Roma, 14 maggio 2024 – In Georgia è arrivato lok all'adozione del ddl filo-Mosca sulla "influenza straniera", nonostante le proteste di piazza. In mattinata sono scoppiati tafferugli nel parlamento. Il Cremlino: “Noi non interferiamo, altri sì”. Bruxelles: “Il provvedimento è un grave ostacolo alla Georgia in Ue”. La legge non è in linea con le aspirazioni della Georgia, aveva ieri detto il vice portavoce del Dipartimento di Stato americano Vedant Patel.
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"Siamo profondamente preoccupati per la legge in Georgia. Abbiamo detto che va contro i valori democratici e allontana la Georgia dall'Unione Europea. Vediamo quello che farà il parlamento" dopo il previsto voto del presidente. Nel caso in cui passasse "saremmo costretti a rivedere profondamente i nostri rapporti" con la Georgia. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre dopo il varo della la legge contro le influenze straniere, ribattezzata dalle opposizioni legge russa.
Scontri fra la polizia antisommossa e centinaia di manifestanti sono in corso nella capitale georgiana di Tbilisi dopo che alcune persone sono riuscite a sfondare le barricate d'acciaio del palazzo del Parlamento. I disordini sono scoppiati dopo che i deputati hanno adottato la contestata legge sugli agenti stranieri che molti ritengono limiti le libertà democratiche. Decine di agenti vestiti con passamontagna neri hanno usato i cannoni ad acqua per disperdere la folla prima di iniziare a sgomberare aggressivamente i manifestanti che erano davanti alla barricata crollata, come scrive Skynews.
I manifestanti a Tbilisi hanno sfondato le recinzioni di ferro installate sul perimetro esterno del Parlamento georgiano. Lo riferisce il corrispondente di RIA Novosti secondo quanto si legge sul sito dell'agenzia russa. Poco fa il Parlamento georgiano ha approvato la legge sulle "influenze straniere", la cosiddetta 'legge russa', contro la quale decine di migliaia di georgiani stanno manifestando da settimane.
Il Parlamento della Georgia ha adottato oggi la contestata legge sugli agenti stranieri. La legge prevede che ong e media indipendenti che ricevono più del 20 per cento dei loro finanziamenti da donatori stranieri dovranno registrarsi come organizzazioni "portatrici di interessi di una potenza straniera".
In mattinata sono scoppiati tafferugli nel parlamento della Georgia, dove si prevede che i legislatori adottino una legge divisiva sull'"influenza straniera", criticata di essere la fotocopia della legislazione russa usata per mettere a tacere il dissenso. I legislatori del partito di governo e dell'opposizione si sono azzuffati e scambiati colpi durante un acceso dibattito sulla legge, come mostrano i filmati trasmessi dall'emittente pubblica georgiana.
La Russia ritiene che quanto sta accadendo in Georgia, dove oggi viene discussa in Parlamento la contestata legge sugli agenti stranieri e da settimane ci sono forti proteste di piazza per scongiurarla, sia "una questione interna". Per questa ragione, il Cremlino "non ha intenzione di interferire", ha detto il portavoce presidenziale appena riconfermato, Dmitry Peskov, "ma notiamo tentativi di aperta interferenza da parte di altri Paesi".
"Abbiamo già espresso la nostra posizione" su una legge "che è molto pericolosa per le ambizioni europee della Georgia. Le attese della Ue sono molto chiare: l'adozione di questa legge è un ostacolo grave nel percorso della Georgia per l'ingresso in Ue ma discuteremo delle conseguenze dopo l'eventuale approvazione". Lo ha sottolineato il portavoce del Servizio di Azione Esterna dell'Ue Peter Stano soffermandosi sul voto finale alla legge sulle interferenze straniere, previsto nella giornata di oggi a Tbilisi.