Venerdì 21 Febbraio 2025
REDAZIONE ESTERI

Il mistero della giornalista scomparsa in Brasile. “Charlotte è partita senza avvisarci”

La free lance britannica, 32 anni, non dà notizie da 12 giorni. L’ultimo messaggio all’amica da San Paolo. L’angoscia del padre: “Ha preso un volo senza informarci, non è normale”

Charlotte Peet (X @charlottepeet11)

Charlotte Peet (X @charlottepeet11)

Rio de Janeiro, 20 febbraio 2025 – Le ultime notizie di Charlotte Alice Peet risalgono a un messaggio di 12 giorni fa. La giornalista inglese scrive a un’amica americana che vive a Rio de Janeiro per chiederle ospitalità. Dice di trovarsi a San Paolo. L’amica risponde che purtroppo non può. Da quel momento il buio. Nessuno ha più sentito la free-lance, 32 anni.

L’allarme è scattato il 17 febbraio, quando la famiglia Peet contatta l’amica di Charlotte: la giovane non si trova. L’amica sporge denuncia e partono le indagini, passate subito dalla polizia di Rio ai colleghi di San Paolo, che è il posto in cui la giornalista soggiornava quando si è fatta viva l’ultima volta. 

Charlotte Peet parla fluentemente il portoghese e conosce bene il Brasile: secondo quanto ha raccontato Edmar Figueiredo, giornalista di Brazilian TV e presidente dell’associazione dei Corrispondenti della Stampa Straniera in Brasile, l'Acie, in passato aveva vissuto più di due anni a Rio de Janeiro, lavorando come corrispondente free lance per Al Jazeera, The Times, The Evening Standard. Era ritornata in Brasile lo scorso novembre. In un'intervista con Sky News, il padre di Charlotte, Derek Peet, ha spiegato che la figlia è partita con un volo per San Paolo senza informare la famiglia. "Non direi che sia normale, ovviamente aveva qualcosa in mente altrimenti ce lo avrebbe fatto sapere", ha detto. "Sono molto preoccupato, non so cosa stia succedendo, sto solo cercando di rimettere insieme i pezzi".

"L'Acie fa appello alle autorità competenti affinché intensifichino il loro lavoro per trovare la giornalista britannica scomparsa il prima possibile", si legge in una nota. Il caso è seguito anche 

dal Dipartimento brasiliano degli omicidi e della protezione personale (DHPP).