Parigi, 16 novembre 2015 - Due misteri, i tecnici parleranno di algoritmi e di coincidenze, hanno riguardato da vicino Google dopo gli attentati di Parigi. Si parte con Google Maps, che ieri a chi digitava 'Daesh', il nome arabo dell'Stato Islamico (Isis), rinviava direttamente al locale parigino Bataclan. Proprio dove venerdì ha avuto luogo il più violento tra gli attentati che ha colpito la città. Ripristinato stamane, la causa, sedondo gli esperti, va ricercata a un algoritmo di Google, che ha associato il nome del luogo della strage ai suoi autori, data la mole di notizie che a riguardo si è riversata in internet da venerdì.
La seconda 'anomalia' riguarda Google Translate, anche questa ripristinata, che oggi pomeriggio traduceva dall'italiano in qualsiasi lingua la frase "Ci rivedremo presto" con l'arabo "Inshallah", che significa "sia fatta la volontà di Allah". La conferma è arrivata anche da un portavoce di Google Italia.
Google spiega come funziona Translate: "E' un traduttore automatico – quindi funziona senza l’intervento di un traduttore “umano”, ma usa una tecnologia all’avanguardia. Quando Google Translate genera una traduzione, cerca modelli in centinaia di milioni di documenti per aiutare a scegliere la traduzione migliore per l’utente. Dal momento che le traduzioni sono generate da macchine, non tutte le traduzione risulteranno perfette e talvolta ci saranno errori o traduzioni sbagliate. Se gli utenti trovano le traduzioni scorrette o inappropriate, possono segnalarlo e saranno corrette il prima possibile".