Londra, 28 agosto 2023 – Traffico aereo nel caos in Gran Bretagna per un guasto ai sistemi di controllo riparato a metà pomeriggio.
Incubo di fine estate per milioni di passeggeri e turisti in arrivo o in partenza in direzione di Regno Unito e Irlanda. Il caos si è protratto per ore con conseguenze in tutta Europa – anche in Italia – in una delle giornate campali per i rientri dalle vacanze d’agosto.
Le conseguenze a Roma e a Venezia
Gravi ritardi e cancellazioni segnalati all’aeroporto di Venezia. Il volo della British Airways delle 13.05 in un primo momento era stato previsto per le 23; poi è riuscito a decollare un po’ prima delle 18. Cancellati quelli delle 20 e delle 21.50 (rispettivamente Biritish e EasyJet).
A Roma sono stati circa 15, tra arrivi e partenze, i voli cancellati complessivamente oggi nei due aeroporti di Fiumicino e Ciampino. A questi vanno poi aggiunti alcuni altri voli soppressi o partiti in ritardo, principalmente a causa delle avverse condizioni meteo che hanno interessato soprattutto il Nord Europa.
Guasto tecnico: ma quali cause?
L’intoppo - al momento non ricollegato a sospetti d’ipotetici cyber attacchi di hacker o agenti ostili - è stato riparato a metà pomeriggio, secondo l’annuncio ufficiale, ma ha limitato per buona parte del giorno le capacità operative delle torri di controllo del Regno.
Il risultato è stato devastante per schiere di passeggeri, bloccati a lungo o addirittura costretti a rinunciare al viaggio: con migliaia di decolli soggetti a pesanti ritardi e centinaia a cancellazioni tout court, in partenza sia da Londra o da altri scali delle isole britanniche, sia da vari Paesi europei ed extra europei sulla rotta inversa.
Il messaggio su X
A rendere noto per primo il disservizio era stato un messaggio diffuso in mattinata su X (ex Twitter) dalla compagnia locale scozzese Loganair; seguito a ruota dalla pioggia di denunce di viaggiatori coinvolti e quindi dalle allerte all’utenza di vettori di primo piano quali British Airways, EasyJet o Ryanair. Infine sono giunte le conferme dell’autorità britannica del traffico aereo (Nats) e di quella europea (Eurocontrol), la quale ha fatto riferimento a un serio problema “al sistema di elaborazione dei dati di volo” nel Regno; e ha evocato una prospettiva di ritardi “molto elevati” destinati a protrarsi almeno fino a domani, a causa dell’effetto accodamento, prima di un auspicabile ritorno alla normalità. Nats aveva del resto predisposto immediatamente un regime di restrizioni su decolli e atterraggi, a tutela della sicurezza. Non senza precisare che vari team d’ingegneri erano "al lavoro” d’urgenza per determinare le causa dell’accaduto e rimettere le cose a posto “nel più breve tempo possibile”.
Mentre nello stesso tempo aveva smentito le voci - diffuse in un primo momento dai messaggi d’allarme postati sui social media da passeggeri vip come Gabby Logan, telecronista della Bbc ai mondiali di atletica leggera di Budapest, ritrovatasi prigioniera di un velivolo diretto a Londra fermato sulla pista dell’aeroporto della capitale ungherese - su una fantomatica necessità di chiusura precauzionale temporanea addirittura dell’intero spazio aereo dell’isola.
Ritardi e cancellazioni a raffica
I ritardi e le cancellazioni si sono comunque andati accumulando col passare delle ore. Abbattendosi dapprima su alcuni scali inglesi minori, per poi allargarsi ai sei aeroporti londinesi (inclusi i due maggiori, Heathrow, hub leader in Europa, e Gatwick), nonché a quelli di Dublino e Cork, nella Repubblica d’Irlanda, e di Belfast, in Irlanda del Nord. Non è la prima volta, in ogni caso, che si registra un fatto del genere.
I precedenti
Fra i precedenti più gravi, quello di un altro crash informatico occorso al sistema di controllo nel 2014: episodio circoscritto a Londra, ma in forma talmente catastrofica da costringere le autorità in quella circostanza a chiudere davvero fino a sera tutto lo spazio aereo della metropoli al traffico passeggeri.
Le spiegazioni di Eurocontrol
L'autorità europea per il traffico aereo Eurocontrol ha avvertito di ritardi “molto elevati” a causa di un “guasto del sistema di elaborazione dei dati di volo” nel Regno Unito. Si tratta di un problema di tipo informatico di grave entità e di portata nazionale sebbene, come sottolinea l'autorità britannica Nats, non abbia portato al momento alla decisione di chiudere lo spazio aereo.
Il caos negli aeroporti
I media stanno raccogliendo le testimonianze di passeggeri a bordo di aerei fermi sulla pista in alcuni scali europei che non ricevono l'autorizzazione per decollare alla volta del Regno Unito mentre vengono segnalati ritardi e cancellazioni in molti aeroporti britannici e irlandesi, come quelli di Dublino e York. In Inghilterra a Gatwick per il momento non si riscontrano problemi sia per i voli in partenza che per quelli in arrivo ma la situazione è in continuo cambiamento.
Le comunicazioni delle compagnie di volo
"Gli ingegneri stanno lavorando per trovare e riparare il guasto. Ci scusiamo per gli eventuali disagi che ciò potrebbe causare", ha fatto sapere la Nats senza fornire ulteriori informazioni sulle cause del problema e sui tempi necessari alla sua risoluzione. Diversi aeroporti in tutto il Regno Unito e compagnie aeree tra cui Ryanair, EasyJet, Loganair e Aer Lingus hanno avvisato i passeggeri che potrebbero esserci ritardi sui voli.