Roma, 22 febbraio 2025 – Standing ovation dalla platea della convention Cpac a Washington al termine dell'intervento video della premier Giorgia Meloni. Un intervento nel quale la presidente del Consiglio ha richiamato valori e temi che uniscono conservatori europei e americani, a partire dalla difesa dei confini, ribadendo la solidità del legame tra Usa e Ue. "I nostri avversari –ha detto Meloni – sperano che il presidente Trump si allontani da noi. Ma conoscendolo come un leader forte ed efficace, scommetto che coloro che sperano nelle divisioni si smentiranno. Non c’è Occidente senza l’America e l’Europa” ha ribadito più volte Meloni nell’intervento in video collegamento alla Conservative political action conference (Cpac) di Washington. Un intervento duranto circa 15 minuti, arrivato tra le polemiche dopo il caso del presunto saluto nazista di Steve Bannon e l’invito dell’opposizione a rinunciare, come fatto dal presidente del Rassemblement National francese, Jordan Bardella, che ha annullato il proprio intervento.
Il discorso in Pdf

Rivivi la diretta
"La mia speranza è che la mia più grande eredità sia quella di essere un pacificatore, non un conquistatore. Io non voglio essere un conquistatore". Lo ha detto Donald Trump al termine del suo discorso al Cpac.
Il presidente americano Donald Trump, intervenendo al Cpac dopo la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha rivendicato il successo della sua azione di governo. "Stiamo finalmente liberando il paese. Ci siamo ripresi il Paese e probabilmente stiamo facendo qualcosa di buono perché i sondaggi sono alla stelle. Stiamo mantenendo le nostre promesse".
Standing ovation dalla platea della convention Cpac a Washington al termine dell'intervento video della premier Giorgia Meloni. Un intervento nel quale la presidente del Consiglio ha richiamato valori e temi che uniscono conservatori europei e americani, a partire dalla difesa dei confini, ribadendo la solidità del legame tra Usa e Ue.
La pace in Ucraina "può essere costruita solo con il contributo di tutti" ma "so che con Trump non vedremo mai di nuovo il disastro visto in Afghanistan quattro anni fa". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel suo intervento. Poi ha ricordato la necessità di "continuare oggi a lavorare insieme per una pace giusta e duratura" in Ucraina.
Le "élite" recentemente "si sono indignate per il discorso di J.D. Vance a Monaco in cui il vicepresidente ha giustamente affermato che prima di discutere di sicurezza, dobbiamo sapere cosa stiamo difendendo. Non stava parlando di tariffe o di bilancia commerciale in base alle quali ognuno di noi difenderà i propri interessi preservando la nostra amicizia. Il vicepresidente Vance stava discutendo di qualcosa: identità, democrazia, libertà di parola. In breve, il ruolo storico e la missione dell'Europa". Lo ha detto la presidente Meloni nel video collegamento con la Cpac di Washington. "Molti - ha aggiunto - hanno finto di essere indignati, invocando l'orgoglio europeo contro un americano che osa darci una lezione. Ma lasciate che ve lo dica da orgogliosa di essere europea. In primo luogo, se coloro che si sono indignati avessero mostrato lo stesso orgoglio quando l'Europa ha perso la sua autonomia strategica, legando la sua economia a regimi autocratici, o quando i confini europei e il nostro stile di vita sono stati minacciati dall'immigrazione clandestina di massa, ora vivremmo in un'Europa più forte. In secondo luogo, queste idee non sono nuove. Per molti di noi, i coraggiosi leader europei lo dicono da molto tempo. Come hanno dimostrato i risultati elettorali, l'Europa è lungi dall'essere perduta. E non sarà mai perduto finché i conservatori rimarranno in lotta", ha concluso.
Da tre anni in Ucraina "un popolo orgoglioso lotta per la propria libertà contro la brutale aggressione. E dobbiamo continuare oggi a lavorare insieme per una pace giusta e duratura. Una pace che può essere costruita solo con il contributo di tutti, ma soprattutto con leadership forti", ha detto Meloni nel suo intervento.
"Sicurezza dei confini, sicurezza energetica, sicurezza economica, sicurezza alimentare, difesa e sicurezza nazionale per una semplice ragione: se non sei sicuro, non sei libero. E quando la libertà è a rischio, l'unica cosa che puoi fare è metterla nelle mani più sagge. Ecco perché i conservatori continuano a crescere e stanno diventando sempre più influenti nella politica europea. Ed ecco perché la sinistra è nervosa". Lo ha detto la premier Meloni nel suo intervento. "E con la vittoria di Trump - ha aggiunto - la loro irritazione si è trasformata in isteria. Non solo perché i conservatori stanno vincendo, ma perché i conservatori ora stanno collaborando a livello globale. Quando Bill Clinton e Tony Blair crearono una rete liberale di sinistra globale negli anni '90, furono chiamati statisti. Oggi, quando Trump, Meloni, Milei o forse Modi parlano, vengono definiti una minaccia per la democrazia. Questo è il doppio standard della sinistra, ma ci siamo abituati. E la buona notizia è che le persone non credono più alle loro bugie".
"I nostri avversari sperano che il presidente Trump si allontani da noi. Ma conoscendolo come un leader forte ed efficace, scommetto che coloro che sperano nelle divisioni verranno smentiti". Lo ha detto Giorgia Meloni, in collegamento alla Cpac di Washington. "So che alcuni di voi potrebbero vedere l'Europa come distante o addirittura perduta - ha aggiunto - dico che non lo è. "Non c'è America senza l'Europa e non c'è Europa senza America"
"Voglio ringraziarvi perché non avete mai smesso di lottare anche nei momenti più difficili, avete creato una rete globale che dà voce a milioni di persone che non potevano parlare". Così la presidente Meloni nel suo intervento alla Convention di Washington. "Cpac ha capito prima ancora di tanti altri che la battaglia politica per i valori di noi conservatori non si combatte solo negli Stati Uniti è battaglia del mondo occidentale: io credo ancora nel mondo occidentale" non solo nei confini geografici ma "come civiltà"
"Sto lavorando per ridare un ruolo all'Italia sulla scena internazionale". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in collegamento con la Cpac in corso a Washington.
"La macchina della propaganda mainstream prevedeva che un governo conservatore avrebbe isolato l'Italia, cancellandola dalla mappa del mondo, allontanando gli investitori e sopprimendo le libertà fondamentali. Si sbagliavano. La loro narrazione era falsa. La realtà è che l'Italia prospera". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo in collegamento alla Cpac di Washington. "L'occupazione ha raggiunto livelli record, la nostra economia è in crescita, la nostra politica fiscale è tornata sulla buona strada e il flusso di migrazione illegale è diminuito del 60% nell'ultimo anno. E, cosa più importante, stiamo espandendo la libertà in ogni aspetto della vita degli italiani", ha concluso.
Non potevo mancare a questa edizione" del Cpac. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aprendo il suo intervento al Cpac, la convention dei conservatori americani in corso a Washington. "Vorrei veramente dire grazie - ha detto sempre in apertura - a tutti gli italo americani perché siete stati ambasciatori eccezionali del genio italiano".
Attesa alla convention Cpac per l'intervento della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che, come da programma, sarebbe dovuta intervenire con un videomessaggio intorno alle 19, prima dell'intervento del presidente Usa Donald Trump
"Bardella e il Front National usano toni molto più aggressivi di Meloni e FdI ma hanno rinunciato ad intervenire al Cpac perché è troppo anche per loro. Da che parte si colloca il governo italiano?". Lo ha detto Toni Ricciardi, vice capogruppo Pd alla camera criticando la decisione della premier.
Di tutt'altro parere il segretario di Azione, Carlo Calenda, secondo cui con l'intervento al Cpac, "Meloni ha un'opportunità straordinaria, quella di fare la statista. Che vuol dire mettersi alla testa del fronte europeo che tiene a bada Trump, sui dazi, sulla posizione sull'Ucraina".
"Non ho ragione di ritenere che cambi qualcosa rispetto all'intervento" di Meloni alla convention di Washington, "che sarà come sempre ottimo", ha fatto sapere Antonio Giordano, segretario generale di Ecr e deputato di Fratelli d'Italia. Rinviando all'opposizione tutte le critiche, Giordano ha precisato: "Ero in platea durante l'intervento di Bannon e non mi è parso assolutamente abbia fatto un saluto nazista". Da qui "l'invito" alla "sinistra a smetterla di fare polemiche sul nulla e a confrontarsi sulle idee".
Mentre Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani si smarca invece: "Ognuno dice ciò che pensa alla propria famiglia. La mia è un'altra famiglia, quella dei Popolari Europei".
Ore di fibrillazione in attesa dell'intervento della premier Giorgia Meloni al Cpac, soprattutto dopo gli ultimi affondi del presidente americano Trump contro l'omologo ucraino Zelensky. Parole che hanno colto di sorpresa Palazzo Chigi, diventando oggetto di riflessione, tanto che all'interno del governo ci sarebbero state valutazioni diverse sull'opportunità dell'intervento della premier alla convention americana. Tranne sorprese dell'ultim'ora non sono però previsti cambiamenti nell'agenda di Meloni.