Roma, 29 novembre 2023 - Spettacolare eruzione del vulcano in mare nell’isola di Niijima, in
Giappone. L’eruzione è stata ripresa dalla Guardia costiera giapponese. Cenere e rocce vulcaniche sono precipitate in mare. Secondo gli esperti, sarebbe stata raggiunta un’altezza di 200 metri.L’isola di Nijjima si è formata a inizio mese dopo l’eruzione di un vulcano sottomarino nell’oceano Pacifico. Nel giro di un paio di settimane, l’isola è cresciuta in modo significativo.
Le immagini diffuse dalla Guardia costiera sulle pagine social sono davvero straordinarie e documentano la potenza delle esplosioni.
Secondo le misurazioni realizzate in data 23 novembre, l’isola appena fermata misurerebbe all’incirca 450 metri e sarebbe quindi cresciuta di 50 metri dall’inizio delle osservazioni.
Il rischio di disputa internazionale
Guido Ventura, geologo dell’Ingv, chiarisce: “Questi eventi sono abbastanza frequenti. E di solito aprono dispute legali internazionali. Un paio di anni fa la Cina ha rivendicato la sovranità su un’isola vulcanica che si era formata proprio così”. Secondo il diritto marittimo internazionale, “le isole vulcaniche consentono di spostare verso l’esterno il confine delle acque territoriali”. Per questo, fanno gola e accendono tanti interessi.
L’importanza scientifica dell’eruzione
Dal punto di vista scientifico, spiega Ventura, “queste eruzioni sono molto significative. Perché ci fanno capire la transizione da un’attività vulcanica sottomarina a un vulcanismo emerso, all’aria aperta. Hanno la stessa origine tutte le isole vulcaniche italiane, come le Eolie, Ischia, Ventotene e Procida”.
Che cosa dobbiamo aspettarci
Ma ora che cosa dobbiamo aspettarci? “Ci sono due possibilità – prevede Ventura -. Che l’attività eruttiva continui e che l’isola cresca oppure, al contrario, che la spinta si esaurisca e nel giro di pochi giorni l’erosione marina la faccia scomparire”. Insomma, il mare si riprenderebbe quello che ha creato.
Clicca qui se vuoi iscriverti al canale WhatsApp di Qn