Parigi, 3 novembre 2018 - Tutti contro tutti. In Francia ormai gli scontri non sono solo più tra gilet gialli e governo, ma anche tra le diverse fazioni dei dimostranti. I "gilet gialli liberi", il collettivo dei moderati promosso e sostenuto da Jacline Mouraud, hanno rivelato ai media francesi di aver ricevuto decine di minacce di morte dopo la loro offerta al governo di aprire un negoziato.
Probabilmente per questo, nel tardo pomeriggio, hanno fatto dietrofront: non saranno domani a palazzo Matignon, dicono, spiegando ai media che è una scelta dovuta a "ragioni di sicurezza". Ma in tarda serata si fa sentire un tassista di Nantes, David Tan, che ribalta la decisione e rivela: "Dal premier domani ci vado da solo"
In tutto ciò Emmanuel Macron ha deciso di rinviare la visita ufficiale in Serbia che era in programma per mercoledì e giovedì e ha indetto una una riunione d'emergenza all'Eliseo, alla quale partecipano diversi ministri tra cui Bruno Le Maire, responsabile dell'Economia, rientrato in fretta e furia da Bruxelles.
Intanto Parigi conta i danni subiti: solo considerando sabato scorso si aggirano "fra 3 e 4" milioni di euro, dice la sindaca Anne Hidalgo. Ma le proteste non sono finite: stasera in pieno centro i conducendi delle ambulanze hanno dato fuoco a un loro mezzo per protesta contro Macron.
IL 'TRATTATIVISTA' - Gli altri si sono tirati indietro, David Tan no. Tassista di Nantes, scelto fra i 10 portavoce dei gilet gialli liberi che si erano offerti ieri di aprire il dialogo con il governo per "un'uscita dalla crisi", ha deciso di andare a palazzo Matignon dal premier Edouard Philippe "da solo". Nonostante le minacce che hanno spinto gli altri a desistere, le abbia ricevute anche lui. "Alcuni hanno ricevuto molte minacce di morte, intimidazioni e messaggi sui social network - spiega Tan alla radio France Info - Domani andrò e parlerò con calma. Elencherò le nostre rivendicazioni. Ci sono tanti pensionati che mi contattano perché io faccia le richieste al primo ministro. Io sono non violento, pacifista e apolitico", ha spiegato.
LA DENUNCIA - Secondo la Mouraud i gilet gialli (gli altri, non i suoi) sono "una specie di ragazzini anarchici, manipolati", non vogliono trovare "alcuna soluzione", ma soltanto "fare casino". "Riceviamo telefonate in piena notte - ha spiegato la Mouraud - minacce come 'sappiamo dove abiti, non ne hai più per molto'. Altri si sono sentiti minacciare i figli". La donna afferma di aver già presentato sei denunce alla gendarmeria dopo essere stata minacciata in seguito all'offerta di dialogo pubblicata su 'Le Journal du Dimanche': "Stanotte è stato il colmo - sottolinea - è chiaro che questa gente non vuole alcuna soluzione al conflitto, vogliono solo far casino. Un gruppo impone la sua piccola dittatura e tutti gli altri obbediscono. Non esiste che io protegga dei ragazzini irresponsabili che vogliono andare ancora una volta a sfasciare tutto a Parigi". "L'unica soluzione per calmare le acque - aggiunge una portavoce dei gilet moderati intervistata dall'Ansa a Parigi - è che il governo si dimetta". Quello che sta accadendo "è allucinante. Il movimento iniziato pacificamente sta sfuggendo ad ogni logica e ragionevolezza". Così la portavoce.
L'AMBULANZA IN FIAMME - Forte gesto simbolico del servizio francese delle ambulanze che protesta contro le riforme del presidente Emmanuel Macron. Questa sera, in un clima già teso per la rivolta dei gilet gialli a cui si è aggiunta quella degli studenti contro la riforma dell'Istruzione, i soccorritori del servizio ambulanze hanno dato fuoco a un loro veicolo dinanzi al Palais Bourbon, sede dell'Assemblea Nazionale a Parigi. Le immagini mostrano l'ambulanza in fiamme dinanzi alle colonne dell'edificio neoclassico situato nel cuore di Parigi, a due passi dal museo d'Orsay e da Place de la Concorde.
4 MORTI - Da aggiornare il già pesante bilancio degli scontri. Dopo l'automobilista di ieri, oggi è morta una donna di 80 anni. Sale dunque a 4 il numero delle vittime per le proteste. La donna era rimasta ferita da un lacrimogeno lanciato dentro casa sua a la Canebie're, dove c'erano scontri tra i gilet gialli e la polizia. L'anziana signora si era affacciata alla finestra per chiudere le persiane quando è stata colpita al volto dal lacrimogeno. Portata immediatamente all'ospedale è stata operata, ma a causa di uno "choc operatorio", non c'è stato nulla da fare. La procura di Marsiglia precisa che nella casa della signora sono state "alcune granate", ma finché non saranno resi noti gli esiti dell'autopsia, non sarà possibile "stabilire un legame di causa-effetto tra la ferita e il decesso".
L'INCONTRO COL PRIMO MINISTRO - Oggi, intanto, il primo ministro Edouard Philippe - come chiesto ieri da Emmanuel Macron - si prepara a ricevere nel corso di tutta la giornata i leader o delegazioni dei partiti presenti in Parlamento e domani i portavoce dei gilet gialli. In seguito, il primo ministro annuncerà nuove "misure" per trovare un rimedio alla crisi. Lo ha annunciato Palazzo Matignon, sede del governo.