Mercoledì 13 Novembre 2024

Georgia, il capo dell’opposizione stende con un pugno il leader della maggioranza in Parlamento: “No alla legge russa”

Il Paese ex sovietico in subbuglio per la legge sugli “agenti stranieri” troppo filo-Cremlino. Rissa in Aula, proteste in piazza e critiche da Usa e Ue

Roma, 16 aprile 2024 - Crescono le tensioni in Georgia, repubblica ex sovietica, per il disegno di legge sugli "agenti stranieri", voluto dal partito al governo, inviso ai Paesi occidentali, e respinto con decisione dalle opposizioni. Con tanta forza che il deputato Aleko Elisashvili, leader del Partito dei cittadini, si è scagliato improvvisamente contro Mamuka Mdinaradze, del partito al potere Sogno georgiano, colpendolo con un pugno mentre esponeva in Parlamento il disegno di legge scatenando una rissa tra parlamentari in diretta tv.

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Legge stile Cremlino

Per la seconda volta la discussa legge sull'"influenza straniera" divide il Paese, per le opposizioni infatti rispecchia la legislazione repressiva russa utilizzata zittire il dissenso, ed era già stata contestata in piazza lo scorso anno in tutto il Paese, costringendo il Sogno georgiano rinunciarvi, fino almeno all'inizio di quest'anno.

Legge sugli “agenti stranieri”

La legge in questione impone alle organizzazioni che ricevono fondi dall'estero di registrarsi come agenti stranieri, pena il pagamento di multe. Contrarie non solo le opposizioni, ma soprattutto gli Stati Uniti, che vedono una mossa della Giorgia per riavvicinarsi alla Russia, e l'Unione Europea che ha concesso alla repubblica ex sovietica lo status di candidato a dicembre, e ora boccia la mossa come incompatibile con i valori europei.

Georgia verso Ue e Nato, ma fa l’occhiolino alla Russia

Ma Georgian Dream, il partito al potere, sembra voler tenere i piedi in due staffe, da una parte afferma di voler aderire all'Ue e alla Nato, ma allo stesso tempo sta approfondendo i legami con la Russia, e ne imita l'autoritarismo in patria.

Proteste in piazza

Non si sono picchiati solo in Parlamento, erano in migliaia in strada a Tbilisi per protestare contro l'iniziativa del governo in chiave filo russa. Al grido di "No alla legge russa!" in circa 10mila hanno sfilato per la capitale sventolando bandiere georgiane e dell'Unione Europea, fino ad arrivare sotto al Parlamento mentre la commissione per gli affari legali della legislatura teneva la prima udienza sulla proposta di legge. Almeno 14 perone sono state arrestate.

Una scazzottata da saloon, in Parlamento

Premesso che il Parlamento georgiano più di una volta si è trasformato in un ring, le immagini di una vera e propria rissa da saloon hanno lasciato senza parole gli stessi georgiani: il leader della maggioranza Mdinaradze sta leggendo il disegno quando Elisashvili lo colpisce al volto, dando inizio a una classica scazzottata da film tra deputati georgiani.