardario americano-sudafricano a poche ore dalla sua nomina a corresponsabile di uno dei dipartimenti chiave della nuova amministrazione Usa entrante di Donald Trump. I vertici del giornale progressista britannico giustificano la decisione con il diffondersi di "contenuti allarmanti" su X.
In un breve articolo pubblicato oggi, il Guardian, quotidiano britannico con 10,8 milioni di abbonati su X, ha annunciato così l’uscita dal social. "Crediamo che i vantaggi di restare su X sono meno importanti degli inconvenienti e che le nostre risorse potrebbero essere meglio utilizzate per promuovere il nostro giornalismo altrove", spiega il giornale.
"La campagna presidenziale americana è stata il fattore scatenante di questa decisione, meditata da tempo", aggiunge. "X è una piattaforma tossica e il suo proprietario, Elon Musk, l'ha utilizzata per influenzare il dibattito pubblico", spiega ancora. "I nostri giornalisti continueranno tuttavia a utilizzare questo sito per raccogliere informazioni, così come utilizzano altri social network sui quali il Guardian non è ufficialmente presente", precisa tuttavia l'articolo.
Non si fa attendere la replica di Musk, che parla del Guardian come una “vile macchina di propaganda".
Ma il quotidiano non è il solo a lasciare X. Alla luce dello scontro tra Elon Musk e Sergio Mattarella, anche alcuni volti noti della politica e dello spettacolo dicono addio al social del milardario americano. "Il popolo italiano vive in una democrazia o è un'autocrazia non eletta a prendere le decisioni?", ha domandato questa mattina il fondatore di Tesla sul suo social. "L'Italia sa badare a se stessa", la risposta del presidente della Repubblica Mattarella, che invita Musk a "rispettare la sovranità" dell'Italia. "Ho deciso di lasciare X e faccio a malincuore - scrive sul social Sandro Ruotolo - il silenzio della presidente Meloni a difesa dei magistrati presi di mira dal signor Musk è insopportabile".
Se ne va anche Piero Pelù: "Chiudo X in aperto dissenso verso chi la gestisce", disgustato dalle "pericolosissime dichiarazioni neo totalitarie e neo imperialiste esternate da Musk". Suonano la stessa musica Elio e le storie tese: "Abbiamo deciso di chiudere il nostro profilo su X, ormai sempre più simile a una cloaca. Riteniamo Elon Musk un pericolo per la democrazia e la libertà e non abbiamo intenzione di continuare a far parte di una piattaforma di cui è proprietario".