Venerdì 20 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Gisele Pelicot, dal falegname al giornalista al pluri laureato: chi sono i suoi carnefici

La 72enne francese ha affrontato a testa alta un processo contro suo marito e altri 51 imputati, condannati per averla violentata per anni a sua insaputa. L’avvocato: “Non teme l’appello”. Macron: “Lei un esempio per tutte”

Marsiglia, 20 dicembre 2024 - Gisele Pelicot, la cui storia ha impressionato tutto il mondo per il coraggio che ha avuto ad affrontare un processo contro suo marito e altre decine di stupratori che l’hanno violentata per anni, non teme di tornare in tribunale se gli imputati ricorreranno in appello.

La 72enne acclamata come un’eroina e un’icona femminista per il suo coraggio e la sua dignità nel processo che ha visto condannare il suo ex marito a 20 anni di carcere, oltre alle condanne per altri 51 imputati, non ha più paura ormai.

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Uno schizzo dal processo contro gli stupratori di Gisele Pelicot

Dopo aver descritto il processo come una "prova difficile", rischia di dover affrontare un altro processo, con due imputati che hanno già presentato appello e l'avvocato dell'ex marito che non esclude di fare lo stesso. "In ogni caso, lei non ha paura. Se dovesse accadere, ci ha già detto che lo affronterebbe... se è in salute, ovviamente, visto che è una signora di 72 anni", ha detto Stephane Babonneau, uno dei suoi avvocati. "Ma in ogni caso, non ha alcun timore, questo è ciò che ci ha detto". Alla domanda sullo stato d'animo della sua cliente, Babonneau ha risposto che "era molto felice di tornare a casa. E' molto sollevata". "Quello che non vuole è che le altre vittime pensino 'questa signora ha una forza straordinaria, io non potrei farlo'", ha detto. "Non vuole essere vista come un'icona. Non vuole essere vista come una persona straordinaria. In realtà, è una persona molto semplice che ha deciso di vivere la sua vita nel modo più normale possibile", ha aggiunto. L’ex marito Dominique Pelicot, che aveva confessato, è stato giudicato colpevole dal tribunale di Avignone e condannato a un massimo di 20 anni di carcere.

Macron, 'grazie Gisèle Pelicot, esempio per tutte le donne'
Gisele Pelicot nella foto postata sui social dal presidente Macron

Il presidente Emmanuel Macron ha ringraziato la 72enne

per la battaglia combattuta a nome di tutte le donne. "Grazie Gisèle Pélicot. Per queste parole di giustizia in nome delle quali hai affrontato la prova a testa alta. Per le donne, che avranno per sempre una ricognitrice con cui parlare e combattere. Per tutti noi, perché la tua dignità e il tuo coraggio hanno commosso e ispirato la Francia e il mondo", si legge su X.

Chi sono gli stupratori di Gisele Pelicot

Per quasi un decennio, Dominique Pelicot ha reclutato sconosciuti online e li ha invitati a casa della famiglia per violentare Gisele Pelicot, che era stata pesantemente drogata con sonniferi. Ha anche girato video degli stupri e ha preso meticolose registrazioni, che sono state usate come prove nel processo. Decine di altri imputati - gli uomini che hanno visitato la casa della famiglia Pelicot per violentare Gisele Pelicot mentre giaceva incosciente dopo essere stata drogata dal marito - sono stati condannati a pene comprese tra i 3 e i 15 anni.

Ma chi sono gli stupratori di Gisele Pelicot? Insospettabili, si potrebbe dire generalizzando, dai più disparati profili, di tutte le classi sociali. Persino le età sono le più disparate, perché vanno dai 26 ai 74 anni. 

Il più giovane è appunto un 26enne, soldato dell'esercito francese. condannato a 10 anni di reclusione. Ci sono poi due trentenni e un 31enne con precedenti per furto e violenza domestica. Stessa età per un imbianchino con precedenti per possesso di droga e poi un 34enne, guardia nel carcere dove Pelicot è stato trattenuto dopo l’arresto.

E ancora: un meccanico marocchino, un autista, un autotrasportatore, un bracciante agricolo, un piastrellista e un disoccupato con 4 figli.

E poi un 40enne, esperto informatico plurilaureato. È stato condannato a 10 anni di prigione per stupro e possesso di immagini pedopornografiche. C’è un altro 40enne, giornalista freelance, è stato condannato a 8 anni di carcere per aver violentato Gisèle Pelicot nel gennaio 2018 e per possesso di immagini pedopornografiche.

Ci sono un costruttore, un fornaio, un idraulico, un macellaio, fino a un 72enne ex vigile del fuoco, sposato da 25 anni e padre di due figli. In aula ha negato: “Credevo fosse un gioco di coppia e che Gisèle si sarebbe poi svegliata”. 

E infine il più anziano, un 74enne ex camionista. Per lui 6 anni di carcere.