Canberra (Australia), 20 gennaio 2020 - La scena del dopo-tempesta sembra tratta da un film di fantascienza: distese bianche coprono i prati accaldati dell'estate di Canberra. Sembra una nevicata, ma è ovvio che non può essere: dall'altra parte del mondo il primo dicembre è iniziata l'estate più torrida che si ricordi. E infatti basta avvicinarsi: il manto bianco è formato da chicchi di grandine, grandi come palle da golf. Il fenomeno è talmente stravagante che la gente s'inginocchia per raccogliere quel ghiaccio sparato dal cielo con violenza impressionante. I meno romantici fanno i conti con i danni: le auto - solo per fare un esempio - sono crivellate di fori, neanche fossero uscite da un bombardamento in zona di guerra.
Canberra, nevica grandine
Davvero non c'è pace per l'Australia. Prima la siccità, poi i roghi che hanno divorato incredibili porzioni di terreno, infine le tempeste di sabbia. E adesso una violenta tempesta che si è abbattuta su larghe porzioni dell'Australia sud-orientale. Davvero sembra che il Paese impersonifichi il monito dei climatologi dell'Onu: "Nel 2020 dobbiamo aspettarci molti eventi estremi".
E a Canberra altro che eventi estremi: la pioggia battente è stata accompagnata da enormi chicchi di grandine e venti che soffiavano a 117 chilometri orari. Il risultato, testimoniato da molti video circolanti sui social, è stato impressionate: vetri rotti, finestrini infranti, le carrozzerie delle auto danneggiate, alberi divelti. La tempesta si è abbattuta su tutti il territorio della capitale australiana e sul Nuovo Galles del Sud. Sui social si rincorrono video che hanno dell'incredibile, con il vento che getta la pioggia a secchiate sui malcapitati che hanno avuto la ventura di trovarsi all'aperto:
Not a good time to go for lunch!#Canberra pic.twitter.com/MWsM3tffKz
— Oliver (@SOliver2020) January 20, 2020
C'è anche chi 'accarezza' la distesa bianca come fosse un prato di polistirolo:
TFW your balcony starts to flood because the hail is so thick it blocks the drain. #Canberra pic.twitter.com/ithoaNhX5F
— Tara Cheyne MLA (@In_The_Taratory) January 20, 2020
Dopo gli incendi, le inondazioni
Il servizio meteo australiano ha diramato un nuovo allarme riguardante proprio il New South Wales - una delle zone maggiormente colpite dagli incendi - per l'arrivo di violenti temporali e il rischio di conseguenti inondazioni. Un'ondata di maltempo che riguarderà anche il sud del Queensland e molte zone dello stato di Victoria. Nei giorni scorsi le piogge cadute nei tre stati colpiti dagli incendi hanno concesso una tregua ai vigili del fuoco impegnati nell'opera di contenimento delle fiamme. Nel New South Wales sono ancora attivi 68 incendi, nello stato di Victoria 27, nessuno dei quali però è più considerato ad un livello di "emergenza".
Piante e animali minacciati dal fuoco
Gli incendi in Australia hanno bruciato più della metà degli habitat di 100 fra piante e animali minacciati, tra cui 32 specie in grave pericolo di estinzione, ha annunciato oggi il governo di Canberra. Più di un miliardo di animali sono morti nella serie di incendi che hanno devastato l'Est e il Sud del continente per mesi, bruciando un'area più vasta di quella del Portogallo. Un bilancio accurato non potrà essere pronto che tra diverse settimane, perché ci sono ancora incendi in corso e alcune aree bruciate sono ancora troppo pericolose da esplorare, secondo le autorità. Ma il ministero dell'Ambiente e dell'Energia ha già pubblicato un elenco preliminare di animali, piante e insetti minacciati che hanno perso oltre il 10% del loro habitat.