Parigi, 30 dicembre 2024 - Finisce qui il processo a Dominique Pelicot, e così anche parte del supplizio per la sua ex moglie Gisele, diventata ormai un’eroina in tutta la Francia dopo aver preso parte a tutte le udienze contro il marito che per 10 anni a Mazan (Vaucluse) ha abusato di lei e ha reclutato uomini online che a sua volta abusassero di lei dopo averla continuamente drogata. Il 72enne, condannato a 20 anni di carcere, non ricorrerà in appello. Lo ha annunciato il suo avvocato ad Afp e FranceInfo.
"Dominique Pelicot ha deciso di non ricorrere in appello contro la sentenza del tribunale penale di Vaucluse", ha spiegato Beatrice Zavarro.
Tuttavia, altri 15 imputati hanno presentato ricorso contro la sentenza emessa a metà dicembre. Dominique Pelicot e i 50 coimputati di età compresa tra 27 e 74 anni, sono stati condannati a pene comprese tra i 3 e i 20 anni di reclusione il 19 dicembre. Tutte le sentenze emesse sono state inferiori alle richieste dell'accusa. Non ci sono state assoluzioni, sei dei coimputati sono stati liberati.
Per alcuni degli imputati si tratta di ricorsi presentati entro il termine prescritto riservandosi il diritto di ritirarsi in seguito. Il ricorso in appello implica che entro un anno si terrà un nuovo processo della durata di diverse settimane. Per legge, l'appello deve essere celebrato entro un massimo di sei mesi, rinnovabili una sola volta. Il futuro processo si terrà davanti a una giuria popolare. Al termine del processo, Gisèle Pelicot ha dichiarato di rispettare la decisione del tribunale e di non essersi mai pentita di aver aperto il processo al pubblico.