Martedì 14 Gennaio 2025
REDAZIONE ESTERI

L’omicidio e gli abusi sessuali su una bimba di 7 anni: Gianni Cenni, la cattura nel Donbass e le condanne in Italia

Il 51enne napoletano è stato fermato dalle forze ucraine mentre combatteva per l’esercito russo. In un video confessa: "Obbligato a prendere le armi, voglio tornare a casa”. Su di lui incombe una pena mai scontata per le molestie a una bambina

Roma, 14 gennaio 2025 – Gianni Cenni, il pizzaiolo napoletano catturato dalle forze ucraine nel Donbass, dove stava combattendo per l’esercito russo, ha alle spalle due condanne: la prima per omicidio, la seconda per abusi sessuali su una bambina.

Gianni Cenni: “Costretto a combattere per la Russia”

Ex guardia giurata, il 51enne sparito dall’Italia è riapparso in uno scenario completamente diverso: in un video appare provato, con la barba lunga, e racconta di essere stato fermato dalle truppe di Kiev. “Mobilitato illegalmente dalle forze di Mosca”, dice Cenni, ossia obbligato a prendere le armi. “Non voglio combattere – racconta nelle immagini che circolano sui social – e voglio ritornare in Italia”, malgrado la pena detentiva che lo attende.

Gianni Cenni: a sinistra durante il lavoro da pizzaiolo, a destra dopo la cattura da parte dell'esercito ucraino
Gianni Cenni: a sinistra durante il lavoro da pizzaiolo, a destra dopo la cattura da parte dell'esercito ucraino

Le due condanne in Italia

L’uomo alcuni anni fa si è trasferito in Russia, dopo essere stato condannato in Italia due volte: la prima per omicidio, reato per il quale ha scontato la pena. La vicenda risale al 1999, quando Cenni lavorava come guardia giurata a Milano e fu riconosciuto colpevole per l'uccisione di un collega. La seconda condanna invece è per molestie sessuali ai danni di una bimba di 7 anni, figlia di parenti della sua compagna dell'epoca. Le violenze sarebbero state commesse tra il 2010 e il 2012, periodo durante il quale l'uomo era in regime di semilibertà. Questa condanna a sette anni e due mesi non è mai stata scontata in quanto, nel frattempo, Cenni si era allontanato dall'Italia.

Appena il video del 51enne è apparso sul web si sono riaccesi i riflettori sulle sue vicende giudiziarie, in particolare quella legata agli abusi sulla piccola. La famiglia della minorenne non ha mai accettato che l'uomo si fosse reso latitante senza scontare la condanna e da allora continua a chiedere giustizia. Cenni, originario della zona di Chiaiano a Napoli, avrebbe anche minacciato i genitori della bimba dopo avere scoperto che era stata presentata una denuncia nei suoi confronti.

Il trasferimento in Finlandia e poi in Russia

Prima che a Napoli venisse emessa la condanna (sentenza poi diventata definitiva), il pizzaiolo si è era trasferito in Finlandia dove ha cominciato una relazione sentimentale con una donna russa. Successivamente era riapparso a Samara, sulle sponde del fiume Volga, prestando servizio nel ristorante italiano ‘Anima’ per circa un anno e mezzo, alle dipendenze del locale console onorario. Da allora non se ne avevano più notizie, fino al video: la cattura da parte degli ucraini sarebbe avvenuta sul fronte di Kharkiv, nel cuore del Donbass epicentro della guerra.