Roma, 7 gennaio 2019 - Di Maio e Salvini si schierano a difesa (anche se il secondo condanna le violenze) dei gilet gialli, che annunciano la nascita di un partito politico. Ma la ministra francese per gli Affari europei, Nathalie Loiseau, li bacchetta invitandoli "a fare pulizia" in casa propria, mentre il primo ministro francese, Edouard Philippe, annuncia un giro di vite contro i 'casseur'. Intanto l'ex pugile Christophe Dettinger, ex campione di Francia dei massimi-leggeri ripreso in un video mentre sabato pomeriggio - durante la manifestazione dei gilet gialli - si accanisce contro due poliziotti a Parigi, si è costituito ed è stato posto in stato di fermo.
LA LETTERA DI DI MAIO - "Gilet gialli, non mollate!". È l'incipit del lungo post del vicepremier sul Blog delle Stelle, condiviso anche su Facebook. "Dall'Italia stiamo seguendo la vostra battaglia dal giorno in cui siete comparsi per la prima volta colorando di giallo le strade di Parigi e di altre città francesi. Sappiamo cosa anima il vostro spirito - scrive Di Maio - e perché avete deciso di scendere in piazza per farvi sentire. In Francia, come in Italia, la politica è diventata sorda alle esigenze dei cittadini che sono stati tenuti fuori dalle decisioni più importanti che riguardano il popolo. Il grido che si alza forte dalle piazze francesi è in definitiva uno: 'fateci partecipare!'. E' lo stesso spirito che ha animato il MoVimento 5 Stelle e migliaia di italiani fin dal 4 ottobre del 2009, il giorno della nostra nascita. E da quel momento non ci siamo mai fermati".
"All'inizio dovevamo sopportare le prese in giro dei vecchi politici e gli attacchi feroci dei media - continua il vicepremier nella lunga lettera -. Dicevano che eravamo pochi per esempio. Un po' come ha fatto il vostro ministro dell'interno Castaner che ieri ha detto '50.000, questo è un po' più di una persona per comune in Francia, questa è la realtà del movimento dei 'gilet gialli' oggi, quindi possiamo vedere che questo movimento non è rappresentativo della Francia'. Una dichiarazione che si commenta da sola, di una persona, di una classe politica che non vuole prendere atto della realta'", aggiunge.
"Ma voi, gilet gialli, non mollate! Il MoVimento 5 Stelle dopo meno di 4 anni dalla sua nascita, nonostante gli insulti e gli sberleffi, è entrato in Parlamento e dopo meno di 9 anni oggi siamo al governo e chi ci prendeva in giro oggi è scomparso dalla scena politica. Io ho letto le vostre rivendicazioni, le vostre 8 doleances (lamentele) e mi ha colpito il fatto che il primo punto è proprio la democrazia diretta. E' una rivendicazione importante perché dà il senso a tutte le altre vostre richieste. Il governo di Macron - osserva Di Maio - non si sta rivelando all'altezza delle aspettative e alcune politiche portate avanti sono addirittura dannose non solo per i cittadini francesi, ma anche per l'Europa".
"In Italia siamo riusciti a invertire questa tendenza e ora c'è un governo che ha più del 60% di consenso popolare, perché le misure economiche che abbiamo messo nella legge di bilancio mirano a migliorare la vita dei più deboli, dare un sostegno economico a chi non ha lavoro e inserirli in un piano per l'occupazione, aumentiamo le pensioni minime a mezzo milione di italiani che vivono in condizioni di povertà e non hanno una casa né risparmi in banca", prosegue il leader M5S.
"Come voi, anche noi, condanniamo con forza chi ha causato violenze durante le manifestazioni, ma sappiamo bene che il vostro movimento è pacifico. Possiamo mettere a vostra disposizione alcune funzioni del nostro sistema operativo per la democrazia diretta, Rousseau, per esempio call to action per organizzare gli eventi sul territorio o il sistema di voto per definire il programma elettorale e scegliere i candidati da presentare alle elezioni. E' un sistema pensato per un movimento orizzontale e spontaneo come il vostro e saremmo felici se voleste utilizzarlo. Una nuova Europa sta nascendo. Quella dei gilet gialli, quella dei movimenti, quella della democrazia diretta. E' una dura battaglia che possiamo combattere insieme. Ma voi, gilet gialli, non mollate!", conclude Di Maio.
SALVINI: MA NO ALLE VIOLENZE - Anche Salvini è sulla stessa linea di Di Maio. "Sostegno ai cittadini perbene che protestano contro un presidente che governa contro il suo popolo", dice il ministro dell'Interno, che però condanna "ogni episodio di violenza che non serve a nessuno".
LA REPLICA DI PARIGI - Un sostegno che non piace però a Parigi. "La Francia si guarda bene dal dare lezioni all'Italia. Salvini e Di Maio imparino a fare pulizia in casa loro", twitta infatti la ministra per gli Affari europei Nathalie Loiseau.
La France se garde de donner des leçons à l’Italie. Que MM. Salvini et Di Maio apprennent à balayer devant leur propre porte.
— Nathalie Loiseau (@NathalieLoiseau) 7 gennaio 2019
NASCE IL PARTITO - E la protesta si trasforma in partito politico. La leader moderata dei 'gilet gialli', Jacline Mouraud, tra i fondatori del movimento di protesta, porta la sua battaglia in politica con la creazione di un partito battezzato 'Gli Emergenti'. In base alle prime anticipazioni puntare a "una grande riforma del fisco" e rimettere "le tematiche sociali sul tavolo" saranno al centro della battaglia della formazione politica. 51 anni, mamma lavoratrice di tre figli, la Mouraud è uno dei volti più noti e apprezzati della protesta che tiene la Francia in scacco dallo scorso novembre. Secondo le stesse fonti di stampa, con il contributo di "persone competenti, tra cui avvocati, ex parlamentari", la Mouraud sta facendo redigere lo statuto della sua formazione politica, ma per ora non è chiaro se sarà lei stessa ad assumerne la direzione. "Non rivendico alcun titolo. Sto provando a creare il partito ed è già molto. Poi, come in qualunque altro partito, ci saranno votazioni. Che sia io o qualcun altro non mi interessa. La cosa più importante è farlo esistere, mettere le persone insieme contro la violenza e per il rispetto delle nostre istituzioni" ha dichiarato la Mouraud.
LA PROTESTA DI BFMTV - Intanto i giornalisti dell'emittente televisiva BfmTv hanno deciso di non coprire le azioni dei 'gilet gialli' per protestare contro gli assalti subiti lo scorso fine settimana da alcuni dei loro colleghi. Sabato infatti una troupe dell'emittente è stata picchiata durante una dimostrazione a Rouen, mentre un altro collega è stato leggermente ferito da un petardo sugli Champs Elysées.
GIRO DI VITE CONTRO I 'CASSEUR' - Il governo francese, dal canto suo, intende opporre "l'ultra fermezza" all'"ultra violenza". "Coloro che minacciano le istituzioni, che saccheggiano, che bruciano, non avranno l'ultima parola", ha detto in diretta al tg di Tf1 delle 20 il primo ministro francese, Edouard Philippe, annunciando un cambiamento di metodo da parte delle forze di sicurezza nei confronti dei 'casseur'. "Faremo come qualche anno fa ci si comportò con gli hooligan negli stadi: furono identificati e fu loro vietato di partecipare a quelle manifestazioni, le partite", ha spiegato. "Oggi, se vogliamo difendere la libertà di manifestare, dobbiamo fare evolvere la nostra legge e renderla più completa - ha aggiunto -. Il governo è favorevole alla modifica della legge e punirà coloro che non la rispetteranno". "E' inaccettabile che alcune persone approfittino delle manifestazioni per fare danni, rubare e sfidare le istituzioni", ha ribadito.