Roma, 24 luglio 2018 - Le immagini di Mati, la cittadina più colpita dagli incendi che infuriano in Grecia, "ricordano lo scenario macabro di Pompei": i soccorritori hanno trovato tra l'altro i corpi carbonizzati di due donne morte abbracciate ai loro bimbi, secondo quanto riferito dalla tv greca Skai. Alcune persone, prosegue l'emittente, hanno cercato di sfuggire alle fiamme correndo verso il mare, ma una scogliera li ha costretti a tornare indietro per cercare un'altra via di fuga, e non ce l'hanno fatta.
Ventisei corpi, secondo la Croce Rossa, sono stati trovati nel giardino di una villa nel villaggio della località turistica costiera nella regione di Rafina, a circa 40 chilometri a nordest di Atene. "Mati non esiste più nemmeno come insediamento - racconta una donna sopravvissuta agli incendi alla tv greca Skai - Ho visto cadaveri, auto bruciate, mi sento fortunata ad essere viva". E' in questo villaggio infatti che si conta il maggior numero di vittime.
La mappa
La maggior parte sono state trovate intrappolate nelle case o nelle macchine, nel tentativo di fuggire, anche buttandosi in acqua. A migliaia, con i corpi neri dalla fuliggine, si sono riversati sulle spiagge o sono saliti su imbarcazioni per sfuggire alle fiamme. Navi militari sono state dislocate lungo le coste delle zone colpite da incendi, per evacuare via mare la gente intrappolata dai roghi. Sulla spiaggia di Argyri i corpi, tra i quali quelli di bambini, giacevano a una trentina di metri dal mare, nelle vicinanze di un ristorante molto frequentato. Nello stesso punto sono state trovate decine di automobili carbonizzate.