Tbilisi, 29 novembre 2024 - A Tbilisi davanti alla folla che circonda il Parlamento per protestare per il congelamento dell'adesione alla Ue decisa dal governo, la polizia ha usato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua. Nel freddo della notte georgiana i poliziotti in tenuta antisommossa hanno caricato i manifestanti bardati di bandiere blustellate dell'Unione Europea, vessilli di libertà.
Come piazza Maidan 10 anni fa
Scontri e arresti, stile Maidan in Ucraina 10 anni fa, sono la conseguenza della decisione del primo ministro Irakli Kobakhidze di non aprire i colloqui di adesione alla Ue prima del 2028. E' quanto hanno deciso le ultime elezioni che hanno visto la conferma del partito filorusso 'Sogno Georgiano', un risultato però non proprio limpido, stando alla missione di monitoraggio Osce. E proprio la decisione di congelare all'adesione Ue di Tbilisi è arrivata poche ore dopo che il Parlamento europeo aveva adottato una risoluzione non vincolante che respinge i risultati delle elezioni georgiane del 26 ottobre per "significative irregolarità".
Leggi simili a quelle di Mosca
L'anti europeismo di Kobakhidze, per non dire il suo palese essere pro Russia, si evidenzia anche per la legge sulle Ong agenti stranieri, molto simile a quella approvata di recente da Mosca, e per quella contro la comunità Lgbt, mattoni per un Paese che ambisce ad entrare nell'Unione Europea.
L’opposizione boicotta il Parlamento
L'opposizione sta boicottando il nuovo parlamento, mentre la presidente della Georgia, Salome Zurabishvili, favorevole all'Ue, si è mossa per annullare i risultati delle elezioni attraverso la corte costituzionale del Paese.
Anche la presidente in strada
La stessa Zurabishvili scesa in strada insieme ai manifestanti, ha ricordato ai poliziotti il loro giuramento alla costituzione georgiana. Gli scontri hanno provocato 32 feriti tra gli agenti e 43 arresti tra i manifestanti, fa sapere il ministero dell'Interno.
L’Europa condanna la brutale repressione
Il Consiglio d'Europa ha condannato la "brutale repressione" dei manifestanti, esortando la Georgia a rimanere “fedele ai valori europei".